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Racconti Cuckold

La troia che era dentro di me.

By 28 Ottobre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Mi chiamo Monica, ho trentanove anni, sono alta uno e settantacinque, bionda naturale, terza di seno un bel culetto, sono una bella donna, anche se non mi metto mai in mostra, anzi gli sguardi allupati dei maschi m’infastidisco per via di una certa educazione derivata da una famiglia cattolico/borghese molto rigida. Sono sposata con Luigi da venti anni, insieme abbiamo messo al mondo una figlia, Cinzia, una bella ragazza. La mia vita scorreva su binari di assoluta tranquillità, casa lavoro figlia, domenica in chiesa, amici assolutamente normali, al limite, del noioso. Con Luigi le cose vanno avanti tranquille, io il mio lavoro da impiegata in un ufficio di un noto commercialista, lui la sua ben avviata officina meccanica, Cinzia studio e casa. La nostra vita sessuale poi, era un tranquillissimo menage, sesso solo il sabato, pochi minuti al buio, lui che mi toccava un poco, poi dentro su e giù fin quando lo sentivo esplodere dentro di me, l’unico peccato, la pillola. Assunta all’inizio a scopo terapeutico, mi regolava il flusso mestruale, stessa cosa con mia figlia che credo illibata. Un giorno all’ora della pausa pranzo, ero rimasta solo io in ufficio, entra di corsa un signore, alto, spalle larghe, capelli scuri con le tempie bianche, occhi nerissimi.
‘signora, mi chiamo Augusto, avevo un appuntamento con il signor Guido, ma sono rimasto con l’auto in panne e sono arrivato solo ora. Comprendo di avere due ore di ritardo, ma sono assolutamente nei guai, non conosco nessun meccanico per riparare la vettura, e non so a chi rivolgermi.’
Sono rimasta colpita dal suo sguardo, intenso, magnetico, mi sono sentita esplorare fin dentro me stessa, mi sentivo a nudo davanti a lui, con un filo di voce, totalmente intimorita e confusa da quello sguardo gli ho detto:
‘mio marito ha un officina meccanica, forse può esserle utile.’
Mi ha guardato, ha sorriso.
‘lei mi salva, lo chiami, subito la prego.’
L’ho messo in contatto con Luigi, che ha concordato di vedersi davanti all’officina.
‘se vuole l’accompagno, tanto mi è di strada.’
Lui non se l’è fatto ripetere due volte, e poco dopo era seduto di lato a me. Mi ha spiegato, durante il tragitto, che era venuto da noi per una consulenza su di una separazione di una società che aveva, ma voleva che qualcuno controllasse tutta la contabilità dell’attività in cui era socio, era convinto di essere stato truffato.
‘ lei mi farebbe questo lavoro?, in fondo il suo capo non mi conosce, nessuno mi ha visto, ed io la pagherei una cospicua cifra. ‘
Ho riflettuto un poco, mi avrebbero fatto comodo dei soldi extra, fra poco sarebbero arrivate le feste di Natale, e poi il suo sguardo mi turbava che non ero capace di sostenerlo senza arrossire. Ha insistito fin quando ho accettato, poi con Luigi sono partiti a recuperare la vettura con il carroattrezzi, io sono tornata casa per preparare il pranzo. Dopo circa mezzora suona il telefono, è Luigi, mi dice che l’ha invitato a pranzo. Resto un momento sorpresa, non riesco a concentrarmi sul da farsi, e il rientro id Cinzia da scuola mi rimette con la mente alle mie faccende, poco dopo li vedo entrare, fatte le presentazioni noto, che Cinzia è rimasta affascinata anche lei da quello sguardo, impossibile non essere colpiti dal suo magnetismo. Durante il pranzo mi fa molti complimenti per la bravura con cui ho saputo improvvisare il pranzo, contemporaneamente lo vedo scherzare con Cinzia, lei lo trova fantastico, poi esco per tornare al lavoro, li lascio a casa, prego mia figlia di mettere ordine in cucina, lui si offre di aiutarla, tanto Luigi gli deve aggiustare la vettura, esco, sono turbata da lui, mi sento inquieta a sostenere il suo sguardo, penetrante. Dopo circa due ore, mi chiama Cinzia,
‘Mamma, Augusto ci ha invitato a cena questa sera, ci porta in un ristorante molto esclusivo, ma io non ho nulla di appropriato da mettere, e neanche tu, come faccio?’
Farfuglio qualche cosa, ma sono frastornata, mi sembra che stia succedendo qualche cosa che non mi so spiegare, mi fa un pò paura. Dopo circa venti minuti anche Luigi mi chiama, mi chiede se ho un vestito molto elegante per la serata, gli rispondo di no.
‘allora ci penserà tua figlia, tanto stanno andando a prenderlo per lei, gli dico di pensare anche a te, Augusto si è offerto di accompagnarla mentre finisco di aggiustare la sua auto.’
Lavoro, ma non combino nulla, alla fine me ne torno a casa in preda a un vero e proprio stato confusionale. Quando entro sento Cinzia canticchiare nel bagno, entro e la vedo che ha finito di farsi la doccia, è nuda, il suo corpo mi provoca una strana reazione, poi noto anche che si è depilata.
