Tornavo da un viaggio di lavoro a Roma . Ero sceso con la macchina e mi ero programmato di partire da Roma il sabato , in modo da poter essere da lei in tempo per quell’invito a cena . Il venerdi sera avevo fatto tardi e quindi sapevo che non sarei riuscito a partire da Roma che in tarda mattinata , un po’ perchè avrei dormito almeno fino alle otto , poi preparati , salda il conto dell’albergo, prendi il raccordo anulare , insomma contavo di trovare il tempo per non arrivare da lei per l’ora di cena , ma un po’ prima nel pomeriggio . Lasciai Roma con un ritmo abbastanza tranquillo e in pratica arrivai da lei che erano le due del pomeriggio. La chiamai e gli dissi che ero già li , nei paraggi della zona in cui ci eravamo dati appuntamento . Fortunatamente quel sabato non lavorava anche se mi aveva detto che avrebbe avuto da fare , mi accorsi che la avevo un po’ spiazzata e che non si aspettava di dover rivedere il programma della serata . Di fatto con lei c’era una strana amicizia , il nostro incontro poteva risolversi in mille modi imprevedibili , ma per questo era bello aver deciso di vedersi . Quando la chiamai mi scusai per il forte anticipo e le dissi che comunque se lei aveva da fare avremmo potuto vederci quando lei era libera anche più tardi , mi sarei organizzato per passarmi le ore che ci separavano dall’ appuntamento . Lei ci pensò su , poi mi disse che se volevo potevo accompagnarla , doveva portare delle cose in un agriturismo per il quale lei lavorava che avrebbe aperto la gestione nei giorni successivi . Accettai e mi disse dove aspettarla , nel giro di mezz’ora mi avrebbe raggiunto . Mentre aspettavo pensavo a lei . Di preciso non mi aspettavo nulla da lei , il mio stato d’animo era quello di chi aspetta una vecchia amica . Era emozionante quell’attesa. Lei arrivò . Io scesi dalla macchina e mi avvicinai sorridendo , le presi la mano e poi ci scambiammo un bacio sulle guance . Io la guardavo e lei guardava me , i nostri occhi si fissavano , con dolcezza , teneramente , quante cose ci eravamo confidati , quante sere a parlare assieme . Lei capì che rischiavamo di restare li imbambolati a fissarci ed allora mi disse ” senti , io devo portare queste cose , andammo con la mia macchina “. Chiusi la mia e salii con lei sulla sua e ci avviammo su una strada che saliva sulle colline attorno Mentre guidava io gli dissi del viaggio , com’era andato , del lavoro che avevo fatto nei giorni precedenti e lei mi raccontò dei suoi impegni , si instaurò subito un dialogo molto fluido , non impegnativo, molto schietto e naturale. Lei portava una gonna nera fino ai ginocchi con leggero spacco e una camicetta bianca sotto la giacca scura e delle scarpe nere con tacco . Era elegante, già pronta per l’ uscita al ristorante . Non potevo non notare i suoi bellissimi capelli neri e il leggero trucco che la rendeva ancora più bella . Arrivammo ad un cancello che interrompeva i muri di recinzione della antica villa . Lei aveva le chiavi e una volta aperto il cancello della tenuta ci avviammo verso il casolare . Era tutto chiuso , attorno alla costruzione c’erano prati e alberi che creavano un atmosfera molto rilassante . Entrammo nella costruzione e lei depose le borse che doveva portare li e mi guidò in una piccola visita al casolare . Alla fine ci sedemmo su divano da terrazza in vimini , l’uno accanto all’altra ,sulla terrazza della villa . L’estate ormai stava finendo e da li si godeva una splendida vista sul parco e sulle colline circostanti . Una volta seduti li , i nostri discorsi si fecero più personali , lei mi raccontò come di alcune sue vicende delle quali ero a conoscenza , dei suoi studi e di quello che stava facendo come lavoro . La fissavo mentre lei mi parlava e pensavo a quanto finalmente fosse bello essere li con lei , quanto avevo desiderato un momento così . Desideravo abbracciarla , solamente stringerla , poter sentire i suoi capelli sulle mie guance , restare così fino al tramonto. Forse lei coglieva questi miei pensieri e si avvicinò a me si tolse le scarpe e piegando le gambe sul divano appoggiò la sua testa sulle mie spalle . finalmente potevo abbracciarla . Le misi il mio braccio attorno alle sue spalle e appoggiai le mie guance sulla sua testa , baciandole i capelli mentre con la mano li accarezzavo . Il sole stava calando ed i colori del tramonto iniziavano a colorire di rosso le foglie degli alberi ed i nostri visi che fissavano il sole . Restammo così per diverso tempo, senza parlare , contenti che quell’incontro era stato dolce come entrambi ce lo aspettavamo. La desideravo , ma soprattutto desideravo baciarla , era un pensiero costante che attraversava le mie fantasie , mi bastava un bacio , ma sapevo che quando si bacia na donna poi non ci si può fermare