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Racconti Cuckold

io e mia moglie…

By 23 Maggio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ecco a voi la mia storia reale con mia moglie, sulla quale ci piace ricevere lunghi e schietti commenti, giudizi, sensazioni. Prego contattarmi solo se intrigati ed interessati a chattarne a lungo, approfondire, giudicare, senza altri fini (lei non è sempre presente, e comunque non abbiamo cam, non incontriamo nessuno etc). Se hai msn o yahoo mess puoi lasciare contatto, unitamente a presentazione e motivo del contatto, a korneliokorno@yahoo.it, grazie

PARTE 1. Come tutto cominciò.
Circa 3 anni fa, ad una festa privata in appartamento, notai che un gruppetto di 3-4 conoscenti sedevano in disparte ad ascoltare un racconto di un mio amico, e mi sedetti anche io. Stava raccontando di una relazione sessuale con una ragazza che lui definiva ninfomane. Mentre raccontava ho capito che gli era stata presentata da un altro conoscente, che era tra quelli che ascoltavano, e che questo a sua volta aveva avuto una relazione di sesso con la stessa ragazza. Cosi si scambiavano confronti commenti e battute tra loro, e raccontavano anche agli altri di questa ‘incredibile porca’. In seguito più volte, in circostanze diverse, il mio amico aveva avuto modo di raccontare a me, ed altri presenti, le performance sempre piu spinte di questa signorina. Poi aveva fatto conoscere lei ad un altro amico comune, il quale aveva avuto anch’egli una notte di fuoco con lei; finchè un giorno mi disse: ‘stasera mi vedo con Debora, ma non mi va molto’ perché non vieni anche tu cosi te la presento e ci provi anche tu? Secondo me ci sta pure con te, nonostante la differenza di età’. Infatti io ho 58 anni (allora 55), e lei 35 (allora 32). Preso dalla curiosità di conoscere Debora, di cui ormai avevo tanto sentito parlare, accettai. Questo amico mi disse di farmi trovare nel locale ‘x’ all’ora ‘x’, perché li avrei trovati lì, e me la avrebbe presentata. Debora non sapeva che la cosa era combinata, e non aveva idea che io conoscessi il mio amico con cui scopava, tantomeno che lui aveva raccontato in giro di lei. MI trovai comunque nel luogo convenuto e vidi il mio amico seduto ad un tavolo con Debora. Inizialmente osservai da lontano, ero curioso ed eccitato dal vedere che aspetto avesse ‘la ninfomane’. Le luci erano soffuse e lei seduta, ma potevo intuire già chiaramente che era una bella donna, molto alta, lunga e mossa capigliatura castano scura, carnagione scura, un enorme davanzale. Indossava un abito marrone un po scosciato, aperto a’v’ sul petto, e lunghi stivali di pelle marroni. Mi avvicinai al tavolo passando davanti a loro, e lui ‘ che già mi aveva visto dall’inizio ‘ allungò un braccio braccandomi mentre passavo: ‘ehilà, ciao, che ci fai qui?’. Fingemmo cosi di esserci trovati per caso, e lui mi presentò a lei, in veste di amico di suo zio. Nonostante gli scappasse da ridere a presentarmi come amico dello zio (doveva averlo improvvisato?), lei sembrò crederci. Mi sedetti cosi al tavolo con loro, proprio di fronte a Debora, e chiacchierammo un pò. Lui mi guardava ironico come per dire ‘ti piace eh’, mentre io guardavo lei e mi sentivo molto attratto. Forse il fatto di averla di fronte e sentire la sua voce, sapendo già tanti particolari intimi di lei, in qualche modo mi eccitava. Inoltre il suo decolté era generoso, e i suoi modi accattivanti, dava l’idea di essere davvero una preda facile e appetibile. Insomma devo confessare che lo avevo duro, e che se anche lei parlava del piu e del meno, io non riuscivo ad ascoltarla, e invece mi risuonavano in mente i racconti del mio amico su di lei, e su quanto era maiala. Forse si era anche accorta di come la fissavo sul seno, ma non dava segni di imbarazzo, tutt’altro. Dopo circa 20 minuti il mio amico finse di ricevere una telefonata importante, e disse che doveva assolutamente andare via. Chiese a me se potevo farle compagnia e riportarla poi a casa, e a lei chiese se la cosa le andava bene. Entrambi dicemmo di si, e così mentre lui si allontanò noi restammo al tavolo a parlare e a bere vino ancora una