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Racconti Cuckold

CONCEDERE LA PROPRIA MOGLIE AI BISOGNOSI, AI VERGINELLI.

By 31 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Mia moglie è una ragazza molto carina, bella, sa come vestirsi, come comportarsi , insomma è anche una brava mamma ed una brava moglie, e le piace aiutare le persone.

Io porco come sono,tra i miei sogni erotici avevo sempre desiderato vederla in situazioni particolari.

A me era capitata una situazione in cui avevo conosciuto un ragazzo molto introverso, penso un po’ carino, non un mostro (da quello che ne possa capire io dei maschi dato che a me piacciono le donne), e comunque avendo difficoltà a relazionare, in pratica andando al nocciolo, non aveva mai avuto esperienze con le ragazze, non solo non era mai andato a letto, ma neanche i preliminari, quindi neanche il semplice bacio alla francese, neanche una toccatina, ai seni, al culetto, alle gambe, niente assolutamente niente.
Più cresceva e più aveva paura, non si lanciava.
A me dispiaceva molto per la sua situazione, dopo tutto era comunque simpatico, insomma un bravo ragazzo.

Ogni tanto capitava che venisse a casa mia per un motivo ed un altro e vedevo che guardava con ammirazione le foto giganti che avevo fatto di mia moglie.
Era successo che altre volte venisse a casa nostra anche a mangiare, di sera giusto per non lasciarlo solo ed anche a mia moglie incominciava a fargli pena, lei era in pratica l’unica ragazza con cui lui dialogasse, e con cui si fosse mai aperto, avesse mai trovato il coraggio.

Anche mia moglie quindi sapeva la situazione del ragazzo sotto l’aspetto sessuale, dato che io da bastardo le avevo raccontato tutto su di lui.

Io, date le mie fantasie sessuali, immaginavo di tutto dietro ad ogni cosa e quindi essendo entrato in confidenza con lui, un giorno pensai nella mia mente se fosse stato opportuno e cosa avrebbe comportato iniziare un rapporto di amicizia un po’ più confidenziale con lui, niente di bisessuale, sia chiaro , ma iniziare un gioco con lui per stuzzicarlo e farlo eccitare un po’.

Allora iniziai ad invitarlo più spesso sia quando ero solo che quando c’era mia moglie, per farlo diventare uno di casa.

Col passare del tempo, gli feci vedere con varie scuse, le nostre foto, in cui spesso si vedeva mia moglie in costume, in minigonna, ecc in modo da stuzzicarlo un po’.
Feci anche in modo di fare delle foto noi tre quando vedevo mia moglie vestita sexy, con qualche bella minigonna e poi quando ero con lui gli davo una copia, magari non dicendolo a lei, e tutto questo facendolo sembrare una cosa casuale.

Col passare del tempo, feci in modo di dargli anche qualche foto con mia moglie ancor più sexy, facendo finta di dargliele per sbaglio e vidi che lui le metteva nel suo cassetto, senza dire niente, anche lui stando al gioco, anzi pensando di esser più furbo di me e di approfittare della mia disattenzione.

Iniziai poi con la scusa di chiedergli una mano, di farmi aiutare a stendere la biancheria, dove logicamente gli facevo trovare l’intimo di mia moglie, come mutandine, perizomi, tanga, autoreggenti, reggiseno, così che potesse ammirare e farsi un idea e magari far partire la sua fantasia su mia moglie, vedendo cosa lei indossasse, che mai probabilmente avrebbe immaginato.
Poi passai anche a chiedergli di ritirarle e metterle nei cassetti, così vedeva anche l’altra biancheria.
Passai poi a chiedergli le stesse cose ma invece che profumate di bucato, profumate di mia moglie’., per metterle a lavare e talvolta facendogli notare qualche macchiolina tipica delle donne e cercando di attaccar discorso, in modo da parlare delle donne della loro femminilità, dei loro problemi, come fosse una cosa normale, di cui poter parlarne tra di noi, tra maschi, e col tempo tra porcelli, curiosi, e quindi complici nel capire, nel sentire, nell’annusare i segni lasciati da mia moglie, come fossimo dei segugi curiosi ed arrapati.

Volevo condividere con lui e solo con lui il sapere che cosa mia moglie potesse mai indossare sotto i vestiti, solo io e lui potevamo saperlo e nessun altro.
Quando poi c’era della biancheria che mia moglie voleva buttare io la mettevo in un sacchetto a parte e poi dicevo a lui che mia moglie non la indossava più e che mi dispiaceva buttarla, quindi gli chiedevo se lui potesse tenerla per me, senza dirlo a mia moglie in modo che così lui avesse tutto il tempo di annusarsela e farci quel che volesse.
Pian piano stavo creando un amicizia segreta tra me e lui incentrata su mia moglie.
Guardavamo qualche rivista di moda e chiedevo consiglio su cosa sarebbe stato bene a lei, dagli stivali alle mutandine, all’autoreggente molto provocante, e poi magari andavamo a comprarlo e poi io lo regalavo a lei spingendo perché le indossasse.

Alla fine gli chiedevo veramente quali mutandine , quale perizoma, o reggiseno gli piaceva e poi lo compravo e mia moglie senza saperlo le indossava.
Alla fine ero riuscito a fare in modo che lui andasse a comprare la biancheria e poi gli davo i soldi e mia moglie senza saper niente la indossava.
Accadde che una volta lui fosse rimasto incantato da una mutandina di pizzo aperta in corrispondenza delle labbra e lui la volesse, io gli dissi che non sapevo sai, non ero sicuro’, non volevo buttare via i soldi, gli spiegai che a me piacevano molto però.., allora lui mi propose una cosa, e cioè che le avrebbe pagate lui con i suoi soldi e però io avrei dovuto spingere mia moglie ad indossarle, prova sarebbe stato il profumo e l’odore di figa che sarebbe poi rimasto su di esse, quando le avremmo poi prese dal cestino della biancheria da lavare.
Allora accettai, vidi che il gioco che avevo iniziato con lui stava dando i propri frutti.

Addirittura organizzai di farlo venire a cena, e convinsi lei, ancora non so come, ad indossarle, io lo dissi al giovanotto e lui per tutta la serata fu un po’ più su di giri, cosa che mia moglie notò.
Con mia moglie invece riuscì a convincerla a vestirsi così in modo che fosse un nostro segreto, e che il nostro ospite non avrebbe saputo niente.

Lei portava quelle mutandine, con delle autoreggenti ed una gonna poco sopra il ginocchio.
Anche mia moglie si lasciò trasportare e bevendo un po’ di alcool, ci divertimmo tutti, a tal punto che lei si dimenticò di avere la balza e da sotto il tavolo lui trovò l’occasione per ammirare.

Si proprio così, il ragazzo appena maggiorenne, ancora vergine, si trovava davanti a se due gambe bellissime, tornite e slanciate con delle autoreggenti molto velate che ne risaltavano la bellezza e lui a meno di un metro dai suoi occhi, vedeva la balza.

SI proprio così, a dire e leggere la balza potrebbe dire poco o niente soprattutto per una ragazza, ma invece per un ragazzo come lui, vedersela vicino, vedere cosa c’era alla fine del collant e poi l’inizio della pelle vellutata, gli generava un battito cardiaco elevatissimo, cosa da far morire di infarto chi soffre di cuore.

La mano del ragazzo tendeva ad aprirsi come fossero i petali di un fiore al mattino quando arriva la luce, si l’energia del Sole, che in quel caso era si un energia, ma molto più forte, da intontirlo, da fargli far fatica a respirare.

La mano si apriva come se volesse adagiarsi automaticamente su quella bella gamba anche solo per 30 secondi, 30 insignificanti secondi, che per lui sarebbero stati i 30 secondi più belli della sua vita, da potergli generare azioni incontrollate.

Quella bella gamba semplice ma provocante, e poi quel lembo di tessuto’che veniva chiamato minigonna, che teneva strette le due gambe ed un piccolo passaggio, una piccolissima via d’accesso verso l’Eden .
Questa sovra eccitazione gli si concentrò in mezzo alle gambe obbligandolo a stringerle’, errore madornale, perché il suo membro già pienamente in tiro sfregando non fece altro che generargli piacere e lui non controllandosi, socchiuse gli occhi.

Mia moglie vedendolo in difficoltà, come segno di affetto gli accarezzò la guancia, per capire se potesse aiutarlo.

Questo primo contatto della sua candida mano profumata non fece altro che dargli il colpo di grazia mandandolo in tilt e facendolo venire.

Il tutto logicamente venne mascherato.

Il giorno dopo io e lui ci incontrammo e lui si precipitò subito nel cesto della roba sporca a controllare le ‘sue’ mutandine, le prese e subito le annusò, sentendo quello che cercava, mia moglie si era bagnata un po’ la sera prima, lasciando così una macchiolina .
Guardò ben bene la macchia e me le chiese in prestito, io capì subito il motivo e le lasciai a lui per divertirsi.
Gli dissi che poteva annusarsele e usarle per masturbarsi e divertirsi immaginando mia moglie.

Il ragazzo si ingrifava sempre più di lei e lei lo percepiva, visto anche l’effetto della sera prima.

Allora pian piano iniziai a dirgli come fosse bello far l’amore con lei, come era brava, gentile, ti faceva stare a tuo agio ma anche che era molto monella, molto porcellina, molto porca, insomma dentro dentro una vera baldracca da scoparsi in gruppo.

Ogni settimana gli raccontavo qualcosa, e così pian piano lui apprese che la brava mogliettina, tutta carina non faceva solamente l’amore in modo canonico, ma che si lasciava mettere a pecorina, che mi masturbava, che era bello vederla che si masturbava anche lei, che gridava come una vera porcellina, dopo altro tempo gli dissi anche che lei mi aveva concesso il suo bel culetto, e gli dissi quanto fosse stupendo e per ultimo come lei fosse brava a succhiarlo.

Io mi eccitavo da morire nel sapere che lui sapesse ogni cosa di mia moglie, che quando la guardava, sapesse cosa indossasse sotto e il giorno dopo cosa mi aveva fatto.

Gli diedi anche delle foto dove lei era nuda o dove si vedeva che portava le autoreggenti, ecc, gli dissi che poteva segarsi tranquillamente.
Più passava il tempo e più il gioco diventava intrigante, nello stesso tempo cercavo di lavorarmi la mia dolce metà pressandola coi sensi di colpa per cercare di farle venire una pietà immensa per il ragazzo, per farle venire voglia di aiutarlo, di sbloccarlo, di ‘.’iniziarlo’.

Ogni giorno che passava dicevo al ragazzo che per lui io gli avrei donato tutto, non avrei detto niente se avesse fatto qualcosa con mia moglie, perché gli volevo bene, ma sai tutto dipendeva da lei, se lei avesse voluto, qualcosa si sarebbe potuto fare.

Trovai il modo per spinger lei a vestirsi più sexy, per stuzzicarlo un po’, le dicevo che dovevamo svegliarlo e poi comunque era uno di casa e quindi che anche lei poteva aprirgli anche se non era completamente preparata.

Riuscì ad organizzare situazioni sporadiche in cui lui magari entrava per caso e se la trovava solo con mutandine e camicia da notte, oppure solo camicia da notte senza niente sotto.
Insomma pian piano lei si rilassava e magari iniziava a divertirsi a vestirsi sexy con lui.

Un giorno nascosi una web cam in un punto e feci in modo che lui potesse vederla nuda mentre si cambiava ed anche quando facevamo l’amore io e lei.

Una sera dopo varie pressioni a mia moglie, e nell’occasione di un lieto evento, mia moglie si vestì molto sexy ed invitammo anche il ragazzo.

Lei portava dei collant neri velatissimi col reggicalze incorporato, erano molto sexy, quasi da zoccola, permettevano di poter scopare senza doverle togliere, ma con l’aggiunta che arrivavano fin su in alto e quindi potevano esser indossate anche con gonnelline abbastanza corte.

