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Racconti sull'Autoerotismo

LA VOGLIA SOTTO LA DOCCIA

By 4 Aprile 2013Dicembre 16th, 2019No Comments

Sotto la doccia posso spogliarmi di tutto, dei sorrisi di circostanza, del dolore, dell’assenza, di questa vita assurda che mi sta attaccata addosso come una seconda pelle.
Sotto la doccia posso lasciare fluire insieme all’acqua tutti i miei desideri.
Mi spoglio di tutto tranne che di te. Perché tu sei dentro. Ascolto solo il mio corpo, le sue richieste. Assecondo solo i brividi e le voglie. Chiudo gli occhi e lascio scivolare via la tensione, la rabbia, la tristezza e quando mi sono liberata di tutto rimane solo la pelle, la mia e la tua.
L’acqua scorre veloce e calda solleticando e risvegliando i sensi. Le mie mani lente percorrono ogni parte del mio corpo seguendo solo il piacere, indugiando solo dove serve: sul seno, leggera a sfiorare rotondità e indugiando sul turgore dei capezzoli che bramano labbra, denti, lingua; fra le gambe che tremano di desiderio mentre le dita si insinuano indecentemente fra le labbra trovandole schiuse e bagnate, non di acqua ma di voglia densa e bollente.
Non ti sento entrare sotto la doccia perché sono concentrata sulle sensazioni e non mi sorprendo quando sento le tue mani che afferrano i miei seni e il tuo cazzo invadente che si insinua fra le mie gambe. Non mi sorprendo perché ti desidero talmente tanto che come una bambina voglio credere a quella storiella che se si desidera ardentemente qualcosa questa si materializza.
E la mia mano che masturba la mia fica affamata sfiora la punta del tuo cazzo turgida e pulsante, la afferra e la guida fra le labbra.
Senza aprire gli occhi e solo per sentire la pulsazione del tuo cazzo ti dico in un sussurro “chi sei…” e insinuo il dubbio nella tua mente che potevo aspettare chiunque, che questa pulsazione che penetra leggermente la mia fica la desideravo al punto che poteva essere indifferente se dietro la mia schiena poteva esserci un altro. Mi afferri con forza per i fianchi spingendo il tuo cazzo, tutto e profondamente, nella mia fica che pulsa e dietro le orecchie sento il tuo respiro caldo sulla nuca.
Mi stai scopando forte, con rabbia, con passione, sono la tua preda in questo momento, da mordere, sbattere, godere… Le tue mani impazzite stringono il mio corpo, le tue labbra mordono, la tua lingua si insinua fra il mio respiro e la mia voglia, e ti imploro di scoparmi forte, che il mio corpo ti appartiene, ti imploro di godere, ti sussurro languida che il tuo cazzo mi fa impazzire di desiderio, che sentirlo pulsare dentro mi fa venire la mente ad ogni spinta. Quasi senza fiato ti dico: “Lo sai quanto mi piace scopare vero? Lo sai quanto mi piace sentirmi riempire dal cazzo…” così, senza specificare, lasciandoti intendere che mi piace comunque, con o senza di te…
Ottengo quella pulsazione che è nutrimento per la mia fica, per la mia mente affamata di sesso, lo sento il tuo cazzo in questo istante, lo sento pulsare, vibrare, stretto da una morsa indecente, la mia fica che lo avvolge senza lasciargli scampo e la sento arrivare la tua onda di piacere che trascina il mio lasciandoci addosso tutta la passione e tutta la voglia di ricominciare ancora… ancora… ancora…

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