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Racconti sull'Autoerotismo

La badante

By 30 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Voglio raccontare qualcosa di me.
Mesi fa ho subito una importante operazione chirurgica, dopo appena 3 giorni ho avuto la prima erezione. Colpa della dottoressa che mi ha sfilato il catetere e soprattutto, dopo, colpa di due giovani assistenti infermiere… forse una delle due ha indugiato troppo mentre lavava la mia parte più intima. Che imbarazzo essere lavato da due giovanette mentre mi si induriva. La notte stessa sono riuscito a eccitarmi solo nel vedere quegli angioletti in camice bianco camminare silenziose nell’andito. Con difficoltà mi sono masturbato, è stato un enorme passo avanti nella terapia.

Vivo solo in una casa lungo la costa, realmente avevo bisogno di aiuto per me e per la cassa, ho cercato su “subito.it”, ho chiamato 4 numeri di ragazze in cerca di un posto da badante, con foto, apparentemente davvero molto carine, provare per credere.
Ho scelto quella che, apparentemente, mi è sembrata la più… aperta. E poi è stata la sola che è venuta al colloquio con una gonna, corta, molto corta.
Macedone, piccola con i capelli scuri e gli occhi verde muschio. Davvero molto carina.
Mi eccitava.
Mi eccitavo da morire nello spiarla girar per casa. Prese servizio dentro una tuta da ginnastica, era molto aderente, quando si chinava scopriva una gran porzione del perizoma. Le raccontai dell’operazione, le confessai la mia paura di essere diventato impotente, “sai” le dissi, “è come se non mi funzionasse più”.
Quando le dissi che mi sarebbe piaciuto, almeno, godere della bellezza di una ragazza accettò senza tentennamenti di girar per casa con solo una mia camicia.
I primi giorni mi divertivo da matto a spiarla, a volte la guardavo spudoratamente e annotavo le sue reazioni, altre mi divertivo a masturbarmi senza che si accorgesse.
Mi sono masturbato a spiarla in bagno, mentre stava in camera sua, mentre lavava i piatti quando lavava i pavimenti le guardavo le cosce e mi masturbavo al riparo di una copertina. Al finire della prima settimana, una sera, non chiuse la porta della sua camera, potei così, dal mio letto assistere a un vero show, si spogliò con una certa lentezza, seduta sul suo letto si esibì in una leggera depilazione con relativo trattamento di crema. Ogni tanto guardava velocissima verso la mia camera, io al buio non perdevo un particolare massaggiando lentamente la mia verga. Che spettacolo, dopo un’ultima occhiata spense la luce e accese una piccola abat jour, si coricò e cominciò subito ad accarezzarsi. Durò forse un quarto d’ora, quando capii che stava raggiungendo l’orgasmo accelerai il ritmo ed eiaculai meravigliosamente adattandomi al suo. Che cara, sapeva che la vedevo, aveva fatto quello per me, per cercare di risvegliare la mia mascolinità, certo era stato piacevole anche per lei, e magari particolarmente eccitata nel sapere di esser guardata.
Dormii sereno qualche ora, mi svegliò forse un sogno, andai nel bagno fra la mia e la sua camera, Angela comparse sulla porta e mi chiese se avevo bisogno di qualcosa. Non ci fu imbarazzo.
“Ho fatto uno strano sogno”, dissi. Finsi di barcollare e fui sorretto.
“Sogno spesso la mia ex, con lei non avevo problemi, e ora… sai ti ho vista, ho cercato…” mi mostrai avvilito.
Si sedette sul letto, aveva un’espressione contrita, non sapeva che fare.
“Vuoi riprovare?” dissi con aria da disperato.
“Si!” rispose risoluta senza tentennamenti.
Vittoria assoluta.
Che solluchero avere una giovane e carinissima badante macedone al tuo fianco che si accarezza dolcemente la patatina.
Iniziò piano accarezzando con le dita il tassello delle bianche mutandine, insistette anche quando un grande alone di umidità comparve nel punto più basso, poi infilò un dito sotto il cotone, senza preavviso si sfilò gli slips, allargò le gambe e riprese a strofinarsi.
Che gran figa, molto depilata, si strofinava il clitoride con un moto circolare delle dita inumidite di saliva, non mi guardava, era concentratissima.
Insisteva in un su e giù ora lento ora veloce.
Giuro cercavo di far si che non mi si indurisse.
Poi finalmente mi guardò, vide solo l’inizio scarso di erezione, prese ad accarezzarlo con la mano libera. Immediati furono i progressi!
Tralasciando il suo piacere si concentrò sul mio cazzo. Lo maneggiava meravigliosamente, accarezzava il glande mentre faceva scorrere la pelle, di tanto in tanto lo stringeva forte, come per controllare se era abbastanza duro per poterla chiavare.
Era davvero brava, lo stringeva e lo esplorava in ogni parte. Quando capì che era quasi pronto protese la bocca per indurirlo come piaceva a lei e alla sua passera.
“No! Per oggi cominceremo con una sontuosa sega.” Dissi, “dopo te la faccio io, e poi, vedremo!”
Davvero indimenticabile, per due volte quando si è accorta che stavo per venire si è immobilizzata, grandissima sega, bravissima segaiola.
Ma sono stato grande anche io! Anzi grandissimo!! Dopo.
Anche se poche volte ho visto una figa tanto bagnata ad un certo punto ho usato una gelatina a base di miele e erbe montane, ha smesso di avere orgasmi che erano quasi le dieci del mattino, ne ebbe uno anche durante una sorta di dormiveglia che alcune volte la colse.
Si addormentò definitivamente e profondamente.
Che spettacolo, volete che non ne approfittassi? Sapete quanto è piacevole farsi una sega con accanto una che dorme ?
Che piacevole ricordare quell’episodio, e quello che è successo poi…
Ora scusate ma mi faccio una gran sega.

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