Infatti mise una gonnellina molto corta di color nero e sotto ‘.non sapevo cosa portasse.
Aveva degli stivali lunghi fino al ginocchio con dei tacchi molto alti.
Sopra invece aveva una camicetta rossa con un nodo in vita e sopra vedevo che il reggiseno per la prima volta non l’aveva messo e tenendo conto che lei aveva una quarta’vi lascio immaginare cosa succedeva, soprattutto se la camicetta era setosa e stretta e con pochi bottoni allacciati, i seni si vedevano bene, molto bene, ed i capezzoli già si iniziavano ad intravvedere attraverso la camicia.

Aveva preparato lei da mangiare e quindi stando in casa tutti eravamo ben più rilassati ed il vino l’avevo scelto io e vi assicuro che scendeva come fiumi, anche mia moglie non esitava ad alzare il bicchiere.
Durante la serata discutemmo di tutto e di più ma sempre scherzando, mia moglie cucinando e servendo era speso in piedi e quindi noi due apprezzavamo le sue belle gambe facendole i nostri più vivi complimenti, anche il ragazzo col vino si stava lasciando andare e ogni tanto tirava qualche battuta anche sui seni e mia moglie rideva e stava al gioco.
Ero forse riuscito a convincerla a lasciarsi andare a fare la monella con lui?…..
Lei più di una volta si chinò in modo da far accorciare la mini e permettere di mostrare che collant portasse, e il ragazzo ogni volta faceva una faccia sconvolta che tanto faceva ridere mia moglie.
Poi quando lo serviva si chinava in avanti mostrandogli bene i suoi seni e qualche volta gli appoggiava le tette sul viso mandandolo in tilt completamente.
Anche quando si sedeva il vestito si accorciava molto facendo in modo che lui vedesse la balza dell’autoreggente, e stando li faceva cadere il tovagliolo.
Il ragazzo era su di giri, lei lo vedeva ed era contenta, anzi si divertiva, lo abbracciava mettendogli le tette in faccia e agitandole, ed io impazzivo nel vederla così, lei si divertiva perché lo voleva svegliare.

Alla fine della cena, passammo all’ammazzacaffè e lei come niente fosse propose di giocare a carte, a ‘merda’ e chi perdeva o beveva o aveva la penitenza, si stava divertendo a fare la stupida, poverina era tanto che non rideva più.

Lei faceva la stupida e faceva finta di perdere e noi due a tutti i costi dovevamo vincere.

Io cercai di instaurare un dialogo promuovendo le gambe di mia moglie quanto fossero belle e cercando il consenso del ragazzo che timidamente acconsentì.

Mia moglie rimaneva colpita da quanto fosse timido e le veniva l’istinto da crocerossina.

Spinsi perché il ragazzo potesse almeno appoggiarle una mano sulla gamba di mia moglie.

Io:Amore ti rendi conto che lui non ha mai toccato una donna? Ti rendi conto poverino..è così un bravo ragazzo. Ormai è un nostro carissimo amico, bisogna spingerlo a lanciarsi, è per questo che lo voglio accompagnare da una bella prostituta e la pago io per lui in modo che vinca la paura!!
Lei: ma sei impazzito? Tu non vai da nessuna parte’ma sentilo’se ci vai chiedo il divorzio e dormi fuori.
Io: ma amore mica ci vado io, accompagno lui, altrimenti non ci va’deve trovare qualcuna che lo sblocchi che lo faccia sentire a suo agio, dove la trova una ragazza che faccia questo, non ha amiche, neanche una, a parte te..e poi dico almeno iniziasse a toccare un paio di gambe, una seno, dia un bacio vero’.poi dopo il resto’qualcuna che dopo magari gli tocchi e giochi col suo’.hai capito? Che gli insegni a fare un d’ ad una ragazza, a fare l’amore’altrimenti rimarrà solo ed impaurito per sempre’.
Lui: uu, no d..d..daii
Io:no non piangere, non volevo offenderti..amore cavolo vedi cosa hai fatto adesso per colpa tua , per la tua gelosia verso di me guarda come lo fai sentire’
Lei: no no, va bene dai, non piangere vieni qua’
E mia moglie si avvicina con la sedia a lui e gli prende la testa e la mette tra le sue tette.
Lei:dai abbracciami, no vedrai che riuscirai, dai qualcuna verrà da te’
Lui: si ma se non vinco la paura, se non so come fare, nessuna verrà da me, le ragazze vogliono degli uomini, non persone come me.
Intanto lui abbraccia mia moglie intorno alla vita. Lei gli dice di tirarsi su, gli prende le mani e le appoggia sulle sue gambe. Lei gli accarezza le mani, fa in modo che esse si distendano sulle proprie gambe e le spinge un po’ avanti ed indietro.
Lei: dai su non andare dalle prostitute, è pericoloso e squallido, rischi di prender le malattie, non ascoltare mio marito, non ti preoccupare, ti aiuto io, guarda per avere quello che stai cercando non hai bisogno di loro, le gambe sentile, le mie non vanno bene? Non ti piacciono le mie gambe?
Sentile bene, non preoccuparti, fai come se fossi io la persona che stai cercando, toccale palpale senza timore, anzi ti faccio vedere io quello che vuole una donna.
Mia moglie gli prende le mani e le fa passare sulle sue gambe bene, completamente.
Dai ora fallo tu, sentile ti piacciono?
Lui: snif, s’si, sono belle.
Lei: bene adesso toccami le tette’
Lui:eh, come?
Lei: toccamele’su
Lui:m..ma
Lei gli prese le mani e se le portò sulle sue tette, gli disse di palparle, le mosse avanti ed indietro, le fece girare, finchè lui pian piano non iniziò a prender l’iniziativa anche se titubante e timoroso, lei gli fece capire che doveva farlo con ardore, decisione, con trasporto, non pensando alla prestazione, bensì a gustarle. Lei si girò dandole la schiena a lui e lo spinse a palparla nuovamente, dalle gambe alla vita e sopra le tette, lui iniziò a spremergliele, ad abbracciarla.
Lei riprese a bere ancora e gli disse di baciargli il collo e lui lo fece e poi lo incentivò a bere anche lui nuovamente per poi riprendere leccandogli il collo.
Lui segui l’indicazione e pian piano diminuiva la sua rigidita’., lei gli prese le mani e le girò sulle sue gambe e sui suoi seni, nel modo che lei desiderava, che le procurava piacere.

Dopo 5 , 10 minuti gli prese le mani e le inserì dentro la camicetta facendo tastare le tette direttamente , senza niente in mezzo.
Lui apprezzo, scoprì la bellezza dei capezzoli e lei allora dopo si girò aprì la camicetta e prendendogli la testa gli spinse la bocca sul suo capezzolo, incitandolo a leccarlo ed a succhiarlo senza morderlo.
Mia moglie stava provando piacere, le piaceva giocare alla maestrina crocerossina.

Io: brava amore, sei proprio brava, non sono geloso, ma come farà quando dovrà baciare?
Lei allora gli prende la testa se la avvicina e gli da un bacio, vedo che lei allunga la lingua ma non trova riscontro.
Lei: quando le labbra sono a contatto devi avvicinare al lingua e poi sentirai che bello quando tocchi l’altra’.
Io rimango senza parole’e vedo lei che lo bacia e capisco che adesso si stanno baciando veramente, lui inizialmente non capisce più niente, ma poi con l’aiuto di mia moglie che lo guidava vidi che le metteva le mani in vita e la palpava, la vitina di mia moglie nuda con quel bel ombelico era bellissima da palpare.
Mia moglie gli mosse poi le mani sui seni e sulle gambe e poi gli fece baciare il suo collo, e vidi lei che provava piacere”

Lei si sentiva come una mamma, sentiva le attenzioni del ragazzino verso di lei, sentiva che doveva aiutarlo. Lui era alla ricerca di lei, come se fosse sua madre, anzi come fosse da una parte sua madre, ma dall’altra la ragazza che tanto voleva.
Mise la sua mano sul seno di mia moglie, la mise dentro la camicetta, affondandola e impugnando un seno con forza, si capiva che non aveva esperienza, lo fece con forza, con gusto , lei sentiva la sua inesperienza e la sua voglia di gustarsela, lei sentì dolore ma lo trattenne dentro di se e gli lasciò fare, capiva la situazione e il fatto di avere un novellino la eccitava, quindi quel dolore le procurava piacere.
Lui si accanì prima su una tetta e poi sull’altra, lei non solo non diceva niente ma gli faceva capire che poteva farle quello che voleva, anzi cercava di sbloccarlo, lui si sentiva libero, anzi vedeva lei che cercava di aiutarlo.
Lui allora non solo si lasciò trasportare ma cercò di esser più forte, più incisivo, più rude, pensando di dimostrare di esser più uomo.
Lei si sentiva presa d’assalto, si sentiva un po’ madre e un po’ preda, lo voleva aiutare , gli voleva dare tanto amore, gli voleva dare tutto quello che poteva, lei si sentiva crocerossina.
Lei riuscì a togliersi i freni inibitori e ad allargare le braccia, concedendogli così totalmente le sue tette abbondanti e sode, anzi gli mise una mano sul collo con un istinto materno e lui vinse così l’ultimo freno e si buttò a capofitto in mezzo alle sue tette.
Immerse la bocca, il naso, gli occhi in mezzo alle tette di mia moglie e mise le sue mani esternamente alle tette.

Sfregava il viso e la sua barba di un paio di giorni irritava la pelle vellutata e sensibile dei seni e tirando fuori la lingua la leccava tutta, con le sue mani impugnò le tette esternamente e le strinse fortissime verso il suo viso.

Lei se le sentì tirare e schiacciare, provò un dolore forte che tenne dentro di se per non spaventarlo, si era ripromessa che avrebbe cercato di aiutarlo e che quindi non avrebbe dovuto dirgli niente, pur di non fargli venire inibizioni, paure, ecc e quindi si trattenne il dolore un po’ lancinante m a al tempo stesso eccitante.

Le iniziava a provare piacere, si sentiva donna oggetto, desiderata in modo puro, senza freni inibitori, senza nessuna dimostrazione , nessun calcolo da parte del suo amante innocente.

Si sentiva le tette usate, e non giudicate, bensì desiderate ed apprezzate, lui si butto su un suo capezzolo e glielo morse proprio come un cucciolo, vidi mia moglie provare un dolore misto piacere, e gli prese la testa cercando di indirizzargliela al meglio, di metterla nei posti giusti e cercando di regolarne la profondità.
Lui incominciò a prendere il vizio a tirarle i capezzoli e li lo alternava prima ad uno e poi all’altro, lui si aiutò con le mani, prendendone una alla volta e palpandogliela senza freno, con gusto, le stringeva , come le volesse mungere.
Vedevo gli occhi di mia moglie provare piacere , quasi estasiati con alternati sensi di dolore.
Si vedevano i morsi sui capezzoli, sulle tette, lui se le stava mangiando, i capezzoli erano diventati enormi e lunghi, lei stava godendo e talvolta sembrava quasi perdere il controllo, il senso di orientamento, lui stava diventando un roditore.
Le tette ormai erano tutte fuori dalla camicetta, il reggiseno neanche si vedeva, sembrava una mamma in fase di allattamento, sembrava una latteria, una mucca, insomma a disposizione del ragazzino.
Lei cercò di riprendere il controllo, ma il piacere mezzo incestuoso le aveva fatto perdere il controllo, gli occhietti della mia cerbiatta sembravano persi e talvolta vispi da piccola mignotta.

Alla fine vidi lui tirarle un capezzolo, accanirsi a tal punto da tirarle il seno completamente, e lei provare un dolore misto piacere, tale da farla venire, vidi le sue belle gambe ormai quasi completamente scoperte, alla luce del sole stringersi dal piacere e lei con una mano accanirsi sul membro del ragazzo.
Mentre lei si contraeva dal piacere, vidi lui fare lo stesso, la manina dolce della mia cerbiatta , si era avventata in mezzo alle gambe di lui, agguantandoglielo, e lo sentì durissimo, ma le bastò sentirlo e provare a segarlo una sola volta che lui venne immediatamente, facendolo ansimare subito.
Era uno spettacolo, avevo visto mia moglie esser una brava mamma crocerossina che era venuta, era tutta scomposta.

Lui si bagnò tutto e si vide addirittura attraverso i pantaloni il formarsi di una macchia, sembrava si fosse fatto la pipì addosso.

