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Una moglie esibizionista e troia

By 13 Marzo 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi ha contattato un lettore per farmi sapere quanto sia troia sua moglie e mi ha invitato a scrivere un racconto su di lei e delle sue avventure sessuali..
Signor Gladius, ho letto i suoi racconti e mi piacerebbe che ne scrivesse anche uno su mia moglie Cristina che è una bella ragazza mora, con una terza abbondante di seno, un culetto a mandolino, labbra sensuali e uno sguardo da vera porca.
E’ stata avviata al sesso da un collega di suo padre quando era ancora molto giovane, inizialmente l’uomo le ha insegnato a farsi fare seghe e pompini, poi l’ha sverginata, le ha insegnata a scopare in ogni posizione e le ha rotto il culo, da allora lei è diventata insaziabile e non perde occasione per farsi scopare.
Purtroppo non possiamo avere figli perché lei e sterile e cosi si lascia riempire la fica da amici e sconosciuti, io mi eccito a vederla così porca e quando torna a casa e mi racconta cosa ha fatto e mi mostra la figa e il culo ancora pieni di sborra la faccio lavare e poi la scopo come un forsennato.
Le piace farsi scopare e inculare alla pecorina e mentre lo faccio le tiro forte i capelli e le torturo e schiaffeggio le tette, a lei piace essere maltrattata e gode ancora di più.
E’ una vera esibizionista e non perde occasione per mettersi in mostra.
Un giochetto che facciamo spesso quando andiamo in macchina, cerchiamo i semafori dove cì sono i lavavetri. o i venditori di fiori;come al solito lei e in minigonna’ senza mutande.
Appena si avvicinano io a le metto cinque euro in mezzo alle gambe o sopra le tette, loro mi guardano io faccio un cenno di assenso con la testa e loro nel prendere i soldi le danno qualche palpata alle tette o le toccano la figa sino a quando scatta il semaforo e qualche volta emette dei gridolini perchè le strizzano fortemente i capezzoli e a lei piace tantissimo, come ama farsi schiaffeggiare su tutto il corpo.
Voglio raccontarti un fatto accaduto circa 2 anni fa; siamo stati invitati a un addio al celibato da conoscenti’, non eravamo in molti ma vidi che mia moglie era un po turbata; mi disse di aver incontrato fra i presenti un suo amico intimo i vecchia data.
Lei faceva di tutto per evitarlo invece lui non perdeva occasioni per avvicinarla; mi disse che quell’uomo quando erano amanti le aveva fatto fare ogni tipo di perversione sessuale e lei non voleva ripetere quella esperienza.
Io non le diedi peso, però iniziarono a frullarmi certe idee per la testa che mi fecero eccitare; notai che lui si era seduto vicino a lei davanti al tavolo dove si mangiavano i pasticcini , lei era vestita con un vestito nero lungo fino al ginocchio con due spacchi laterali lunghissimi’ aveva una profonda scollatura e come al solito non portava intimo come fa tutte le volte che usciamo.
Dopo qualche minuto mia moglie mi si avvicinò e mi disse che sotto al tavolo le aveva messo una manoi in mezzo alle gambe e infilato un dito nella figa, iIo le chiesi se si era eccitata e lei mi rispose che aveva la fica bagnata.
Allora decisi di realizzare l’idea che mi era frullata in testa, non le dissi nulla, appena riuscii ad avvicinarmi a quell’uomo colsi l’occasione per presentarmi e dirgli che mia moglie mi aveva raccontato di loro due.
Lui mi racconto che quando erano assieme a lei piaceva essere posseduta come un animale, voleva essere schiaffeggiata sulle tette e sul culo sino a diventare tutta rossa, gli succhiava il cazzo per farlo venire e beveva tutta la sua sborra, poi si faceva scopare alla pecorina, poi inculare e pisciare nel culo.
Gli chiesi se se la sarebbe di nuovo scopata, e lui mi disse che sarebbe stato felicissimo di farlo, allora io gli dissi che a fine serata poteva provarci.
Verso l’una feci finta di assopirmi causa il vino e lei invece brilla ballava e ancheggiava, si strofinava contro l’uomo che la faceva ballare, sino a quando non rimasero che il suo ex e un altro uomo. I due iniziarono a palpeggiarla, infilandole le mani nella scollatura e negli spacchi della gonna, lei inizialmente fece finta di non volere , ma poi cedette.
