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Racconti Cuckold

Le notti di Laura #8

By 26 Marzo 2009Dicembre 16th, 2019No Comments

La mano di Laura si muoveva attenta tra le gambe divaricate; seduta sul bordo della vasca ancora piena mi volgeva la schiena ma una fugace occhiata lanciata attraverso la porta socchiusa aveva attivato la mia fantasia. Avvicinandomi sempre di più cercavo di raggiungere il punto in cui era chiaramente diretto il suo sguardo, fissavo quella mano che pareva sfiorarne la pelle mentre l’altra era poggiata morbida sul ventre. Mi avvicinai ancora, in silenzio.

Poco alla volta riuscii a scorgere cosa teneva in mano.

– Ti aiuto? ‘ sussurrai alle sue spalle.

– Se vuoi’

Non ero riuscito a sorprenderla.

Laura mi porse il rasoio e si sistemò in modo da facilitarmi il compito.

Poggiare l’affilata lama sulle sue morbide ed intime labbra ha da sempre generato in me sentimenti contrastanti: eccitazione e timore insieme. Non era la prima volta che la radevo intimamente ma continuavo a stupirmi di come lei si aprisse senza riserve a me, alla mia mano ed ai suo lenti movimenti dimostrandomi un’assoluta fiducia.

– Tremi! ‘ mi fece notare

– Emm’ ho sempre paura di farti male.

Laura restò in silenzio mentre facevo scorrere la lama proprio sul bordo delle grandi labbra.

– Tu non potrai mai farmi del male’ – aggiunse poi.

– Sì, ma non mi sento tranquillo a far scivolare questa lametta sulla tua pelle’ questa pelle in particolare.

– Non ti eccita farmelo? ‘ domandò lei maliziosa

– Sì!

– Continua!

Spostai la lametta su di un’altra zona ancora coperta dalla schiuma di sapone e la feci scorrere lenta,

– E a te? ‘ domandai

– Molto! ‘ rispose sincera.

Laura era completamente rilassata mentre io non lo ero affatto.

– Ti stai preparando per qualcosa di particolare? ‘ domandai

– Sì! ‘ rantolò lei

Raccolsi dell’acqua calda dalla vasca con la mano e la feci cadere sul pube.

– Cosa? ‘ domandai

Laura si limitò a sorridere.

Poggiai quindi il rasoio sul bordo delle grandi labbra e lo feci scivolare lento verso l’alto.

– Racconta! ‘ la incitai

– Non lo immagini?

Abbandonai il rasoio per tornare con la sola mano sul pube glabro, ne divaricai dolcemente le labbra alla ricerca della sua più intima essenza.

– Sei’ eccitata!

– Sì!

– Stai pensando a’

– Non so pensando a nulla. ‘ ammise lei ‘ e’ tu? ‘ domandò infine

– Alla tua pancia piena di sperma’ – ammisi

Lasciai scivolare il dito sul clitoride strappandole un gemito prima di spingerlo dentro di lei.

– Sì, sei proprio eccitata.

Laura non rispose ma si sporse indietro per poggiarsi a me. Era un chiaro invito, iniziai a masturbarla con sempre maggiore intensità sino a farla godere. Furono sufficienti pochi minuti di questo supplizio per strapparle un orgasmo al termine del quale scivolò dentro la vasca sino a farsi sommergere.

– Vieni qui!

Disse con un tono che non ammetteva repliche emergendo dall’acqua.

Mi avvicinai e lei prontamente avvicinò le mani ai calzoni liberando il mio sesso tanto eccitato da far male.

Senza preamboli mi ritrovai nella sua gola con la lingua che impazzava sul glande, Laura iniziò a succhiarmi con un passione irresistibile, tanto da portarmi ben presto alle vette del piacere.

Eiaculai in parte in nella sua gola ed in parte sul suo viso prima di sedermi esausto sul bordo della vasca dentro la quale mi scrutava una Laura sorridente.

