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Anna, Matteo e Luisa

By 12 Dicembre 2016Dicembre 16th, 2019No Comments

Matteo trovava sempre più difficile essere attento sul lavoro e farlo con qualità questo perché non poteva fare a meno di essere preso da una eccitazione fuori dal normale che portava la sua mente a fantasticare sulle future mosse di Anna. C’erano tanti motivi per giustificare il suo arrapamento avendo lei dimostrato  di essere sempre più efficiente e fantasiosa.
Anna lo chiamò al telefono convocandolo nel suo ufficio. Matteo prima di andare prese un fascicolo a caso ed uscì.
“Dove stai andando?” domandò il suo capo incontrandolo lungo il corridoio.
“Da un rappresentante che mi aspetta” rispose lui con naturalezza
“Mi sembra che tu abbia molto da fare con lui” disse il suo capo con un tono un po’ aspro
Matteo replicò con tono sereno “Se vuoi non ci vado”.
Il suo superiore reagì ridacchiando “Non per carità! Basta una parola di quell’uomo per far perdere il posto anche al presidente, vai e soddisfa in qualunque sua richiesta” rispose battendogli una mano sulla spalla.
“Stai tranquillo, non c’era bisogno che tu me lo dicessi” rispose lui lanciandogli un’occhiata maliziosa che fece nuovamente ridacchiare il suo interlocutore.
Giunse finalmente all’ufficio di Anna e la segretaria lo fece entrare.
La sua meraviglia fu che il rappresentante non era un uomo ma una donna.
Anna era seduta sul divanetto dell’ufficio ed al suo fianco era seduta Lucia Palmisano.
Matteo provò una fitta d’eccitazione ed Anna sorrise.
“Ciao Matteo” disse Anna e rivolta alla donna che era con lei “Lucia, conosci Matteo?”
“Si, anche se non bene” rispose lei e proseguì “Come sta Matteo?”
“Bene grazie” rispose Matteo continuando a sorridere
“Accomodati” disse Anna indicandogli la poltroncina e lui si accomodò.
Poi Anna si rivolse alla sua amica “Dunque Lucia, ti ho invitato per realizzare un tuo desiderio” disse facendo una pausa e Lucia annuì senza ancora sapere che cosa intendesse Anna con quelle sue parole “Ho invitato anche Matteo, perché qualche sera fa, mi ha confessato di essere affascinato da te ” disse e
Matteo vide il volto di Lucia con un profondo imbarazzo e la spavalderia di Anna. Lucia guardò smarita Anna e Matteo che continuava a sorriderle
“E` affascinato dai tuoi occhi ma in particolare dalla tua bocca” continuò Anna
“Cara Lucia ti ho inviata perché vorrei tanto vederti succhiare il suo bel cazzo e aiutarti a fargli raggiungere tutto il piacere che gli potremo dare” proseguì Anna con estrema naturalezza quasi si trattasse della cosa più normale del mondo.
A Lucia si raggelò il sangue e voltò lo sguardo esterrefatto verso Anna “Stai scherzando spero? è disgustoso! Ti rendi conto di che cosa stai dicendo?” riuscì a balbettare ma Anna sorridendo scosse la testa
“No mia cara, io non scherzo mai” a bassa voce sibilando ma con un tono che non lasciava adito a dubbi.
Lucia costernata abbassò lo sguardo e fissò il pavimento pensando a come uscire dignitosamente dalla situazione in cui si trovava. I tre rimasero in silenzio per qualche istante mentre Lucia pensava disperatamente cosa fare e come comportarsi “Suppongo che dalla mia risposta dipenda la nostra amicizia” balbettò.
Anna replicò tranquillamente “Non credere sia un ricatto. Se non accetterai ed andrai via tra noi l’amicizia non diminuirà ma, se tu accettassi, diciamo che potresti essere la mia amica intima preferita “
Lucia parve rassicurata. Le si offrivano delle scelte non forzate ed allora tranquillizzata riuscì a pensare alla situazione e Anna la vide più serena ed annuire “Mi pare che mia abbiate preso come una puttana” e rivolgendo lo sguardo prima a Matteo e poi ad Anna “Io dovrei essere un regalo per lui, comunque tranquillizzati, sarò una puttana ben pagata” concluse.
“Matteo amore mio, vorresti venire qui vicino” disse Anna rivolgendosi a lui e sorridendogli. Lui si levò dalla poltroncina in cui era seduto e raggiunse le donne rimanendo in piedi davanti a loro.
“Spoglialo” disse chiese Anna a Lucia che con un sospiro prese a slacciare la cintura di Matteo e con poche mosse lo aiutò a sfilare i pantaloni. “Le mutande” comandò Anna e Lucia abbassò e tolse anche quelle. Il cazzo di Matteo già eretto sobbalzò oscillando nell’aria.