Mia moglie si appoggiò allo schienale del divano distrutta e cercò di ricomporsi , lui invece un po’ vergognoso, si riprese e senza dire una parola andò verso l’uscita per dirigersi a casa sua.

Io andai da mia moglie la guardai fissa negli occhi e lei emozionata e frastornata cercò di chiudersi la camicetta, io mi sedetti affianco a lei e mi misi a palparle le belle gambe, lei faceva quella che non diceva niente solo per farmi contento, ma che era appena venuta, io affondai pian piano la mia mano sempre più in profondità e man mano che mi addentravo nella mini più lei la stringeva, senti il collant finire ed arrivato alla balza trovai un lago, era inzuppata, la porca era venuta, si mia moglie aveva goduto come una matta grazie ad un ragazzino, allora affondai in modo deciso in segno di controllo, punitivo e trovai un mare.

Lei non aveva il coraggio di guardarmi in faccia ed io da porco le dissi all’orecchio: mi piaci, ti amo ‘, sei proprio come ti ho sempre desiderato, una dolce e cara crocerossina’, sei la mia MIGNOTTA.
A quel punto la presi di forza e la misi a 90 sullo schienale del divano e dall’altra parte le misi il mio cazzo che era durissimo’..
Iniziai a scoparla ma non passarono neanche pochi minuti che sborrai subito’tale era l’eccitazione per quello che era successo.

Da quel giorno il ragazzino si era rinvigorito e cercava di curarsi, di vestirsi meglio, però era sempre inesperto e pieno di timori.

Veniva sempre più spesso a casa nostra per una scusa o per un’altra e mia moglie ormai aveva preso il vizio di mettersi sempre magliette aderenti oppure scollate in modo vertiginoso e si divertiva a mettersi spesso in posizioni tali per cui il verginello non potesse fare a meno che far cadere l’occhio in mezzo ai suoi seni. Lei si chinava, si inginocchiava, insomma trovava sempre la scusa e altre volte quando mangiavamo a lei piaceva fare la cameriera, e servendo al tavolo faceva poggiare i suoi seni sulla sua testa o sul suo viso, spesso non metteva più il reggiseno e solo mogliettine aderenti e spesso trasparenti in modo da mostrargli i capezzoli. Lui andava sempre in tilt e lei rideva e si divertiva, però lui reduce dalla esperienza pregressa un po’ si lasciava andare e quindi man mano bevevamo il vino, tutti eravamo più disinibiti e quindi lei si divertiva a farlo impazzire, a farlo arrossire e lui ricordandosi la prima esperienza ogni tanto provava ad allungarle le mani su quella bella quarta abbondante.
Sembrava di tornare ragazzini a quando si rincorrevano le ragazzine per palparle, quando si era alle medie, solamente che qui si era un po’ più grandicelli. Mia moglie con l’alcol iniziava a fare la stupida a provocarlo sempre più allora io e lui ci coalizzammo ed incominciavamoo a rincorrerla per la casa cercando di palparla e talvolta la chiudevamo nell’angolino e via con le mani, io cercavo di tenerla, di bloccarle le braccia, aprendole un po’ e lui ad allungarle sulle sue tette e lei che faceva quella che non voleva, che faceva l’ochetta e lui impazziva. Le sue mani la palpavano sempre di più. Il gioco andò avanti e la sua mini si accorciava, io lo spinsi a palparle le cosce, le belle gambee lui pian piano prese forza. Era bello vederla palpare da un altro, finchè non la presi e la bloccai sul divano, a quel punto lei la mettemmo in mezzo, io da un lato e lui dall’altro.
Io la tenevo ferma e spinsi il verginello a palparle bene le gambe’.lui titubante allungava le mani ma lei gli disse: dai lasciamiii, non voglio’.allora lui si bloccò immediatamente.
Io replicai: dai non ascoltarla che le piace’e lei: nooo, non voglio dai, allora il verginello si blocco e non mi diede ascolto. Dopo un minuto di calma lei gli disse: beh? Non ci provi più? Non ti piaccio più? E lui:’.ma hai detto che non volevi’e lei: ma stupido io scherzo ‘e guardandolo con uno sguardo da mignotta gli disse: io voglio che mi tocchi’non ascoltare quello che ti dico’lasciati andare’e lui: ma’io non capisco più niente’.ed io: allora non hai capito..a lei piace esser presa di forza, vuol sentirsi desiderata..lei è preda’.tu sei il cacciatore’

Lui rimase senza parole, anche se eccitatissimo.

Allora mia moglie capì la situazione e cambiò strategia, tornò ad esser mamma’, vieni qua’, e mise il viso del verginello in mezzo alle sue tette, con affetto ma anche con un pizzico di erotismo, pian piano lo fece sia rilassare che eccitare, immergendogli la faccia in mezzo ai seni sui capezzoli, ecc.

Lei gli prese la mano e se la mise su una gamba e iniziò a fargliela sfregare, in pratica gli insegno a come palpare una gamba e lui dal primo contatto pian piano si distese’

Lei stava facendo proprio la maestrina, pian piano la fece sfregare sempre con più autonomia e spingendola sempre più verso la mini e all’interno coscia in modo da farla entrare dentro il tunnel, la mano arrivò alla balza dell’autoreggente e superata passò per la pelle liscia fresca e levigata, vellutata fino ad arrivare alle mutandine.
A quel punto vidi mia moglie prendere con entrambe le mani il suo avambraccio e spingerselo dentro in modo da far passare la mano del verginello sulle mutandine bianche ormai inzuppate.
Lei stava godendo come una porcella, a quel punto gli prese il viso in modo da portarsi la bocca verso la sua e lei gli disse: mi dai un bacio? Lui impietrito, lei allora lo baciò e infilò la sua lingua dentro la sua bocca.

Lui stava baciando per la prima volta, lei aprì le gambe tirò giù le mutandine ed inserì la mano del verginello tra la microfibra del tanga inzuppato e le labbra grondanti.
Gli prese il polso e gli fece capire come doveva muoverlo appena ingranato gli prese l’altgra mano e la mise su un seno, il tutto mentre lo stava slinguando’

La maestra stava proprio educando il novizio e lei a fare la maestrina crocerossina le dava piacere, la eccitava , le piaceva tanto. Le piaceva insegnare, far vedere come fare senza esser catalogata come una zoccola, bensì come un infermierina che accudisce il giovane soldatino.
Già il fatto di esser stata palpata , inseguita, si era eccitata, poi essersi fatta palpare le sue belle gambe l’aveva fatta inzuppare, ma adesso poi baciandolo con la lingua cercando di insegnargli come fare e correggendogli la mano per sditalinarla come voleva lei la faceva sentire proprio una mignotta in cerca di piacere, che al posto di esser viziata dal maschio che prende l’iniziativa, pur di venire, insegnava ad un novizio come fare, sopportandosi così la sua inesperienza, la sua goffaggine, la sua timidezza, la sua insicurezza, insomma ogni cosa doveva esser forzata, guidata, quindi niente di lineare. Allora se lei faceva tutto questo per lui, voleva dire che o lo amava infinitamente, ma non era così, o voleva fare del volontariato sacrificandosi a tal punto da sopportare tutto, oppure era così troia che da una parte aveva tanta voglia da farla pazientare, ma dall’altra anche era così porcellina da farle avere fantasie tali da farle fare la maestra e poi voleva dire dichiarare la propria esperienza, padronanza’..e chi aveva questo? Una che aveva scopato tanto’.una che conosceva i maschi, conosceva i cazzi, insomma mia moglie era una vera puttanella sotto tutti gli aspetti ed anche il verginello lo doveva capire.

Andando avanti lei fece in modo di venire, io e lui la vedemmo godere come una cagna, continuando a slinguarlo’.Lei a questo punto si trovò distrutta, con una mano tra le sue cosce, a contatto con le sue labbra ed estasiata.

Si fermarono qualche minuto e appena mia moglie riuscì a connettere cercò di vedere cosa avrebbe dovuto fare per sdebitarsi al povero verginello.

Lui intanto era rimasto con le sue mani addosso a lei , palpandola delicatamente.

A quel punto ripresa un attimo, le tornarono quegli occhietti da viziosetta. Lo guardò, guardò me e disse’vuoi venire? E lui’.ed io (con uno sguardo da porco) certo che vuol venire poverino’

Allora lei gli fece sbottonare i pantaloni e lui eseguì. Aveva il cazzo in tiro, lui lo tirò fuori dagli slip e su bello duro , mezzo scappellato.
Con la sua manina e guardandolo in modo malizioso iniziò delicatamente a toccarglielo e facendogli i complimenti su come fosse duro, ecc.

Con le sue dita fini, andò a toccargli i testicoli, accarezzandoli per bene, e poi risalì il tronco sfiorandolo e punzecchiandolo con la punta delle sue unghie rosse.

A quel punto iniziò a scappellarlo completamente per poi richiuderlo, lei stava iniziando a fare la sua prima sega ad uno che non fosse suo marito ed il verginello stava provando dopo anni e anni di seghe con le sue mani a sentire cosa volesse dire sentirsela fare da una persona esterna da una femmina, da una mano non forte e grossa come la sua bensì una docile e dolce’
Lei lo guardava con eccitazione e rincoglionimento da una appena venuta e lui invece ricambiava con uno sguardo da ultra arrapato, estasiato.

Lei gli prese le mani e le mise una sulla sua coscia, sul collant velato e setificato, portandola fino alla balza, per fargli capire chi avesse di fronte e l’altra mano la spinse fino al seno’.si capiva che da una parte lei fosse eccitata ancora, anche se appena venuta, ma dall’altra sopportava le sue mani , si sacrificava, donava le sue bellezze, il suo corpo per dargli piacere’io a vedere tutto questo stavo impazzendo, avevo le palle gonfissime, il cazzo era un bastone ma avevo un dolore sui coglioni infinito’

Lei lo stava masturbando in modo dolce e guardandolo col suo sguardo da mignotta e gli chiedeva se andava bene , se lo stava segando come voleva lui, lei gli chiese di insegnarle lei gli disse che in quel caso era lui il maestro che lui doveva insegnarle il mestiere. Lui provava piacere, ogni tanto subiva i colpi maldestri di lei ma dopo un po’ riuscì ad ingranare, lui prese coraggio e cercò di dirle come fare ed intanto continuava a palparla e lei era bella vederla, che si lasciava fare tutto per lui.
Man mano che procedeva lei gli chiese se andava bene e pian piano vidi lui che stava godendo , che ansimava lei si avvicinò sembrò come se volesse ciucciarglielo e lui a quel punto perse il controllo e fece un semiurlo e ansimò ‘perché ormai non riusciva a resistere e dal suo membro uscirono più getti di sborra , in varie direzioni, andarono sulle autoreggenti , sulla camicetta, sulle tette, sulla mano e sul viso della mia mogliettina.

Per la prima volta lui aveva ricevuto una sega da un’altra’.mano’

Lui aveva avuto un getto incredibile e aveva innondato la maestrina, anche nei capelli.

Io gli feci i complimenti: bravo’però che getto, ingravideresti qualsiasi femmina, con uno schizzo così’.e mia moglie: wow veramente, mi hai innondata tutta’io rincarai la dose: guarda ti arrivata sui capelli, però stai bene con i capelli lungi lisci e castani, fanno contrasto con la sua sborra bianca bianca, si sta addentrando nella cute’ehehe e guarda sul viso, sei bellissima, ti ha battezzato, l’hai beccata nell’occhio, e sulle labbra’mmmm, e sulle tette’.ti sta colando in mezzo e sverso il capezzolo, poi guarda i collant macchiati’bravo, così devi fare, devi marcare il territorio, devi far capire che la femmina presente è tua, ti appartiene, che è stata già presa’
Lui si sentiva in imbarazzo, convinto di averla sporcata, non sapeva che invece era una cosa eccitante, era come una conquista, la femmina presente sapeva di quello che era capace di fare.

Io la trattenni, volevo che lei stesse vestita così, per tutta la giornata, doveva sentirsi addosso la sborra del verginello e lui doveva andarne orgoglioso e così lei fece.