‘ti piace?, mi ha depilato Augusto, lui è bravissimo, e fantastico, vedessi che belle cose abbiamo comprato, anche per te. ‘
Sono sconvolta, guardo mia figlia senza avere il coraggio di parlare, lei intuisce il mio disappunto e replica:
‘Mamma!!! .. non sono più una bambina, ho diciotto anni e non è certo la prima volta che stò con un maschio, se mai è stata la prima volta che sono impazzita di piacere!, è stato meraviglioso, mi ha preso per più di un’ora facendomi godere da matti.’
Resto sbalordita dal linguaggio di Cinzia, ho sempre creduto che i valori morali che le ho insegnato la facessero riflettere su queste cose, ma non ho il tempo di replicare, mi prende per meno e nuda mi trascina in camera sua, mostrandomi quello che ha comprato. Sul letto c’è un vestitino rosso fuoco, cortissimo, un completo intimo nero, con una mutandina inesistente, calze nere velate con pizzo alto almeno quindici centimetri, reggicalze finissimo, quasi invisibile, un paio di stivaletti con un tacco da dodici.
‘non è meraviglioso?, e devi vedere per te, ma vai a fare la doccia, poi te lo mostro, dai sbrigati che papà e Augusto stanno tornando.’
Inebetita, senza nessuna reazione vado in camera mia, sul letto ci sono alcune buste, mi spoglio e come un automa vado a fare la doccia. L’acqua mi bagna, sono senza idee, non riesco a pensare a nulla, mi lavo veloce, voglio vedere e capire cosa sta succedendo alla mia famiglia. Cinzia entra in bagno come un ciclone,
‘come immaginavamo noi, ti devi depilare anche tu, dai, mettiti qui dentro la doccia che ti aiuto.’
Non ho nemmeno il tempo id obbiettare che lei m’insapona l’intimo e con il rasoio di Luigi m’incomincia togliere il pelo dalla figa, sono sconvolta, sento le sue meni che mi toccano, mai fatta una cosa del genere, da lei poi mai! La cosa che poi mi lascia veramente stupita è che mentre mi lascio depilare provo un insolito piacere nel sentire il contatto della sua mano cosi delicata e nello stesso tempo mi accarezza procurandomi dei brividi di piacere mai avuti prima, mi sento lo stomaco languido, come se avessi fame, ma ho piacere, e questo mi sconvolge. Pochi gesti e sono liscia come lei, tranne un piccolo ciuffetto in alto, lei dice che a lui piace così. Mi trascina velocemente in camera mia, disteso sul letto, c’è tutto quello che dovrò indossare io. Intimo rosso bordeaux, reggicalze dello stesso colore, reggiseno a balconcino, che aumenta notevolmente la mia terza, facendola sembrare una quarta, uno string per mutandina, capisco ora la depilazione, indispensabile, calze nere con pizzo alto come le sue, gonna di velluto nero, e camicetta di tulle assolutamente trasparente che mostra sia il reggiseno che quello che dovrebbe contenere, scarpe con tacco da quindici. Sto vestendomi, sono alla gonna, quando sento il portone di casa che si apre e Luigi e Augusto entrare, Cinzia che corre loro incontro, i commenti veramente molto compiaciuti dei due maschi, poi la porta della camera si apre e Luigi entra ammirandomi.
‘ finalmente ti vesti da donna, era da qualche tempo, che volevo che tu cambiassi look.’
Si spoglia velocemente, per fare la doccia, lo vedo eccitato, si avvicina con il suo cazzo all’altezza del mio viso, poi che io sono seduta sul letto, senza dire nulla lo infila di colpo nella mia bocca.
‘succhia che lo volevo da tempo, devono cambiare molte cose in questa casa.’
Sono soffocata dal suo membro, mai, ho fatto una cosa così sporca, lui lo sa ma mi tiene il capo fermo deciso, mi pompa in bocca il cazzo fino a soffocarmi, ho coniati di vomito, ma lui non demorde, subisco e succhio a malapena come posso, esplode improvviso il suo orgasmo lasciandomi sconvolta.
”. Bevi ‘.manda giù!!! ‘..’
Mi tiene ferma, sono costretta sentire i suoi schizzi in bocca, vorrei vomitare ma lui mi tiene il capo fermo, poi mi lascia di colpo, mi alzo e corro in bagno, sputo tutto nel lavandino, mi sciacquo la bocca, sono schifata, mi lavo i denti mentre entra Cinzia con il rossetto sbaffato, un pelo attaccato alle labbra, mi guarda e ride.
‘non mi dire che non ti è piaciuto, io ho quasi avuto un orgasmo mentre oggi pomeriggio Augusto mi schizzava in bocca!’