li , dopo un bacio ve ne è un altro ed altri cento ancora . Non sapevo se lei voleva e sopratutto sapevo che per lei ogni cosa che faceva aveva un significato profondo ed io vivevo lontano , non ci sarebbe potuto essere un futuro tra di noi se non una forte amicizia . non volevo essere io a varcare quella soglia . Forse mi stavo facendo troppe paranoie , chissà lei cosa pensava . Ero praticamente in stato di stallo , temevo che qualunque cosa avessi fatto avrebbe potuto dare una svolta che non era quella che desideravo , quindi non potei far altro che aspettare . Erano alcuni minuti che eravamo li abbracciati , allora con la mano ripresi ad accarezzare i capelli , interrompendo quel silenzio e quella quiete che ci aveva colti mentre ammiravamo il tramonto . Fu lei che alzando la testa mi guardò ed avvicinò la sua bocca alla mia . Ci baciammo. Sentivo la sua bocca sulla mia , la sua lingua e la mia che si accarezzavano , la baciai e dalla bocca andai sulle guance e sul collo per poi salire fino all’orecchio per sussurrargli il suo nome per esprimergli la mia estasi . Sentii la sua mano infilarsi sotto la mia camicia , la sua mano calda che mi accarezzava il petto mentre anche lei mi baciava sul collo . riprendemmo a baciarci in bocca , mentre i suoi capelli spettinati ricadevano sul io viso . Infilai le mie mani sotto la sua camicetta ed andai a slacciargli il reggiseno , lo lasciai cadere dentro la camicia ed andai ad accarezzarle i seni . Sentivo tra le mie mani i suoi capezzoli e le forme dei suoi seni . La strinsi a me con più forza e la baciavo mentre mi succhiavo la sua lingua . La mia mano le accarezzava la schiena mentre anche lei accarezzava il mio petto . slaccia la cerniera della gonna e la feci scendere lungo le sue gambe e con la mano andai a cercare i suoi glutei e li accarezzai . Le sfilai le mutandine di pizzo nero mentre lei si sbottonava la camicetta e se la toglieva . Lei rimase nuda con addosso solo le autoreggenti . Mi aiutò a spogliarmi e quando restammo nudi ci guardammo sorridendoci. Allora la feci coricare sulla schiena ed iniziai a baciarle i seni , con la lingua mi fermavo si capezzoli e li leccavo e li succhiavo . Mentre li leccavo con la mano scesi verso il ventre , accarezzandolo , fino a scendere sulla sua farfallina . Con le dita la accarezzai e la sentii aprirsi , sentii i suoi umori caldi , allora scesi baciandola dai seni lungo il ventre fino a portare la mia bocca sul suo frutto prelibato ed iniziai a leccarlo . Con la lingua raccoglievo tutti i suoi umori , con la bocca succhiavo tutte le sue pieghe per poi baciarla nell’interno delle cosce per poi ritornare li a raccogliere tutta la sua rugiada ed inebriarmi dei suoi succhi … era stupendo , lei con le mani mi accarezzava i capelli e mi spingeva a leccarla ancora più forte . La sentivo gemere di piacere mentre con un dito andavo a toccarle il buchino del sedere . Lei si rialzò , vedevo i suoi occhi pieni di piacere . Io ero seduto ed allora lei prese tra le mani il mio membro ed iniziò a masturbarmi. Tra le sue mani era diventato durissimo ad allora portò li la sua bocca ed iniziò a succhiarmelo mentre con la ano continuava a masturbarlo . Il calore della sua bocca attorno al mio membro era stupendo . Provavo brividi di piacere . Allora lei salì sopra di me che ero seduto e se lo infilò dentro . Ero avvolto , mi sentivo dentro di lei , lei saliva e scendeva , lei dava il ritmo ed io ogni volta che scendeva cercavo di allungarmi per penetrarla più a fondo , dargli tutto me stesso . Mi abbracciava e mentre i nostri corpi si dimenavano l’uno dentro l’altra le stringevo le mani sulla schiena per poi salire alle sale e quando sedeva su di me ed io dentro di lei la spingevo dentro con più forza . ad un certo punto la sentii gemere più forte , aveva avuto n orgasmo allora cercai la sua bocca per baciarla per cercare la sua lingua, per continuare quell’amplesso . Lei ricambiò i baci mentre con minor forza continuavo a penetrarla . Allora si stese nuovamente e mi invitò ad andarle sopra. Iniziai a penetrarla mentre lei con le gambe mi stringeva la schiena . Le misi le braccia sotto la schiena ed iniziai io a penetrarla col mio ritmo, mentre andavo a baciarla sul collo . Sentivo il suo respiro e la sua bocca che cercava la mia . Mi sussurrò che potevo venire dentro di lei perchè usava la pillola allora continuai . Dovevo venire ma volevo aspettare che anche lei avesse un orgasmo , così quando la sentii che stava avendo un orgasmo mi abbandonai anch’io e venni dentro di lei . Restammo abbracciati distesi su quel divano con i nostri corpi umidi di sudore e avvolti nei profumi d’amore , a guardarci gli ultimi raggi di quel dolcissimo tramonto ….
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…