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Racconti Erotici Etero

magicafantasia

By 24 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Lo liberai solo perché desse tutto sé stesso in quello che ci accingevamo a fare’gli sfilai i pantaloni e gli tolsi la camicia affinché la mia pelle fosse a contatto diretto con la sua’lo abbracciai in modo che i miei capezzoli duri,solleticassero il suo petto e come per reazione avvertii il suo alzabandiera;aveva un cazzo enorme e il solo pensiero di saperlo mi eccitava come non mai! Avvertivo tra le mie gambe un calore immane,sentivo la mia figa gocciolare di piacere e gli chiesi se gli andava di assaggiarla’non si fece pregare e in un attimo eravamo distesi su quel morbido tappeto persiano che troneggiava in mezzo al suo ufficio. Cominciò lentamente a leccarmi la passera con brevi colpi di lingua,con le dita me la aprì e ci si tuffò dentro con il viso’sembrava non volesse perderne una goccia,pareva penetrarmi con il suo viso’.e io morivo di piacere sentendo la sua lingua andare sempre più giù!Lo allontanai un istante,il tempo necessario di posizionarmi in maniera tale da fargli un pompino con i fiocchi’il mitico 69! Presi tra le mani il pene e me lo portai alle labbra;cominciai a leccarlo ,come un cono gelato,insalivandolo a più non posso,lo succhiai come a volerlo svuotare in un colpo solo e mentre lui continuava il suo gioco di lingua dentro la mia passera ,lo sentii vibrare nella mia bocca e mi accorsi che stava per sborrare’.il suo liquido caldo colava giù per il mio collo e lambiva il mio seno’Pochi minuti per ricomporci,il suo cellulare squillava insistentemente tanto da costringerlo a rispondere,capii che era sua moglie perché gli comunicò che non sarebbe tornato per cena perché aveva un lavoro da terminare’. Capii altresì che quel messaggio era per me,che non era finita lì per quella sera.
Il pensiero che avesse mentito per rimanere ancora con me,mi fece sentire come in un luna park;io ero il suo giocattolo e lui sarebbe stato il mio! Sentivo il desiderio fremere in me e guardando il suo corpo nudo alla fioca luce della lampada da tavolo,mi accorsi che non ero l’unica ad essere nuovamente pronta’con lo stesso impeto con cui mi aveva strappato gli slip mi fece alzare e mi mise alla pecorina sulla scrivania(non poteva saperlo ma era la posizione che gradivo di più!) mi penetrò la figa con un colpo secco e cominciò a spingere sempre di più’lo pregai di sfondarmi tanta era l’eccitazione che sapeva donarmi con quell’enorme verga e lui spingeva sempre più giù,sempre più forte!Lo sentivo dentro’.mi riempiva tutta e sebbene non fossi una verginella al primo rapporto,avvertivo la sensazione che la mia figa rappresentava il suo guanto perfetto’.quando improvvisamente lo tirò fuori, mi sentii smarrita e gli chiesi perché: ‘voglio il tuo sedere!’ ‘mi disse- e credo che dal mio sguardo capì che quello non lo avevo ancora dato a nessuno’.Il suo sorriso compiaciuto mi diede conferma che aveva capito: ‘ lascia fare a me,non ti farò male, fidati! ‘ ‘mi sussurrò con voce roca-e mi chiesi come avrebbe potuto fare ad evitarmi dolore con quel cazzo enorme che si portava dietro!
Decisi di fidarmi e lo lasciai fare’.mi fece inginocchiare sul tappeto,nuovamente alla pecorina,mi allargò le gambe e col dito cominciò a stuzzicarmi il clitoride’in pochi minuti la mia figa era di nuovo un lago, umida e vogliosa’lui inumidiva le dita nella passera e portava il mio liquido all’ano’improvvisamente avvertii la sua lingua attorno al mio buco mai violato’mi stava leccando’.piccoli colpi di lingua che piano piano si faceva strada.Mi ammorbidiva e sentivo che mi bagnavo anche dietro,con dolcezza mi infilò un dito e non avvertii nessun dolore’Quando fu sicuro che fossi abbastanza lubrificata da non sentire male, cominciò ad avvicinare il suo cazzo al mio culo’introdusse la sua cappella ed io trattenni il respiro per il dolore’ogni colpo lo faceva avanzare di qualche centimetro”rilassati’-sussurrava-‘ti piacerà e me lo chiederai ancora’ ‘diceva-‘..
Con un colpo finale deciso ma delicato, mi penetrò e cominciò a muoversi dapprima lentamente poi ,quando la lacerazione fu completa ,selvaggiamente’.
Quei colpi sembravano portarmi in un mondo di piacere nuovo’sensazioni nuove,che mi regalavano un piacere indescrivibile’.così ,ora che non avvertivo più dolore,cominciai a muovermi al suo ritmo,lo accompagnavo in quella danza del sesso’.sembrava, da come stessimo scopando, che fossimo due anime che a lungo si erano cercate;volevo che mi sfondasse tutta tanto era il piacere che stavo provando’.glielo dissi e fu come invitarlo ad un festino’.tenendo le sue mani sui miei fianchi cominciò a darmi colpi sempre più profondi,secchi,alternati ad attimi di pausa’finchè con un colpo finale mi regalò la sua sborra’

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