Restammo a fissarci a lungo, quindi recuperata un minimo di lucidità le domandai:

– Cosa vuoi per cena? ‘ intenzionato a scegliere il vino da aprire.

– Ceno fuori questa sera. ‘ rispose lei ‘ Aiutami ad uscire’ – aggiunge porgendomi la mano.

Laura uscì elegantemente dalla vasca, quindi indossò l’accappatoio prima d’iniziare la lunga asciugatura dei capelli. Dopo qualche istante, guardandomi attraverso lo specchio mi domandò:

– Non mi chiedi dove vado?

– No, sono sicuro che me lo racconterai dopo.

– Promesso! ‘ terminò lei.

Rimasi ancora ad osservarla mentre si vestiva, cercando d’intuire cosa aveva in programma dai capi che sceglieva e coordinava.

Le calze, la biancheria sexy, la gonna aderente con uno spacco degno di nota, il top di seta’ tutto lasciava intuire una serata di pura trasgressione.

-Esco! ‘ annunciò poco dopo. ‘ Non so a che ora torno’ non mi aspettare! ‘ aggiunse

La salutai ed iniziai ad immaginare la sua serata sempre più eccitato.

Rientrò poco dopo la mezzanotte, un po’ presto per una serata di passione a meno che non l’avesse consumata immediatamente, ma lei era una continua sorpresa.

– Già qui? ‘ le domandai

– Sì! ‘ rispose lei chiudendosi la porta alle spalle.

Il suo aspetto non lasciava trapelare nulla.

– Com’&egrave andata?

– Bene, anzi’ benissimo! ‘ rispose immediatamente.

Laura mi raggiunse sorridente, quindi senza aggiungere altro mi baciò sulle labbra cercando immediatamente la mia lingua.

– Mi hai promesso di’ – le feci notare tra un bacio e l’altro.

– Cosa?

– Di raccontare’ tutto!

Laura sorrise, quindi si allontanò di un passo da me per levarsi la giacca che lasciò cadere sulla poltrona.

– Ho passato una bellissima serata con Elena!

– Elena?

– Sì, non posso uscire con un’amica ogni tanto?

– Certo’ &egrave che’

– Cosa?

– I tuoi preparativi’

Laura arretrò ancora di un passo sfilandosi il top di seta, quindi mentre si slacciava la gonna ammise:

– Erano per te!

Con indosso la biancheria e le calze autoreggenti si adagiò contro il mio corpo, quindi sollevando lo sguardo aggiunse:

– Questa sera voglio te’ dentro!

La strinsi tra le braccia e la baciai prima di slacciarle il reggiseno.

– Dove? ‘ le domandai

– Dove vuoi, come vuoi, ma adesso!

La guidai in camera con una mano sulla spalla e gli occhi sui suoi glutei che danzavano dinanzi a me. Mentre si sedeva sul bordo del letto le domandai ancora:

– Cosa vuoi?

– Lo sai!

– Amore o Sesso? ‘ insistetti

Lei chiuse gli occhi per qualche istante poi rispose sincera:

– Sesso!

– Bene! ‘ risposi

Mi spogliai di tutti i vestiti prima di raggiungerla, lei mi attendeva seduta con le gambe divaricate e le mani poggiate sul materasso, l’espressione del suo viso era seria, concentrata su di me.

– Se volevi solo sesso’ perché non lo hai cercato in giro?

Le domandai mentre avvicinavo il membro alla sua bocca.

Lei non rispose ma dischiuse le labbra e cinse con esse il glande prima di spingere avanti il viso per ingoiarmi completamente.

Rantolai di piacere, la sua bocca calda ed accogliente sa dare sensazioni uniche. Non potevo sottrarmi alle sue attenzioni, anche perché non avevo alcuna intenzione di rinunciarvi. Le repentine e forti aspirazioni unite all’abile gioco della lingua mi stavano portando rapidamente all’apice del piacere, se abbassavo lo sguardo e guardavo quelle labbra su di me, parzialmente nascoste dai capelli, rischiavo di perdere ogni controllo.

