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Racconti Cuckold

Cornuto e guardone 6

By 31 Gennaio 2023No Comments

Per un po’ lui la tiene ferma in quella posizione, bloccata per i polsi, di fianco e se la scopa senza sosta affondando centinaia e centinaia di randellate dure nella fregna mentre Dorotea urla tutto il suo piacere represso da mesi, urla senza alcuna dignità sotto tutti quei colpi di vergone duro.
“Tieni! Prendine ancora! Ti piace il cazzo eh?” le dice lui sicuro di sé.
Poi di nuovo la lingua in bocca e randellate dure nella fregna a centinaia.
Che spettacolo guardare mentre chiavano tutti nudi!
Poi la fa salire sopra di sé e comincia a farla galoppare sul suo cazzo duro
Guardare mia moglie completamente nuda che galoppa senza dignità sul cazzo duro di un altro uomo! Nuda e bellissima! Sentire le sue urla di piacere mentre cavalca e si contorce e si agita sul cazzone duro e si fa la sua galoppata indecente inseguendo soltanto il suo piacere ed il suo godimento, senza più inibizioni, senza più incertezze.
Per un po’ lui le afferra i polsi dietro la schiena e la tiene ferma per le braccia continuando a prenderla a colpi di cazzo duro da sotto di lei e a darle schiaffi sul sedere nudo.
Che meraviglia guardare mentre lui fa galoppare Dorotea sul suo cazzo duro e la prende a schiaffi sul suo culo stupendo!
Mentre guardo quella scena penso che è proprio così che va trattata mia moglie! E’ esattamente così che bisogna farla galoppare sul cazzo e schiaffeggiarla sul culo.
“Dai galoppa bene sul cazzo! Galoppa! Così! Ancora!”
Poi però la volontà di quel ragazzo di dominare e sottomettere mia moglie si realizza ancora più pienamente quando lui comincia a colpirla con le sue sberle anche sul viso, mentre Dorotea continua la sua lunga cavalcata sul cazzo.
La prima sberla in faccia la colpisce con decisione, seguita da un’altra ed un altra ancora e quella stupenda galoppata sul cazzo si trasforma in un autentico trattamento di sottomissione.
Sto lì a guardare mentre lui fa galoppare Dorotea sul suo cazzo duro e la prende a schiaffi in faccia, ripetutamente, con insolenza. Sono le sberle del padrone che procura a mia moglie piacere e dolore insieme.
E mi accorgo chiaramente che Dorotea ci gode moltissimo ad essere trattata in quel modo perché non smette di gemere di piacere e ogni ceffone che riceve sul viso lo accompagna da un grido soffocato di sottomissione e compiacimento.
Poi dopo quella lunga, interminabile galoppata sul cazzo, la sosta. Dorotea si adagia nuda su di lui con il cazzo duro ancora nella fregna. Adesso lui se la accarezza tutta su tutto il corpo nudo.
“Sei mia!” le dice lui “Sei roba mia!”
L’afferra per i capelli e la guarda negli occhi:
“Hai capito bene? Sei mia!”
Poi lui la fa scendere dal suo cazzo e quando Dorotea si sfila letteralmente dal randello duro ho appena il tempo di guardare la sua splendida fregna con le sue labbra umide, gualcite, imbrattate con un groppo di schiuma bianca, liquido seminale e vaginale mescolati insieme.
La fa mettere immediatamente a pecorina, sul pavimento e le infila di nuovo il cazzo nella fregna tenendola ferma per i capelli. Una monta davvero deliziosa!
Tutti nudi in quella pecorina fantastica in cui non c’è bisogno di altri gesti per il dominio e la sottomissione di mia moglie: lui tiene ferma Dorotea nuda per i capelli in quella posizione e semplicemente se la monta.
E quando i gemiti e i lamenti di mia moglie si allungano in un urlo disperato di liberazione senza limiti, capisco che lei se ne sta venendo. Allora lui affonda i suoi colpi di cazzo duro con più decisione, con più insolenza per il piacere di farla urlare ed impazzire per l’orgasmo raggiunto e pienamente goduto.
E più Dorotea urla senza dignità il suo piacere, più lui affonda i suoi colpi di cazzo duro nella fregna calda e palpitante: urla di piacere e randellate di cazzo duro fino alla fine, fino all’ultimo lamento di piacere, fino all’ultimo gemito incontrollato di godimento.

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