Ci mettemmo a guardare la televisione e lei con le gambe accavallate, aveva tutta una riga dal polpaccio alla coscia molto evidente ed io continuai a farlo presente e spinsi lui a sedersi affianco e continuare a palparla e lei anche se provvisoriamente sazia acconsentì .

Col passare del tempo lui stava tornando ad eccitarsi ed anche lei lo stesso.

Lei lo guardò e gli chiese un bacio e lui questa volta non perse tempo ed iniziò a baciarla a slinguarla.
La mano di lui dalla gamba, si inserì dentro, nell’interno coscia andando verso la fregna, lei fece come un salto in alto, lui la sentì tutta fradicia, era un po’ imbarazzata’ed io gli dissi vai avanti, continua a tampinarla, non lasciarla, slacciati, tiralo fuori, lui esegui il mio consiglio, prendile mla manina e mettiela sul cazzo, fatti masturbare’e così fece e lei si mise a sogghignare aspettando di vedere cosa io dicessi a lui.
Palpale le tette, masturbala, gustatela, e così fece’.poi lei disse: adesso cosa gli suggerisci?’eheheh Il suo cazo era tornato ad esser durissimo, ed io: prendile la testa per la coda e tirala giù, tra le tue gambe ma con decisione e forza’.lei rimase semidivertita e un po’ sorpresa per la cosa che era sicuramente più spinta di una sega’ Lui le mise la mano prima sul collo poi sulla testa e dopo quasi impugnandola per la coda e cercò di tirarla ma lei non si mosse’.sogghignando’., dai tirala con forza imponiti’lei fece quella che non voleva, dicendo no dai, non voglio ma sorridendo, ed io: vai più forte che puoi’.e lei’no dai, non voglio’non voglio’ed io: puniscila, ti provoca, devi dominarla, lei si diverte a stuzzicarti, vai’: allora lui con decisione la tirò giù, lei si opponeva, ed io: aiutati con tutte e due le mani e così fece e lei: smettila, piantala, non voglio, ed io: non ascoltarla che vuole vai tirale il viso sul tuo cazzo’.lui la tirò giù e le fece toccare la cappella sul viso, sulla guancia, sull’occhio, sulla fronte’.dai porta le sue labbra sulla tua cappella e lei si opponeva’nooo, daiii, smettetelaa, lei iniziò a dimenarsi sembrava come se veramente non volesse ed allora cedette..ed io: ma no cazzo c’eri quasi’e lui: ma no posso m ica violentarla’.e lei: bravo, io non voglio’ma intant sogghignava, non vedi che ti prende in giro? Lei si che vuole’.a quel punto decisi di aiutarlo, perché capivo che in realtà lei si stav divertendo e voleva esser obbligata e non fare troppo subito la mignotta.
Allora io la presi per i fianchi e la spinsi verso di lui, lui rimase sul divano e lei la feci inginocchiare affianco a lui e lei faceva quella che non voleva e chiesi l’aiuto al verginello, dai o mi aiuti o ti scordi il pompino’e lui:se lei veramente non vuole non voglio andare in carcere’.ed io ma smettila, la conosco la mia monella, aiutami tienile le mani dietro la schiena e stai li sedutoal resto ci penso io’.e così fece, lei un po’ gridava’dai smettetela non voglio, con uno sguardo sorridente, finto offeso.
Lei si trovava in ginocchio davanti a lui e con le mani bloccate, le tappai il naso e le direzionai la bocca verso il cazzo in tiro del ragazzino che anche se aveva sborrato tanto, era ancora pieno,’dai su le svuotiamo queste palle giovani e? guardandola in faccia e lei i rispose: sei un maledetto porco, ci godi a vedermi così’.ed io: certo che ci godo, mi eccito come un matto ma anche tu , anzi più di me’Allora bello indirizza il tuo cazzo verso la sua boccuccia e non preoccuparti e lui titubantelo spinse nella direzione giusta, la cappella prima toccò di nuovo le guance e poi le labbra, io spingevo la testa verso il cazzo in modo da farle sfregare le sue labbra sulla sua cappella, lei irrigidiva le labbra e la bocca.
Io le tappai il naso’adesso vediamo’lei iniziò a smollare le labbra e il cazzo giovane iniziò ad andare a contatto coi dentini della mia mogliettina e facendola sfregare così andammo avanti per quasi un minuto’.dai amore abbiamo tutto il tempo, se non apri la bocca non andiamo via’.e lei bastardo’sei uno stronzo’e sorrideva’lui era tutto eccitato e preoccupato’, ad un certo punto il suo cazzo si stava mosciando per la tensione, lei vide la cosa e dentro di è decise di smollare la situazione facendo finta di cedere’.
La cappella del verginello entrò dentro la boccuccia di mia moglie.
Fece quella che non voleva e d io il magniaccio, le spingevo la testa su e giù dai succhialo, pompalo’e dopo due tre minuti iniziò lei a farlo senza il mio comando come fosse rassegnata.
Brava..alla fine vedi che lo fai’e lei con uno sguardo da monella e proietta si mise a succhiarglielo e lui il verginello era li che stava ricevendo il suo primo pompino della vita, lei man mano che andava avanti ci prendeva sempre più gusto e lo faceva sempre con più impegno, liberate le mani iniziò anche a massaggiargli i testicoli.

Anche lei stava facendo per la prima volta un pompino ad un altro, ad un verginello, e le piaceva vedere le sue reazioni, con le sue mani lo scappellò e con le labbra e la lingua si mise a giocare, a farlo rilassare. Lei gli chiese come si sentisse, e lui stava impazzendo dal piacere, lei era in ginocchio in mezzo alle gambe del ragazzino, si era come in segno di sudditanza nei confronti del verginello, come se lui fosse il principino e lei la concubina e mentre lo succhiava, lo mordicchiava, lo leccava bene e tirava, aspirava e cercava di metterlo tutto dentro la bocca e o guardava il cazzo oppure guardava il verginello per vedere le sue reazioni e lo guardava con affetto ma anche con uno sguardo da mignotta. Lei poteva non esser brava a masturbare come il segaiolo, ma come pompini era bravissima era una maestra e sapeva come far godere il maschio e quando farlo venire.
Lei andò avanti per un dieci minuti e poi quando io capì che lo voleva far venire le dissi’.ma non dimentichi niente? E lei: cosa? Con le tue belle tette una bella spagnola’e lei un po’ titubante’aprì totalmente la camicetta e tirò fuori la sua bella quarta abbondante.intanto il cazzo del verginello era tutto bagnato e quindi non ebbe difficoltà quando lei appoggiò le sue belle tette sui testicoli a stringerle ed incominciare a masturbarlo.

Lui non capì più niente, non gli sembrava vero, stava impazzendo, sentiva il suo cazzo in mezzo a due tette morbide e coprenti, sode e voluminose quanto bastasse per vedere immerso quasi totalmente il suo cazzo duro su quella morbidezza e vedeva i capezzoli belli irti e le areole rosa , lei la vedevo un po’ emozionata, farlo quasi controvoglia perché era timida e non voleva andare avanti , voleva smettere ma io insistetti, dai su e le presi la testa e dopo una carezza gliela chinai, dicendole dai falle una bella spagnola completa, succhiaglielo pure e le spinsi la testa verso giù’dai amore fallo venire’.così’ lei sentì la mia energia, la mia perversione, e anche se era un po’ inibita un po’ stanca, un po’ emozionata non si staccò e sentì che si impegnò a dare il massimo, cercò di succhiarglielo e di fargli la spagnola al meglio, con costanza, il ragazzo. Lo vedevo estasiato, con la testa appoggiata allo schienale del divano come fosse arreso, nelle mani della maestria, iniziò ad ansimare, il porcellino stava godendo sempre più, io misi una mano da dietro in mezzo alle gambe della signora,la misi sul suo culo , anzi le infilai pian piano un dito dentro il suo sfintere mandandola ad un eccitazione ancormaggiore, e avvicinandomi all’orecchio le dissi con un tono fintamente silenzioso, ma in grado di esser percepito anche dal verginello, ‘quando sta per venire’mi raccomando’che non ti venga in mente di toglierti’questo potrebbe anche esser l’unico pompino della sua vita’fai in modo che sia completo,che sia al massimo’fallo venire dentro la tua bocca e ingoialo tutto’..’ e lei la sentì irrigidirsi”’chiaro?”e lei diventò ancora più composta, da maestria si trasformò come una maestra a rapporto dal direttore, che viene ripresa, quasi come una scolaretta’e m mentre col dito continuavo a profanarle il culetto, esibito dalla gonnellina rialzata e bloccata sulla cintura che lui poteva vedere attraverso uno specchio’e quindi capiva come lei veniva trattata da me che ero suo marito, da come ubbidiva a suo marito e suo marito era l’amico del verginello e quindi lui poteva sentirsi tranquillo di venir viziato dalla puttanella’ Appena chiarito, lei continuando il proprio lavoro dalla mia frase, dalla mia energia ricevette come una scarica di piacere data dalla mia perversione che tanto a lei piaceva e non riuscendo più a trattenerla si trasformò in un piacere tale da farla venire e quindi questa energia la trasmise sul cazzo del verginello, cercando di farlo venire.
Lui ricevette la scossa, tramite delle succhiate, dei pompini e delle strizzate di tette per cui non riuscì a resistere e quindi io sentì lei ansimare sempre più e anche lui provar piacere.
Io con una mano la stavo masturbando nel culo e con l’altra per assicurarmi che non si togliesse le tenni ferma la testa e non fece altro che aumentare la perversione in mia moglie.
Lui si mise a gridare siiii, ed io gli dissi’.diglielo ti succhiartelo’e lui: si dai succhiami il cazzo dai’ed io bravo’.così devi trattarla, questo non fece altro che far sentire mia moglie umiliata e dominata da entrambi i maschi, a farla sentire la schiava, Lei contrasse entrambe le gambe cercando di sentire il mio dito meglio e lui si mise a sborrare dentro la bocca della mia maestria, io la tenevo giù, ma sentivo che lei non si opponeva, vedevo il suo bellissimo collo deglutire due tre volte, si deglutire la sborra bianca del verginello.
Lui si lasciò andare e le prese la testa per spingerla più giù’

Rimasero così un minuto, io e lui le tenevamo la testa ferma non volevamo che se ne andasse, lei muoveva la lingua cercando di prendergli fino all’ultima goccia di sborra.

Quando il cazzo suo fu moscio la lasciammo e lei si appoggiò sull’interno coscia del ragazzino e baciò la sua cappella arrosata e poi ci guardò e disse: allora ti è piaciuto? Andava bene ? ho fatto bene quello che volevate? Lei seminuda, con le tette al vento sotto il nostro sguardo’
Brava, sei stata brava’
Il verginello era distrutto’lei gli prese in mano la sacca e disse: mi sembra abbastanza vuota adesso’e si rialzò e andò in bagno a lavarsi.
Il verginello ormai annientato prese ed andò a casa sua’

Passarono i giorni e i nostri rapporti a tre continuarono, il verginello era sempre più di casa e ogni tanto veniva coccolato da mia moglie ‘come piaceva a lui’con qualche tastatina, qualche bacio profondo e così via’
Quando lei lo baciava alla francese lui logicamente non capiva più niente perché lei sapeva baciare molto bene , sapeva usare bene la sua lingua.

Lei spesso indossava gonnelline, vestitini corti e lui quando trovava il coraggio le si affiancava e le tastava un po’ il sedere, le gambe’ma comunque sempre dopo aver bevuto e dopo che noi insistevamo, lui era troppo timido, insomma era un vero verginello, un vero segaiolo, e questo era il gioco, il divertimento nostro, soprattutto di mia moglie era di vederlo impazzire, eccitarsi’quindi ogni tanto il suo viso veniva immerso nelle tette di mia moglie , sembrava che lui soffocasse ma invece impazziva dal piacere.
Vedevo lei che apriva la camicetta, e chissà mai casualmente era senza reggiseno, poi lei diceva al verginello che gli voleva bene e che lo voleva abbracciare e li prendeva la sua testa e la tirava in mezzo alle tette e poi magari stringeva talvolta anche le tette attorno al suo viso e lui impazziva.