Si aggiusta il rossetto, mi lascia sbigottita, esce, mi guardo allo specchio, cerco di riflettere: se mia figlia a fatto, un bocchino ad Augusto sapeva che io lo avrei fatto a suo padre significa che loro avevano deciso tutto! Mi sento montare dentro una rabbia, che decido di dominare, voglio vedere fino a che punto andrà avanti questa storia, e poi mi confesso guardandomi allo specchio, che sono ancora una bella donna, e che se questo è quello che vuole anche Luigi ora lo accontento io!. Torno in camera, mi vesto e quando faccio la mia comparsa davanti a loro, li vedo scambiarsi uno sguardo d’intesa, felici, prendo Cinzia sotto braccio e usciamo. Dopo circa un’ora entriamo in un ristorante molto esclusivo, i maschi ci fanno camminare davanti a loro, io e mia figlia non passiamo inosservate. Lei con i suoi capelli neri e lunghi, il vestito rosso che le stà benissimo con gli stivaletti alla caviglia con il tacco alto, che le slanciano il corpo, io con il completo nero che fa da cornice ai miei capelli biondi, il tacco esagerato delle mie scarpe m’inarca ancora più il culo mettendolo ancora più in mostra, siamo davvero un piacere per chi ci guarda. La cena scorre via benissimo, ci mettono a nostro agio. Mio marito poi asseconda tutto quello che dice e propone Augusto, io dal canto mio sento dentro di me il desiderio di conoscere più a fondo questo maschio che ci sta dominando tutti. Usciti dal ristorante, sta quasi nevicando, Luigi invita Augusta a casa nostra per ‘il bicchiere della staffa,’ io invece credo che abbia in mente altro, e francamente ora lo spero vivamente. Arrivati in casa Cinzia, si siede in poltrona accanto a Augusto, poi incomincia a baciarlo sulla bocca mettendo la mano sulla sua patta dei calzoni gia bella gonfia, mi sento a disagio, non so cosa fare, ma Luigi mi toglie dall’imbarazzo.
‘inginocchiati davanti a lui, e impara come si succhia, vedrai che tua figlia te lo mostra, lei si che ha imparato bene, dai, non esitare.’
Come un automa eseguo, vedo Cinzia sfoderare il cazzo di Augusto e resto senza parole, a bocca veramente aperta, io che fino questo momento ho visto, e poco il cazzo di mio marito mi trovo a guardare una meraviglia della natura, sicuramente più di venticinque centimetri di carne perfettamente in tiro, con una cappella esageratamente grossa, tremo solo al pensiero di averlo dentro. M’inginocchio affascinata da quel membro, sento bagnarmi fra le cosce, lui mi porge la cappella da succhiare, lo metto in bocca seguendo i consigli di Cinzia che ora si sta toccando mentre Luigi ci ammira appoggiato al tavolo con il suo cazzo, la metà di quello che sto succhiando io, si sega lentamente. Lo ignoro e mi dedico a quello che si sta rivelando un vero capolavoro della natura: un magnifico palo di carne pulsante!
‘ brava mamma, succhialo bene, sentirai quando lo avrai entro, ti sembrerà di essere squartata e godrai come non mai.’ Mi dice mia figlia affascinata da quel membro durissimo.
‘ dai Augusto fa che lo senta, prendila, scopala bene.’ Lo incita mio marito.
Io non mi rendo conto di quanto mi sto bagnando sotto, mi sembra di avere un lago fra le cosce. Augusto me lo toglie dalla bocca, mi fa inginocchiare sul divano con il culo esposto, mi sento tremare dall’emozione e dal desiderio di averlo dentro. Cinzia s’inginocchia dietro di me e mi lecca.
”uhnuunn mamma sei un lago, stai sbrodolando, dai amore sfondala fa che lo senta fino in gola’. ‘
Lo invita pure lei. Lui si mette dietro di me sento l’enorme cappella appoggiarsi alle labbra della mia passera e di colpo entra.
”’aaaaahhhhhhh”nnnnooo!!!!…mi spacchiiiiii!!!!!….. nnoooooo”.’
Urlo, ma lui inesorabile lo spinge dentro di me. Sento l’enorme cilindro raschiare le pareti della vagina, mi apre, dilata e lo spinge fino a sbattere conto il fondo dell’utero, urlo di nuovo, scossa da improvvisi fremiti di puro piacere.
”.aaaaaAAAHHHHHiiiiiii”siiiiiiisiiiiii’..daiiiiii..vennGGGGOOOOOooo’
Quasi svengo dal piacere. Lui mi afferra per i fianchi, estrae il cazzo e di colpo lo affonda di nuovo. Il dolore e il piacere si fondono insieme procurandomi un tremendo orgasmo.
”’..ssssssssiiiiiiiiii’.vengo!!….veGGGOOOooo!!!…daiiiii’sfondami!!!!
Mi pompa con colpi tremendi, mi tiene per i fianchi e vedo mio marito sborrare nella sua mano.
‘ dai sfondale anche il culo, non me l’ha mai dato!’
L’esorta Luigi. Tremo e impazzisco solo al pensiero di avere dentro l’ano un simile mostro.
‘.ssiiii’ bella troia’sei strettissima, ti pompo, senti che ti sfondooooo’
Mi sbatte con impeto sempre maggiore. Cinzia si distende di lato a noi e mette una mano fra le mie cosce, mi accarezza il bottoncino facendomi urlare ancora di più.
‘ dai amore falla godere, sborrale dentro riempi questa vacca, dai che non ha mai goduto cosi.’ Lo incita lei mentre continua torturarmi davanti.