Si inginocchiò davanti agli uomini che si erano tirati fuori i cazzi, li leccò e succhiò sino a farli diventare perfettamente duri, poi si sfilò il vestito e si pose davanti a loro.
Il vecchi amante iniziò a schiaffeggiarla sulle tette e l’altro uomo il culo, poi mentre uno le succhiava e mordeva i capezzoli l’altro da dietro le infilava tre dita nella figa mentre con l’altra mano le tirava i capezzoli.
La fecero inginocchiare e mentre uno si faceva spompinare l’altro di dietro la scopava, poi si diedero il cambio, infine uno si sdraio per terra e la fece salire sopra, lei si impalò sul suo cazzo e iniziò a cavalcarlo con furia mentre l’uomo le strizzava con forza le tette, l’altro la fece inchinare e con un colpo secco la inculò.
Andarono avanti alternandosi in bocca, figa e culo sino alle 4 del mattino, poi io feci finta di svegliarmi, la feci rivestire e ce ne andammo e lei mi disse che aveva passato una serata indimenticabile e quando scese dalla macchina mi accorsi che il sedile era tutto bagnato dalla sborra che le era colata dalla figa e dal culo.
Da qualche tempo Cristina lavora come cameriera in una trattoria frequentata prevalentemente da camionisti lungo una statale del Veneto, il suo abbigliamento da lavoro consiste in una mini nera cortissima,una camicetta bianca sempre molto sbottonata, calze autoreggenti e non porta mai ne slip ne reggiseno.
Il proprietario del locale è un sessantenne grasso e laido che non perde occasione di allungare le mani tutte le volte che le passa vicino, una pacca sul culo o una toccatina alle tette e la stessa cosa succede con molti clienti che le lasciano sempre delle mance molto generose.
Il primo sabato della sua settimana di lavoro, alle 1,30 dopo aver chiuso la porta del locale il proprietario si è complimentato con lei per come si comportava, si è avvicinato e le ha messo davanti sulla mini e l’ha alzata scoprendo la figa perfettamente rasata.
Lei ha sorriso e ha messo la mano sulla patta dell’uomo, gli ha tirato fuori il cazzo che era ancora moscio, un cazzo piuttosto corto ma molto grosso e con una cappella notevole, lo ha segato un po’ e poi l’ha succhiato con la sua solita maestria. L’uomo non ha aspettato molto tempo, l’ha fatta girare, le ha sollevato completamente la mini, l’ha sbattuta sul tavolo e le ha infilato il cazzo nella figa già bagnata e l’ha scopata selvaggiamente sborrandole dentro.
Quando è arrivata a casa mi ha svegliato per raccontarmi cosa era successo e mostrarmi la figa che ancora colava di sborra, era felice perchè oltre ad aver goduto moltissimo aveva ricevuto un compenso più alto di quello che era stato pattuito.
Mi ha detto che il padrone le aveva detto che tutti i sabati sera avrebbe voluto scoparla e il prossimo sabato anche incularla, lei era un po’ preoccupata dopo aver visto quella cappella enorme, ma il sabato successivo al ritorno a casa mi disse che non aveva patito troppo a prenderlo nel culo perchè era stata ben lubrificata col burro come in un famoso film.
Un giorno si sono arrivati alla trattoria due camionisti moldavi, due ragazzi alti, biondi dal fisico atletico che durante tutto il pranzo non hanno fatto altro che farle i complimenti e palpeggiarla mentre li serviva, al termine del pranzo le hanno lasciato un a mancia principesca e le hanno chiesto se non sarebbe stata un po’ gentile con loro.
Lei era già arrapata e ha detto ai ragazzi di aspettare che uscissero tutti i clienti, poi ha parlato con il proprietario promettendogli che quella sera avrebbe potuto farle tutto quello che voleva se le avesse permesso di utilizzare la cameretta sopra il locale per scopare con i due moldavi.
Ovviamente il padrone ha acconsentito, lei ha fatto un cenno ai due camionisti di seguirla, ha salito le scale e appena è entrata nella stanza si è sfilata velocemente gonna e camicetta presentandosi nuda davanti ai due arrapati che si sono buttati su di lei come belve affamate.
L’hanno scopata con violenza, picchiata, morsa, dopo averla scopata uno per volta le hanno infilato i due cazzi insieme nella figa e l’hanno riempita di sborra.