Anna rivolgendosi a Lucia “Fallo impazzire con quella bocca che tanto apprezza” e lei avanzò allungando una mano per impugnare il cazzo di Matteo che accarezzò un poco e poi vi avvicinando la bocca schiuse le labbra e la lingua comparve prese a lambirne il glande paonazzo. Con l’altra mano prese ad accarezzargli i testicoli mentre la lingua a frullava già frenetica sui punti più sensibili del maschio per poi scendere lungo l’asta insalivandola per prepararla all’accoppiamento.
Matteo fissava Lucia e quando spostò lo sguardo su Anna lei si era sollevata la gonna e si accarezzava oscenamente il clitoride osservandoli “Ora ingoialo! Fagli sentire le tue fantastiche labbra!” disse e Lucia obbedì guidando con le labbra carnose il glande che entrava nella bocca. Matteo gemette per le sensazioni che ne aveva e le posò una mano sulla testa della donna guidandola in un ritmo lento e profondo che allo stesso tempo agitava freneticamente la lingua solleticando il prepuzio che veniva serrato dalle labbra.
Anna si alzò e li raggiunse inginocchiandosi “Brava Lucia così! Adesso spingilo sempre più a fondo, voglio vederti ingoiarlo tutto” disse con voce roca e libidinosa ponendo la sua mano sulla nuca dell’amica costringendola ad accogliere sempre più profondamente il cazzo di Matteo nella calda gola.
Colpo dopo colpo il cazzo di Matteo scomparve completamente in lei sino a che le labbra carnose lambirono lo scroto. Si sentivano i conati di Lucia ma Anna era abile nell’estrarre il cazzo di Matteo dalla gola per farla respirare. La lingua di Anna andò anche a verificare la consistenza della sborra contenuta nel sacco scrotale di Matteo lasciando libera Lucia che riprese a pompare con la bocca la dura asta. Le donne non tardarono a lavorare il cazzo dell’uomo all’unisono con le lingue e le labbra che si intrecciavano sulla cappella di Matteo. Le loro mani facevano lo stesso con l’asta ed i testicoli e eccitando sempre più Matteo.
“Voglio che tu ora lo faccia godere nella tua bocca e beva ogni goccia del suo piacere” sussurrò Anna appoggiandole nuovamente una mano sulla nuca di Lucia ed indirizzando il glande verso quelle morbide labbra.
Lucia ingoiò nuovamente il cazzo e prese ancora a spompinarlo con foga mentre Anna accarezzava dolcemente i duri testicoli pieni di sborra.
Matteo non tardò ad arrivare all’orgasmo. afferrò la testa di Lucia chiavandola letteralmente in bocca sino a che il suo cazzo non si contrasse e scaricò tutto lo sperma nella sua gola trattenendo la testa mentre la bocca di lei riceveva e la gola ingoiava ogni goccia e la lingua tormentava continuamente il glande.
Anna staccò Lucia dal cazzo e la baciò furiosamente spingendole la lingua in bocca alla ricerca dello sperma ancora rimasto e non ancora ingoiato.
Matteo, esausto dall’orgasmo fortissimo ricevuto, si abbandonò sul divano mentre Lucia si affannava a ricomporsi per riprendere un aspetto presentabile.
Anna si stese al fianco di Matteo ed i due si baciarono appassionatamente.
Lucia non era felice dell’amicizia con Anna. La trovava un’amicizia perversa ma ormai, dopo l’esperienza fatta, non ne sapeva fare a meno. Ci pensava spesso a cominciare dalla notte dopo essere tornata a casa.
Non appena arrivò a casa sua, Lucia si distese a letto restando con le calze autoreggenti, il reggicalze ed il reggiseno arrotolato sulla vita e dette il via ad un memorabile ditalino. Le sensazioni avute a casa di anna erano nella testa ed avevano scoperchiato molti suoi desideri repressi.
Alcuni giorni più tardi Matteo partì per lavoro e Anna pensò di fare una nuova sorpresa al suo ritorno, sfruttando Luisa ed anche Lucia, due sue colleghe di lavoro. Pensò che Luisa potesse essere la bambolina per Matteo ma era un obiettivo più difficile degli altri essendo sposata con un’importante dirigente, non avendo particolari ambizioni, non avendo mai dato adito a dicerie e sembrava, a detta di tutti, molto innamorata del marito; una donna di basso profilo o per meglio dire ‘una gatta morta’.
Anna pensò alcuni giorni al suo piano. Nel frattempo parlò con Luisa instaurando un clima affabile tra di loro, poi la chiamò nella sua stanza d’ufficio “Ciao Luisa” disse vedendola entrare “Accomodati pure” indicando la poltroncina davanti alla sua scrivania “Grazie Anna. In che cosa posso esserti utile?” disse lei scusandosi per un leggero ritardo.
“Non ci sono problemi. Ti ho chiamata in qualità di amica” la tranquillizzò Anna esponendo un affabile sorriso
“Davvero e perché ?” domandò la bella Luisa con tono ingenuo mentre Anna la osservava attentamente.
