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Racconti sull'Autoerotismo

la carne la fine

By 12 Agosto 2007Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi immagino di doverlo fare lo immagino come fosse un ordine
la mia lingua su quella carne….
lecca…
si eccita…
rispondo all’istinto di affondare le unghie….
stringo forte fino a farmi male
e poi la mordo
ne voglio un pezzo in bocca…
i denti a lacerare i tessuti…
un animale dietro il proprio istinto quella sono….
Mi viene la nausea….
odio la carne cruda….
ma una forza mi trattiene…
nonostante i conati…
“…Mastica e ingoia….”
Una voce nella mia testa….
“…senti il sapore…”
suadente irresistibile….
e io mastico e ingoio
disgusto….
corro in bagno a smaltire la nausea
ma prima appoggio la carne sul tagliere quasi con deferenza…
La faccia che mi rimanda lo specchio non &egrave la mia…
sporca di sangue…
sciacquo la bocca da quel sapore acido
ma non tolgo l sangue dalla mio viso…
dalle mie mani…
dal mio corpo….
non ho ancora finito….
Torno in cucina
La mannaia la prendo in mano…
sento la lama
ci passo la lingua
e poi sul collo
una delle mie mai a tirarlo su
e l’altra armata a minacciarlo….gola
non lo farò su di me ….
non me ho ne coraggio ne voglia…
ma sentire la lama che affonda nella carne si….
una mano a tenere la carne e l’altra che si abbatte nel colpo…
si taglia in un secondo….
non affronta nemmeno resistenza
sensazione di potere….
&egrave bella…
appagante….
capisco….
lascio la mannaia
prendo un coltello affilato…
voglio sentire la carne aprirsi con i miei tagli…
e sono lì a tagliare…
la faccio a pezzi…
il coltello che affonda come nel burro…
come mi piacerebbe minacciarci qualcuno…. qualcuna….
imbavagliare….
lasciare aperti gli occhi….
passare la punta del coltello sulla pelle…
poi poggiarci la lama…
guardare la paura….
sorridere…
soddisfatta.
poi incidere…
un piccolo taglio…
solo per generare terrore e per veder scorrere il sangue….
l’adrenalina mi corre sulla pelle il pensiero mi sazia la mente…
le mie gambe larghe sulla sedia
e la lama che sfiora il mio sesso
entra nelle mie labbra..
si impregna dei miei orgasmi senza affondare….
il manico del coltello usato come vibratore..
giù dentro fino quasi a sfiorare la lama….
siiiiii…..
avevamo detto libera…e libera sia.
senza rimpianti…
i rimorsi per dopo….
non mi basta mai oggi…
Non mi sconvolge più nulla…
domani quando ci ripenserò sarà terribile…
ma non oggi…
oggi sarà tutto quello che deve essere.
Torno a tagliare..
ne voglio un pezzo…
per goderne….
lo taglio con cura….
ne modello la forna con il coltellino…
un artista con la sua creta….
un artista per il suo piacere….
solitario…
inconfessabile…
mio….
un’idea nella testa…
tante volte pensata e poi ricacciata via…
stasera cucinerò per me…
per me sola….
e sarà la fine…
di questa strana giornata…..
guardo la mia opera fallica…
totem di sesso e perversione….
mio e solo mio….
lo prendo in mano…
lo accarezzo come se fosse vivo…
come ho fatto tante volte….
Violentare un uomo che non vuole si può?
ma si…
prima o poi risponderà a sollecitazioni meccaniche…
ma questo no…
sarà solo violenza ma su di me…
per farlo entrare…
per goderne….
Lo guardo ancora un pò….
Continuo a guardarlo…
tra un pò la mia mano lo prenderà…
passerà un pò di tempo ad accarezzarlo
mentre le mie dita gli prepareranno la strada e poi sarà in me…
socchiudo gli occhi all’idea…
e le mie dita lavorano…
sono sfinita troppi orgasmi…
ma l’idea….
&egrave eccitazione pura…
e di nuovo il mio liquido mi bagna
di nuovo sono pronta a lasciarmi andare
oggi sarà tutto…fino alla fine…
la carne sulle mie labbra…
la mia bocca la fa entrare…
la mia lingua la prepara…
la bagna per me….