I suoi colpi sono sempre più forti, lo sento ora entrare e uscire con molta facilità, mi sembra di avere una trave dentro il ventre, urlo un ennesimo orgasmo.
‘.siiiii—vennngoooo’.siiiiiii..oddioooo..mi fai morireee”
Lui intensifica il pompaggio e viene urlando dentro di me.
‘.sssisisisii”ecccomiiii..SBOORRROOOO!!!!!….. siiiiiiiiiiiii”’.veeennnggggoooo..
Tii”’.RIEMPOOOO’vacca.. sentimiiiii..tuttoooo”. siiiiiiii’.orrrraaaa””
Tremendi getti caldi inondano il mio utero. Resto immobile mentre lui esce da dietro e mi sembra di avere una caverna fra le cosce. Lui si siede e subito mi figlia s’inginocchia davanti e gli pulisce il cazzo infilandolo in bocca. Mi alzo, vado in bagno. Seduta sulla tazza del bagno sento colare il seme di quel maschio che ora sento ridere di là, in sala. Mi lavo, e torno con passi malfermi da loro. La scena che ho davanti mi lascia di nuovo basita. Cinzia ha preso il mio posto, si sta facendo montare da dietro come me prima, ma ha il cazzo di Luigi in bocca. Stupita, mi avvicino. Augusto mi attira se, mi bacia e mette una mano dietro la mia testa, infila la lingua dentro la mia bocca, mi lascio fare, senza reagire, ormai sono succube di una personalità così forte. Mi fa inginocchiare, si sfila da Cinzia, mi fa leccare il cazzo sempre duro.
‘brava, così, leccalo bene che poi ti faccio il culo!’ mi dice procurandomi un brivido di puro terrore.
Poi rimette dentro il cazzo e sfonda mia figlia che gode come una pazza.
”.ddddaiiiii”miiii faiii impaazzireeee’siiiiii”daaiiiii’.
Di nuovo si sfila, si siede sul divano fa girare lei e la fa impalare su di lui. Lei lo prende tutto dentro, lui l’attira e se, poi le solleva le gambe aiutato da Luigi.
‘ troia, vieni a leccare la figa di tua figlia!’ mi ordina con un tono che non ammette replica. M’inginocchio davanti alla patatina di mia figlia oscenamente riempita di lui. Lecco un poco, senza troppa convinzione, lui mi osserva.
‘ vacca, che fai??!!!. La devi far godere!!. Lecca bene!’
Dopo un attimo di sgomento riprendo a leccare, sento Luigi inginocchiato dietro di me, mi sta leccando il culo, mi da un brivido sentire la sua lingua dietro, mi eccita stranamente, non credevo fosse così bello. Cinzia raggiunge l’ennesimo orgasmo e lui dopo la solleva e la fa sedere di lato. Vedo il suo svettante membro diritto davanti a me, lui mi trascina vicino, mi fa leccare le palle poi l’asta, mentre dietro Luigi appoggia il suo cazzo al mio fiore anale, Augusto lo blocca.
‘no, non toccarla, ora ci penso io.’ Gli dice perentorio.
Mi solleva, mi fa girare e mettere come stava mia figlia prima, mi appoggia la cappella sul buchetto dietro, faccio un respiro forte, mentre lui, lentamente mi fa sedere su quel palo.
‘..nnnnnooo’piannooo’nnnoooo..mi fa male!!!… mi divincolo cercando di evitare l’introduzione.
Mi solleva, mi fa girare e mi assesta due sonore sculacciate sulle chiappe.
‘ vacca che fai? Mi neghi il culo??..come ti permetti? Inginocchiati.’ Mi ordina facendomi mettere come prima. Lo sento appoggiarsi di nuovo dietro di me, e con un colpo secco entra dentro squartandomi il culo.
..aaaaahhhiiiiii’.nnnnnooooo!!!!…..nnnnooooo”.Miiispacchiiii’.noooo’..
Cerco di divincolarmi, ma le sue mani forti mi tengono ferma per i fianchi. Entra come un ariete, mi sfonda, resta immobile per un momento poi mi pompa senza pietà. Un dolore atroce mi sfonda le reni, lo supplico ma lui non demorde. Mi pompa senza tregua fin quando sento i muscoli anali rilassarsi e incomincio a godere aiutata dal fatto che Cinzia si è inginocchiata davanti a si è messa a leccarmi il bottoncino. Godo.
‘sssiiiii’.piannooo’.ssisiiii’miipiacee’ssiiiiii’torooo’siiii..sssssiiiiiii’eccccommmiiii’.vengggooooo’ssiiiii”’
Sono di nuovo scossa da un piacere sconosciuto. Godo e lo incito a sfondarmi anche il culo. Non che ve ne sia bisogno, mi ha dilatato l’ano in maniera decisamente preoccupante, ma ora voglio solo godere. Godo e lo sento prossimo all’orgasmo pure lui. Cinzia gli chiede di venire nella sua bocca, lui mi schizza dentro un getto poi esce.
‘.. eeccommiii beviiiii’.sboorrooooo”siiiiiiii””’.siiiiiiiiiiiii”’.
