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Racconti sull'Autoerotismo

SPIANDO MIA MOGLIE

By 16 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

Era un’idea che mi girava nella mente da tempo. Avevo deciso di spiare mia moglie! Il motivo non era che non mi fidassi di lei, ma dato che il mio lavoro mi portava spesso a stare lontano da casa mi chiedevo sempre cosa lei facesse (da sola immaginavo) durante le mie assenze. Eravamo una coppia molto affiatata e riuscivamo a soddisfarci sessualmente dando libero sfogo a tutte le nostre fantasie. Ma ero curioso, veramente curioso di scoprirla nell’intimità quando non era con me. Già alcune volte l’avevo spiata mentre era in bagno, oppure facevo finta di dormire e poi mi alzavo silenziosamente e la guardavo sola sul divano o seduta in cucina. Però non ero mai riuscito a sorprenderla in gesti intimi. Così decisi di prendermi una giornata libera e a lei invece dissi che andavo via per lavoro fino all’indomani. Uscii di casa come al solito e presi la macchina. Andai in centro, feci un giro rilassato poi mi sedetti in un bar a bere un buon cognac. Ripartii con la macchina e arrivai vicino casa. Decisi di parcheggiare lontano dal portone. Poi entrai e salii senza ascensore. Mi avvicinai alla porta e restai ad ascoltare i rumori dentro. Non si sentiva nulla. Mi sembrava di essere un ladro che si appresta a entrare in un appartamento per svaligiarlo. Il cuore prese a battere più forte e un’ondata di eccitazione mi salì d’improvviso. Facendo molto piano infilai la chiave nella serratura e entrai. L’ingresso e il salotto erano al buio, solo la luce della cucina era accesa. Mi mossi piano nel corridoio e gettai un ‘occhiata proprio nella cucina per vedere se era lì. Non c’era. Mi avvicinai alla camera da letto e vidi che l’abat-jour era accesa. La porta era socchiusa. Sbirciai dentro e vidi mia moglie stesa sul letto solo col perizoma con in mano una di quelle riviste per donne che la sfogliava un po’ distrattamente. Rimasi lì incantato a spiarla. L’eccitazione iniziò a crescere. Come il mio cazzo che diventava sempre più duro. Non riuscivo a immaginare quello che sarebbe potuto accadere, ma sentivo che doveva essere qualcosa che aveva a che fare con la fica di lei. Dopo poco posò la rivista e restò con un braccio dietro la nuca e l’altro sul suo ventre. Osservavo attentamente la scena. Mi sembrava uno di quei video chiamati spycam che girano su internet nei siti porno. Lei incomiciò a muoversi con i fianchi e a un certo punto vidi che la mano si era posata sul perizoma. Con un gesto rapido scostò il triangolino che ricopriva la sua fica e appoggiò il palmo della mano. Prese a massaggiarsela con tutto il palmo lentamente. Guardavo il suo viso: aveva chiuso gli occhi e vidi che iniziava a schiudere le labbra passandosi la lingua come faceva quando mi leccava il cazzo. Poi con una mano si aprì le labbra della sua micetta che immaginavo già bella bagnata, e iniziò a masturbarsi con l’altra. Io ormai senza far rumore mi sbottonai la patta e tirai fuori il mio uccello durissimo e iniziai a menarmelo. La sentii iniziare a gemere e poi la sentii parlare. ‘Sì ho voglia di un bel cazzo, dai!’ . Sembravano i nostri momenti, ma lei ora credeva di essere sola. Poi vidi una mano muversi verso il comodino (che era fuori dalla mia visuale) per cercare qualcosa. Quando ricomparve vidi che teneva stretta una zucchina di notevoli dimensioni. Se la passò sulle labbra leccandola avidamente e poi iniziò a succhiarla proprio come faceva col mio cazzo. E il mio cazzo pulsava nella mia mano durissimo. Avevo il cuore che batteva impazzito, la saliva a zero. Lei prese la zucchina se la strusciò sulla fica che teneva aperta con l’altra mano e piano se la infilò dentro. Iniziò a muoverla più veloce e la sentii dire ‘Sì scopami come una vacca! Sì sono una troia’. Poi se la tirò fuori e iniziò a schiaffeggiarsi la fica tenedola aperta. ‘Sì puniscimi che &egrave così cattiva. Ha sempre voglia dei cazzi duri’. Non capivo a chi immaginasse di parlare. Ma non resistetti più. Spalancai la porta e entrai. Lei ebbe un attimo di spavento. Poi si riprese. ‘ Cosa fai qua?’ Si accorse subito che mi stavo menando il cazzo. Le dissi ‘ Continua a fare la troia, fammi vedere come ti fai sbattere quando non ci sono’ Si infilò di nuovo la zucchina e prese a muoverla dentro la sua fica aperta freneticamente. In pochi istanti entrammi venemmo. Poi mi avvicinai a lei sul letto. ‘Avevo troppa voglia di spiarti’ le dissi. ‘Hai visto come ti tradisco? E se mi trovavi veramente con un altro?’ ‘Avrei fatto lo stesso, giuro. Anzi potremmo fare in modo che capiti uno di questi giorni’ ‘ Vedremo’ mi rispose. Ci abbracciamo forte ridendo

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