Quando sono usciti lei è rimasta qualche minuto sul letto per riprendersi, ma la porta si è aperta all’improvviso e il padrone è entrato come una furia, aveva assistito alla scopata dalla porta semichiusa e non riusciva ad aspettare sino a alla sera per sfogare le sue voglie.
‘ Ti hanno riempito la figa troia,ma ti hanno lasciato il culo tutto per me e adesso le lo riempio io.’.
E’ stata un’inculata bestiale, mentre il cazzo entrava e usciva dal culo le mani strizzavano con forza le tette; Cristina si era messa due dita nella figa e godeva a ripetizione sino a quando l’inculata si è conclusa con una sborrata copiosa lasciandoli tutti e due stremati e appagati.
La scorsa settimana mi ha telefonato il proprietario della trattoria che io conosco bene, lui sa che io sono al corrente che mia moglie si fa scopare da lui e dai camionisti, mi ha detto che aveva due persone straniere importanti a cena e se ero d’accordo che mia moglie facesse loro da cameriera privata e rimanesse tutta la notte con loro.
Io acconsentii già eccitato pensando a cosa le avrebbero fatto e cosa le avrei fatto io al ritorno quando mi avrebbe raccontato tutto.
La sera mia moglie ignara di cosa le sarebbe successo giunse al locale alla solita ora’, ai tavoli sedevano alcuni avventori e i due albanesi, vestiti in modo elegante ma con aspetto di persone rozze e volgari.
Cristina venne chiamata dal proprietario .e le disse con tono autoritario ‘ indossa questi vestiti e poi vai a servire quei due signori albanesi, sono molto importanti per me, gestiscono una ditta di trasporti alla quale appartengono quasi tutti i camionisti cha si fermano qui, vedi di essere gentile con loro.
Lei senza fiatare la indosso quanto le porgeva, un tubino bianco in pizzo a maglie larghe che lasciava uscire i capezzoli dai buchi, una cortissima mini nera a pieghe che le copriva appena la figa e lasciava scoperta una parte del culo, un micro slip completamente trasparente di una taglia più piccola dei suoi, ma il problema non era quello, era che erano aperti in mezzo e in pratica aveva le labbra della fica spinte verso l’esterno dallo slip troppo stretto.
La sua voglia di esibizionismo la faceva eccitare mentre girava per i tavoli abbigliata in quel modo, portò sculettando il cibo e le bevande per tutta la sera e i camionisti si divertivano e d eccitavano a guardarla, qualcuno allungava le mani. In particolare i due albanesi quando si avvicinava con le portate le infilavano le mani sotto la mini, le palpavano il culo e le accarezzavano la figa, ma lei memore delle raccomandazioni del padrone li lasciava fare e sorrideva in modo sfrontato, ogni volta che andava al loro tavolo le facevano bere un bicchiere di vino e ben presto si trovò in uno stato di euforia e si accorse che dopo l’ultima portata i due uomini avevano tirato fuori dalle tasche due pastiglie blu di Viagra e le strizzavano gli occhi mentre le inghiottivano..
Ad una certa ora il locale si svuoto e rimasero solo i due albanesi che la fecero avvicinare, si alzarono e cominciarono a palpeggiarla, mia moglie cercò di ritrarsi, ma loro chiamarono il padrone del locale che appena le giunse vicino la prese per i capelli, le strappo il tubino, le sfilò la mini e la fece rimanere solo col gli slip aperti..
‘Adesso sali con loro nella cameretta e cerca di soddisfarli, altrimenti ti licenzio.’
Non potendo opporsi salì nella camera sopra il locale dove spesso scopava con il padrone o i clienti, appena rinchiusa la porta i due uomini si spogliarono velocemente,, erano grassi e flaccidi, ma grazie alle pastiglie che avevano preso i loro cazzi erano già perfettamente duri.
‘Ci hanno detto che ti piace la violenza, ti accontentiamo subito’, così dicendo uno dei due le mollò due sonori ceffoni sul viso, poi la sbatterono sul letto. Sul comodino seguendo le loro richieste il padrone aveva lasciato alcune corde che usarono per legarle i polsi alla spalliera, poi uno iniziò a legarle strette le tette, quando furono ben legate iniziò a strizzarle con forza, le tirò i capezzoli, poi con la cinghia dei pantaloni le diede quattro o cinque frustate lasciandole i segni rossi sulle tette e sulla pancia.