Urla e si scarica nella sua bocca che non ne perde una goccia. Dopo averlo ben ripulito lei, mi si avvicina e incolla la sua bocca alla mia, sento la semenza che credevo, aveva ingoiato trasferirsi dalla sua bocca alla mia mi fa tremare tanta porcaggine in mia figlia. Esausti ci sediamo. Luigi è al settimo cielo dalla contentezza, sorride e porta da bere per tutti.
‘ propongo un brindisi a questa sera, dove, finalmente ho visto mia moglie godere come una vera troia.’ Dice esultando. Augusto tiene Cinzia abbracciata a se, mi guarda, sorride mentre alza il calice.
‘ brindo a una donna meravigliosa che voglio sposare, e a sua madre che è diventata una troia fantastica.’
A quelle parole Cinzia lo abbraccia forte e lo bacia con passione.
‘ nei prossimi giorni preparerò tutto quello che serve poi, dopo, sposati, t’ingravido subito perche devo avere un figlio, io comincio a essere un po in là con gli anni, e durante la gravidanza tua madre sarà la nostra amante così potrai controllare che nessun’altra femmina si prenda il mio cazzo.’ Dice baciando Cinzia. Sono passati due anni, lui ha sposato mia figlia ed io ancora oggi sono la loro amante, mi fa godere e mi ha insegnato tante cose, provato tante esperienze uniche, ma questa è un’altra storia.
Augusto e Cinzia divennero inseparabili. Lui era per lei tutto quello che una donna può desiderare, porco, fantasioso, perverso e nello stesso tempo lo adorava come donna. Per lui, lei, era la pietra grezza da scolpire trasformare in un’opera d’arte, la creta da plasmare per creare il capolavoro di libertina perversione che lui stava cercando da qualche tempo. Per prima cosa, si è fatta subito mettere incinta, poi hanno incominciato preparare la loro nuova casa. Dopo quella notte in cui io ho scoperto la mia vera natura di troia, mi sono lasciata plasmare a ogni loro desiderio. La prima cosa è stata un radicale cambiamento del mio look, con un nuovo taglio di capelli, e nuovo guardaroba, via tutto, e nuovi abiti, molto sexy, gonne decisamente provocanti, e tante scarpe dal tacco vertiginoso. Con i loro insegnamenti ho potuto conoscere e vivere, nuove e intense emozioni, ho goduto fra le loro braccia, ho preso il suo cazzo e di altri maschi dentro di me con immenso piacere, nuove esperienze, nuove, emozioni, come quella di sentire due cazzi in fica contemporaneamente che mi hanno fatto godere tanto che sono quasi svenuta. Ho goduto fra le braccia di uomini e donne, assaporando in bocca i loro succhi e il loro piacere. Anche Luigi, ha apprezzato molto questo mio cambiamento, lo scoprirmi diversa ha scatenato in lui una continua voglia di scoparmi, sempre, in ogni buco, ed anche in situazioni diverse, meglio se a rischio, o molto intriganti. Certo lui non ha le dotazioni dei maschi che generalmente mi sfondano, ma lo apprezzo anche per questo, mi lecca tantissimo fino all’orgamo, mi chiava con impeto e passione, e se poi lo lascio schizzare nella mia bocca e ingoio il tutto, lui, va letteralmente fuori di testa, gli resta così duro che dopo mi scopa come un dannato. Spesso, quando si rende conto che sono oggetto delle attenzioni di un altro maschio, e magari io esito un poco, è proprio lui che mi spinge a lasciarmi andare, a buttarmi in una nuova esperienza, per trarne il massimo godimento, a volte insieme, o altre da sola, per chiedermi poi se il maschio che mi ha chiavato era all’altezza delle mie aspettative, se mi ha fatto godere e lasciato soddisfatta. Di fatto è cambiata anche la sua vita e anche il nostro rapporto ne ha trovato giovamento, ci sentiamo più uniti, e complici. Anche al lavoro, il mio capo ha notato subito il cambiamento. Guido, è un bel maschio di circa cinquanta anni, fisico curato, ma, leggermente in sovrappeso, persona educata e riservata. Lavoro per lui da quindici anni, sempre corretto, non ha mai fatto nulla che potesse mettermi a disagio. è separato, lei è scappata con un seminarista, e da quando ha visto il mio nuovo look spesso noto con piacere il suo sguardo indugiare sul mio corpo, o nella generosa scollatura che mette in bella evidenza una buona porzione del mio seno. Questi suoi sguardi hanno poi l’effetto di gonfiare il discreto pacco che si ritrova, ma sono convinta che non prederà mai l’iniziativa nei miei confronti, io sono troppo importante per il suo lavoro, e un mio eventuale rifiuto potrebbe compromettere questa sua necessità. è nostra abitudine a metà mattina prendere un caffè insieme al distributore automatico che abbiamo in ufficio. Alcuni giorni fa, dopo aver notato l’ennesimo rigonfiamento del suo pacco a causa di un mio, voluto piegamento che gli ha mostrato tutto il pizzo delle mie autoreggenti che fasciano le mie cosce, ho deciso di passare all’azione. Prese due tazze di caffè sono entrata nel suo ufficio, e le ho appoggiate sulla scrivania, e mentre lui cercava di capire la novità, io sono andata davanti a lui e mi sono inginocchiata fra le sue cosce, aprendo i pantaloni. Dopo un momento di evidente imbarazzo, lui, ha realizzato cosa volevo fare e mi ha lasciato libertà di movimenti. Introdotto una mano dentro i suoi boxer, ne ho estratto un bel cazzo di buone proporzioni, sicuramente una via di mezzo fra quello di Augusto e mio marito. L’ho leccato un poco, poi, lui si è messo più comodo aprendo di più i pantaloni e mostrando anche due belle palle piene che ho badato a leccare succhiare con suo evidente piacere. Appena mi sono resa conto che era diventato bello duro, mi sono messa in piedi davanti a lui, ho sollevato la mia gonna e gli ho messo davanti alla faccia il mio culo. Lui ha affondato il viso fra le mie natiche leccando sia il buchetto sia il taglio della mia fica che già schiumava abbondantemente, mi sono piegata a novanta, gambe larghe, e gli ho detto:
‘ dove vuoi, a patto che mi sborri in bocca.’
