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Racconti sull'Autoerotismo

Il catalogo

By 2 Aprile 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Gianni schiacciò il citofono,quella mattina uscendo di casa aveva dimenticato le chiavi. Chiara,la moglie ,gli rispose subito ,gli chiese di controllare la posta e gli aprì il portone. Dopo aver chiamato l’ascensore,Gianni prese la posta. C’erano varie buste e tre riviste. Mentre l’ascensore saliva diede una scorsa veloce alla posta:le buste erano per lo più bollette o pubblicità,c’erano due riviste a cui erano abbonati e da ultimo un catalogo di abbigliamento di vendita per corrispondenza. Da quanto non ne vedeva uno!Gli tornarono alla mente ricordi lontani,un sorriso gli comparve sul volto.
Intanto l’ascensore era arrivato al suo piano,trovò la porta di casa aperta,posò la posta e dopo una capatina in bagno raggiunse Chiara in cucina che stava impiattando il pranzo.
Da quando i figli erano usciti di casa, tra loro si era creata una nuova armonia fatta di intimità riscoperta ma anche semplice complicità. Finito il pranzo Chiara uscì quasi subito ,aveva un appuntamento dalla parrucchiera. Gianni,invece ,decise di riposare prima di rientrare al lavoro.
Si stese sul divano,ma non trovava una posizione che conciliasse la pennichella e gli riaffiorava alla mente,insistente, la visione del catalogo di abbigliamento ed i ricordi ad esso legato.
Fino ai 12 anni si era sempre disinteressato alle femmine,ma poi complici gli ormoni suoi e quelli delle sue compagne che gonfiavano loro il petto le cose cambiarono.
Insieme ai compagni si divertiva a commentare i fisici delle compagne ma anche delle prof. Cercavano di sbirciare sotto le gonne,facevano i sapientoni senza avere esperienza. Aveva cominciato anche a toccarsi nell’intimità della sua cameretta. Ma non era soddisfatto. Sapeva che qualche compagno aveva qualche rivista spinta,le aveva viste a scuola,ma non sapeva come procurarsele.
Un giorno tornando a casa da scuola suonò il citofono. La mamma gli aprì il portoncino e al citofono gli disse di prendere la posta.
Lui prese le lettere e le riviste infilate nella loro casella. Mentre l’ascensore saliva diede una sbirciata distratta. Improvvisamente dalla copertina, il sorriso di una ragazza lo colpì e fu colpito pure dalla scollatura da cui si intravedevano le rotondità dei seni. Era un catalogo di abbigliamento di vendita per corrispondenza. Quante volte li aveva visti per casa,quante volte li aveva sfogliati senza mai guardarli veramente. Fu un attimo…..prese la rivista e l’infilò nella cartella.
Il pomeriggio rimase solo in casa,si chiuse in camera e tirò fuori la rivista. Riguardo la copertina,la ragazza era bionda ,capelli lunghi mossi dalla brezza,con sorriso ammiccante,la testa leggermente rivolta indietro ,le mani sui fianchi e il petto che sporgeva provocante.Indossava un pullover azzurro con scollo a v e si vedevano chiaramente le rotondità del seno. Con un dito seguì il profilo immaginando come doveva essere toccarlo davvero.
Il suo cazzo fece un sussulto nei pantaloni.
Cominciò a sfogliare il catalogo,lentamente.Osservava non solo le scollature ma anche i bordi delle gonne che lambivano quelle belle gambe.Guardava le espressioni dei volti,le labbra semiaperte invitanti.Intanto con la mano si accarezzava sopra i pantaloni,seguendo il profilo di quel rigonfiamento che si andava formando.
Cera una brunetta con gli occhi da cerbiatto,indossava una camicetta di seta rossa abbottonata solo con 2 bottoni al seno si vedeva chiaramente una bel po’ di seno e l’ombelico. Quanto gli sarebbe piaciuto leccarglielo.Intanto il suo cazzo era sempre più gonfio.Aprì la lampo e lo fece uscire fuori,non lo aveva mai visto così grosso.Cominciò ad accarezzarlo delicatamente lungo l’asta.
Un’altra moretta con un attillato abito aderente lucido e sexy.La scollatura era così profonda e le tette così strizzate che sembrava sarebbero schizzate fuori.
Continuava a girare le pagine ,arrivò alla biancheria intima.
Fu delirio.
Un baby doll rosa,reggiseni a balconcino in pizzo nero,il pancino delle modelle,le gambe appena divaricate tanto da vedere il sesso inguainato dalla stoffa,i primi piani sulle tette e sui culi,pizzi bianche,pizzi rosa,slip,culotte,perizoma.
Fosse stato sul set fotografico avrebbe voluto seguire i contorni della stoffa con un dito prima,poi con la lingua.Per il momento si accontentava di farlo sul catalogo con una mano,mentre l’altra aveva preso a titillare il prepuzio finchè non resistette più. Impugnò l’asta e cominciò a menarla vigorosamente .La pagina era aperta sui primi piani delle mutande ,si immagino lì inginocchiato mentre leccava le fighe attraverso la stoffa,mentre con la lingua cercava di superare la barriera del tessuto.Per il momento non osava immaginare di più.
Quando venne il suo corpo era tutto in tensione ,leggermente piegato in avanti, dalla bocca gli uscì un rantolo rauco e dal cazzo un fiotto di cremina bianca che si distribuì sulla scrivania colpendo in parte il catalogo.Lo ripulì e lo nascose in un cassetto,usandolo molte altre volte.
Per un po’ di tempo prese l’abitudine di frugare nella posta di tutto il caseggiato per reperire cataloghi simili,finchè non riuscì a procurarsi i primi giornaletti porno!

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