Nel frattempo l’altro le aveva strappato con violenza gli slip e iniziato a penetrarlo con le dita, uno alla volta sino a quando riuscì a fare entrare tutta la mano, la chiuse a pugno e iniziò ad entrare ed uscire dentro di lei.
Quello che l’aveva frustata le mise il cazzo in bocca e iniziò farlo entrare a scoparla dentro e fuori mentre lei legata non poteva muoversi, si limitava a lamentarsi e mugolare quando aveva la bocca libera, ma non aveva il coraggio di urlare per paura che il padrone la licenziasse.
Nonostante la paura che la attanagliava cominciava a eccitarsi, la mano dentro la sua figa ben presto la fece godere e quando l’uomo se ne accorse la estrasse, si posizionò dentro di lei e cominciò a scoparla con colpi vigorosi.
L’uomo che si faceva succhiare il cazzo era sul punto di venire e si ritrasse per sborrarle sulla faccia e sui capelli, poi si sedette accanto a lei sul letto riprendendo a torturarle le tette e strizzarle con forza i capezzoli.
Quando l’albanese che la scopava fu sul punto di godere si ritrasse e anche lui le sborrò sul corpo, poi si avvicino al suo viso e le mise il cazzo in bocca per farlo ritornare duro.
L’altro ormai tornato duro le salì sopra e iniziò lui a scoparla.
Per ben tre volte si alternarono nella bocca e nella figa, senza mai smettere di torturarla e sborrandole addosso,, poi la slegarono, le tolsero i lacci dalle tette e la fecero mettere alla pecorina, non prima di averle imposto di spalmarsi bene tutta la sborra sul corpo.
Le permisero di bere un po’ di vino per riprendersi , poi quello posizionato dietro prima la colpì’ sui glutei con la cinghia con tte colpi vigorosi, poi la penetrò in figa scopandola per qualche minuto, quindi si sfilò e le infilò il cazzo nel culo inculandola con grande forza, facendo entrare il cazzo sino in fondo , poi tirandolo fuori e nuovamente dentro sino a sborrarle nell’intestino-
Anche il secondo albanese che si era fermato un attimo per assistere si mise dietro di lei per scoparla e incularla, continuarono così per almeno un’ora, poi la fecero girare , sdraiarsi un attimo sul letto per riprendersi e chiamarono il padrone.
‘ La tua troia si è comportata benissimo, ti ringraziamo, stai certo che i nostri camionisti si fermeranno sempre qui da te per mangiare, adesso le facciamo l’ultimo regalo da portare al marito, se vuoi puoi partecipare anche tu.
Uno dopo l’altro la scoparono e le riempirono la figa di sborra, il padrone fu l’ultimo, poi appallotolando le mutandine le infilarono nella figa per mantenere dentro la sborra e mostrare al marito quanto l’avevano riempita. Poi lka fecero sdraiare per terra e le pisciarono in bocca e sul viso come ultimo sgarbo.
‘Porta la sborra a tuo marito e fatti togliere le mutandine di dentro da lui, domani mattina gli telefono per saper se lo ha fatto, ricordati cosa ti capiterà se non ubbidisci.’
Le fecero indossare solo il soprabito e le scarpe,poi nuda e con il corpo spalmato di sborra e la figa e il culo pini la accompagnarono sotto casa.
Quando sentii aprire la porta di casa mi alzai dal letto arrapato e pronto a scoparla, ma quando la vidi piena di lividi sporca di sborra e piangente la mia eccitazione svanì in un attimo. Sopra il clitoride le avevano scritto con un pennarello indelebile ‘TROIA’e impartito l’ordine di non cancellarlo sino a quando non fosse sbiadito lentamente.
Mi raccontò tutto quello che le avevano fatto, le tolsi dalla figa le mutandine impregnata di sborra, le preparai un bagno caldo, si immerse nella vasca e piano piano si rilasso’
‘ Se vuoi da domani non vai più a lla trattoria,, non voglio che tu soffra per colpa della perversione di quell’uomo’
Non ci pensò nemmeno un attimo a rispondere ‘ no, grazie caro, è stata un’esperienza molto dura, ma devo confessarti che mi è piaciuto servire vestita così e mentre mi scopavano ho goduto almeno 6 volte, non permetterò più che mi facciano così male, ma qualche scopata non me la farò mancare.’
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