Poi mi sono appoggiata sui gomiti e ho atteso il suo assalto. Mi ha infilata con un colpo solo, mi teneva stretta per i fianchi scopandomi di brutto.
..tieni troia!!!..senti come ti sfondo!!!!!….sssi’tuttoo dentro te’lo pianto!!!!…
Mi ha pompato per circa dieci minuti, facendomi raggiungere un bell’orgasmo, poi di colpo si è sfilato, e seduto di nuovo, mi sono inginocchiata davanti a lui e l’ho preso fra le labbra. Tre generosi fiotti di calda sborra hanno inondato la mia bocca, l’ho pulito per bene, poi mi sono alzata e preso la tazzina del caffè gli ho mostrato la mia bocca piena di semenza quindi ho ingoiato il caffè ‘macchiato’ con la sborra.
‘Da oggi si cambia, tu caffè puro, io ‘macchiato’. – gli ho detto uscendo dal suo ufficio.
Ben presto la nostra ‘pausa caffè macchiato’ è diventata una bella consuetudine. Alcuni giorni fa, una mattina sono venuti due facoltosi clienti e amici intimi di Guido, e al momento del caffè gli ho chiesto se lo volevano anche loro.
‘ Monica, ci porti tre caffè normali e tre ‘macchiati’.
Poco dopo entro con un vassoio in mano con quattro caffè, mi metto in mezzo a loro che si sono alzati in piedi e mi hanno circondata, m’inginocchio e incomincio a succhiare i cazzi che si stanno gonfiando davanti a me. Li lecco, succhio e quando mi rendo conto che sono pronti, uno lo faccio sedere su di una sedia, poi gli monto sopra impalandomi su suo palo che mi entra dentro fino in fondo facendomi emettere un lungo gemito di piacere. Mi distendo su di lui, l’altro si mette dietro di me, io lo guardo facendogli capire che lo voglio in culo, mentre Guido me lo infila in gola, non prima di aver raccomandato a tutti di sborrarmi poi, in bocca. Mi scopano a turno in tutti i buchi, godo e vengo a ripetizione, poi quando sono in procinto ti sborrare anche loro, mi fanno inginocchiare e a turno mi schizzano in bocca la crema calda. Finito, mi alzo e bevo il mio caffè.
‘ piaciuto il caffè macchiato oggi? – mi chiede Guido.
‘ forse più di un caffè macchiato oggi credo che sia diventato un ‘ latte macchiato’ tanta era la correzione.’ – gli rispondo ridendo mentre me ne esco dall’ufficio.
Da qual giorno spesso prendo latte macchiato o caffè con loro. Guido mi ha offerto di diventare sua socia al 50 % dello studio, cosa che ho subito accettato. L’unica persona che non ha apprezzato tutto questo è Flavia, mia suocera. Vedova, da dodici anni, Flavia è una donna quasi invisibile. Ha diciassette anni si fece mettere incinta da quello che poi è diventato suo marito, che aveva undici anni più di lei. Lui la portò via dal paese e vennero qua in città, dove, lui aveva già l’officina da meccanico che poi ha ereditato mio marito. Lei viveva nella sua ombra. Sempre in disparte, mai al centro dell’attenzione, umile lo serviva in tutto e se lui scopava con altre donne, lei diceva che lui era un maschio e che quindi era normale che altre femmine lo accogliessero nel loro letto. Sempre vestita molto castigata, quando è rimasta vedova, ha incominciato a vestirsi solo di nero, gonne lunghe fino alle caviglie e la sua vita è come se si fosse spenta, due volte alla settimana al cimitero e la domenica in chiesa, tutto qui. Se penso poi, che ha un corpo fantastico, come ho avuto modo di costatare tre anni fa quando le ho fatto l’assistenza in ospedale dove si era sottoposta all’asportazione totale delle ovaie. Alta 1,75, gambe lisce e toniche, culo sodo e alto, forse solo il seno, una terza abbondante, denota, un minimo di cedimento, ma lei certo non lo mostra. Il suo totale disprezzo per il mio cambiamento si è manifestato proprio il giorno delle nozze, mentre gli sposi si aggiravano far i tavoli degli invitati mi ha guardato e con tono sprezzante mi ha detto:
‘ hai venduto tua figlia a un vecchio porco bavoso per un pugno di soldi, ma c’era da aspettarselo da una che ultimamente va in giro vestita da puttana.’