Con i lunghi capelli biondi morbidissimi, quel corpicino minuto ma perfettamente sagomato, i seni ben delineati, era decisamente una bella donna.
Anna pensò che per un buon gustaio come Matteo Luisa era un bel bocconcino di femmina.
“Volevo informarti in via confidenziale di alcuni recenti sviluppi che potrebbero riguardarti” iniziò preparando il terreno calcando la parola ‘potrebbero’
“Nel mio paese si pensa alla necessità di avere un autorevole e serio rappresentante della società in Arabia, e la scelta sembra indirizzarsi su suo marito”
Fece una pausa e osservò Luisa che sembrò eccitata da quella notizia che faceva prevedere promozioni riconoscenti e gratificazioni per l’operato sul lavoro del marito.
“Vedo che l’idea ti alletta ed è per ciò che ti ho chiamata. Questa è una notizia che ti do riservatamente da amica” disse con un tono di voce che allarmò la giovane donna che sorpresa disse subito dopo “Lo dici come se fosse una brutta cosa per la carriera di mio marito. Io credevo fosse una bella notizia” balbettò.
“Forse mi hai fraintesa o non mi hai capito bene. Per la carriera di tuo marito è certamente una bella notizia” disse Anna facendo una nuova pausa e vedendo Luisa rilassarsi proseguì “E’ da amica che ti parlo. Te l’ho detto prima. Alcune situazioni è meglio conoscerle prima per poter valutare pienamente le conseguenze”
Laura era bionda e in quel momento era incantata e pensava a dopo. Nonostante avesse i tratti occidentali, il colore della pelle olivastra tradiva le sue origini medio orientali.
“Tu non conosci gli usi e costumi del mio paese e voi occidentali avete spesso un’idea confusa del nostro mondo.” Riprese a dire “Voi pensate che il nostro mondo sia chiuso ed arcaico, privo di ogni possibile tentazione per un marito in Arabia per lavoro. Per alcuni è veramente così, ma per un uomo nella posizione di tuo marito le cose sarebbero molto diverse. Anche la presenza della moglie non cambierebbe di molto le cose, ed i nostri uomini di potere si darebbero sicuramente da fare per allietare la permanenza di un importante personaggio come lui. Non so se mi capisci?”
Luisa scosse la testa confusa
Anna proseguì “Cercherò di essere chiara. La fedeltà di tuo marito nei paesi orientali è minata da continue offerte di giovani ragazze, belle, calde, sottomesse e totalmente disponibili, sognanti solamente di rendergli il soggiorno tanto piacevole”
Luisa la guardava con occhi stupiti ed increduli
Anna continuò “e non parlo di puttanelle qualunque, ma delle mogli più giovani di importanti personaggi. Sono tentazioni  alle quali pochi uomini potrebbero resistere”
Luisa cercava di raccogliere le idee “Stento a crederci. Ma comunque ti ringrazio per la notizia che mi hai dato e per l’avvertimento sugli usi orientali” disse smarrita poco dopo “Sei veramente un’amica. Ma io non so cosa fare. Mi daresti un aiuto a sopportare la sua lontananza?” disse lei guardandola implorante e confusa.
“Volentieri! Ma dipende poi da tuo marito che è lontano e non è controllabile. Tu pensi che possa cedere a ciò che troverà e gli offriranno?” domandò e vide Luisa atterrita che proseguì abbandonandosi “Be non so! Ma si…! Si, in passato ho scoperto una sua relazioncina. Credo proprio che potrebbe cedere ed anche facilmente” e dopo una breve pausa “Anna, ti prego aiutami. Non potresti mettere una buona parola perché non ottenga il posto o, meglio ancora, perché con le conoscenze che hai fai in modo che lo mandino da un’altra parte così non sarebbe sottoposto a quelle usanze?”. Le ultime parole furono dette con uno sguardò implorante ed allo stesso tempo  Anna si fece seria “Ti assicuro non è una cosa semplice, soprattutto nel secondo caso, ma forse è possibile”
“Te ne prego!” implorò Luisa ma Anna la interruppe “Ci devo pensare attentamente, ti richiamerò non appena avrò le idee più chiare su come e con chi affrontare l’argomento. Per ora non ti preoccupare troppo” le disse con un tono volutamente distratto accompagnandola alla porta osservandola e notando con soddisfazione che la tensione non era diminuita.
Lasciò Luisa a pensare ed a preoccuparsi di quel che avrebbe potuto fare suo marito lontano dalla sua giovane donna. Così passò tutto il giorno e gran parte del successivo, poi la chiamò nuovamente.
Ora la bella ed esile biondina era di nuovo davanti a lei in silenzio che attendeva le sue parole come davanti ad un oracolo “Luisa carissima. Sulla futura situazione ho pensato a lungo ed attentamente. Ti assicuro che la cosa è possibile ma assolutamente non facile. Forse posso fare qualcosa per lui ma dovrei correre un grande rischio”
Luisa la guardava senza capire “Devi sapere, e forse sai, che noi donne in Arabia non contiamo molto, dovrei quindi poter dare alle mie conoscenze maschili in oriente validi motivi perché ascoltino le mie richieste e purtroppo non sono molti tra quelli che diano credito alle mie parole” e subito dopo fece una lunga pausa.
