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Orgia

Perversione di fidanzati

By 9 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi racconterò una storia vera, che abbiamo assaporato, io ed il mio fidanzato Roberto,

sperando che vi piaccia e soprattutto che Vi ecciti. Sono i primi giorni d’Agosto e per il fine settimana abbiamo deciso di prenderci una breve vacanza al mare. Decidiamo di partire senza una prenotazione e vagando,vagando scegliamo di fermarci in una piccola pensioncina a Riccione.

Scarichiamo il bagaglio, facciamo una doccia e poi subito in riva al mare a godere di un bel sole e di una spiaggia accattivante. Scusante, non mi sono presentata, mi chiamo Stefania, sono mora, alta 1,72 cm , carnagione olivastra, 28 anni e tanta, tantissima voglia di vivere e di divertirmi !!!

Roberto è il mio uomo, gentile, educato insomma una brava persona che tutte le mamme vorrebbero come futuro genero: e poi è colto, disponibile, libero professionista e soprattutto è una persona del proprio tempo, che come me vuole ottenere dalla vita tutti i profumi più intensi, tutte quelle sfumature che molte altre coppie non riescono a leggere ed a catturare. Noi siamo una coppia normalissima, ma per principio, ci siamo giurati di essere eternamente veri, mai falsi o retorici:

in poche parole, facciamo tutto quello che ci interessa e che ci affascina, in qualsiasi occasione senza finti pudori e senza false ipocrisie. Ma torniamo alla nostra esperienza, al nostro bagno il numero 22, con tantissima gente che prende il sole, passeggia, con dei bellissimi bambini che fanno i soliti giochi con la sabbia. Decidiamo di non tornare per il pranzo e mangiamo dei panini sotto il nostro ombrellone, progettando la seratina: è un po’ di tempo che a causa del lavoro sempre più frenetico non riusciamo a passare qualche ora spensierata e felice. Passano due belle turiste in topless, Roberto le segue con lo sguardo, mi si avvicina e mi sussurra che sarebbe bello se dedicassimo questa vacanza al sesso più sfrenato e peccaminoso. Annuisco con la testa, anch’io ho bisogno di fare nuove esperienze, sento il bisogno di accrescere le mie arti seduttorie ed amatoriali.

Lui mi guarda e fà: Voglio che tu mi stupisca, che diventi una donna diversa, perversa, audace, che superi anche i limiti del decente. Non me l’aveva mai chiesto, non l’avevo mai visto così deciso, mi spinge a diventare non la solita fidanzata tutta casa e chiesa, ma una ragazza facile e dissoluta.

Non facciamo un piano, desideriamo entrambi che quello che deve succedere deve essere abbastanza causale, non scegliamo il luogo dove deve succedere e soprattutto non vogliamo definire le persone che saranno coinvolte con noi nella nostra storia.

Roberto si alza, e va a fare un bagno, mentre io con lo sguardo intravedo che poco distante da noi c’è una donna di mezza età con suo marito che da qualche minuto non fa che fissarmi: decido di accontentarlo e piano piani mi sfilo la parte superiore del mio bikini, lasciando al vento le mie tettine. Senza perdere tempo fisso con lo sguardo quell’uomo e leggo nei suoi occhi la voglia di toccarmi, di prendere in mano il mio seno, di leccare i miei capezzoli: temporeggio, non so come comportarmi, Lui è più grande di me di almeno 20 anni, e poi non è neanche bello o affascinante.

Però sinceramente mi piace da morire eccitarlo, provocarlo. Facendo finta di pulirmi dalla sabbia,

sposto leggermente la mia mutandine ed in più di un’occasione lascio intravedere la mia scura peluria. Torna Roberto, si accorge del mio giochetto, mi strizza l’occhio dandomi il suo assenso, ed allora mi alzo e mi dirigo verso una cabina dello stabilimento; in quel preciso istante anche il mio guardone si alza e lentamente mi segue. Arrivo di fronte alla porta, apro e lo invito ad entrare, è sudato, eccitato e tenta senza neanche parlare di palparmi. Lo fermo, gli spiego che voglio che entri anche il mio fidanzato, accetta e mentre sporgo il mio capo fuori la cabina per chiamare Roberto inizia a toccarmi il sedere con molta forza, dandomi dei brividi d’eccitazione. Per la prima volta mi sento una vera e propria maiala, una vera puttana. Richiudiamo la porta e lo invito a spogliarsi: devo essere sincera, mi aspettavo qualcosa di più, la visione non è delle più belle. A questo punto decido che non voglio essere toccata, mi spoglio nuda e invito i due signori a masturbarsi guardandomi mentre anche io mi tocco. Poco dopo raggiungiamo tutti e tre l’orgasmo, salutiamo il nostro amico e ritorniamo in albergo per una doccia rilassante.

