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Racconti CuckoldTrio

Le avventure di Giulia e Giorgio

By 2 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Erano le 19 di un giorno di fine inverno del 1985 quando Giulia rientrò a casa, una villa nell’immediata periferia della città, trafelata e carica di buste per la spesa.
I bambini le corsero incontro e l’abbracciarono felici di rivedere mamma; a breve distanza da loro c’era l’occhio vigile di Maria, la Tata che, notata Giulia in difficoltà, si prodigò per aiutarla.
– Buonasera signora, ha svaligiato il supermercato?- Le chiese tra il divertito ed il canzonatorio-.
– Macché- rispose Giulia- &egrave successo che un mio cliente, parlando di arte culinaria ed essendo solo a casa questa settimana, mi ha sfidata ad esibire le mie doti di cuoca per questa sera, pensi Maria che Giorgio ancora non ne sa nulla. Avrò un gran bel daffare.-
Congedata la Tata e giocando con i bimbi li mise a letto, si erano fatte le 21 quando Giorgio, suo marito, rientrò
Giulia gli corse incontro mettendolo al corrente della situazione: a Giorgio non rimase altro tempo che darsi una lavata veloce e cambiarsi la camicia perché già il citofono al cancello suonava preannunciando l’arrivo dell’ospite.
La Jaguar di Gabriele entrò nella villa, percorse il viale e parcheggiò vicino alla scala di accesso in casa; aveva iniziato a piovere.
Giulia, bella trentenne, manager e titolare di una grande agenzia di assicurazioni, non aveva avuto tempo di cambiarsi per cui era rimasta con la gonna del tailleur e la camicia in seta bianca abbastanza trasparente e che quindi denunciava la presenza di un seno della 4 misura a stento contenuto da un reggiseno a balconcino che ne esaltava il volume.
Al suo ingresso Gabriele fece un elegante baciamano a Giulia e si presentò a Giorgio porgendogli una bottiglia di vino rosso che dall’aspetto dichiarava uno di quei prezzi esorbitanti.
Gabriele era un ingegnere di 40 anni titolare tra le altre cose di tre grandi aziende edili appena diventate clienti globali di Giulia: un colpaccio commerciale.
Era alto, atletico, molto elegante e raffinato non solo nel vestire ma anche nei modi… Insomma uno che non passava inosservato.
Giorgio non gli era da molto meno: 35 anni, avvocato, un bel fisico non atletico ma ben messo, alto giusto giusto per fare con Giulia una bella coppia ed erano sposati dal 1978. Un matrimonio d’amore con una vita sessuale ordinaria e tutto andava liscio.
Si erano appena fatte le 22 quando iniziò il rito della cena: aperitivo con un buonissimo vino bianco freddo accompagnato da tanti cubetti di formaggio coloratissimi, olive, pescetti fritti e del prosciutto crudo.
Lasciando opportunamente fuori ogni accenno ai fatti di lavoro, Gabriele informò i suoi ospiti che sua moglie era andata a stare una settimana dai genitori e che sarebbe rientrata dopo qualche giorno.
Insomma ebbe inizio la cena vera e propria che dimostrava tutta la passione che Giulia aveva profuso nel prepararla anche se si ostinava a dire che non era niente di che ed era una cena senza pretese.
Sta di fatto che, a parte la bottiglia di vino bianco usata per aperitivo, furono stappate altre due bottiglie di vino rosso e quindi la compagnia aveva sciolto i freni inibitori.
Finito di cenare se ne andarono in salotto per sorseggiare una di quelle grappe che costituivano il vanto di Giorgio.
Giulia e Gabriele erano seduti insieme su di un divano e Giorgio si era accomodato su quello di fronte quando il bell’ingegnere cominciò a profondersi in complimenti alla cuoca, allo stile che aveva usato nella preparazione della tavola ed infine rivolse i complimenti alla casa, mandando in brodo di giuggiole Giulia.
Poi rivolgendo uno sguardo a Giorgio che egli non interpretò nel senso giusto, cominciò a lodare anche la bellezza di Giulia e la sua esile e discreta eleganza: infatti Giulia era molto affascinante.
La camicia bianca in seta aveva i bottoncini giusti lasciati aperti per far intravvedere il magnifico seno.
Gabriele le pose un braccio sulla spalla e cominciò a darle dei piccolissimi baci sul collo, sul viso fino a rendersi più audace mordicchiandole il lobo dell’orecchio.
Giorgio era rimasto in religioso silenzio dapprima incuriosito e destabilizzato ma poi, via via che la pratica procedeva, questi sentimenti lasciarono il posto ad una certa eccitazione che si tradusse in un’erezione molto accentuata.
Nel frattempo le operazioni di conquista di Giulia procedevano in modo serrato e anch’essa, colta contropiede, dalla meraviglia iniziale passò ad una velata eccitazione fino a sfociare in un’eccitazione plateale.