“..E quindi? …. Non vi sono speranze ?” domandò attonita Luisa.  Anna scosse la testa “penso ci sia una sola chance, ma sono indecisa. Non so se sia il caso di parlartene”
Al sentire quelle parole Luisa riprese le speranze “Non ti preoccupare Anna. Dimmi tutto. Ti prego! Siamo amiche vero?” sussurrò con un filo di voce.
Anna di abbandonò sulla spalliera della poltroncina del suo ufficio giocherellando con la matita  tra le dita.
“Conosci Matteo Cancelli ?” domandò poi secca e vide Luisa pensare a quel nome per associarlo ad un viso “Si. Mi pare di si. Ah! Ora ricordo chi è. Ma cosa centra lui con tutto questo?”
“Devi sapere che Matteo durante una sua visita d’affari nelle zone dove dovrebbe andare tuo marito ha fatto un grosso favore. Non entro nei dettagli ma ti assicuro che una persona gli è molto riconoscente”
Luisa annuì per far capire che fino a quel punto tutto era chiaro ma il fine del dialogo continuava a non capirlo “Devi anche sapere che attualmente io e Matteo siamo amanti e lui mi ha confessato di trovarti carina, anzi decisamente attraente”
Luisa nel sentire quelle parole si irrigidì “Perché mi dici queste cose? sono tue faccende personali” disse imbarazzata.
“Perché questa potrebbe essere l’unica soluzione al problema. Matteo impazzirebbe per averci entrambe nel suo letto. Gioirebbe se noi gli donassimo tutto il piacere delle quali siamo capaci e la persona che tuo marito troverebbe gioirebbe per lui e potrebbe ricambiare non sottoponendo tuo marito a quel particolare trattamento di cui ti parlai”. Si arrestò contemplando l’effetto delle sue parole sulla biondina. Vide lo sguardo terrorizzato e confuso di Luisa e le lacrime gonfiargli gli occhi chiari.
“Ma questa non è una soluzione, io …. non poso fare una cosa di questo genere” gemette Luisa ed Anna la incalzò “Purtroppo non conosco altri che possano essere di suo interesse” rispose Anna con voce compassionevole “Capiscimi Luisa. Io devo portare qualche cosa al mio contatto locale prima di chiedergli di accogliere un mio desiderio” continuò lei con voce sempre carica di comprensione.
“Io non posso, non posso proprio” pianse Luisa. Anna si alzò ed andò ad abbracciarla accarezzandole i lunghi capelli.
“Sapevo che avresti reagito così, non avrei dovuto parlartene, ti avrei risparmiato questa sofferenza” le sussurrò rincuorandola e poi inflisse il colpo finale “Così almeno non sarò io la colpevole delle eventuali tue sofferenze di cuore future” disse assumendo un aspetto ed un tono di voce commosso. Luisa pianse sulla spalla dell’amica per qualche secondo poi si riprese e la fissò “Non dire così Anna, non è colpa tua. Tu sei stata un’amica. Non deve essere facile nemmeno per te dirmi quello che mi hai proposto. Matteo è il tuo uomo. Io non voglio perdere Alberto. Lo farò. Con il tuo aiuto lo farò” disse con fermezza per poi abbandonarsi nuovamente al pianto.
Quando Anna fu sicura dell’incontro con Matteo si diede da fare per organizzarlo e trovò Luisa decisa nel fare sesso con loro due parlandone brevemente e concordando tutto. Quel giorno Anna andò a casa a preparare le ultime cose.
Matteo entrò in casa stanco e fu felice di ritrovarla. La baciò l’abbracciò ed avrebbe voluto subito scopare con Anna ma lei lo riprese “Non fare lo stupido! Adesso rilassati, riposati un poco, dormi almeno un’oretta. Ti voglio in perfetta forma” disse con un lampo malizioso negli occhi e Matteo arrendendosi alla volontà della sua amante acconsentì di buon grado anche perché si sentiva effettivamente stanco.
Si ridestò quando la luce soffusa proveniente dalle imposte, che Anna aveva leggermente aperto, lo investì. Lei lo raggiunse sul letto, nuda, stupendamente nuda. Lui la baciò gustando la bellezza ed il piacere della fresca e giovane pelle che si strofinava contro la sua. Sentendo il piacevole contatto con i marmorei seni di Anna ed allungando una mano ad accarezzare le sue perfette natiche “Ti sono mancata?” domandò lei liberandosi dal suo bacio.
“Immensamente e te ne darò subito una prova” rispose lui muovendosi per iniziare attività mirate all’accoppiamento ma lei si ritrasse e lui la guardò sorpreso “Non correre troppo. Aspetta di vedere prima la sorpresa che ti ho preparato”. Lui le sorrise deliziato.
