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Racconti Erotici Etero

Una giornata di lavoro

By 13 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Era da un po’ di tempo che facevo quel lavoro e di voci e storielle ne avevo sentite, o scusate, il mio impiego &egrave di andare a riparare tutti gli oggetti e accessori venduti dai miei colleghi e in particolare tutti quelli di cucine e bagni ma torniamo all’inizio; vi dicevo che ne avevo sentiti molto di anediti su quel lavoro, colleghi che mi dicevano di aver incontrato vere ninfomani, altri di donne che lo facevano apposta a rompere i nostri prodotti per avere una nostra riparazione speciale, ma io non volevo credere a tutte quelle storie fino a che un giorno”””””””.

Erano le 10:45 del mattino, io come al solito ero in sede aspettando che ci fosse un urgenza, quel giorno ero da solo, tutti i colleghi erano già usciti, ad un tratto squilla il telefono, vado a rispondere e dall’altra parte della cornetta sento una voce che mi dice di avere dei problemi con la macchina del gas e con il bidet che noi qualche tempo fa’ le avevamo venduto, io prendo i miei attrezzi e vado.

Giro per la città cercando la via , trovata parcheggio e citofono mi risponde una la stessa voce della telefonate cio&egrave di una donna, salgo le scale e trovo la porta dell’appartamento aperta busso ed entro dicendo di essere il tecnico sento la solita voce che mi dice di raggiungerla in cucina, arrivo li e vedo una bellissima ragazza, mora capelli mossi, con indosso una gonna nera abbastanza corta e una maglia grigia, calze autoreggenti e uno di quei camici da cucina.

Comincia a spiegarmi il guasto e dice che sente delle uscita di gas dalla macchina da cucina io mi metto a terra e comincio a controllare, ad un tratto mentre ero combattuto tra valvole di controllo e tubi sento una presenza vicino a me, alzo gli occhi e vedo la padrona di casa a carponi con indosso solo il camice e le calze io rimasi sbalordito ma mi vennero in testa tutte le storie dei miei colleghi.

Lei cominciò a camminare così a gattoni per un po’ dicendomi se amavo i gatti ma soprattutto le gatte, io con un cenno della testa dissi di si, lei salì sul tavolo e mi disse che li aveva visti tutti i tecnici della mia ditta e tutti se li era fatti ma io le avevo stuzzicato la fantasia e si sentiva molto gatta.

Io ero come impietrito non sapevo che fare, ma il mio cazzo lo sapeva, era diventato durissimo e malgrado la tuta da lavoro il rigonfiare si vedeva, anche lei lo notò e si passò la lingua sulle labbra e mi disse che ora si che le cose si facevano interessanti

mi si avvicinò mi tastò il cazzo duro e mi comincio a leccare le labbra io tirai fuori la lingua e cominciammo a baciarci, lei mi disse se mi piaceva io risposi tantissimo lei andò verso la cucina si appoggio con le mani e mi disse di sfottermela tutta

cominciavo a capire che era arrivato il mio momento quello che tutti i colleghi mi raccontarono, io mi presi il cazzo in mano e comincia a manarmelo, la padrona di casa capì e mi disse che si eccitava tantissimo anche lei e cominciò a toccarsi.

Ritornai per un momento in me mi ricomposi e le dissi che il guasto alla macchina del gas era stato risolto e di farmi vedere dove fosse l’altro, lei sorridendo come per capire il mio stato, mi disse di seguirla in bagno arrivati lì mi disse che il problema era il bidet che perdeva, io le chiesi di spiegarmi meglio così si mise sopra e comincio a lavarsi

io non resistetti la presi e la portai in camera li mi tolsi i pantaloni, lei mi disse che era ora che mi svegliassi e che così che mi voleva, la poggiai sul letto mi tirai fuori il cazzo dai boxer e glielo misi davanti lei mi sparò prima una sega poi me lo prese tutto in bocca e come una vera esperta del settore me lo succhio fino alle palle, eccitatissimo sentivo di dover fare qualcosa, anche se la troia godeva come una matta, le infilai un dito in fica e comiciai a sditalinarla.

La troia godeva godeva come una vera vacca me lo succhiava e io la sditalinavo sentivo i suoi umori bagnarmi tutte le dita ero al massimo dell’eccitazione, allora mi staccai da quella bocca di passione, mi misi davanti a lei le chiesi se gli piacevano così tanto i ditalini lei mi rispose da morire così le infilai tutte e quattro le dita della mano nella sua patata, all’inizio ebbe un sussulto ma poi comincio a muoversi e dimenarsi come una posseduta tanto la piaceva

Strillava e mi implorava di infilargli tutto il mio arnese nella sua bagnatissima fica, io non me lo feci dire due volte la sistemai per bene e prima posizionai la punta muovendola dolcemente e accarezzandole il grilletto con lo stesso cazzo e poi con un colpo secco la impalai lei mi guardo negl’occhi e mi disse si sfondarala

la scopai così per circa 10 minuti lei venne circa due volta impregnando tutto il mio pube dei suoi umori e inondandomi il cazzo della sua voglia.

Mi tolsi, perché sentivo il vulcano che stava quasi per eruttare, mi poggiai al muro ma lei ancora non contenta comincio a toccarsi tutto il clitoride e spararsi un ditalino

Non ce la facevo più mi avvicinai le presi la testa e misi la sua bocca sul mio cazzo

mi spompinò come mai aveva fatto nessuno prima le riempii la bocca del mio piacere

mi rivestii presi la borsa con gli attrezzi e la ringraziai della gentilezza che ha con i tecnici le sorrise come una puttana e mi disse di dire anche hai colleghi della sua gentilezza e che al prossimo guasto era maglio che ci presentavamo in due

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