Con uno sforzo doloroso ma necessario mi allontanai da lei.

Laura mi fissò stupita e delusa.

– Non ti piace?

– Troppo! ‘ ammisi

– Allora torna qua’ – si offrì invitante.

– Solo se hai sete’- la schernii

– Abbiamo tutta la notte, vieni! ‘ ansimò lei.

Mi avvicinai solo per spingerla con la schiena sul letto, quindi mi misi a cavallo su di lei con il membro sopra il viso.

– Lecca!

Laura non si fece pregare e prese a far scorrere la lingua sotto l’asta per tutta la sua lunghezza senza trascurare la base dei testicoli. Portai in quel momento il braccio dietro di me, verso il bacino della mia donna e feci scorrere la mano sino all’inguine e da qui sotto gli slip sul pube.

– Sei fradicia’ – le feci notare.

Lei si limitò a guaire mentre mi leccava.

Iniziai a masturbarla giocando con il clitoride e a spingerle ogni tanto un dito dentro, lei non perdeva il ritmo nonostante tutto e la sua lingua scorreva sul mio sesso regolare ed impietosa mantenendomi in uno stato di perenne godimento. La tentazione di spingerglielo in gola e venire era forte, ma il mio piacere doveva aspettare quello di Laura.

Approfittando di suo gemito di piacere le domandai ancora:

– Non mi hai detto perché sei tornata a casa così eccitata’

– Sesso! ‘ riuscì solo a dire lei.

– Quello lo trovi quando vuoi e dove vuoi’ da me vuoi amore’ ricordi?

Laura divenne improvvisamente seria, tanto che percepii la vagina contrarsi intorno al mio dito dentro di lei. Ci fissammo a lungo negli occhi in quella posizione che tutto lascia pensare tranne che ad una profonda e silente intesa. Quindi mi sollevai da lei e la invitai ad alzarsi.

– Spogliati! ‘ la pregai.

Laura si alzò dal letto e si sfilò lentamente il reggiseno e gli slip, mi sorrise e si spostò verso la cassettiera dove tiene la biancheria, prese un pacchetto di profilattici e me ne offrì uno.

Laura predilige rapporti completi non protetti quando conosce a fondo l’uomo che sta per scopare, quindi la sua offerta aveva un solo scopo, quello che avevo inteso nei suoi occhi poco fa.

Infilai il profilattico mentre lei si sistemava a carponi sul letto, mentre mi posizionavo dietro di lei sollevò il sedere e spinse il viso sul cuscino. Le sue natiche erano invitanti e le divaricai trovandomi dinanzi alla vulva fradicia e, poco sopra, lo sfintere che fremeva.

Non era semplice, infilai due dita nella vagina e raccolsi parte dei suoi copiosi umori quindi li spalmai sullo sfintere prima di spingerle un dito nell’ano. Laura rispondeva bene, gemeva vogliosa e spingeva tanto da dilatarsi.

Dolcemente poggia il membro contro quella parete chiusa ma cedevole e spinsi. Iniziai ad entrare lentamente con un certo sforzo nonostante i suoi gemiti che di piacere avevano ben poco in quel momento nonostante le parole d’incitamento a non fermarmi.

Poco alla volta mi ritrovai quasi completamente nelle sue viscere, Laura tratteneva il respiro da tanto tempo che iniziavo a preoccuparmi. Uscendo da lei percepivo il suo corpo rilassarsi e richiudersi dinanzi al mio pene.

– Continua! ‘ rantolò lei

Tornai a spingere sempre con dolcezza per penetrarla analmente ancora una volta, e poi ancora sin che non divenne sempre più aperta.