Anna si allontanò dirigendosi verso la porta che comunicava con la sua stanza, la aprì, ma non parlò, tutto era stato accuratamente concordato, sulla soglia della stanza comparve Luisa, stupendamente nuda.
Matteo le ammirò entrambe. Alta e scura Anna, con il suo corpo statuario, piccola quasi una bambola Luisa, una deliziosa bambola con seni ben formati ma non grandi, gambe proporzionate e ben tornite.
Anna la prese e la condusse al letto. Nessuno parlò. Le due donne salirono sul letto e Anna scoprì Matteo. Il sesso di Matteo andava ergendosi per la crescente eccitazione. Senza dire parola Anna accompagnò Luisa a chinarsi e le labbra di lei si schiusero. La mano di Anna guidò il glande verso la tenera bocca di Luisa che lo accolse iniziando a succhiarlo e leccarlo mentre lui continuava a crescere in lei.
a sua volta anche Anna si chinò ed il cazzo di Matteo si ritrovò sotto le attenzioni delle due bocche con Luisa che continuava a succhiare e Anna che giocava con la sua lingua sull’asta ed i testicoli. Ormai lui era eccitato e l’asta si tendeva in tutta la sua potenza. Matteo gemette sommessamente per le ondate di piacere che quelle bocche gli procuravano.
Anna staccò Luisa e la fece stendere, si portò tra le perfette cosce, divaricandole e si chinò a baciare la vagina della biondina. Matteo vide la donna irrigidirsi si spostò a sua volta e tornò ad affondare il cazzo nella piccola bocca e le prese la mano per portarla sull’asta. Luisa prese a succhiarlo e masturbarlo contemporaneamente.
L’abilità di Anna compiva miracoli.  Luisa inizialmente rigida e meccanica andava gradatamente sciogliendosi e Matteo notò l’eccitazione crescere in lei malgrado i suoi evidenti tentativi di resistere ma era evidente che il pompino in atto divenne ancora più piacevole e lei vi mise maggior convinzione e foga. Ora la lingua della biondina frullava frenetica sul glande e la mano accarezzava da esperta l’asta ed i testicoli.
Matteo la sentì gemere e poi vide il piccolo corpo fremere sotto le spinte di un travolgente orgasmo “E’ pronta Matteo, scopala!” disse Anna spostandosi dalle gambe di Luisa. Allora lui si portò tra le cosce della biondina e la penetrò con delicatezza. Si aspettava di trovarla stretta, ma con grande sorpresa la trovò calda ed accogliente. Il cazzo entrò scivolando nella vagina madida d’umori mentre Anna gli accarezzava il corpo e gli baciava lo sfintere ed i testicoli.
L’uomo si abbassò a baciare le splendide tettine di Luisa, leccò i rosei e duri capezzoli, li succhiò a lungo, li mordicchiò teneramente mentre il suo cazzo la stantuffava velocemente. La sentì godere per la seconda volta e dopo un poco si staccò dalla biondina e si sedette “Vieni Anna succhiamelo mentre lei ti lecca” disse.
Anna che appariva splendida gli si avvicinò carponi e si chinò ad imboccare il suo cazzo con la capace ed esperta bocca. Lentamente il cazzo di Matteo affondò in lei, titillato dalla turgida lingua e così lubrificato poté affondare completamente nella sua gola. Mentre Anna ingoiava il sesso di Matteo sempre più profondamente, Luisa si era stesa sotto di lei ed aveva iniziato timidamente a leccare la sua scura rosetta posteriore mentre le piccole mani accarezzavano il clitoride di Anna.
Matteo era completamente affondato in Anna che lo accarezzava dolcemente per poi prendere a pomparlo delicatamente e lo teneva il più possibile affondato in se rilasciandolo solo per respirare liberamente. Lui si spostò un poco allungando le mani sui grossi seni accarezzandoli per solleticare e stropicciare i duri capezzoli. Anna mugolò in segno d’approvazione e prese ad ondeggiare il bacino fregando la vagina sul viso della biondina.
Matteo arretrò sfilandosi dalla bocca di Anna, la attirò a se e la fece accomodare su di se. Il cazzo prese a strisciare sulle grandi labbra gustandone il calore umido, poi la penetrò e lei felicemente si calò sull’asta affondandola nel ventre baciandola appassionatamente per poi chinarsi e concentrarsi sui seni che le sue mani stavano già palpando.
La lingua circondò i grossi capezzoli e le labbra presero a succhiarli avidamente. Anna gemette mentre lui passava rapidamente da una mammella all’altra stropicciando con le dita quello rimasto libero.
Luisa era rimasta inattiva e lui si sporse “Tu succhiami le palle mentre la scopo” le disse sicuro. Alla biondina non restò che distendersi tra le gambe del maschio e vellicargli lo scroto con la lingua per poi baciargli le palle ed infine risucchiarle nella piccola bocca.
