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Racconti Cuckold

Alessia, l’amante e la sua piscina

By 8 Febbraio 2023One Comment

“Amore, sei pronto? Hai preso tutto?”
La mia ragazza uscì dalla doccia e venne in camera a controllare che avessi preparato la borsa. Ci aspettava un weekend all’insegna del relax nella piscina di Francesco… o meglio l’aspetteva. Ma andiamo con ordine.
Alessia aveva 26 anni, uno in meno di me, ricci castani, occhi verdi, una terza di seno sodo ed un bel culetto formato dalla danza. Danzava da anni e faceva anche da aiuto insegnante per i bambini. Stavamo insieme da 3 anni, e la nostra vita sessuale era sempre stata abbastanza piatta. Quando ci eravamo conosciuti e messi insieme io ero vergine ed inesperto, mentre lei aveva una esperienza… non trascurabile. Unito al fatto che non fossi esattamente dotato e durevole, la nostra vita sessuale era abbastanza piatta. Così, circa sei mesi prima, mi aveva confessato di aver ceduto alle avances di Francesco, un suo coetaneo, ballerino anche lui: alto, muscoloso, ricco e Rocco: stando ai suoi racconti era molto ben dotato. Mi disse che l’aveva accompagnata a casa dopo una festa della scuola di danza (alla quale non avevo partecipato) ed in macchina avevano limonato e si erano masturbati reciprocamente. Mi aveva confidato di essere insoddisfatta delle mie prestazioni a letto e mi aveva chiesto un pass per una botta e via, altrimenti mi avrebbe lasciato. Innamorato cotto qual ero e quale sono, avevo acconsentito, pensando che sarebbe rimasta un’avventura da una notte… invece era diventato il suo amante, ed io il povero cornuto che si masturbava mentre erano insieme e veniva subito mentre, le rare volte che scopavamo, mi sussurrava all’orecchio tutto ciò che avevano fatto. Non che mi dispiacesse fino in fondo: quando agli inizi della relazione mi aveva raccontato di un paio di ex, mi ero masturbato pensando a lei che si faceva scopare. Le volte che usciva con le amiche, fantasticavo di lei che si faceva rimorchiare e spompinava in macchina uno sconosciuto. Una volta, mentre dormiva al rientro da un’uscita con le sue amiche, avevo frugato nella sua biancheria e mi ero masturbato odorando un perizoma rosso che aveva indossato quella sera, immaginando di trovarlo pieno di sperma del suo amante. Avevo implorato di assistere almeno una volta, ricevendo rifiuti. Fino a qualche giorno fa, quando era tornata dall’ennessimo rendez-vous con il suo amante.
“Amore, possiamo parlare?”
Sussultati, ma mantenendo la calma dissi:” Certo! Dimmi pure…”
“Francesco mi ha invitato per un weekend nella casa di campagna dei suoi, con piscina. Vorrei tanto andarci, ma non vorrei lasciarti da solo, così ha invitato anche te, sei contento?”
Rimasi in silenzio poi balbettai: “Beh, sì, però, non capisc…”
“Oh, amore, dici sempre che vuoi vedermi come mi sbatte e ora che hai l’opportunità esiti?”
Il mio cazzo ebbe un’erezione improvvisa. “Oh no, cioè, certo…”
Alessia la notò immediatamente, accarezzò da sopra i pantaloni e mi sussurrò:”Uhm, vedi che ti piace?”.
Mi abbassò i pantaloni, si stese sul letto, aprì le gambe e disse sensuale:”Masturbarti, segati pensando alla tua dolce fidanzatina che si fa scopare dal suo amante!”
In trance, obbedii e dopo poco mi sborrai in mano.
Ed eccoci al giorno fatidico.
Lei aveva comprato un nuovo bikini a pois, con il sotto a perizoma per mostrare meglio il suo culetto, mentre sopra aveva un vestito floreale, si era messo lo smalto e depilata completamente la fichetta. Arrivammo e finalmente lo vidi: la villa era isolata, quindi ci accolse con addosso solo un costume a slip bianco: non lasciava nulla all’immaginazione, e capii che il mio amore non esagerava sulle sue dimensioni. Mi strinse calorosamente la mano, mentre baciò appassionatamente con la lingua la mia lei. Mi resi conto che ero io quello in più, sebbene fossi nominalmente nella coppia. Ci sdraiammo a bordo piscina, Alessia rimase subito in topless, e si fece spalmare la crema, ma non da me. Mi sentivo a disagio, parlavano, flirtavano, si baciavano, ero palesemente in imbarazzo, ma soprattutto eccitato: vedere finalmente la mia dolce metà che si baciava e sfiorava il membro del suo amante produsse in me una vistosa erezione.