Gabriele la stava baciando sulla bocca e lei lo abbracciò rispondendo evidentemente con molto trasporto. Gabriele con l’altra mano a disposizione finì di sbottonare la camicia ed insinuò la stessa mano nel reggiseno di Giulia raggiungendo un capezzolo ormai turgido e ritto come un chiodo.
In quel preciso momento Giulia fu assalita da una tale eccitazione che cominciò a frugare nei pantaloni del suo amante finquando riuscì ad aprire la cerniera e tirar fuori un cazzo di notevole rispetto, favorendo al tempo stesso la sua denudazione.
L’eccitazione di Giorgio raggiunse il colmo quando vide sua moglie prendere in mano un cazzo che non fosse il suo e menarlo con una maestria da prima puttana della classe fino a prenderlo in bocca lasciandosi stringere le tette e pizzicare i turgidi capezzoli.
Assistette ad un pompino magistrale: lui non ne aveva mai avuti da sua moglie salvo un brevissimo pompino quando erano fidanzati ma anche allora aveva dovuto insistere parecchio e mettere sul suo cazzo un fazzoletto!
Ora Giulia era praticamente nuda eccitatissima ed eccitantissima per effetto della situazione che si era venuta a creare.
In breve fu nudo anche Gabriele che abbracciò Giulia, toccandola dappertutto e portando i bollori femminili e quindi di tutti a mille gradi’ La fece stendere sul divano, le divaricò le gambe ed iniziò a lavorare di lingua sulla figa spalancata della sua ospite che dapprima rimase sconcertata ma dopo breve cominciò a gemere e quindi raggiunse un primo orgasmo.
Così come stava a gambe spalancate Gabriele la penetrò in modo possente dandole dei colpi di bacino molto forti che in breve tempo la portarono a raggiungere un secondo orgasmo.
Bench&egrave Giulia con suo marito non fosse mai andata oltre il primo orgasmo perché si stancava, a suo dire, in questa occasione decise di fare eccezione e prenderne quanto più ne avesse potuto.
Giorgio cominciò a rimuginare tra sé stesso se fosse proprio quello il caso di starsene con le mani in mano, o meglio spararsi solo una misera sega. Propense per una politica interventista: si spogliò e si avvicinò alla coppia reclamando i propri spazi.
Giulia finalmente glielo prese in bocca iniziando un bellissimo pompino che aveva immaginato solo nei suoi sogni.
Nel frattempo il duo aveva cambiato posizione: Gabriele si era seduto sul divano, Giulia si sedette su di lui dandogli le spalle e così fu inculata alla grande benché il suo culo non fosse avvezzo ad essere aperto in quel modo. Ma, complici gli umori abbondanti emanati dalla sua figa e da una forte dose di saliva che Gabriele aveva preventivamente distribuito sul suo buchino, quel cazzo super entrò come un ferro caldo nel burro procurando a Giulia dapprima dei bruciori e poi un forte godimento.
A Giorgio si palesò una scena che non aveva visto mai nemmeno in quei sporadici film porno che riusciva a procurarsi: Giulia era di fronte a lui completamente nuda, inculata allegramente da un cazzone XL e la figa in bella vista completamente spalancata.
Giorgio non ci mise molto ad interpretare quella scena come un esplicito invito a mettere il suo cazzo nella figa di sua moglie.
Si avvicino a quel ‘quadro’ e piano, quasi a non voler essere scoperto, inserì la sua verga nella figa della moglie mentre questa era anche alle prese con un bel cazzone nel culo. Giulia diede un urlo di piacere dato dalla sensazione di riempimento del suo organismo da parte di due cazzi che la stavano percorrendo in tutti i canali sessuali.
Giulia non aveva mai provato una cosa simile, mentre con un braccio cercava di tenersi in equilibrio sul torace di Gabriele, con l’altro tirò a sé la bocca di Giorgio ficcandogli dentro tutta la lingua che aveva a disposizione.
Come in un’alchimia non programmata il trio raggiunse all’unisono l’orgasmo, Gabriele le sborrò nel culo, Giorgio lo fece nella figa e lei si beò oltre che dell’orgasmo che la stava sconquassando anche della sensazione di sentirsi pompare dentro della calda sborra di marca diversa.
Rimasero così tutti e tre in quella posizione per circa cinque minuti cercando di realizzare cosa potesse essere successo quindi il quadretto plastico fu ‘smontato’ e le tre docce presenti nella villa furono contemporaneamente usate.
Si ritrovarono chi in pigiama, chi in accappatoio e chi vestito di tutto punto nel soggiorno e qui Gabriele baciò sulla bocca Giulia, diede una pacca sulla spalla a Giorgio e si congedò con la promessa che si sarebbero rivisti a breve anche con sua moglie.
Restati soli Giulia e Giorgio si guardarono in viso e scoppiarono in una fragorosa risata andandosene a letto dove Giulia, per chiudere la serata regalò il suo secondo pompino appassionato al marito

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