Non sento nemmeno più il disgusto…
solo l’ossessione di averla dentro..
di sentire i muscoli che la stringono…
ancora…
ancora…
e la mia bocca succhia.. l’idea…
ora &egrave pronta…
le mie dita si tolgono…
entrambe le mani a portarla verso di me…
umida della mia saliva…oscena e perversa…
così deve essere…
le mie gambe spalancate…
la lascio strusciare sul clitoride…
solo un gemito…
al contatto cmq freddo..
e poi &egrave ancora un bagno di umori…
la guardo mentre la faccio passare tra le grandi labbra..
i fili dei miei orgasmi che si attaccano a lei…
spingo leggermente sull’entrata..
scivola sui miei liquidi…
sarà difficile…
ma sarà.
Provo a spingere di nuovo…
le mie mani affondano nella consistenza morbida..
un pezzo &egrave in me…
le mie pareti lo sentono…
ancora naima…. tutto….
spingo quasi a farmi male ma non riesco a farlo più muovere…
Rilassati….
se indurisci i muscoli sarà più difficile…
Mi calmo…
lascio il respiro tornare regolare…
l’eccitazione la voglia era diventata frenesia e i muscoli del mio corpo erano tutti tesi…
sento la tensione sciogliersi
..ho la tentazione di provare di nuovo…
non ancora…
aspetta naima…
Aspetto…
Ora posso…le mie dita a spingere…
la mia figa a ricevere…
sembra facile …
un altro pezzo &egrave in me…
ancora naima ancora…
si fa più difficile.. difficilissimo..
le mie dita entrano con la carne…
e un altro centimetro &egrave in me…
ho capito come fare..
diventa ansia
dita carne dita carne dita carne..
respiro affannoso…
niente orgasmo…ma ora &egrave in me…
stacco malvolentieri le dita dalla carne..
e le faccio scivolare fuori dalla figa…
ora saranno solo i muscoli delle pareti interne e la carne….
solo loro…
carne su carne…
la sento…
contraggo i muscoli e le pareti la stringono
la sento modellarsi in me e su di me
prende la forma che le pareti le danno…
Dio….
&egrave quasi orgasmo..
continuo a stringere prima solo di forza….
mi piace…
le sensazioni fortissime…
muscoli contro carne…quella carne che mi ha fatto credere di essere pazza..
ora &egrave mia… la sto usando…
solo strumento di piacere…
e stringo ancora…forte rabbiosa…
e poi ancora e diventa ritmico…
e diventa orgasmo…
siii…
senza le mie dita solo mente e muscoli….
che esperienza…
continuo a stringere i muscoli anche dopo il mio godere..
ho voglia di goderne ancora…
di non doverla tirare fuori…
perch&egrave so che l’eidea che ho nella mente mi fa stare male…
continuo…
i miei umori che colano tra le cosce….
Mi alzo…
voglio vederla…
voglio guardarla in me…
le gambe larghe e il rosso della carne….
che sensazione camminarci….
si modella ad ogni passo…
faccio fatica a trattenerla dentro….
i miei muscoli stanno spingendola via…
non serve più
Ma &egrave proprio questo che voglio vedere..
la voglio vedere scivolare via da me….
solo oggetto del mio piacere…
niente più ossessione…
ma cosa…
Si stemo la sedia davanti allo specchio…
gambe larghe…
mani poggiate dietro di me sulla sedia…
sta uscendo…
rossa bagnata…
&egrave un corpo estraneo ormai…
scivola via lentamente e uso i miei muscoli per espellerla….
la mia mano ad accoglierla…
viscida bagnata dei miei orgasmi…
lo specchio mi rimanda la mia immagine…
il corpo sudato…
sporco di sangue…
le cosce spalancate…
osceno…
mi viene la nausea…
non sono io….
non sono io…
puro istinto animale ….
schiava del desiderio…
della perversione…
e non &egrave finita…
devo distruggerla…
togliere le prove…
arrivare al limite…
guardare l’abisso…
domani non sarà mai esistita…
domani sarà tutto normale di nuovo….
Lo sai lavinia cosa devi fare…
lo sapevi dall’inizio…
non puoi lasciarla in giro o sarà di nuovo ossessione…
scendo di corsa in cucina..
quel pezzo di muscoli osceno in mano
sporco di me..
sporco della mia perversione…
Lo poggio sul tagliere e un coltello &egrave nelle mie mani…
la taglio con rabbia furiosa…
arrabbiata per tutto quello che &egrave stato e per tutto quello che sarà.
pezzettini piccolissimi…
non smetto di infierire con il coltello…
Ora &egrave lì mucchietto di carne e basta.