Mi sono sentita ferita e umiliata, avrei voluto ribattere, ma avrebbe provocato un casino e il giorno delle nozze di Cinzia non mi sembrava appropriato. Dopo due settimane, al rientro dal viaggio di nozze l’ho raccontato a mia figlia, che l’ha subito condiviso con Augusto.
‘ Quella troia non ha il diritto di esprimere un simile giudizio su di noi, merita una bella punizione.’ ‘ ha commentato lui alquanto incazzato.
Dopo due giorni ero fra le braccia di Cinzia con la quale avevo goduto molto, quando lei prende il telefono e chiama Flavia.
‘ Ciao come stai?, mi fa piacere sapere che stai bene, volevo invitarti a venire a vedere la mia nuova casa. Il giorno delle nozze non era pronta, ma ora è finita e ci tengo ad avere il tuo parere.’
Ovviamente lei rifiuta l’invito, ma lei con lusinghe complimenti riesce a convincerla e dice che io la passerò a prendere l’indomani poi che nemmeno io l’ho vista. Il pomeriggio del giorno dopo ci rechiamo a casa di Cinzia, appena dentro trovo gli sposi in compagnia di quattro maschi che fingono di non conoscermi mentre ho avuto modo di assaggiare e gustare le loro dotazioni e la loro bravura nel far godere una femmina, dentro di me immagino quale sia la punizione che vogliono infliggere a Flavia. Cinzia e mostra la casa, e non riceve nessun commento favorevole, poi quando entrano nella loro stanza da letto, improvvisamente due maschi afferrano Flavia e la distendono sul letto mentre lei cerca di liberarsi e grida.
‘ basta lasciatemiiiiii!!!!.’
Mentre uno dei maschi le solleva la gonna e gli sfila le mutante, mentre lei cerca di divincolarsi, poi affonda la sua bocca fra le sue cosce e incomincia a leccare come un forsennato. Conosco bene l’abilità di quel maschio, io stessa ho avuto modo di apprezzarne la bravura. Un altro le cerca di infilare in bocca un bel cazzo, ma lei oppone resistenza. Augusto si para davanti.
‘ adesso, troia calmati e incomincia a succhiare questo cazzo che poi ti fa sentire come ti sfonda un vecchio porco bavoso.’
Lei ha sentire quelle parole si gira verso di me che osservo immobile quello che le fanno. Poco dopo la bravura di quello che lecca si evidenzia quando lei improvvisamente tende il suo corpo e anche se non vuole un forte orgasmo, la scuote facendole emettere un lungo gemito che non riesce a uscire dalla bocca piena di un bel cazzo che lentamente stà incominciando ad apprezzare. Dopo un altro orgasmo, si solleva e lascia il posto ad Augusto che gli si para davanti, le pianta dentro il suo grosso randello, lentamente ma con decisione.
‘aaaahhhhhiiii’.nnnoooo!!!!….pianoooooo”.
Flavia cerca di impedire la penetrazione, ma lui entra inesorabilmente fino in fondo. Lei si tende, poi lentamente lascia che il suo corpo assaporare il piacere che sta provando. Augusto la scopa di brutto, la pompa infilandole tutto il suo grosso cazzo fino in fondo, improvvisamente lei gode urlando con tutto il fiato che ha in gola.
..sssssssssssssiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii””.sssiiiii”’..orraaaa!!!!!!!…VENGOOOOooo!!!…
Non le danno nemmeno il tempo di respirare, la finiscono di spogliare tutta, mostrando il bel corpo che ha, poi lui esce e lascia il posto a un altro che la fa salire su di lui impalandola su un palo che a me era arrivato quasi in gola quando mi ha scopato. Lei rimane immobile, come se volesse urlare, ma non esce nulla dalla bocca aperta. Il maschio inarca le gambe e incomincia a pomparla dal basso con colpi devastanti, lei gode come una pazza, scuote la testa sconvolta dal piacere, ma io che osservo, ora mi avvicino, voglio vedere la sua faccia quando si renderà conto di quello che le stà per accadere. Lentamente la fanno distendere e mentre lei gode Cinzia con un lubrificante in mano, sta bagnando il cazzo di Augusto, poi quando meno se lo aspetta, dopo l’ennesimo orgasmo lui le appoggia la cappella sul fiorellino che si tenete alla spinta che lui le da, per entrare. Cinzia le apre le natiche, uno le infila un cazzo in gola per non farla urlare, ma non ci riesce, un grido strozzato esce dalla sua bocca.
‘.nnnnnoouuuu’.NNNNNOOOOUUUOOO””
Inesorabile Augusto spinge dentro tutto quella trave di carne dura, lei deve sentirsi sfondare.
‘ eccoti accontentata troia!!!!…senti come ti sfonda un vecchio bavoso e porco!!!’.
Dopo un momento in cui credo che lei stesse per svenire i due maschi incominciano a pomparla senza nemmeno ascoltare le sue suppliche. La sbattono con un ritmo sempre più forte, fin quando lei, da tesa, si rilassa e incomincia a godere, prima cercando di nasconderlo, poi sempre più in maniera evidente.