Oppure faceva la stupida e si faceva mettere la crema sui glutei e sull’interno coscia.

Questi erano i momenti più eccitanti, oppure succedeva che si facesse la doccia con la porta aperta o si cambiava sempre con la camera aperta e gli faceva l’occhiolino.

Una sera guardando la televisione e bevendo un amaro lei sempre in modo materno lo fece accomodare su di lei, facendogli appoggiare la testa sulle sue gambe. Lei iniziò ad appoggiargli le tette e gli disse’sei molto affezionato a tua madre? E lui’si’Lui difficilmente si esprimeva, nonostante passasse il tempo era sempre timido e quindi era lei a prender sempre l’iniziativa e questo non le dispiaceva, perché almeno non aveva richieste da parte sua , era lei che faceva quello che desiderava.
Quindi con tranquillità e sorridendo, lei gli appoggiò un seno, un capezzolo in corrispondenza della bocca di lui, lui si girò verso di lei e avendo la testa appoggiata su quelle belle gambe lisce e morbide, si trovò il capezzolo sulla sua bocca’lei gli disse: voglio allattarti’mi piacerebbe esser una mamma’giochiamo ‘e gli chiese: ti piace succhiare il seno? Vuoi giocare a fare il figlio’e lei mise il capezzolo sulle labbra di lui.
Lei: apri la bocca’e appena lui l’aprì lei gli mise il capezzolo in mezzo alle sue labbra’lei: adesso succhia’dai.. e passa la lingua, voglio sentirla’
Lui agì ‘lei ‘dai succhia forte’e lui iniziò a succhiarle il capezzolo in modo più deciso’il viso di lei da contenta diventò eccitata, si vedeva che era determinata.
Dai figlio mio, rilassati, bevi il latte’.e lui iniziò a tirare, il suo capezzolo venne tirato dal vuoto che la bocca del verginello creava, e muovendo la lingua sull’areola lei provava piacere. Lui logicamente tirava con la forza di un ventenne, lui aveva qualche pelo della barba e dei baffi che le pungevano l’areola o la pelle morbida e questo dava quella perversione che faceva impazzire mia moglie. Lei cercò in tutti i modi di farlo sentire a suo agio. A lei piaceva aiutare i bisognosi, fare la mamma. Mentre lui prese forza e decisione nel succhiarle quel seno, lei intanto tirò fuori anche l’altro sia per prepararlo, sia per mostrare l’abbondanza e lei gli prese una mano per farsi palpare e quindi preparare l’altra tetta.
La prima ogni tanto lui la lasciava e si vedeva il capezzolo allungato, duro come un chiodo’.e lei: mordimelo piano piano e lui ubbidì’tiralo’e lui ubbidì’lei si contorse un attimo dal piacere’e intanto poi si rilassava e si lasciava allattare accarezzandogli la testa, proprio con affetto , con attenzione, con amore’
Lui coricato sul divano mise le gambe belle aperte e distese, ed ogni tanto un po’ piegate.
Dopo qualche minuto lei gli mise l’altro seno ancora non usato, col capezzolo ancora da succhiare.
Lui si trovò a succhiarlo e ad avere la prima tetta sulla propria fronte’stava impazzendo, inoltre aveva lei che gli accarezzava la testa, il collo, lo accarezzava con amore e ogni tanto con ardore, con piacere’andando avanti lei provava sempre più piacere e quindi diresse una sua mano sul petto del verginello e si diresse fino ai pantaloni’
Lei : dai togliti i pantaloni e le mutande per favore’lui da quella posizione senza alzarsi per non perdere il seno che succhiatasi spogliò sotto e il suo cazzo duro in tiro venne alla luce.
Lei allora con la sua mano andò quasi subito li, voleva sfogare il piacere che stava ricevendo dal verginello.
Gli strinse il fusto, il bastone del ragazzino con forza, con piacere ed iniziò a menarglielo, a scappellarlo.
Lui si stava facendo allattare da lei, succhiava come un disperato, gli piaceva sperare di gustare il latte. SI vedeva che si gustava la tetta, il capezzolo e con le mani contribuiva a mungerla per ottenere più piacere e sentirne la morbidezza.
Al tempo stesso era sdraiato e sentiva anche l’altra tetta sulla fronte e comodo comodo era sdraiato e seminudo, aveva il cazzo in tiro, libero con le palle all’aria.
Lei con la sua manina docile e delicata lo masturbava, si gli faceva dei massaggi particolari, gli stava facendo una sega ‘
Era una cosa bellissima, la mammina col verginello che si scambiavano effusioni, piaceri perversi, lei a sentirsi allattare provò un piacere tale che in breve non resistette ed iniziò ad ansimare’.mia moglie stava godendo’Lei allora aumentò la sua masturbazione su quel cazzo duro, le piaceva averlo in mano sentirlo duro, provò piacere a sentire il ragazzino ansimare e ad un certo punto quando lei non resistette più gridò dal piacere che il verginello le aveva dato succhiandole i seni e lei come sfogo lo masturbò con forza portando anche lui ad una sborrata forzata e totale, la quale inondò tutta la mano di mia moglie. Erano venuti entrambi.
Rimasero qualche minuto, li lui con le tette sul viso e lei con la mano attorno al cazzo e piena di sborra.

Una settimana dopo arrivò un giorno particolare’il compleanno del verginello.

Lei rimase per quella settimana abbastanza eccitata ricordandosi del piacere provato col verginello.

Lei voleva farlo felice, voleva che il verginello vivesse un giorno indimenticabile, gli faceva tanta tenerezza. Era contenta a ripensare al passato di avergli dato quello che lui tanto aveva desiderato, era orgogliosa dentro di se al pensiero che gli aveva fatto la sua prima sega’con delicatezza e tanto amore, di avergli concesso le sue tette, si essersi lasciate palpare le gambe ‘non le dava fastidio, anzi aveva voglia di permettergli di farlo ancora, voleva togliergli la timidezza, voleva aiutarlo, voleva farlo felice, dargli amore, affetto, tutto voleva darle, voleva farlo felice, capire ed esaudire i suoi desideri, si sentiva utile per lui, le piaceva vederlo che si apriva, che sprigionava le sue eccitazioni con lei, che lei fosse un riferimento per lui, che lui desiderandola, almeno lei lo facesse felice.

Ripensava a quando gli aveva fatto il suo primo pompino, all’eccitazione nell’esser la sua schiavetta, tutta composta, in ginocchio, nuda per lui, lui comodo, spaparanzato a gambe aperte e con le palle all’aria sulla poltrona, rilassatissimo, e lei che lavorava per lui, lei che si era impegnata, tutta nuda per lui, per farsi apprezzare, vincendo la propria vergogna per lui, lasciandosi guardare dall’alto in basso e concentrata a prenderglielo in bocca, concentrata a lavorare con impegno, amore, gusto, per farlo eccitare, protratta a lui, impegnata a procurargli piacere, a succhiarlo, leccarglielo, mordicchiarglielo guardandolo per capire dai suoi sguardi cosa gli procurava piacere, e guardandolo in modo accattivante, in modo da troia , e poi alla fine con grande difficoltà dato che a lei le fa schifo , le viene da vomitare a sentire lo sperma, con grande impegno, concentrazione, bere il suo liquido seminale, denso, e non pensato da lei, bensì costretta da me, suo marito, per farlo felice. Tutto questo prostrarsi, le dava anche piacere’

Adesso era arrivato il suo compleanno, avrebbe potuto ridargli tutto questo, però voleva che fosse un giorno indimenticabile come gli altri, anzi diverso dagli altri, più bello, più memorabile’.ma cosa poteva fargli?

A me l’idea venne subito’un verginello che ha fatto tante cose con lei’.sarebbe arrivata l’ora finalmente di esser sverginato’
Amore io penso che se lo vuoi far felice non ti rimane che una cosa’.lei:che cosa? è arrivat l’ora di dargliela’lei rimase in silenzio senza parole’Lei..ma ‘.ti rendi conto quello che mi stai chiedendo?’non te ne frega niente che vada con un altro’che un altro uomo mi scopi?..beh di lui non sono geloso’lei: ho capito ma un marito non dovrebbe pensare queste cose, dovrebbe esser geloso’io: beh l’hai baciato, ti sei lasciata palpare, gli hai fatto una sega, gli hai fatto un pompino con ingoio’non è tanto diverso’.lei: brutto porco’ed io: dai fallo felice, è lui che me l’ha chiesto non aveva il coraggio di dirtelo’lo sai che è timido’, ha bisogno delle crocerossina che faccia tutto lei’e lo inizi’e poi una maestrina che educa il discepolo , che gli insegna a scopare’.mmmm mi eccita’e lei: sei un maiale’. E la cosa finì li’

Lui mi disse che come regalo avrebbe voluto che mia moglie avesse indossato per il suo compleanno determinate cose e siccome era timido mi chiese di esser suo portavoce.
Allora parlai con lei e la convinsi ad esaudire il suo desiderio.
Le aveva comprato delle scarpe proprio da puttana, col tacco altissimo altro che 12. Inoltre aveva voluto che lei si fosse depilata tutta la passera tranne quella striscia da puttana che lei faceva sempre e sotto avrebbe dovuto mettere il perizoma aperto davanti mentre sopra un reggiseno trasparente.

Lei allora per quella sera cercò di preparare una cena speciale , cercò di organizzare una serata particolare.

Per farlo contento preparò delle cose squisite da mangiare e indossò un vestitino molto carino’quella sera si era ripromessa di dargli un regalo speciale.

Lui arrivò il giorno del suo compleanno ed io lo feci accomodare, iniziammo a bere qualcosa in modo da rilassarci, finchè non arrivò lei, la crocerossina ‘.

Era vestita come lui aveva chiesto ed anzi meglio..più sexy.

Lei aveva già iniziato a bere e quindi la vedemmo bella provocante

Aveva questi tacchi vertiginosi, proprio a spillo, , da puttana di classe, le slanciava le gambe moltissimo e sopra aveva un micro vestitino inguinale, in pratica copriva poco o niente, aderente e trasparente, dietro non le copriva la ciccietta delle chiappe e davanti non copriva il punto più basso delle sua fregna.
In questo modo si vedeva dietro il culo completamente perché il filo era mangiato dal sedere e dalle labbra, mentre davanti che si apriva si vedeva nettamente le labbra appena depilate e curate e ai lati i lembi del perizoma aperto che si chiudeva sopra.
Sopra mise il reggiseno trasparente, il quale assieme al vestitino trasparente ed aderente, permetteva di vedere bene le areole ed i capezzoli.
Lei dopo avergli dato i baci di saluto si mise davanti a lui e gli disse: ciao,ti piaccio? Sono come tu mi vuoi? ..e lui: ehmm’siii, cavoloo’e lei: bene ‘lei allargò le gambe mostrando così nettamente oltre che le belle gambe la sua fighetta curata col perizoma richiesto’è questo il perizoma che volevi?’e si girò pian piano’vedi quello che volevi vedere?
Le scarpe vanno bene? E il reggiseno? E gli mise le tette quasi in faccia’a questo punto si mise a preparare qualcosa da mangiare giusto per farsi guardare’Continuava a fare la stupida e a farlo impazzire, faceva in modo di fargli avere il culetto o la fighetta in faccia a lui oppure gli appoggiava le tette in faccia’e intanto l’alcol andava..alla fine della cena lei andò da lui e gli disse: scusa, non ti offendi? Io ho messo quello che mi hai chiesto’però è tutta la sera che l’indosso ma mi danno fastidio, posso toglierle?..e lui: ehmm, come vuoi tu’e lei: grazie’anzi me le togli tu?
Allora si mise a 90 sbattendogli la figa in faccia’me le sfili le mutandine? grazie’lui si fece forza e le sfilò’avendo i laccettini ai lati fù tutto molto più semplice’a quel punto’lo sai che mi sento un prurito sulla passerina’non è che puoi farmi un massaggio? Mia moglie quando voleva sapeva fare la troia’lui incominciava a non capire più niente e con la mano iniziò a toccargliela’e lei..anzi me la puoi leccare un attimo’ho bisogno’.lui aiutato da me chelo spinsi, iniziò a leccargliela e si vide che era umidissima’dopo un po’, dopo che si fu scapricciata, si tolse di colpo lasciandolo li senza niente’adesso toglimi il vestitino e il reggiseno’lui subito li tolse senza palparla’e lei’mi mordi , lecchi e palpi le tette? Mi prudono’lui allora le agguantò una alla volta ‘.e dopo qualche minuto’che si era scapricciata’dai vieni sul divano’lui si alzò e poco prima di sedersi lei lo spogliò totalmente’bene accomodati.
Si mise in ginocchio di fronte a lui ed iniziò a masturbarlo’il suo cazzo era durissimo come l’acciaio’e lei: mamma mia che duro’mi sa che fa male’dentro’a quel punto con lo sguardo da sgualdrina iniziò a succhiarglielo, a giocare col suo cazzo, iniziò con la sua manina a massaggiargli i testicoli
Il viso del verginello stava andando in panne’a questo punto lei smise per un attimo a fare la troia, si mise affianco a lui gli mise una tetta in faccia’un capezzolo in bocca’dai succhiamelo, tira il latte materno’.sono la tua crocerossina, lo sai che ti voglio bene’aspira’tira..dai..