Roberto mi dice che non devo essere così scostante ed altezzosa, che abbiamo entrambi accettato l’idea di avere rapporti con qualsiasi persona di qualunque razza ed età. Facciamo una squisita cena a base di pesce, beviamo del buon vino bianco ed insieme usciamo per una passeggiata romantica in spiaggia. Al ritorno, sul marciapiede, troviamo una giovane ragazza forse di nazionalità albanese, che ci chiede se vogliamo (a pagamento) fare l’amore in tre: forse, forse è proprio l’occasione giusta per passare una notte diversa e sensazionale e di comune accordo, trattiamo il prezzo ed accettiamo, recandoci a casa della ragazza con la nostra auto.

Lei ha affittato per lavorare una bella casa con un piccolo giardino, dove riceve ed intrattiene i suoi clienti. Entriamo, siamo stuzzicati da questa nuova occasione ma spieghiamo alla nostra amica che siamo alla ricerca di sensazioni ancora più forti e Lei, che dice di chiamarsi Ivonne ci dice che una settimana prima aveva organizzato per una coppia di Milano un’orgia fantastica. Gli spieghiamo che per divertirci siamo disposti a tutto ed allora, incomincia a fare qualche telefonata in una lingua straniera e dopo circa dieci, quindici minuti, suona il suo cellulare e ci avverte che stanno per arrivare alcuni uomini d’affari che hanno partecipato a chissà quale meeting nella città di Rimini.

Lei non vorrà i soldi anticipatamente pattuiti con noi, ma l’accordo è che tutto quello che pagheranno questi Signori andrà esclusivamente nelle tasche di Yvonne.

Suonano alla porta, entrano, sono in cinque e sono stati informati che all’interno della casa troveranno due donne e un uomo disposti ad assecondarli nei loro giochi proibiti.

Yvonne li fa accomodare in salotto, stappa una bottiglia di spumante, tira fuori qualche salatino e cerca di intrattenerli e di creare un clima più disteso e sereno. Li guardo, sono leggermente impaurita, è un’esperienza che mai avrei pensato di vivere, cerco di studiare i loro volti, le loro espressioni, cerco in pochi secondi di conoscerli. Anche stavolta il caso non è stato favorevole con me, perché ad eccezione di un ragazzo che avra 23/27 anni tutti gli altri sono sicuramente sopra i 60 anni. Senza perdere altro tempo, il più vecchio, ci ordina di spogliarci tutti e tre, compreso il mio ragazzo: lo accontentiamo e dopo pochi secondi sento una selva di mano che mi tasta per tutto il corpo. Poi uno di quei uomini anziani, il più brutto e grasso, mi chiama, Lui è seduto su di una poltrona e si sta toccando il piccolo cazzo con la mano, mi ordina di inginocchiarmi e di prenderglielo in bocca: eseguo, ha un sapore sgradevole e da dietro un altro incomincia a chiavarmi

Ma il bello deve ancora venire: l’unica persona giovane e prestante fisicamente, che mi sarei fatta volentieri, è invece un gay che vedo ciucciare di gran gusto il fallo del mio ragazzo, mentre gli altri due uomini stanno ricevendo le attenzioni dalla mia ‘amica ‘ puttana’. Sembra propria una storia di fantasia ma vi dico che tutto ciò stà realmente accadendo e che inizio a godere come una vera troia.

Guardo per qualche istante Roberto che ora ha cambiato posizione e sta facendo il culo al gay, vedo il suo viso tirato, concentrato come colui che stà recitando una scena irrepetibile. Mi fanno alzare e mi ordinano di stendermi sopra il tavolo: chiamano l’altra ragazza e le chiedono di leccarmi la fica, mentre loro vogliono essere masturbati dalla mia lingua e dalle mie mani. Tutti e quattro mi toccano, mi apostrofano Troia, mi infilano dita nel culo, in bocca. Chiedono di girarmi, ed il più cazzuto (sinceramente un bell’attrezzo) con un dito mi allarga il culo e poi con una botta secca me lo infila facendomi urlare per il dolore che piano piano si trasforma in piacere. Il primo sta godendo,

mi infila il suo membro in bocca e sento un’esplosione acidula e calda che devo per forza ingoiare mentre l’altro che mi sta ancora inculando, sborra sopra il mio deretano. Yvonne sembra defilarsi da questa situazione e vedo che va ad occuparsi di Roberto ancora intento a giocare con il suo nuovo amico frocio. Gli altri due anziani che non hanno ancora goduto, mi prendono per un braccio, mi fanno sdraiare sopra un divano e uno mi scopa mentre l’altro me lo fa succhiare: dopo qualche minuto vengono entrambi, uno sopra la mia pancia mentre l’altro mi sporca tutto il viso con il suo seme caldo e biancastro e seguita per qualche secondo a muovere il suo cazzo sopra il mio viso.

Mi giro e vedo che anche mio marito sta sborando sotto i colpi di lingua che insieme il gay e la puttana, assestano sul suo membro eretto e duro come un tronco.

Salutiamo tutti i presenti ed insieme ritorniamo alla stanza del nostro albergo, stanchi ma felici di avere condiviso una serata sensuale e trasgressiva.

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