Fa freddo.
La mano bianca dell’inverno
carezza labbra vermiglie
di fanciulla,
i cigni del lago
hanno cantato alle tortore
le nostre illusioni d’immenso,
ci diremo addio,
lo sento.
Scriverò lettere dorate,
le firmerò con orchidee
o parole di bambola,
un paradiso di malinconia
mi sboccerà intorno,
sarà come addormentarsi
nei tuoi sguardi
per poi riaprire gli occhi un giorno.
Parlerò alle magnolie tristi,
narrerò loro la fiaba
degli istanti perduti,
dei tuoi pensieri di fata,
pieni di Parigi
e dei silenzi smarriti
in cui galoppavano cavalli bianchi
e svaniva il ricordo
dei nostri sogni infranti.
Ed è come se il vento
ti portasse via con sé.
Grazie mille. Sono contento ti sia piaciuto! :)
Grazie del commento che ho apprezzato.
Grazie! cosa in particolare ti ha eccitato?
Rimando tutti alla risposta data a chi lamenta la " mancanza" del racconto 9
Mi fa piacere