‘Ti prego’ fammi venire…’, sussurrò chiusa in bagno, mentre sfregava convulsamente le dita sulle grandi labbra gonfie e fradicie.
‘Quando arriverai da me. Ora rivestiti’.
‘Ma’ lui è di là’ e in strada’ non farmi uscire così”.
‘Dimmi chi sei’.
‘La tua puttana… tua e di nessun altro’, ansimò, trattenendo a stento i gemiti.
‘Ti aspetto. Ma, continua a toccarti da sola e puoi scordarti della mia esistenza. Ti voglio pronta ad esplodere, in calore, con in testa solo un irrefrenabile desiderio di me’.
Non poté replicare, la chiamata era terminata un istante prima.
Buongiorno. Ottimo inizio del tuo racconto. Aspetto di leggere il tuo prossimo racconto in qui tu e il tuo amico…
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…