Ti voglio bene, lo sai no? Oggi è il tuo compleanno’auguri!’io sono contenta, anzi noi, anche mio marito , siamo contenti di tutto quello che ho fatto con te e lo rifarei’e lo sai che sei forte, mi hai fatto godere un sacco di volte, mi piaci, ti voglio, mi fai godere.
Intanto lei gli prese la mano e se la mise sulla figa per farsi massaggiare sul clitoride e bagnato il dito di lui glielo mise in bocca per fargli gustare il suo nettare’ti piace il mio nettare’ti rendi conto che esce perché mi procuri piacere?

E mentre si faceva succhiare la tetta e sditalinare da lui lei riprese a masturbarlo, ‘hai visto che ho indossato quello che mi hai chiesto? Hai dei bei gusti di classe e da vero porco’ti piacciono le scarpe col tacco a spillo vedo ‘e il perizoma così dove lo hai trovato? Anche il reggiseno trasparente’devi darmi gli indirizzi’bravo’li rimetterò ogni volta che tu me lo chiederai’

Quello era il regalo che tu mi avevi chiesto’però adesso voglio farti il mio regalo, voglio farti un regalo particolare’.
Vieni, andiamo sul letto’si alzò e lo tirò via con sé’

Lo fece sdraiare e gli fece capire che lei voleva dargli il massimo’ti piacerebbe scoparmi vero?’io voglio che questa giornata te la ricordi’se potessi scegliere come vorresti scoparmi?
‘e lui’a pecora’e lei: lo sapevo, sei un vero porcello, vuoi dominarmi’
Lei gli parlò, gli fece un discorso per pomparlo, lo fece eccitare ed infoiare…, dai mettiti in ginocchio dietro di me’io intervenni’scopati questa puttanella, falle vedere chi sei’
Cavalcalae palpale le tette’bravo così, adesso fammi vedere il tuo cazzo..bravo è bello in tiro, ti aiuto, monella apri le cosce, bene, allora adesso le apriamo le labbra della fighetta’ecco, così, vedi adesso spingilo, bravo vai mettilo entro’
Adesso muovi il bacino avanti e indietro, come nei film, si’così vai’vai più forte, così’adesso aspetta’amore sdraiati. Adesso vai sopra di lei e mettiglielo dentro’amore tu alza le gambe’bravo si vedi la faccia della miamogliettina ogni volta che le dai un colpo, lo vedi che lo sente’? Bravo’si’dopo 10 minuti di scopata le dissi? Adesso fai sdraiare lui e tu vagli sopra e fallo divertire’
Mia moglie lo cavalcò e decise lei il ritmo, poi le i esperta nell’usare i muscoli vaginali, riuscì a dirigere il gioco’Lui si vedeva che godeva , si godeva come un matto e lei si divertiva mettendosi anche a vuoto su di lei,mettendogli le tette in faccia, ‘si gustatele’fu lei a muoversi, a stringerlo di più o di meno, a muovere il bacino su e giù’intanto slinguava con lui e gli metteva le tette in bocca’e con una mano gli massaggiava i testicoli’lui stava impazzendo, ogni tanto gli andavano gli occhi quasi indietro.A sentire come ansimava lei riusciva a farlo godere e non farlo venire’lei:ti piace?’a me piace il tuo pisellone, come è duro e scivola bene, lo voglio, ora che lo conosco non lo voglio più lasciare’si mi fa godere’andarono avanti un ora’sembrava una scopata memorabile, perché lui non veniva , mentre lei era già venuta due volte’.

Ad un certo punto lei si impegnò , era distrutta e cercò di farlo godere, e inaspettatamente lui si mise ad ansimare..ed’aahahahaa sborroo e si mise a tenerla per le chiappe belle sode..ma lei immediatamente cercò di togliersi trovando però come ostacolo lui che la teneva’
Lei’no lasciami andare’non venirmi dentrooo, nooo
Lui non sapendo, non pensandoci le sborrò dentro, si proprio così dentro la figa, la riempì’

Io rimasi senza parole, ma ormai essendo accaduta la cosa, vidi il lato perverso’

Bravo ragazzo, è così che si fa’le femmine bisogna castigarle ben bene e fare in modo che rimanga un ricordo di te dentro di loro’

Lei’cazzo e adesso? Si spostò e tutti e tre guardammo la sborra uscirle dalla sua bella fighetta depilata’ A quel punto’sopraffatto dalla perversione la presi e la rimisi a 90, elei’ma che fai..? adesso ti scopo io’gli misi il cazzo dentro’era eccitantissimo, sentivo un liquido caldo, mai sentito prima, era lo sperma del ragazzino ..lei non voleva ma io le presi il viso e la costrinsi a succhiare il cazzo del ragazzino..adesso pulisciglielo’ed io intanto la scopai con forza’per poi sborrarle dentro anche io’e lei noooo che faiii?’.beh dai adesso incinta per incinta’ahha

Il ragazzino non era più verginello’ormai era diventato un uomo’anzi forse addirittura un padre’la sua crocerossina l’aveva castigata ben bene’le aveva dimostrato l’uomo che era’

Quel giorno rimase memorabile per l’ex verginello, perché veramente gli fece vedere la vita in modo diverso’lo svegliò’almeno così sembrò. Passato del tempo arrivò l’ultimo giorno di scuola e come ogni fine anno scolastico che si rispetti, ci dovrebbe essere una festa.

Lui era felice da una parte che la scuola era finita, però con gli amici era rimasto, veniva considerato ancora lo sfigato e quando raccontò la sua avventura con mia moglie, nessuno gli credette.
Era triste, e alle varie feste non veniva mai invitato.
Nel raccontarci la cosa mia moglie propose subito una soluzione’: perché non organizziamo noi la festa ? abbiamo la casa al mare, sulla spiaggia’qua vicino’
Lui aveva compiuto 19 anni, e frequentando una scuola tipica maschile, aveva in classe la quasi totalità dei maschi.
Allora pensandoci bene pensammo di organizzargli una festa che iniziasse di pomeriggio per poi proseguire alla sera.
Lui in classe aveva una ventina di maschietti e 5 o6 ragazze, carine ma poche.
Mia moglie era entusiasta al pensiero, perchè le ricordava i vecchi tempi, quando si divertiva.

Allora gli proponemmo l’idea all’ex verginello il quale non perse tempo a dirlo a tutti e stranamente nessuno gli disse di no, tutti vollero prenotarsi per venire quel giorno.

Noi andammo a comprare tutto quello che potesse servire per organizzare una bella festa, dalle salamele , alle braciole, dalla torta ai gelati dagli alcolici ai superalcolici.

Arrivati al giorno fatidico, dato che avevamo detto che c’erano diverse stanze e che sarebbe stato possibile dormire lì in modo da non avere problemi con l’alcol, arrivarono quasi tutti per pranzo .
Arrivarono tutti vestiti leggeri e con le borse coi ricambi.
Lei avevo visto che si era preparata , curata bene il proprio corpo, e con i vestiti non ne parliamo.

Aveva dei costumi molto sexy e lo stesso per i vestitini.

Il giardino si affacciava sulla spiaggia e aveva al proprio interno un barbecue grande, un bel giardino verde rigoglioso, tagliato all’inglese e tutto quello che potesse mai servire per dare privacy e comodità.
I ragazzini quando venivano rimanevano senza parole nel vedere la bellezza di mia moglie, una bella mora , capelli lisci, lunghi sino metà schiena
I suoi seni perfetti, una quarta abbondante, seni sodi, e le sue curve, i suoi glutei, le sue gambe’

Il costume che indossava era leggermente trasparente, ma molto sexy.

Man mano che i ragazzini arrivavano prendevano da bere e stuzzicavano, patatine, noccioline, ecc e c’era chi si accomodava e chi stava in piedi’

Erano arrivati non tutti, ma almeno una decina si, e tutti la guardavano con interesse, con soggezione ma anche da allupati, anche le ragazzine arrivarono strinsero amicizia con mia moglie.

Durante il primo pomeriggio facendo un caldo incredibile mia moglie andò a farsi una doccia in un luogo apparentemente nascosto e discreto, ma per altri aspetti era visibile a tutti.

Lei in teoria era sola, ma dalla siepe era possibile guardarla ben bene. Lei aveva un costume ad un pezzo, ma che pezzo, era aperto dietro, tutta la schiena scoperta e davanti era aperto in mezzo’aveva una linea sexy e di stile. Lei aprì l’acqua e stando in punta di piedi per non sentire l’acqua fredda si avvicinò’lei aveva degli atteggiamenti così femminili, così sensuali che neanche una bomba avrebbe potuto schiodare alcuno da lì. I ragazzi avevano trovato un punto da cui poterla vedere senza farsi accorgere’almeno loro pensavano così’
Pian piano si avvicinò all’acqua ma sempre con calma.
Vinto il freddo, entrò sotto la doccia e i suoi capelli raccolti a cipolla, che le dava quel senso di femminilità, li lasciò liberi, liberi di accarezzarle la schiena’
SI mise lo shampoo e dopo il bagno schiuma, ma già solo a vedre come si massaggiava la testa, la cute, con che sensualità, ti diventava duro, poi si vedeva come lei si mettesse il bagno schiuma sul suo corpo’.
Ad un certo punto’lei si girò e disse’.dai ragazzi’ cosa c’è? C’è qualcosa che non va? E nel dirlo si slacciò il costume e se lo abbassò’ragazzi guardate che mi spoglio’.e rimasta coi seni liberi, ma coperti dal braccio’.dai monelli’non posso fare la doccia ?loro non risposero’allora da impaurita si tolse anche il resto del costume’.rimanendo senza niente ma mostrando i glutei’

A quel punto ‘.va beh’io faccio la doccia’.e lì riprese a mettersi il sapone ovunque, partendo dai seni, si mise a lavarseli delicatamente, massaggiandoli, sopra, sotto, davanti, i capezzoli, le areole’e di tanto in tanto mandava uno sguardo provocante ai piccoli segaioli’
Ogni tanto faceva quella intimidita che non voleva esser vista, in difficoltà , perché sotto il loro sguardo, ma col passare del tempo fece quella indifferente per passare poi a quella divertita, un po’ monella, sgarzellina, contenta di farli eccitare per poi fare quella convinta , cosciente del proprio corpo , e dell’eccitazione che poteva dare loro.

Ala fine dell’insaponamento si mise a sciacquarsi col doccino, passando dai seni turgidi ai glutei per passare alle gambe tornite e per poi concludersi davanti, sulla fighetta.
Infatti si mise con le gambe distese, dritte, un po’ divaricate verso di loro, per mostrargli come fosse curata, depilata ovunque tranne in centro dove era rimasta una riga’e così col doccino si procurò un orgasmo, usando anche le proprie dita, inarcandosi dal piacere per poi concludere come se li avesse visti in quel momento che la stavano spiando e che quindi con un urlo di spavento dato dalla vergogna non potè fare altro che rannicchiarsi e coprirsi con le mani la vulva e le tette’.posizione che ai maschi piace tanto’.quella di una seminuda che cerca di coprirsi’.dai girateviii, voglio rivestirmiiii’ed ecco che l’avevano vista nel pieno della sua intimità

Non tutti potevano dire di aver visto una bella ragazza prima d’ora con una mano muovere il doccino sul clitoride e con l’altra inserirsi le dita e sgrillettarselo senza vergogna.