Matteo si stese gustandosi la splendida visione di Anna che danzava armoniosa sul suo cazzo accelerando progressivamente il ritmo, accarezzando voluttuosamente le tette e godendosi le deliziose fitte di piacere provenienti dal basso che la piccola bionda gli dava.
Matteo sporse un braccio verso il comodino e raggiunse il cassetto prendendo il tubetto di pomata lubrificante, chiamò Luisa e glielo porse “Lubrificale il culo” le disse mentre lei lo guardava con aria inorridita. “Fai come ti ha detto” rincarò Anna che poi si chinò a baciarlo e staccate le labbra da lui sussurrò “Non preferiresti sfondare il suo culetto?”
“No, voglio il culo di una donna, non di una bambola. Voglio il culo della mia donna” rispose lui guardandola intensamente e la baciò ancora più intensamente mentre accelerava il ritmo dell’amplesso.
Nel frattempo Luisa aveva iniziato a lubrificare il solco delle natiche di Anna e passava timidamente le dita sul forellino anale. Anna si voltò “Lubrificami anche dentro. Iinfilaci un dito e lubrificalo bene” comandò e Luisa con riluttanza obbedì spingendo in profondità e facendola gemere. Dopo un po’ Anna si chinò nuovamente su Matteo “Sono pronta e muoio dalla voglia di sentire il tuo bel cazzo affondarmi nel culo” gli disse sorridendogli. Qualche istante ancora e si staccò da lui e facendo stendere Luisa per poi salirle a cavallo per offrire la vagina alla sua bocca, quindi si chinò e messe le mani sulle natiche le divaricò in un osceno invito.
Matteo aspettava quell’offerta; la raggiunse e sfregò il cazzo nel solco delle natiche lubrificandolo con la crema rimasta. Il glande si fermò sullo sfintere e lui spinse lentamente ma con decisione godendosi la resistenza che le sode carni opponevano ma continuò a spingere a piccoli colpi affondando per oltre metà nel culo di Anna. L’uomo si spostò leggermente a guardare Luisa. La biondina fissava esterrefatta il cazzo di Matteo che affondava nel culo dell’altra donna “non stare li impalata! Leccamelo e poi lecca anche lei!” disse. La biondina eseguì e subito dopo sentì la lingua della biondina slinguare l’asta insalivandogliela e quando lei si spostò sul clitoride di Anna lui riprese a spingere affondando completamente nell’intestino della sua amante. Si soffermò a lungo contro le sode e seriche natiche, poi si stese a palpare i bei seni di Anna che pendevano elastici sotto la donna , la baciò sul collo e prese a stantuffare con lentezza.
Protrasse l’inculata a lungo, rendendola dolce il più possibile, lavorando da esperto su quel meraviglioso corpo che ormai conosceva perfettamente sino a portarla ad urlare il suo piacere tra le labbra di Luisa. Poi si rialzò e la prese per i fianchi accelerando il ritmo. I testicoli passavano sul bel viso della biondina e lui si eccitò “Leccamele, succhiamele!” ringhiò e la biondina si diede da fare. Anna assecondò i suoi movimenti spingendo ritmicamente indietro il suo meraviglioso culo ed accogliendolo completamente in se cosicché ben presto Matteo raggiunse l’orgasmo.
Rapido si staccò da Anna ed affondò il glande nella bocca dell’ignara Luisa che non poté reagire che si ritrovò la bocca colma del suo sperma che continuava a fluire copioso ad ogni schizzo e di conseguenza fu costretta ad ingoiare il suo seme. Anna rapida la raggiunse e le sottrasse il cazzo che eruttava gli ultimi spruzzi di sperma, proseguendo a succhiare avidamente il cazzo che andava ammosciandosi.
Al termine dell’accoppiamento anche Luisa fu scopata da Matteo.
La biondina era talmente eccitata che desiderava tantissimo accoppiarsi con il maschio della sua amica.
Anna rivolgendosi all’amica disse “Vorresti essere scopata in culo da Matteo?”
La biondina arrossì “Ma nooo Anna! Ieri sera mio marito mi ha aperto per bene culo e figa e oggi la voglio rinfrescare un po’”
“Ma dai maiala mia! Stai scherzando! Quanta sborra di tuo marito ti sei bevuta? Dai su che finiamo così poi decidiamo per la prossima volta a casa tua”
Solo al pensiero di rivederci da soli oppure da sole con Luisa che ora è così calda ci buttiamo in una lesbicata completa. Quando Matteo rientra da bere un bicchiere d’acqua ci trova avvinghiate in un lussurioso bacio lesbico.
“Ecco le due maiale ma insomma smettetela non vi è bastata la ripassata?”
“Dai Matteo pensavo a fartela montare. Lei, non sembra vero, ma ha il culo bello aperto. Sembrava ancora vergine. Anzi, Luisa, dai! dicci tutto. A te piacciono le donne o vuoi solo cazzi?”