mezzora, durante la quale io faticavo a fingere, dato che stavo pensando solo a scoparla. Ebbi comunque modo di esercitare un po di fascino su lei, che subito aveva capito che ero persona affidabile, e avevo una posizione sociale importante e relativo benessere economico. Tornammo poi alla macchina, e mi chiese di fare un giro, perché diceva di essere una amante delle fuoriserie. Gli avevo anche raccontato nel frattempo del mio lussureggiante villino, tanto che lei mi disse che era curiosa di vederlo. Ovviamente la portai da me. Una volta entrati bevemmo ancora qualche bicchiere di champagne, eravamo ormai brilli e si erano fatte le 3 di notte, quando lei mi invitò a stendermi sul divano, perché voleva mostrarmi come si fanno i massaggi rilassanti alla schiena. Quando cominciò a massaggiarmi la schiena io ero già eccitato e durissimo, e credo che lei se ne fosse accorta. Mi fece poi girare frontalmente, e continuò a massaggiarmi, sul petto, salendomi sopra come per cavalcarmi. Iniziò poco a poco a strofinarsi e a mugolare,ed allungò una mano sul mio sesso. Sembrava davvero ninfomane come me la avevano raccontata, ed io ero eccitato come non mi accadeva da tempo. Non sto a raccontare ora tutti i dettagli pornografici perché non è questo che mi interessa, comunque facemmo sesso per 2 volte. Anche perché la prima mi fece venire quasi subito, tanto che lei non si era neanche ancora spogliata che io già venivo. Mi tornò in mente di nuovo il mio amico, perché anche lui la prima volta mi disse che gli venne sul seno prima ancora di possederla. A quanto pare amava spagnoleggiare. Comunque alle 6 del mattino le chiamai un taxi, con l’accordo e la speranza di rivederci presto. Prosegue da CAP.1
Prego contattarmi solo se intrigati ed interessati a chattarne a lungo, approfondire, giudicare, senza altri fini (lei non è presente, non ho cam, non incontro nessuno etc). Se hai msn o yahoo mess puoi lasciare contatto, unitamente a presentazione e motivo del contatto, a korneliokorno@yahoo.it, grazie
CAP. 2
Passò qualche giorno e io le telefonai per sapere se voleva rivedermi. Mi disse che aveva rotto definitivamente col mio amico (cosa che io già sapevo) e che mi avrebbe rivisto volentieri, perché era affascinata da me, ma mi fece capire che non dovevo farmi illusioni. Comunque uscimmo io e lei a cena, e ‘ con mia sorpresa – dopo cena volle di nuovo tornare da me, e di nuovo mi fece impazzire. Cominciammo insomma a frequentarci sempre piu spesso, e lei cominciava gia a mostrare una certa indole dominante, le piaceva ricevere attenzioni e regalini, e ripagarmi dominandomi a letto. Non so ancora perché, ma dopo 3 mesi di frequentazioni ero già ossessionato da lei, e le chiesi ‘ quasi per gioco ‘ di sposarmi. mi aspettavo che si mettesse a ridere, ed invece mi prese sul serio e accettò subito. Al matrimonio mi trovai in imbarazzo, dovendo invitare anche gli amici, alcuni dei quali erano da poco stati a letto con lei, mentre altri sapevano molto di lei (tutte le cose raccontate dai 2 amici che se la erano fatta prima di me e che poi me la avevano fatta conoscere). Qualcuno di loro mi disse di pensarci bene, prima di sposarla; altri si limitarono a fare battutine alle spalle, o ridacchiare tra loro. Avrei voluto leggere i loro pensieri, solo ad immaginarli arrossivo. Comunque appena sposati ce ne andammo subito in viaggio di nozze, in Brasile (lei è di origine brasiliana, anche se vive in Sicilia da quando è piccola). Non potendo allontanarmi per troppi giorni da casa, per motivi di lavoro, dopo 7 giorni tornammo. Ed è allora che lei conobbe il suo amante, in modo abbastanza insolito. Infatti mentre io e lei eravamo in viaggio di nozze, a casa di una amica di mia moglie si teneva una festa privata. A fine festa rimasero in pochi e si misero a guardare delle fotografie di questa amica. In alcune di queste fotografie appariva anche mia moglie, e questo ragazzo (chiamiamolo Davide, futuro amante di mia moglie) ne rimase colpito tanto da chiedere all’amica se poteva presentargliela. Nonostante l’amica gli disse che era appena sposata, combinarono comunque un incontro. Infatti noi tornammo dal Brasile un