– Adesso’ – iniziò lei

– Adesso? ‘ domandai

– Non sento più dolore’ scopami’

L’afferrai per i fianchi e presi a muovermi nelle sue viscere con maggiore decisione stimolato dai versi che sentivo giungere dal viso premuto sul cuscino. Laura stava godendo, tutto il suo corpo dimostrava un piacere intenso tanto eccitante per me da rendere davvero difficile resistere a quel luogo stretto e caldo in cui mi ero infilato.

L’orgasmo di Laura giunse all’improvviso, non me lo aspettavo così presto e devastante. Sentivo i suoi umori vaginali contro i testicoli ogni volta che mi spingevo in lei e le contrazioni interne erano tanto intense da impedirmi ogni movimento quando il piacere si faceva più intenso. Laura gemeva e rantolava frasi senza senso mentre tutto il suo corpo era preda di violente convulsioni. Oramai ero talmente concentrato su di lei e sul suo piacere da essermi scordato del mio, riuscivo a muovermi con decisione e regolarità a tempo con i suoi spasmi. Potevo continuare per ore’ pensavo!

Quando lei crollò esausta restai immobile lasciando che il membro si sfilasse da solo dalle sue viscere. Lei si distese dinanzi a me, supina con le gambe divaricate e restò a lungo immobile prima di ruotare su se stessa.

– Riempimi’ ti prego!

Il viso di Laura stravolto e sudato era quasi irriconoscibile mentre si disponeva dinanzi a me e spalancava le gambe.

Mi sfilai il profilattico e mi sistemai sopra di lei assumendo insieme la più classica posizione dell’amplesso.

Laura mi baciò mentre la penetravo, entrai in una cavità tanto umida e dilatata da non provare nulla dopo essere stato a lungo nel suo ano; ma lei sa come muoversi sotto ad un uomo per farlo godere.

Il bacino ed il pube orbitavano intorno al mio membro quando entravo in lei, la sentivo contrarre con forza gli addominali in un estremo tentativo di donarmi sensazioni uniche. Lei &egrave brava ma il suo viso, i suoi occhi colmi di piacere, la sua voce’ sono lo stimolo più eccitante.

– Vieni anche tu’ – la pregai

– Non’ non so se ci riesco’ – ammise

Laura si muoveva sotto di me per farmi godere. Con gli occhi fissi su di me attendeva solo di sentire il mio seme invaderla ed ero deciso ad accontentarla.

– Lo vuoi in pancia? ‘ le domandai gemendo

– Sì’

Dopo questa frase sentii la sua mano spostarsi verso il pube, cinse con due dita il mio membro che scivolava dentro di lei quindi prese a stimolarsi il clitoride. Non era da Laura questo gesto, ma lo intesi come un regalo ed aspettai con dolore gli esiti.

Sentire che si toccava sotto di me era un ulteriore stimolo alla mia fantasia il tutto unito alle contrazioni del suo corpo che stava cercando un nuovo piacere. Finalmente lei inspirò a fondo inarcando la schiena, era troppo, davvero troppo per me che eiaculai immediatamente nel suo ventre.

Raggiungemmo un orgasmo simultaneo, il suo meno intenso del mio ma era il secondo della serata. Nemmeno lei poteva pretendere di più dal proprio corpo.

Mi svuotai dentro di lei tenendomi in equilibrio sulle braccia tese, quindi mi lasciai cadere per abbracciarla. Rimanemmo abbracciati, uno dentro l’altra, a lungo prima di separarci.

– Orgasmo anale’ non lo avevi mai cercato! ‘ le feci notare mentre si alzava dal letto.

– No’ avevo torto!

Ammise lei mentre usciva dalla camera con la chiara intenzione di chiudere, almeno per il momento, il discorso.

Le lasciai assorbire queste nuove sensazioni in pace, conoscendola bene ero conscio delle sue reazioni. Nel frattempo mille domande iniziavano a stimolare la mia fantasia.

Era la notte di Sabato 28 aprile

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