“Insomma smettetela è una brava ragazza! Oggi solo baci”
“Matteo!!!!!! Non dire cazzate. Tu con la fame di figa che hai le hai dato solo baci!?”
“Insomma con voi si parla solo di cazzi e di fighe, ebbene oltre ai baci le ho accarezzato le tettine ma poi mi è sembrato che non volesse altro”
“Non dire assurdità abbiamo visto che hai tirato fuori il tuo bel cazzo e ti sei fatto fare una sega, o meglio, un pompino”
“Cazzo Matteo! Non mi dirai che non è bello sfondarle culo e figa insieme? Ora datti da afre  ho la figa in fiamme. Vieni caro, vieni, che ti scarico le palle”
Anna così inizia un pompino dei suoi mentre Luisa le lava le tette e la sditalina.
La ragazza a sentire queste cose diventa rossa ma Anna insiste e le racconta tutto quello che fanno con il suo amante. Luisa sembra terrorizzata al racconto ma Anna si accorge che struscia le gambe e il respiro è affannato così, da maiala, si avvicina e la guarda fissa negli occhi “Ti piace vero????? Ti piacerebbe fare anche te quello che facciamo????”
“Ma Anna cosa dici io cose simili non le ho mai fatte e non le voglio nemmeno fare “
“Davvero?!! Non ci credo!” Esclama Anna e dicendo queste parole le infila una mano tra le gambee arrivando subito alla figa che è fradicia di umori. Luisa di colpo spalanca cosce e permette di infilare due dita nella figa
“Annaaaa nooooo cosa fai? Mi piace moltoooo. Ohhh siiihhh”
“Zitta che ti è venuto un orgasmo senza toccarti apri la bocca”
Matteo la guarda negli occhi occhi e Luisa apre la bocca . Lui ci infila un palmo di lingua dentro mentre Anna le ravana la figa. La biondina rimane quasi bloccata ma lentamente inizia a rispondere al bacio, Anna  lascia la figa e mette le mani sul seno e impasta una tetta piccola ma bella turgida. Luisa ha un capezzolo duro e così Anna spinta dalla voglia prende tra le dita il capezzolo e lo strizza pensando che di farmelo dolere, invece lo stringe ancor di più a me e poi per la prima volta mi abbraccia.Anna pensa “cazzo!  Vuoi vedere che le piace il dolore!.
“Ti piace quando ti strizzo il capezzolo????? Se vuoi te lo giro fino quasi a staccarlo dimmelo!!!! ti piaceeeee”
“Anna siiiiiiiii!! Fammi male voglio urlare dal dolore e godere, godere fino a svenire, picchiami frustami fammi tutto sono la tua serva siiiiiiii”
 Matteo dice che con un cazzo in mano hai quasi paura di toccarlo e adesso sembri una porca di prima categoria. Allora cara la mia troietta racconta e dimmi cosa sei forza altrimenti ti faccio venire le tette come salami”
“Noooo, non dirmi queste cose mi fanno godere, siiiii dai fammi tutto ma fammi godere”
Mi meravigliava questa cosa detta da Luisa ed allora voglio andare fino in fondo “Alzati e fatti vedere come sei! Forza!”
Con le due tette piccole ma turgide e la figa completamente depilata si mette davanti a me e aspetta
“Eccomi Anna sono tua fammi quello che vuoi. Accetto tutto”
Anna e Matteo restano meravigliati e la prima a proferire parola è Anna “Cazzo! Tu eri quella che aveva paura di toccare il cazzo di un altro uomo??? Vieni con me che adesso voglio vedere se ha tendenze da vera schiava. Andiamo!!”
Anna la prende per mano e la conduce in bagno. Da un cestello prende delle mollette per applicarle ai capezzoli. Luisa lacrima per il dolore ma non fa una piega
“Apri le gambe che te le voglio mettere anche nella figa così sarai più carina”
Luisa subito obbedisce aprendosi le labbra della figa con le mani ed Anna e le applica una molletta sul clito che è ben sviluppato nonostante un fisico minuto e si potrebbe dire smunto.
“Ahhhhh che dolore! dai Anna! siiiii godoooooooo “
Questa ragazza anonima, tutta dedita al marito che piange se si presenta l’occasione di non vedere il suo maschio per qualche mese ora si rivela una porca; in effetti sta sbrodando ed Anna ora è convinta che goda davvero per il dolore e ad essere sottomessa.
“Allora è vero ti piace e godi se ti fanno male e ti sottomettono adesso vediamo”
Per verificare se fino a che punto è passiva e a Luisa piace sottomettersi, Anna riempie due dita della sua orina e poi “Bevila tutta e non perdere nemmeno una goccia hai capito schiavetta!!”