venerdì pomeriggio, e il sabato sera (mentre io ero a lavoro) mia moglie uscì con questa amica e altri amici di lei, incluso Davide. Tornò a casa alle 5 del mattino dicendomi che era stata con le amiche. Passarono altri 3 mesi durante i quali riceveva telefonate e messaggi insoliti, usciva e rientrava ad orari insoliti, e mi dava modo di pensare che avesse un amante. Prima che io le chiedessi spiegazioni confessò. In un momento di intimità, mentre ero seduto sul divano col membro tra le sue mani, mi disse all’orecchio che cio che stava facendo a me lo faceva anche ad un altro, ed anzi facevano molto di più. Me lo disse mentre stavo per venire, percui non riuscii a trattenermi. Poi però le chiesi spiegazioni a freddo, e mi raccontò come erano andate le cose. Quel famoso sabato sera aveva conosciuto Davide, che la aveva corteggiata un po. A fine serata lui gli chiese se poteva riaccompagnarla a casa, e lei accettò. Complice la loro attrazione e qualche bicchiere di troppo, invece di accompagnarla a casa da me, la accompagnò a casa sua, di lui. Iniziarono a baciarsi già nell’ascensore, e appena entrati in casa cominciarono a scopare,selvaggiamente, e andarono avanti fino alle 4,30 del mattino. Poi si erano risentiti e si continuavano a vedere a mia insaputa, sempre piu spesso, sempre piu vogliosi, mi disse che era una attrazione chimica, fatale, e che aveva voglia pazza di scopare con lui tutti i giorni. Io ero rimasto di ghiaccio e per quella notte non parlammo più, e neanche i due giorni successivi. Mi sarei potuto aspettare, conoscendo la sua indole libertina, qualche tradimento, o qualche ritorno di fiamma con qualche mio amico; ma non mi aspettavo un amante tutto nuovo, e soltanto 24 ore dopo il ritorno dal viaggio di nozze. Qualcosa dentro di me mi diceva che dovevo lasciarla, mi sentivo profondamente ferito. Eppure c’era un’altra parte di me che provava una forte eccitazione dalla situazione che si era creata. Lei deve aver intravisto questa seconda parte, e tornò a stuzzicarmi dicendo che dovevo farmene una ragione, parlarne con lei, anziché chiudermi e fare l’offeso. Mi fece anche capire che mi amava ma non intendeva smettere di vedersi con lui, e che le sarebbe piaciuto che io avessi accettato la cosa, in modo da non dovermi piu nascondere nulla. Io ero ancora frastornato e non presi nessuna decisione, le dissi solo che ne avremmo riparlato. Cosi giorno dopo giorno lei tornava a stuzzicarmi, ed io a poco a poco me ne stavo facendo una ragione e la situazione cominciava ad eccitarmi sempre di piu. Lei se ne accorgeva, e aggiungeva dettagli irritanti volta dopo volta, finchè cominciai a segarmi di nascosto pensando a lei e a tutto ci che stava accadendo. Credo che lei se ne sia accorta, o comunque aveva intuito che una parte di me era eccitata dal suo tradimento,e continuò a provocare, fin a portarmi a casa fotografie di lui, e infine una fotografia di lui nudo. Beh aveva un cazzo asinino, non tanto in lunghezza quanto il larghezza e io cominciai a chiederle se era per quello che lo desiderava tanto. Lei mi fece capire che era sicuramente anche per quello, e si mise ad elogiare le sue doti, dicendomi che la sua cappella era grande come una mela, e la faceva impazzire. Mi eccitai mentre mi dava questo genere di ragguagli, e se ne accorse..ero visibilmente eretto. Mi disse allora che sapeva che la cosa mi eccitava, e che desiderava se mi lasciavo andare. Mi disse che le sarebbe piaciuto vedermi segare guardando la foto del so amante. Non so ancora come e perché, ma lo tirai fuori e cominciai a segarmi come un pazzo, venendo mentre mia moglie mi raccontava quanto era bello scopare con lui. A quel punto la sua offensiva si fece sfacciata, e mi disse che ormai ero pronto per conoscerlo, e che voleva sentirsi libera di poterlo portare anche in casa. Voleva insomma che lo invitassi a cena a casa. Inizialmente non accettai, ma lei tornava a provocarmi, a raccontarmi dei loro amplessi sempre piu nel dettaglio, e a chiedermelo tutti i giorni,voleva portarlo a casa. Alla fine accettai, e lo invitammo un sabato sera a cena da noi.

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