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Racconti Cuckold

Le notti di Laura 11

By 24 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Il sole sta tramontando tingendo di un rosso cupo il cielo dietro ai vigneti delle colline ove sorge questo centro benessere in cui ci siamo regalati alcuni giorni di totale relax. È stata una sua idea, o forse un’esigenza, dopo questi ultimi mesi di intenso lavoro e…!
Laura sentiva l’esigenza di allontanare la mente da tutto e tutti per qualche tempo, farsi il regalo più bello: quello di dedicarsi unicamente al proprio equilibrio.
Ora è lì, a pochi passi da me stesa sul lettino tra la piscina riscaldata e l’ampia vetrata che da sulle colline, una fila di pietre segue il corso della sua spina dorsale ed altre due sono poggiate sulle spalle. È nuda con solo un piccolo asciugamano sui glutei.

– Che ne dici se andiamo a cambiarci? – le domando

Un mugolio felino poi, senza voltarsi, risponde:

– Ancora un po’… ti prego!
– Ma non sei stufa? – le domando – Sei lì da ore ed ormai le pietre saranno fredde!
– Si sono raffreddate… ma io no! – risponde lei.

Guardo il suo corpo completamente rilassato e tento inutilmente di ricordare quante volte abbiamo fatto l’amore in questi giorni. Lontana dal resto del mondo Laura ha liberato totalmente la sua passione; lo abbiamo fatto in camera, nella sauna, in piscina… tra i vigneti. Ovunque abbiamo trovato un minimo di intimità e lei non ha mai cercato di proporre qualcuno dei nostri soliti perversi giochetti, si è dedicata completamente a me. La qual cosa non mi è dispiaciuta affatto, anche se il dubbio che Laura mi stia nascondendo qualcosa nasce dalla scoperta che da giorni non prende più le sue pillole per il controllo della fertilità. Ho notato che il blister dentro la scatola è integro ma non ho ancora affrontato l’argomento con lei.

– Ora sai cosa mi piacerebbe davvero?

La sua voce interrompe i miei pensieri.

– Una bottiglia di vino sulla terrazza per aperitivo prima della cena? – suggerisco.
– No, un massaggio… un lungo massaggio! – risponde languida.
– Un massaggio?
– Sì!

Laura porta le braccia sotto la fronte poi solleva il busto per voltarsi verso di me.

– Che dici… lo posso fare?
– Certo!
Qualcosa nel suo sguardo mi convince definitivamente, dopo giorni ho rivisto quella luce particolare che ha solo in certi momenti.
Mi alzo dal mio sdraio seguo il bordo della piscina per cercare qualcuno, in quel momento noto che siamo rimasti solo noi due lì nel solarium. Passo dinanzi alla sauna e raggiungo la saletta massaggi, come immaginavo non c’è nessuno l’orario dei massaggi è passato da tempo, sto per uscire quando la voce dal forte accento americano di un addetto mi richiama.
Non potevo sperare di meglio per Laura, chi mi si presenta è il migliore massaggiatore, si è diplomato negli Stati Uniti ed ha lavorato a lungo nelle migliori strutture della Florida.
Ci mettiamo d’accordo e lui decide di poterla massaggiare anche in solarium, tanto è vuoto a quest’ora. Mentre ci incamminiamo verso di lei noto che il nostro amico sta cercando le parole per dire qualcosa, allora lo invito parlare.

– È molto bella… ha, come dire, una pelle morbida ed un corpo muscoloso..
– Sodo!
– Sì, bella… belle forme.
– Si è già fatta massaggiare da te?
– Sì, ieri pomeriggio.

Ripenso al pomeriggio di ieri, ai movimenti di Laura e scopro che era riuscita a ricavarsi a mia insaputa il tempo per il massaggio, forse quando ero uscito per una lunga passeggiata a cavallo tra le colline.

– Solo massaggiare?

Lui mi guarda stupito, poi conferma.

– Sì!
– Strano! – noto io.

La mia domanda, in realtà non lo ha sconvolto più di tanto, è un bel ragazzo e da anni pratica massaggi alle donne di ogni nazionalità e cultura sessuale. Tant’è che dinanzi alla porta del solarium si ferma e mi domanda:

– Tu vuoi che…
– Se lo vuole lei! – confermo fissandolo negli occhi scuri, poi aggiungo – Tutto quello che ti chiede.

Lui annuisce serio poi spinge con decisione la porta ed entra. Lo seguo a distanza, in silenzio, per portarmi vicino al lettino di Laura, curioso di scoprire come sarebbe andata a finire.