Spalmare la crema è, sempre stato un sogno per i maschietti’.

Tutti avevano bevuto un tocco e quindi sia mia moglie che i ragazzini erano tutti eccitati.
Lei portava un costume a due pezzi, perfetto per il sole con delle cordicelle sulla schiena e sul perizoma, perché lei aveva deciso di indossare un costumino bianco che si stringeva dietro, dove i glutei era ben in vista.

Tutti erano sdraiati a prendere il sole ma ad un certo punto lei disse’.chi mi aiuta a mettere la crema che non riesco?
Immediatamente tutti saltarono’io io, io , io , no io, no c’ero prima io’
Lei si mise a ridere, divertita’va bene, va bene un po’ di crema a tutti, datemi le mani’mise un po’ di crema a tutti, io rimasi senza parole nel vederla con quale calma mise la crema a tutti i ragazzini’erano una decina’
Ok, adesso con calma mettetemela bene’lei si sdraiò e tutti e 10 attorno a lei iniziarono a spalmarle la crema’
La vidi attorniata da loro e per fortuna, almeno inizialmente iniziarono con una sola mano a testa.
Vidi mani ovunque, dal collo, alla schiena, dalla vita alle braccia, dai polsi alle caviglie, dalla gambe ai glutei.
Dopo 5 minuti arrivai io con altra crema, e lei iniziò ad allargare le gambe’vedevo lei in estasi.

Le mani si addentravano sempre più all’interno coscia, lei aveva addosso a se tante mani, iniziarono ad arrivare dall’interno coscia sino ai glutei, qui il perizoma venne spostato internamente e lei sorrise.
A quel punto le slacciarono i nodi del costume ai lati e le aprirono il costumino’.a quel punto con le gambe aperte, le si vedeva tutta la patata’era belle depilata, pronta per loro.
Le aprirono totalmente le gambe ed iniziarono a ravanarle nell’intimo, c’era chi le apriva le chiappe e chi le apriva le labbra’era un bagno le gambe erano bagnate dal suo intimo.

Intanto l’avevano fatta alzare e anche le tette furono prese d’assalto, mani e mani che le spalmavano la vrema sulle tette, da sopra, da sotto dai lati, lei era in estasi’
Lei si mise in piedi ed allora tutto il corpo fu preso d’assalto, ogni cm fu spalmato o palpato, come si volesse dire’a sentire quel piacere non riuscì a non venire almeno un paio di volte.

Durante il pomeriggio lei aveva deciso di indossare una gonnellina ed una mogliettina e sotto niente altro’lei con le altre ragazzine incominciarono a ricevere le attenzioni dei maschietti, i quali iniziarono con lo spruzzino a schizzarle. Le femmine iniziarono a gridare come ochette, proprio nel modo da far arrapate i maschi. +
Mia moglie le faceva ricordare quando era ragazzina di come faceva anche lei la stupida a far rizzare i cazzi e quindi questa volta fu felice di prendervi parte.

I ragazzi tirarono in mezzo anche mia moglie e lei ci stette.

Loro iniziarono a prender i gavettoni e poi qualsiasi cosa servisse per bagnarle.
Le femmine scappavano e sembravano seguite dal branco che le voleva bagnare.

Nel correre successe che mia moglie si trovò in un angolo cieco e che quindi non avesse via di scampo, nel cercare di bagnarla uno la prese da dietro, dalla schiena la tenne ferma per le braccia, per la vita e lei faceva la stupida’..dai lasciamiiiiii, lasciamiii andareeee e lui un po’ brillo e un po’ audace facendo finta di niente , con la scusa di tenerla ferma aspettando il suo complice col secchio dell’acqua, passò dal metterle le mani in vita a mettergliele sulle tette, così da darle una palpata, lei fece finta di niente e continuò a dire’dai lasciami andare’poi quando arrivò il suo complice e mentre le diede la secchiata d’acqua addosso lui affondò le mani sui seni, passando da una toccata , da una agguantata ben fatta ad una strizzata corposa con gusto.
A quel punto con la scusa la lasciò’.lei si ritrovò bagnata fradicia, coi vestiti aderentissimi al suo corpo e nel girarsi lo guardò con uno sguardo da triglia, da monella senza però reclamare sulla palpata ricevuta.

A quel punto il ragazzino raccontò la cosa al suo complice’ooo, la signora ci sta’e l’altro’cosa? ‘si ‘le ho toccato le tette e non mi ha detto niente’andiamo a prendere altra acqua che adesso ci divertiamo’
I due ragazzini andarono a prendere altri due secchi d’acqua fredda , li riempirono’e poi si misero a caccia della mammina’eccola’. Vai vai, ‘prendiamola”.e lei: no, dai mi avete bagnato tuttaaaa vi pregooo uuu,..iuuu’ooooo, nooo..daiii,’e si mette a scappare’la gonnellina si vedeva quasi tutta bagnata , ormai diventata in più punti trasparente e si vedevano sotto le mutandine ed il reggiseno’..prendila, io la blocco di qua e tu di là’lei si trovò chiusa in un angolo’no, dai vi pregooo, no, non vogliooo’.allora adesso la tengo e tu la bagni e poi viceversa’e lei: noooo. Quello che all’inizio l’aveva tenuta andò spavaldo e subito si avventò sul suo bel corpo abbracciandola e mettendole le mani sulla schiena, sentì il punto dove si apriva il reggiseno e in modo repentino riuscì a slacciarglielo’e cercando di prenderla dalla schiena riuscì a sfilarglielo dalle spalle’e lei..noooo, daiii’.trovandosi le spalline quasi all’altezza dei gomiti lui si lanci’dai toglilo che fa caldo’e li tirò’lei d’istinto si coprì i seni, lasciando però via libera a lui nello sfilarle le spalline’
A quel punto’lei rimase’senza parole, da una parte si stava divertendo dal’altra doveva ma non aveva il coraggio di dire niente. Allora lui l’abbracciò di nuovo da dietro e l’altro ragazzo mentre lui la teneva e lei gridava’dai smettetela’le lanciò una secchiata che le fece scappare via il reggiseno ‘
A quel punto il ragazzi che la teneva allungò le mani nuovamente sulle tette trovandole libere da protezioni, solo il vestitino le copriva fisicamente ma non visivamente.

A quel punto loro presero coraggio, dato che videro lei non opporre tanta resistenza ed allora le stettero addosso’.dai che fa caldo’spogliati’e lei: non ci penso nemmeno’ A quel punto riuscì a dileguarsi ed ad allontanarsi’però loro adesso avevano il suo reggiseno e lei doveva coprirasi i seni altrimenti esposti’.anche se in teoria coperti dal vestitino.

SI misero a rincorrerla e uno col secchio ancora pieno e l’altro invece libero.
Lei continuò divertita a fare la preda’si sentiva come ai vecchi tempi, dove i testosteroni dei ragazzini si avventavano sulle povere ragazze, che sotto sotto avevano più voglia loro.
Ripresa la rincorsa, il ragazzo col secchio se la trovò di fronte, l’altro era dietro, quello dietro, ormai lanciato, senza freni inibitori, vedendola fare la stupida come le altre ma in più avendo quella sensualità di una donna con esperienza, la rendeva particolare, la rendeva di gran lunga più attraente.
Quello che la rincorreva riuscì a darle della palpate al sedere e lei cercando di non far vedere che le piacesse, continuava a simulare la sua fuga, ma ad un certo punto chiusa in un angolo, lo spavaldo allungò le mani sulle sue bellissime gambe dorate, lisce e bagnate e da lì salì alle chiappe sode.
Lei cercò di dileguarsi’.lei: daiii, lasciamiii, smettila, sei un porcello’., e lui si ingoiò ancor di più a quel punto l’altro le lanciò la secchiata bagnandola completamente con la’cqua gelida e tale era la quantità d’acqua che il decolté si aprì, facendole uscire una tetta ‘.nel mentre l’altro con la sua mano sulle belle gambe stava risalendo verso la patata e lei con le sue mani in mezzo alle gambe cercava di tenere la gonnellina giù, cercò di non fargli mettere la mano dentro.
Ma appena la secchiata la costrinse a ricomporsi per nascondere il seno, lasciò libera via al primo di arrivare con la mano alle mutandine ed agguantarle.
Il secondo lesto, le diede una palpata diretta al seno scoperto, permettendogli di sentire il capezzolo e il primo invece agguantate le mutandine si mise a tirargliele.
A quel punto la mammina essendo riuscita a coprirsi con entrambe le mani e le braccia la tetta scoperta e combattendo col vestito semi distrutto dalla quantità enorme d’acqua, si trovò entrambi i ragazzi che le agguantarono le mutandine, in questo modo lei cadde e loro ne approfittarono per tirarle vie ‘
In pochi secondi le mutandine erano in corrispondenza delle caviglie, ormai erano loro, ormai lei le aveva perse’lei neanche combatté più per tenersele. Cercò solo di divincolarsi per rialzarsi e così fece e riuscì a scappare.

Lei ad una certa distanza si ricompose, e sorridente’si allontanò’
A quel punto i due si guardarono in faccia e senza neanche parlarsi tornarono a prender l’acqua coi secchi’perché questa era la scusa ufficiale del gioco. Ma nel mentre altri avevano visto ed altri si armarono di secchi.
I nuovi intrepidi, vollero partecipare alla degustazione, ‘.lei si fermò al sole per asciugarsi’si strizzò i capelli e in controluce tutti vedevano che sotto non portava più niente’le chiappe si vedevano bene, belle sode, attaccate al vestitino, i seni lo stesso, e guardandole bene in mezzo alle si vide la sua figa’

A quel punto la rincorsero..lei stremata’no dai’vi pregooo’mi avete bagnata tutta’basta’lei camminò all’indietro e le tirarono una secchiata’brrrr..daiiii è freddissimaaa’.le si vedevano i capezzoli irti, dritti come chiodi e le areole’indietreggiò ancora e il ragazzino che l’aveva appena bagnata si avvicinò e prima che il secondo le tirò un’altra secchiata, il primo le diede una doppia palpata di tette, assieme’.e lei’: no dai vi prego’basta’non ne posso più’lasciatemi’lei arrivò in un angolo’il secondo le tirò una seconda secchiata e mentre lei la ricevette, il primo si avventò sulle sue tette per palpargliele’ma questa volta non le diede una palpatina di 5 secondi, ma si attaccò senza staccarsi, il secondo tirata la secchiata si precipitò anche lui ed allungò la mano sulle gambe’arrivati i primi due anche loro contemporaneamente tirarono due secchiate alla mia cara mogliettina facendole sfilare il vestitino dai seni,’lei si trovò uno dietro di lei che dalle gambe era passato a palparle le chiappe , quello delle tette era rimasto lì e addirittura ci aveva buttato dentro anche la testa e gli altri due le misero le mani in mezzo alle gambe’

Per quasi un minuto lei ricevette le attenzioni da 4 maschietti, 8 mani su di lei. Gli ultimi puntarono alla passerina e lei con due sole mani non riuscì a fermarli’quindi sentì le loro mani sulle gambe, sui glutei, sulle tette e sulle labbra’
Alla fine riuscì a divincolarsi e a questo punto scappò in casa’.il gioco era durato troppo ed era meglio fermarlo li.
Ormai il pomeriggio era voltato a termine’

Arrivata l’ora della cena, sembrò che tutti si fossero ricomposti’lei si rimise in sesto e si mise un nuovo vestitino’più sexy di prima’

Lei si era messa delle scarpe estive con dei tacchi belli alti e quasi a spillo, le sue gambe belle dorate erano diventate più snelle, più magre, più tornite e il vestitino era veramente corto e sottile’ma soprattutto aderente.
Mamma mia si vedeva che sotto non portava niente’lei bagnava il naso alle ragazzine’aveva un corpo tonico, bello con la differenza che sapeva come atteggiarsi.