‘uuummhhmuum’.ssisiiiii”.sssiiiii’.vennGGGGOOOOOooooo’.sssiiii”.
Per più di tre ore, è l’oggetto delle attenzioni di tutti i maschi, Cinzia ed io ci coccoliamo abbracciate ed eccitate dallo spettacolo. Dopo un comprensibile momento di disappunto Flavia si è lasciata travolgere dal piacere che le stanno facendo provare, gode e succhia e ingoia tutto quello che loro le danno. Sfinita, la riaccompagno a casa. Durante il tragitto rimane in silenzio, poi entra in casa sua senza nemmeno voltarsi. Circa una settimana dopo, mentre Cinzia ed io stiamo girando per la nuova città mercato in cerca d’indumenti per il nascituro, dovrebbe partorire fra tre settimane, vediamo davanti ad una vetrina di abbigliamento intimo Flavia. Stupite le andiamo incontro, e dopo un momento d’imbarazzo, lei c’invita a sederci al bar lì vicino. Le diciamo che siamo stupite d’incontrarla lì, e lei ci sorride, poi ci spiega:
‘ dopo il vostro trattamento ero furiosa. Mi sono immersa nella mia vasca da bagno per più di un’ora a riflettere. Più pensavo all’accaduto e più la mia rabbia sbolliva lasciando il posto a questa domanda: ma quanto ho goduto?, in vita mia mai, avevo provato un simile piacere, e ora alla soglia dei sessanta scopro che io di sesso non ne ho avuto che quel poco che si degnava di darmi mio marito, cioè quattro colpi, poi lui veniva ed io non mi rendevo nemmeno conto che non avevo mai raggiunto un vero orgasmo. Fra le braccia di Augusto e i suoi amici, sono venuta così tante volte da perdere il conto. Adesso basta!, voglio anch’io la mia parte di piacere, ma così conciata, non sono certo appetibile, chi la vorrebbe una vecchia come me:’
Cinzia le butta le braccia al collo.
‘non ti preoccupare, ci pensiamo noi, basta che tu ci segui, al resto penso tutto io.’
Come un turbine ci trascina in giro per negozi. Cambiamento totale, vestiti, scarpe e intimo bellissimo, in fine la porta dal suo parrucchiere di fiducia e le fa un nuovo taglio di capelli che la fanno sembrare molto più giovane. Finita, la trasformazione, ci porta tutte e due a casa sua.
‘Flavia, indossa quello che abbiamo comprato, così vediamo come stai.’
Flavia si spoglia, all’inizio con un certo imbarazzo, prova i vari capi e scarpe col tacco, e in fine le rimane con indosso una mini veramente bella. Sotto ha le autoreggenti nere, e uno string quasi invisibile, e un reggiseno nero, e mentre è piegata a mettere dei sandali dal tacco quindici, entra in casa Augusto e Luigi. Per un memento i due maschi non la riconoscono, poi quando si gira, restano basiti. Cinzia spiega a entrambi la metamorfosi, e Augusto, dopo aver scambiato un cenno d’intesa con Cinzia, si para davanti con il cazzo dura in mano.
‘ Poi che si cambia per divertirsi, allora che ne dici di cominciare ora? ‘
Per un momento Flavia resta immobile, poi spinta dalla nipote s’inginocchia davanti a lui le glie lo prende in bocca. Subito scatta una piccola orgia. Cinzia si masturba sul divano, io inginocchiata davanti a Luigi lo succhio ammirando il capolavoro che sta facendo Flavia con il cazzo di Augusto. Quando è ben il tiro, lui la fa inginocchiare sul divano e la prende da dietro, mentre io da vera troia invito Luigi a infilare il suo cazzo in gola a sua madre. Dopo un comprensibile momento d’indecisione lei lo succhia fra un vero grido di piacere di Cinzia. Flavia da quel momento non si è più fermata, ha preso e goduto con tutti cazzi e le fiche che le sono venute a trio. Oggi siamo sedute a bere un caffè in un bar, e mentre stiamo parlando, vediamo tre maschi cha hanno ammirato le nostre cosce, e soprattutto il fatto che le teniamo aperte mostrando che non abbiamo intimo. Il gioco è talmente bello che il più vecchio dei tre ci mostra, stringendolo con la mano un notevole pacco.
‘ Amore mio, ho solo un rammarico, ho scoperto il piacere solo a quarantenni, avrei dovuto incominciare da molto prima.’ – le dico osservando la scena.
Lei mi guarda, sorride e ammira i gesti che le fanno, i tre maschi in risposta al fatto che ora sta a cosce aperte mostrando, tutta la sua fica gia umida.
‘lo dici a me??, io ne ho sprecati venti più di te, ma ho deciso che ogni lasciata, è perduta, quindi non mi tiro mai più indietro ogni volta che posso godere.’
La guardo, e convengo con lei che quello che dice è verità sacrosanta, quindi mi lazo e la prendo sottobraccio andando verso i tre uomini.
‘dai andiamo che ho voglia di una bella scopata!.’

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