Anche se continuo a ripeterlo sento il mio odore….
non finirà mai questa giornata….
Mi guardo intorno….
disordine…
sangue…
la mia casa un campo di battaglia…
metterò in ordine…
tanto ormai &egrave solo un mucchietto di cibo innocuo…
Lavo i coltelli con cura….
li asciugo e li ripongo nella valigetta…
hanno esaurito il loro scopo….
raccolgo le sedie per terra…
mi faccio una doccia…
lavo via il sangue… e tutto dal mio corpo…
cerco di non pensare…
non ricordare…
solo acqua e sapone..
tanto per lavare via la mia colpa….
passo mezz’ora sotto la doccia….
&egrave finita….
o quasi…
La porta del bagno ..
la carne &egrave lì….ma sorrido…
pronta per diventare quello per cui la gente la compra…
esautorata dal mio scopo…
come una sorta di punizione diventerà ragù…
l’idea che stia ore sul fuoco mi piace….
Con la stessa ossessione e meticolosità iniziale mi preparo a cucinare….
Mi coccolerò cucinerò solo per me…
non lo faccio mai…
la mia pigrizia mi fa mangiare solo scatolette o fast food
ma oggi no….
sarà speciale…
carota sedano cipolla tutti lì allineati…
sbuccio preparo per il soffritto…
mi piace da morire trituare tutti questi colori insieme…
una pausa dal rosso ossessivo che si era impadronito della mia mente…
gioco con la mezzaluna su quei splendidi colori…
l’olio caldo…
lo sfrigolare delle verdure al contatto
l’odore familiare che si spande per la casa….
pace…
&egrave solo cucinare ora…
Mi fa paura girarmi a prendere la carne…
mi forzo…
mi avvicino con il tagliere…
e quella montagna di piacere…
no…
carne…
sopra….
la faccio cadere nel soffritto…
la guardo cinica mentre perde quel rosso che mi ha fatto diventare pazza…
ne sono quasi felice…
houn sorriso cinico stampato in faccia…
gliel’ho fatta pagare….
aggiungo il vino e ne aspiro il profumo…
mi spaventa l’idea che mi si forma nella mente…
come se la stessi torturando…
felice di fargliela pagare per quello che mi ha fatto…
aggiungo il pomodoro…
e ora….
con cinismo penso che starà lì a bollire per ore….
Ok ora preparo il resto…
tanto ho tempo….
lavo il sangue dal pavimento…
e rimetto a posto tutto…
deve essere tutto perfetto…
tutto speciale….
nella mia mente già c’&egrave tutto…
dopo sarà tutto finito…
ma ora &egrave ancora la mia ossessione….
&egrave ancora il mio finale…
Passano le ore..
salgo in camero scelgo il vestito….
abito da sera lungo…
scarpe con il tacco..
ogni tanto lì a mescolare…
apparecchio con cura…
runner lungo il tavolo
sottopiatto in legno…
bicchiere da degustazione…
ora il vino….
davanti alla cantinetta con le bottiglie speciali…
primitivo di manduria…
no…
casali del giglio sirhat….
lo amo… ma no…
nobile di montepulciano….1999 2000 …
no…
Amarone della valpolicella Tenuta Grottarossa….
si….
ricordo quando sono andata alla cantina…
volevo proprio quello….
lo sguardo del proprietario stupito dal sentirsi chiedere quelle bottiglie non così comuni…
già….
era per le occasioni…
questa lo &egrave….
tolgo la polvere e comincio ad aprire…
un’oretta di ossigenazione in caraffa ci vuole…
Mi piace dedicarmi al vino…
lasciarlo ossigenare…
bere nei calici da degustazione ha un altro sapore…
quasi pronto….
metto su l’acqua per la pasta e mi vado a cambiare…
vestito da sera…le scarpe…il trucco…
una serata speciale…
una serata per me…
accendo le candele..
metto un pò di musica..
L’acqua bolle scelgo 5 paccheri già vedo il piatto composto…
si….
lascio la pasta cuocere
un paio di fili di erba cipollina…
pronto…
un cucchiaio di ragù a fare i disegni sulla base del piatto….
e poi i paccheri il piedi al centro legati con l’erba cipollina…
pronti ad essere riempiti della mia ossessione…..
&egrave un piacere preparare….
il risultato &egrave perfetto come nella mia mente…
ora devo solo mangiare….
&egrave solo cibo…
niente altro….

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