“Mmm, amore, già così? Pensa dopo allora come starai!” disse ridacchiando.
“Senti, facci un piacere: nel frigo c’è dello spumante, sarebbe molto carino da parte tua se ce lo portassi con due bicchieri.” ordinò Francesco.
Umiliato, eccitato e sottomesso, eseguì silenziosamente l’ordine. Quando tornai fuori, erano distesi, masturbandosi a vicenda, con le mani di uno sul sesso dell’altro. Si interruppero, brindardono, si baciarono e, dopo un cenno d’intesa, la mia fidanzata disse:
“Ci ho pensato un po’, non è giusto che solo Fra si goda le mie delizie, ma anche io ho bisogno che i miei desiderei siano soddisfatti, quindi faremo così: vi abbasserete tutti e due il costume, e chi ce l’ha più lungo mi scoperà, mentre l’altro sarà lo schiavetto, che ne dici?”
Ero scioccato ed umiliato, era ovvio non potessi competere, balbettai qualche scusa, ma Ale fu irremovibile: “O così, o puoi sparire!”
Avevo quasi le lacrime agli occhi, ma ubbidì, pur di non andare via, o peggio essere lasciato. Con un cenno, ci ordinò di denudarci: il confronto era impietoso. Il cazzo di Francesco veleggiava tranquillo verso i 25 cm, il mio menò della metà. Ridendo, Alessia si mise in mezzo ai due, e con fare finto dubbioso disse: “Uhm, chissà chi vince, non lo so proprio!” per poi scoppiare a ridere insieme al suo amante. Dopodiché, infilo il suo grosso bastone in bocca cominciò a spompinarlo, leccando da cima a fondo quel bastone, arrivando fino alle palle, che succhiava come fossero lecca-lecca. Si girò verso di me e disse: “Mettiti sotto di me e leccami la fica: vedi quanto è grosso? Deve essere ben lubrificata quando entra!”
Silenziosamente feci quanto mi venne ordinato: le scostai il costume e iniziai a leccare quel magico tempio di piacere, che però era già un lago, causa eccitazione della mia dolce fidanzatina. Andarono avanti per qualche minuto, tra i mugugni di entrami, prima che lei si togliesse da quellla posizione per stendersi a pancia all’aria su un asciugamano a bordo piscina.
“Amore, voglio che tu mi tolga il perizoma e offra la mia fichetta a Francesco: deve essere chiaro che lui è l’uomo che mi dà piacere, tu solo un patetico segaiolo. E voglio che lo ringrazi per soddisfare le voglie che tu e quel ridicolo cosetto in mezzo alle gambe non sei in grado di soddisfare.”
Iniziai a piangere in silenzio, umiliato ed eccitato, ma feci quanto richiesto.
“Grazie Francesco, ecco a te…”.
Non feci neanche in tempo a finire che lui mi spostò sghignazzando e penetrò con forza la mia ragazza. Quasi presa alla sprovvista, urlò di piacere, e accolse dentro la sua meravigliosa fichetta l’oggetto del suo desiderio. Venni praticamente subit, tra le risate dei due. La montò così per un po’, finchè non passarono alla pecorina: Alessia mi fece mettere davanti a lei, voleva che vedessi la sua faccia mentre mille orgasmi la inondavano, mentre il suo corpo si contorceva nella passione che quel cazzo le provocava in lei.
“Ti piace, cornuto? Ti piace vedermi scopata come tu non potrai mai? Sei solo un segaiolo!”
Mi diventò nuovamente duro come il marmo, vedendo lei godere, e lui che la stantuffava facendole ballare le tette.
Il tempo sembrava non finire mai, tra gemiti e orgasmi della mia lei, finché, nuovamante alla missionaria, non scaricò il suo seme nella mia fidanzata. Estasiata e stanca, la mia lei lo tenne stretto finché tutto il suo sperma non l’avesse inondata. Lo lasciò andare: la sua meravigliosa fichetta era tutta imbrattata di bianco, aperta, come un treno fosse passato. Ero ipnotizzato. Lei sembrò ridestarsi, lo notò e sorrise.
“Amore mio, visto come è stata trattata? Ci vorrebbero proprio i tuoi bacini…”
Ormai senza freni, non me lo feci ripetere due volte: mi fiondai su quello spettacolo. Iniziai a leccare dai lati, per poi andare a fondo, pronto a prendere ogni goccia di quel seme prezioso, mentre ripresi a masturbarmi con forza.
“Oh sì, ti piace amore? Ti piace essere cornuto? Ti piace leccare lo sperma di un vero uomo, un toro che mi ha montato? Sì che ti piace! Lecca cornuto, lecca tutto!”
E mentre lei mischiava i suoi umori allo sperma del suo amante, venni una seconda volta.

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