Lei si mise a cucinare e lo fece in modo da eccitante, spesso dava le spalle al gruppo e tutti così le guardavano le gambe , i glutei torniti e le labbra della figa che si vedevano in controluce e che i più vicini vedevano chinandosi.
Lei sentiva l’energia dei ragazzini e si eccitava da morire. Ogni tanto si atteggiava in un certo modo, dicendo che aveva caldo’altre volte si allungava facendo arrivare il vestitino a lunghezze impensate, da farle mostrare la fine dei glutei, quelle parti da mordere.

SI mise poi a servire ai tavoli e si mise un grembiulino da vera cameriera dei sogni’iniziò a servire ai tavoli ed ogni volta era uno spettacolo, sia per quelli serviti che quelli che attendevano, il decolté era tale da farle vedere dentro anche la sagoma dei capezzoli e lo stesso di casi per i glutei.

Arrivati alla sera, dopo la cena , l’alcol aveva preso tutti, tra i ragazzi c’erano quelli più spavaldi e quelli più timidi, i cosiddetti segaioli’

Durante la cena tutti commentavano su quello che le avrebbero voluto fare

Lei avendo sempre un istinto materno, da crocerossina le dispiaceva vedere i ragazzini maggiorenni che tiravano avanti ancora di seghe’
Quindi per questo siccome erano almeno 5 o 6 si mise a parlare con loro’ed in modo sensuale..

Si mise con loro a insegnargli come toccare le gambe, come baciare.

Uno alla volta , alcol permettendo diede un bacio, prima solo con le labbra e poi inserendo anche un po’ la lingua. Alla fine dopo una buona mezz’ora lei aveva limonato con tutti e tutti erano su di giri.

A quel punto lei li fece sedere sulle sdraio esterne e gli fece togliere il costume.

Io proposi un gioco, vediamo se mia moglie riconosce i cazzi di ognuno. Lei si mise in ginocchio e loro coi boxer abbassati lo lasciarono succhiare un secondo’ognuno
Tutti erano esterrefatti’io compreso, lei era sempre più troia

Ok, adesso bendatasucchiali bene ed indovina di chi è ogni cazzo. Inizia col primo lei si chinò e dopo un attimo di titubanza aprì la boccuccia e lo mise dentro,iniziò con la lingua e giocarci’e subito vedemmo lui eccitarsi.

Andò avanti per qualche minuto fino a farlo diventare bello duro’.ok’amore chi è lui? E lei disse un nome’.alla fine le avremmo detto se fosse stato giusto oppure no.

Ripetè la stessa cosa col secondo e questo non si era lavato benissimo il suo uccello, e quindi lei degustò un retrogusto’ed anche questo dopo un minuto si fermò e disse per lei chi fosse lui.

Passato al terzo si mise a spompinarlo con ardore ma questo non riuscì a trattenersi e venne un po”costringendo mia moglie a togliersi prima del tempo con un po’ di sborra nella sua bocca’ e questo non fece altro che farla sentire di più una puttana.

Ripetè lo stesso gioco col quarto e poi col quinto e lei li indovinò quasi tutti tranne uno’.e quindi dovette pagare una punizione’spompinarlo fino in fondo.
Si mise a spompinarlo e con lo sguardo da troia il ragazzino non resistette neanche un secondo , innondandole il viso.

I verginelli erano tutti infoiati’era arrivata l’ora del falò di mezzanotte.

Il nostro amico , l’ex verginello era contento, ma si sentì un po’ trascurato’
Io lo ripresi e gli dissi: ascolta mia moglie è sempre tua, hai sempre tu precedenza su tutti’
Voglio farti un regalo’questa sera sarai il primo , davanti a tutti che le profanerai il culetto sodo’lui si ringalluzzi si eccitò alla grande’.
La serata andò avanti e ogni tanto mia moglie spariva per poi ricomparire’non si sapeva che cosa le facessero.
L’alcol continuava ad andare’finchè non si arrivò a mezzanotte.
Mia moglie: dai tutti a fare il bagno’.si spogliò per la goia di tutti e si buttò in mare, tutti i maschi , anche gli ultimi arrivati in serata si buttarono in mare a caccia delle puttana.
Dopo mezzora uscì dall’acqua e affianco al falò e sotto l’illuminazione della luna piena, a ritmo di musica si mise a ballare in modo sensuale senza alcun freno inibitore.
I seni spadroneggiavano, le sue curve anche, i ragazzi erano tutti eccitati, le ragazzine la guardavano con ammirazione, invidia e da allieve, i ragazzi risentivano a proprio agio, perché lei sapeva eccitare tutti, qualsiasi età avessero i maschi , senza inibire nessuno, aveva sepre quel senso materno che faceva rilassare tutti, nessun maschi sentiva di dover dimostrare niente a lei, sentiva solo comprensione e spazio per le proprie fantasie e desideri.

Molti iniziavano a masturbarsi, io per iniziare la seratona, feci mettere mia moglie dopo molta insistenza a gattoni, nuda con le tette al vento, invitai il verginello e dissi: dovete ringraziare lui per la buona riuscita della festa’.intanto allargai le cosce della vacca, ‘.tienile aperte cazzo! Lei chinò il viso verso giù come se quello fosse il suo destino e niente potesse toglierla da li, in attesa ‘
Allora i ragazzi iniziarono ad avvicinarsi a metterle le mani addosso

Essendo a gattoni, subito arrivò un ragazzino vicino e lei guardandolo in faccia gli porese il suo pene ed inizio a succhiarglielo, altri due ai lati e lei dovette mettersi a masturbarli.

Il suo culo e la sua figa erano ancora liberi, lei si vedeva che voleva divertirsi, fare proprio la puttana numero uno dei ragazzini, scoparseli tutti, avere tutte le loro attenzioni.

Ma l’ex verginello si mise dietro, io le aprì bene le gambe ed iniziai a metterle le dita nel culo, lei si girò di scatto , non se lo aspettava e vedendo noi chiese: che state facendo? Cosa volete farmi’.ed io tutti zitti’.prima che iniziate a gustarvela’.voglio che il nostro amico abbia la precedenza su di lei’abbia l’onore di avere per primo il culo di mia moglie, deve esser il primo a incularla’.e tutti ee’.siiii, sfondale il culooo’lei invece: nooo, daiiii, no, vi pregooo, non ho voglia”ed io buona , allarga le gambe’.chiamai un ragazzino che la lumava da molto, leccagliela e dimmi comè’e lei: nooo, non voglioo, zitta!’lui si chinò, altri due ragazzini le tennero ferme le gambe’ e lui le aprì la fregna’dai leccagliela’e lui’slurp’slurppp’allora? è inzuppata’che troia che sei’e lei: no dai, tutta rossa, ti meriti solo di esser trattata come sei’.sei la nostra puttana e questa sera ti facciamo la festa’intanto le mani si allungavano, la palpavano..
Dai ex verginello sfondale il culo’mignotta apri le gambe’e lei obbedì.

Dai tu, tienile le chiappe aperte mentre il tuo amico la incula.

L’ex verginello, mise prima il suo cazzo in bocca a mia moglie e disse: puttana succhiamelo e fammelo diventare duro che ti voglio sfondare il culo’.appena lei si sentì dire questo, trattare così senza riguardo, senza rispetto, dopo tutto quello che aveva fatto per lui, come una lurida mignotta viziosa da strada, le diede una eccitazione tale data dalla sua voglia di esser trattata in tale modo che si bagnò tutta, anzi venne, gli succhiò il cazzo con ardore e dopo gli disse’è pronto’sfondami il culetto, voglio sentirlo dentro, voglio gridare dal dolore.

Lui tornò dientro si mise come un cavallo che si vuole ingroppare la propria puledra da monta, si attaccò alle zinne con forza, con tutta la forza che aveva , da farle sentire dolore, l’altro le tenne le chiappe aperte al massimo e lui lo spinse dentro, tutti lo incitarono, sfondalà, sfondalà, sfondalà, sfondalà’.la cappella un po’ umida della saliva iniziò ad entrare scappellandosi, spinse, spinse, lei inizò a gridare..aaaaiaiaiaiaiaia, noooo, noo, ti pregooo, fai piano, fai piano, la cappella entrò.
Dopo iniziò a spingere con forza pensando che ormai il lavoro era satao fatto, non sapendo che invece il dolore delle puledra sarebbe andato avanti’.dai castigala , sfondaglielo, mettilo tutto dentro’ lui spinse con forza di colpo’.e lei: aiaaaaaaaaaaaaaaa, fermooooo, aiai, le aveva inserito di botto quasi tutto il cazzo, lei si mise ad imprecare, qualce lacrima iniziò ad uscirle dagli occhi’e tutti dai dalle cil colpo finale’lei imprecava di fermarsi’.dai ..e lui preso dall’entusiasmo le strizzò in modo ancora più forte le tette e spinse fino all’ultimo e dandogli un piacere tale da dargli uno schizzo di sborra nel culo di questa cavalla.
A quel punto iniziò a pompare con forza avanti e indietro, tutti avevano visto che aveva distrutto il culo di lei e quindi pompò come un pazzo, lei gridava, tutti si fecero trasportare dall’eccitazione e le misero due cazzi in bocca, altri nelle mani, lui sborrò dentro tutto quello che avevae quando si tolse, altri erano pronti a prendere il suo posto, intanto un altro le mise il cazzo nella figa’ormai l’orgia era iniziata’.
I ragazzi della festa erano una ventina e la femmina vera che volevano tutti e che aveva l’obbligo morale di soddisfarli tutti era solo una’.
La notte era lunga la voglia di cazzi di mia moglie era tanta ma soddisfarli tutti non era semplice.

Aveva due cazzi in bocca, uno per ogni mano che masturbava, aveva altri due maschi che le succhiavano le tette e poi uno la penetrava nella figa e un altro invece nel culo.

A vederla usata così mi eccitavo enormemente, ma comunque erano 8 altri 12 erano li ad aspettare il proprio turno’., stavano li attorno, come fossero in fila, mia moglie in questo omento era loro era nelle loro mani, tutti facevano quello che volevano, chi le sborrava nel culo’te lo sfondo troiana e le davano i colpi finali fortissimi pur di vederla piegarsi dai loro membri, chi nella figa’.ti ingravido puttana’ooooo, chi in bocca’.ingoia, ingoia tutto oooo, e chi sui suoi capelli o sulla sua schiena e poi le tette erano munte’.dacci il latte’muccaaa..ooooo.

L’orgia andò avanti per ore, perché man mano che uno sborrava arrivava un altro ma poi quando tutto il giro era completato si riprendeva per la seconda sborrata.

Finita l’orgia tutti si addormentarono e lei rimase nuda, con lo sperma ovunque ancora che colava in giro.

Il mattino dopo lei si svegliò e per dare il buon mattino ai ragazzini, per fare in modo che si riscordassero di quella sera per sempre, andò a svegliarli dai propri letti portandogli la colazione a letto, fin qui niente di strano’, la cosa particolare fu che dopo una bella doccia andò a servirli completamente nuda, ma soprattutto gli sveglio uno ad uno, non col la sveglia, non con la musica, in nessun modo tradizionale, ma con un modo che a qualsiasi maschio sognerebbe di avere’con un pompino’quindi godendo, quindi sentendo una lingua un risucchio forte fino alle palle’da togliergli anche la nuova sborra creata durante la notte dalle proprie palle’.lei voleva che uscissero tutti completamente scarichi’anzi col mal di palle.

Era bellissimo vederla nuda, coi seni appoggiati alle palle dei ragazzini, usate per massaggiargliele e con la lingua che gli faceva il bidet, gli puliva la cappella e succhiandola , il cazzettino moscio si ingrossava finchè non si svegliavano, si svegliati dal piacere, dalla goduria.
Un ragazzino bastardo si sveglio e vide mia moglie con la cipolla che andava su e giùe ad un certo punto mettendole le mani in testa sborrava anche se poco ‘.In questo modo tutti si svegliarono rincoglioniti, distrutti, rimbambiti.
Lei era l’insaziabile’.nonostante durante la notte l’avessero scopata senza sosta, usata, al mattino era sempre lei la troia , la puttana per eccellenza.

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