Lei saluta come un vecchio amico il massaggiatore e gli richiede una specifica prestazione utilizzando il termine inglese, segno che una certa esperienza l’aiuta nella scelta.
Ben presto le mani nere dell’uomo iniziano a scorrere lente sulla schiena di Laura lucida per l’olio che vi ha steso, il contrasto delle pelli è davvero eccitante. Laura è passivamente distesa e si gode le sensazioni che quelle mani forti ed esperte le stanno donando, pare davvero intenzionata a farsi unicamente massaggiare. Lui, professionalmente, evita accuratamente i punti erogeni del corpo della mia donna, le mani giungono sino al limite dell’asciugamano sui glutei e non si spingono oltre.
Dopo averla rilassata con un lungo massaggio sulla spina dorsale e sulle spalle inizia a scendere sulle gambe e da qui ai piedi, Laura sospira ad ogni pressione più intensa delle altre ma sono gemiti che non hanno ancora nulla a che vedere con il sesso.
Sto pensando di lasciarli soli, convinto del fatto che Laura non cerca altro questa sera, quando lei sussurra qualcosa, una richiesta che lui soddisfa prontamente scostando l’asciugamano per poggiare le mani sui glutei. La cosa si sta facendo interessante: lei ha sollevato leggermente il sedere ed il respiro più veloce dimostra che non sia molto rilassata in questo momento. Le mani del ragazzo scivolano sulla pelle delle natiche e proseguono sulle cosce per poi risalire lente, ad ogni passaggio noto come le dita si spingano sempre più verso l’interno delle cosce e quando giungono al sedere dolcemente spingono tra il solco delle natiche.
Laura si lascia toccare, il fatto che non protesta è un chiaro invito a spingersi oltre, quando finalmente la mano del ragazzo si spinge tra le gambe sino a sfiorare le labbra della vulva Laura inspira a fondo quindi si rigira sul lettino.

– Non ti fermare! – lo prega con voce roca.

Lui fissa per un lungo istante il corpo di Laura poi afferra la boccetta dell’olio e lo fa colare lentamente sul seno per poi scendere sino al ventre e fermarsi sul pube. Laura geme al contatto con quel liquido ed inarca un po’ la schiena mentre dischiude le labbra. Lui rimane immobile ad osservarla, quindi lascia colare ancora un po’ di olio direttamente sull’inguine.
Subito le mani si poggiano sul busto di Laura, spargono dolcemente l’olio sulla pelle sfiorando il seno, scorrono giù verso il bacino per poi risalire lente premendo con forza. Laura ha gli occhi chiusi, inspira ed espira sempre più velocemente sin che le mani nere coprono completamente il suo seno.
Laura apre gli occhi e fissa il ragazzo.

– Continua! – la sento sussurrare

Lui abbandona il seno per scorrere la pelle sino al pube e da qui sulle gambe, quando sta per risalire Laura le apre delicatamente invitandolo. Lui non aspettava altro, spinge la mano tra le gambe di lei e raggiunge la vulva, la sfiora, la copre completamente poi ne separa le labbra delicatamente senza staccare gli occhi dal viso di Laura e dalla sua espressione sempre più ispirata e, forse, lasciva.
Quelle mani continuano a scivolare sulla sua pelle e lei si apre sempre più a loro, le gambe si separano sempre più ad ogni passaggio offrendo al giovane qualcosa di più che un semplice corpo da massaggiare. Pare che il tempo per Laura non abbia importanza, chiaramente è decisa a godersi quelle mani a lungo si che non noto la sua mano spingersi verso il ragazzo e sfiorarne i calzoni corti che indossa. Laura tasta i genitali, fa le sue considerazioni poi si rivolge a lui:

– Sei eccitato! – gli fa notare
– Sei molto bella… – risponde sicuro lui.
– Mi vuoi?

Laura si solleva dal lettino, senza attendere risposta, e si mette seduta sul bordo rivolta al massaggiatore; divarica le gambe e lo richiama dinanzi a sé per tornare a poggiare la mano sui genitali.
Mentre lei tasta attraverso i calzoncini lui si sfila la maglietta mostrando un corpo muscoloso dalla pelle nera e lucida di sudore per il lungo massaggio che le ha fatto. Quando fa scendere i calzoncini un pene scuro ed di generose dimensioni punta verso la mia donna. Laura lo ammira per un istante poi lo afferra con le mani menandolo dolcemente, pare indecisa o assorta nel constatarne le dimensioni.
Lui si spinge contro di lei, le pone le mani intorno al capo e si china per baciarla. Laura si abbandona al bacio ma non rilascia la presa delle mani sul sesso dell’uomo.
Il lettino non è il luogo ideale per il tipo di amplesso che sta prendendo forma nella sua mente.

– Mi scopi? – domanda lei.

Laura respinge dolcemente l’uomo per scivolare giù dalla seduta, si guarda intorno poi lo prende per mano per guidarlo verso dei materassini posti dinanzi all’ampia vetrata, lo fa adagiare disteso e si pone a cavallo del suo corpo. Mentre si china per baciarlo noto che lancia un’occhiata nella mia direzione, non può vedermi ma sicuramente percepisce la mia presenza poiché sorride maliziosa.
Bacia il massaggiatore strofinandosi contro di lui facilitata dall’olio che ha ancora sulla pelle, quindi sazia di baci si solleva e spinge il pube proprio sopra ai genitali dell’uomo. Stuzzicandolo con il pube strofinato sui genitali tasta con le mani il busto, poi torna ad afferrare il pene e lo stringe mentre se lo poggia sulla pelle del bacino, quando sposta lo sguardo verso il basso noto che il glande supera quasi l’ombelico di Laura. Con la vulva poggiata sui testicoli pare prendere le misure di quanto tra poco avrà dentro.
Le mani del massaggiatore ancora unte di olio si portano sul pene e lo ungono dopo averlo sottratto alla presa di Laura, lei osserva l’operazione in silenzio quindi spinge sulle gambe e si solleva portandosi in avanti. Pone il pube sopra il pene e scende lenta mentre lui lo guida dentro di lei.
Laura chiude gli occhi quando si sente penetrare, inspira e continua a scendere lentamente assaporando quella presenza sempre più “importante” dentro di sé. Ne ha preso circa la metà quando si ferma e sospira, subito le mani dell’uomo si portano sui fianchi di Laura e la trattengono mentre lui sussurra:

– Con calma… scendi piano e vedrai che ti piacerà!
– Sì… ne sono sicura! – geme lei

Laura si solleva un po’, lascia uscire il pene ma non completamente quindi torna a scendere. Poco alla volta il viso della mia donna si stravolge in un’espressione di pura eccitazione più che di reale piacere, la vedo fissare ripetutamente lo sguardo verso il proprio ventre e sul pene che la trafigge piacevolmente. L’eccitazione che prova e la dolcezza delle carezze che riceve riescono a farle ingoiare completamente nel ventre quel voluminoso pene nero.
Laura fa scendere una mano sino al pube, la apre e pone due dita intorno al sesso mentre scende, quando sente il proprio corpo contro quello dell’uomo si rende finalmente conto di quanto sia profondamente dentro di lei in quel momento. Geme soddisfatta ed inizia a muoversi su di lui.
Con la schiena eretta ed la testa reclinata all’indietro spinge in fuori il seno mentre dimena le anche, se lo tiene tutto dentro a lungo limitandosi a piccoli ma sensuali movimenti. Poi il desiderio di godere la spinge a salire e scendere con un ritmo sempre più sostenuto. Non è la prima volta che la vedo cavalcare con foga un altro uomo, ma non l’avevo mai vista salire tanto e staccarsi da lui senza lasciar uscire il membro dal ventre. Pare intenzionata a sfruttarne tutta la lunghezza con perverso piacere ma solo quando, in preda alla passione delirante, si solleva più del solito mi rendo conto di quanto poco lo sfruttasse. Laura geme ed attende impaziente che lui torni a guidarglielo dentro, ora riesce ad inglobarlo senza più alcun problema. Si fa penetrare e scende decisa gemendo quasi di dolore.
Quando modifica radicalmente la sua danza, quando la vedo chinarsi verso di lui poggiando le mani sul busto e rallentare il tempo dell’amplesso capisco che sta godendo.
Laura inarca la schiena e spinge il volto verso il soffitto, rimane immobile con gli occhi spalancati e le pupille dilatate prima di spingersi violentemente indietro ed urlare di piacere. Mentre è preda dell’orgasmo si muove sull’uomo come una folle, sale e scende gemendo ogni volta che lo prende dentro. Un orgasmo lungo e sconvolgente che le sconvolge i lineamenti del viso.
Lentamente si rilassa, rallenta la cavalcata e cerca di riprendere un respiro regolare.
Non si solleva da lui ma continua a tenerlo dentro.
Sorride languida all’uomo poi le sussurra qualcosa, dal movimento delle labbra colgo la sua richiesta.
Laura ora prende a muoversi per il piacere di lui, sa come far godere un uomo.
Lo porta verso il piacere, lo costringe a perdere il controllo, e quando ne percepisce l’imminente orgasmo solleva la schiena. Come all’inizio dell’amplesso scende tutta contro di lui, lo prende completamente dentro limitando i movimenti. Lui gode e Laura gestisce il piacere del maschio sino a farlo esplodere.
La vedo sobbalzare dallo stupore e quindi chiudere gli occhi prima di portare le mani sul capo, tra i capelli, e lasciarsi riempire l’utero dal suo sperma.

Mentre lei langue su di lui trattenendolo dentro rivedo la confezione delle pillole anticoncezionali integra e provo per la prima volta una sensazione di sconforto nel vederle scopare con un altro.

Quella stessa notte, mentre lei era sotto la doccia, le domando:

– Non te lo sei mai presa tanto dentro….
– C’eri?
– Lo sai…
– Sai che non ne è uscita una goccia tanto me lo ha spinto in fondo…
– Sei…
– Una troia?
– Sì
– È vero… ma sei stato tu a portarlo da me con l’intenzione di farmi scopare da lui!

Rimango in silenzio dopo questa affermazione.

– All’inizio mi ha fatto male…
– Poi? – domando
– Mi hai visto godere… no?
– Sì.

Laura esce dalla doccia splendida come sempre, sposta lo sguardo sui miei occhi poi mi domanda.

– Avanti… cosa c’è?
– Nulla… è che…
– Hai trovato la confezione di pillole intera… vero?
– Sì!
– Ne ho due!
– Due? – domando stupito
– Sì, che effetto ti ha fatto immaginarmi ingravidata da lui?
– Brutto!

Laura sorride poi mi bacia mentre sussurra:

– Questo è l’unico limite che non supererò mai!

Era la notte di Giovedì 10 Giugno

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