“Siiiii Anna dammi la tua pipì la voglio bere tutta! uhhhhh che buona la pipì della mia padrona! Grazie del nettare che mi hai fatto bere”
“Benissimo da adesso non sarai la schiava solo per me ma anche per Matteo e forse anche altri che ti faranno tutto quello che vogliono. Tanto per sapere, come stai a figa e culo? I buchi sono stati tutti sfondati? Quanti uomini ti hanno aperto? … e le donne? Dimmi tutto e dimmi la verità”
“si. Ora ti dirò. Ho capito di godere quando mi facevano male quando ero a scuola. Quando riportavo dei brutti voti mia madre o mio padre mi facevano tirare su la gonna e mi davano dei colpi sulle chiappe fino a farle diventare rosse. In quei momenti, mentre mi colpivano, sentivo la figa colarmi dal piacere. Il primo ragazzo che ho avuto voleva gli facessi un pompino, io non volevo, allora il cazzo mi faceva schifo e così mi obbligò a ingoiarlo prendendomi a schiaffi e stringendomi fino a farmi male le tette; ecco, mentre lo spompinavo godevo anche senza toccarmi. Le mie compagne avevano capito le mie voglie e quando eravamo in gruppo a studiare iniziavano a spogliarmi e poi mi obbligavano a leccare fighe e culi mentre mi schiaffeggiavano le tette; io in quei momenti dovevo sditalinare e più mi pestavano più godevo. In uno di quegli incontri oltre alle mie compagne venne un ragazzo che a vedermi così maiala tirò fuori il cazzo e di colpo mi sfondò la figa; cacciai un urlo per il male ma pochi secondi dopo gli urlavo di farmi male e di infilarmi nella figa tutto il cazzo. Capisci ora Anna?”
“Da quello che ho capito pare che il tuo culo sia salvo. Uhhh vedrai le urla che farai quando Matteo ti aprirà il culo. Bene! Adesso ti strappo le mollette e ti metterò il collare da schiava. Vieni!”
Anna strappò le mollette davanti allo sguardo meravigliato di Matteo che alla vista della scena della rivelazione della schiavitù di Luisa si era nuovamente arrapato.
Mettere le mollette fa male ma strapparle di colpo fa urlare e così Luisa in stato da schiavetta urlò a ogni strappo. Il top della goduria la ebbe quando Anna le strappò la molletta del clito; allora ebbe un orgasmo travolgente i cui liquidi emessi colarono finno al pavimento.
Anna le odinò di leccare tutto e Luisa inchinandosi espone culo e figa. Matteo nel vederla si sente al massimo dell’eccitazione e le infila tre dita in figa e il pollice in culo.
“Vai avanti troietta. Devi far lucidare il pavimento e non venire ancora” le ordina Anna
E Matteo aggiunge “uhhhh siiiii!! hai un culo stretto da brividi. Che sborrate faranno i l mio cazzo!”
Da un cassetto Anna estrae una cintura che le mette subito al collo, i fori vanno bene e Luisa si trova così con un bel collare “Mi hai fatto venire voglia a vederti così. Dai leccami figa e culo e sditalinami”
Luisa esegue prontamente.
“Ahhhhhh bravissima sei una meraviglia. ahhhh tieni bevila tutta ahhhhhhh”
“Siiii padrona dammi tutto il tuo piacere. Lo voglio bere tutto siiiiiii”
Pochi attimi dopo Anna le prende la testa e quasi la soffoca premendo sulla sua figa che è un lago.
“Basta adesso vieni con me . Voglio vedere Matteo nel vedere questa santarellina nuda e porca”.
Anna prosegue rivolgendosi a Matteo “Caro il mio Matteo, la tua santarellina gode come una vacca in calore quando le fai male e quando si sente schiava a tutti gli effetti vuoi provare? Bene falle tutto vedrai che si farà fare tutto e se non ci credi, ecco, adesso guarda!” disse Anna avvicinandosi  a Luisa ed infilando tutta la mano in bocca mentre le schiaffeggiava le tettine.
Matteo allora disse “Dai schiava, fammi un pompino. Succhiami tutto dopo mi leccherai il culo, vero troia?”
“Adesso cara Luisa ti faccio fare indigestione, adesso te lo ingoi fino ai coglioni, tieni!” e dicendo queste parole le infilò il cazzo tutto dentro alla gola chiavandola come un forsennato provocandole anche dei conati di vomito ma reggendo la chiavata.
“Tieniiiii adesso bevi la sborra che ti infilerò dritta nello stomaco, sei troiaaaaaaaa!!!!! Ahhhh vengoooo beviii!!!”
Matteo è scatenato e dopo averle fatto bere la sua sborra sfila il cazzo
“Tutto devi bere troia tutto hai capito!”
“Vedi Anna! La nostra nuova schiava beve tutto. Ah! e questa era la santarellina!!
“Matteo hai trovato proprio una gran bella troietta schiava e da quando il marito andrà a scopare in Arabia, lei diventerà la nostra servetta e non solo per me e te ma per tutti “
“Siiii padrona sarò vostra mi farete di tutto e io accetterò tutto quello che vorrete farmi” acconsentendo Luisa.

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