Finalmente la scuola era finita, gli esami superati e la vacanza in avvicinamento.
Come promesso i miei genitori non esitarono a mantenere la parola data, se fossi stata promossa sarei andata in Sardegna con la cuginetta Irene, entrambe pronte a fare follie!
Partenza 11 agosto, traghetto per Olbia e sbarco in terra Sarda, noi ragazzine vogliose di divertimento e sesso sfrenato per 15 giorni. Irene ci ha messo un pò a convincere il ragazzo a lasciarla andare… diciamo pure che lui non era molto contento che lei partisse con me, anzi pare che abbia proprio detto “Ma vai con quella troia di tua cugina?”, cosa piuttosto vera in effetti!
Arrivati a Olbia abbiamo atteso di scaricare l’auto, una delle ultime a uscire, visto che è stata una delle prime a entrare!
Finalmente dopo un’ora di attesa saliamo in macchina e ci mettiamo in viaggio verso Stintino, al villaggio che avevamo prenotato. Musica a palla, finestrini tirati giù e selfie a non finire, ero già entrata in clima vacanza, frivola e troia più del solito cercavo di coinvolgere la cuginetta sempre un po più timida di me ma comunque anche lei incline al divertimento.
Per scaldare ancora di più l’ambiente, oltre al caldo torrido dell’abitacolo, ed entrare nel vivo della vacanza…, cercavo di distrarre e stuzzicare la Irene dalla guida, molto attenta a non sbagliare strada visto che eravamo in piena campagna e lontani dal poter chiedere informazioni a qualcuno. Allora ho iniziato a fare la stronza, ho tolto le infradito e messo le gambe incrociate sul sedile, mi sono portata un piede sotto al naso per odorarlo e rimetterlo poi giù. I pantaloncini cortissimi facevano fatica a coprire le mie intimità, così come la canottiera larga con sotto già il costume.
Irene invece aveva un abito tipo tunica, lungo e sempre sbracciato.
Ho iniziato proprio con il pezzo sopra del bikini, slacciandolo dalla schiena e poggiandolo sul cruscotto ho liberato le tette sudate che strusciavano sulla morbida canottiera di cotone leggero, bianca. Irene ha sorriso vedendo con la coda dell’occhio che avevo tolto “un pezzo”, e mi ha detto “Già inizi…?” L’ho guardata e sorriso anche io, ho tirato su le braccia toccando quasi con i gomiti il tettuccio dell’auto e mi sono odorata le ascelle.
“Puzzo?” Dissi
Lei si è avvicinata un po e mi ha odorato, e senza dire nulla ha fatto una smorfia come per dire così così.
Allora mi sono riannusata entrambe le braccia e passandoci la mano sotto l’ho portata al naso per sentire meglio, poi mi sono avvicinata a Ire:
“Fai sentire un po tu”
Lei ha alzato il destro e seppur bagnata la sua ascella non aveva odore.
Ho preso le salviette profumate e mi sono pulita alla meno peggio, lei intanto rideva come una cretina e io appresso a lei ero divertita un po da quella scena ridicola! Dopo aver consumato 3 salviette mi sono rimessa con le braccia in alto per asciugarmi. Le tette sobbalzavano ad ogni piccola buca di quella strada provinciale mal asfaltata, e i capezzoli mi si erano induriti per lo sfregamento con la maglietta. Allora ne ho preso uno da sopra e l’ho stretto un pò, tirandolo per metterlo ancora più in evidenza.
“Guarda Ire, ho freddo! Ahahahahahah!”
Irene ha riso con me e staccando la mano dal volante me l’ha titillato un pò, io ho alzato allora la canottiera tenendola sotto al mento per rimanere con le tette completamente scoperte
“Sei mattaaaaa??? Tira giù dai che se ti vede qualcunooooo!!!”
“A Irene ma se non c’è nessuno su questa strada!!!! Ma sei sicura che è giusta? Dai fammi prendere un po d’aria alle tette che ti importa, continua a guidare tu!”
“M’importa, mi distrai!!!” e intanto però non levava la mano che aveva iniziato a massaggiare meglio il seno sinistro, fra l’altro più sensibile…
Vedendo l’effetto della mia provocazione ho continuato rincarando la dose a discapito della cuginetta! Ho preso il pantaloncino dall’interno coscia e ho tirato il lembo con forza dall’altro lato portandomi dietro anche lo slip che avevo sotto rimanendo con la fica di fuori.
“Daiiiiiiiiiii, scema sei dai che andiamo a sbattere!!!”
“E tu non guardare! ahahahahahahha!!!”
Allungando una gamba e con un piede fuori dal finestrino appoggiato sullo specchietto, ho continuato a tenere la fica all’aria “Aaaaaaa, così ti rinfreschi anche tu…!” aprendo le labbra con le due dita della mano sinistra e sollevando il culo dal sedile come per alzare il bacino verso il finestrino
Poi ho sfregato un pò il clito e mi sono odorata le mani (ho la mania!), neanche avevo iniziato che Irene mi fa:
“Fai sentire”
Le ho messo le dita sotto al naso e lei prendendomi il polso le ha prima odorate e poi messe in bocca per succhiarmele…
“Mmmmmmmm, ti vuoi fermare un attimo qui in aperta campagna cuginetta???”
“Si cuginetta, fammi odorare meglio…”
Continua…
In tutte le volte in cui Maria ordina a Serena di spogliarsi, Serena rimane sempre anche a piedi nudi oppure…
Quanto vorrei che il live action di disney fosse più simile a questo racconto! Scherzi a parte: divertente, interessante, bel…
grazie amore
Non credo di aver avuto il paicere, ma grazie intanto della lettura.
Leggendo i tuoi racconti continua a venirmi in mente Potter Fesso dei Gem Boi