E’ domenica, fuori piove fortissimo. E’ un inverno anomalo, questo, sembra quasi un temporale primaverile’
mi lascio coccolare dal tepore del letto, avvolta dalle coperte. Amo dormire vestita soltanto di una semplice tshirt,
magari un po’ più lunga del normale.. nient’altro, nemmeno in pieno inverno.
Non ho fretta di alzarmi, ho intenzione di dedicare tutta la giornata a me, finalmente’
Bisogna sempre tenere un po’ di spazio per noi stessi, e da quest’anno me lo sono imposta. Non so
nemmeno che ore siano, controllo’guardo l’orologio e.. caspita! è prestissimo!
Preparo un caffè, nero, senza zucchero’ lo sorseggio con calma.
Vorrei continuare a leggere l’ultimo libro che ho comprato, ma non è proprio la giornata adatta per
immergermi in una lettura così impegnata, non ora, almeno.
So che c’è un posto, in rete, dove posso riscontrare nei racconti di altri quelle che sono anche, da sempre, le
mie fantasie ‘ quelle più nascoste, però, quelle che non si raccontano a tutti, le stesse che non ho mai
avuto il coraggio di descrivere o di raccontare pubblicamente’ E così, scorrendo i titoli, decido di
soffermarmi su’ si, questo’ sembra accattivante.
Ok… Ci provo’
Una cosa che amo fare è immedesimarmi nei protagonisti dei racconti e dei libri che leggo, per questo
prediligo gli autori che ‘perdono tempo’ nel descrivere minuziosamente i particolari. Credo di sapere dove mi
porterà questo tipo di lettura ed ho intenzione di gustarmi a pieno questi momenti, cerco di non avere troppa
fretta, ma non è facile, adesso.
Respiro, adagio’
Attorno a me c’è silenzio, una dolce solitudine, piena dei miei pensieri, che mi tiene compagnia e mi
accarezza, mi conforta’ e mi accarezza ancora’ proprio come le mie mani, lievemente..
Prendo il mio tempo, proprio come hai fatto tu scrivendo.
Il racconto diventa più’ avvincente’ lei, la protagonista, è travolta dagli eventi, dalle sensazioni, dalle
emozioni’ un desiderio fortissimo si fa strada in me, quello di provare ciò che prova lei, attraverso le tue
mani, le tue labbra, il tuo corpo’ così lascio che le mie dita si facciano più curiose, accarezzino e si
insinuino’ oggi mi concedo anche questo ‘capriccio”
Mentre leggo, mi giro e rigiro nel letto, godo delle sensazioni che mi fa provare il fresco delle lenzuola, il
cotone sulla pelle’ chiudo gli occhi per un momento, è quasi come se i tuoi polpastrelli mi stessero
sfiorando, con una lentezza disarmante, ed indugiassero sui miei punti più sensibili e più intimi ogni volta che
senti il mio corpo irrigidirsi ed il mio respiro che si ferma per qualche istante, sono in attesa di conoscere la
tua prossima mossa..
Fremo’
Vorrei davvero che il mio pensiero arrivasse fino a te, che ti fermassi per un momento, qualsiasi cosa tu stia
facendo, e percepissi ciò che stai provocando in me.
Quel che mi fa continuare sono le tue parole (si, le TUE), che hanno destato curiosità mista a ‘ al suono di
un campanello, un tintinnio, qualcosa che nel profondo dei pensieri c’è, ma non si vede.. non lo avevo
sentito subito, ma adesso è chiaro e distinto.
Respiro, non più così adagio’
Il desiderio cresce, lentamente (nemmeno troppo) ed inesorabilmente’non voglio più pensare, né
trattenermi, non ne ho la forza.
Cedo lo sguardo, cedo i miei silenzi e mi lascio cullare dalle tue parole e dai brividi che mi provocano. Cerco
di assaporare ogni attimo, ogni dettaglio, e di cogliere ogni più piccola sfumatura di tutte le sensazioni, dalle
emozioni che sto provando..
Com’è tutto appeso ad un filo’ un filo sottilissimo’ come scriveva Montale ‘si cammina per te sul fil di
lama’ ‘ il mio mattino è dolce e turbatore ‘
Non è forse in giornate come queste, nebbiose e piovose, che il ‘buongiorno’ deve essere il più caldo e
confortevole possibile?
Lei, adesso, è in preda agli spasmi, grazie a te sta giungendo finalmente al traguardo, è esattamente quello
che vorrei essere io, ora’è TUA, completamente’ lo desidero così tanto che ora no, nulla riuscirebbe più a
fermarmi e definitivamente cedo, finalmente.. cedo, l’onore di una dolce, sensuale sconfitta’ cedo il passo,
il testimone, è bello perdere il controllo, ogni tanto’ il respiro rotto, affannoso, il basso ventre scosso da
fremiti, brividi, ovunque’
Sono sfinita, stremata, appagata’ il respiro torna (quasi) normale’ chiudo gli occhi’ sorrido.
Ancora non lo sai ma anche io, per un po’, sono stata TUA.
Lo saprai, presto.
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono