Skip to main content
Racconti Cuckold

Lo stallone del marito della collega

By 23 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Io e mia moglie ci scambiamo tante fantasie, ed ecco una sua che quasi quasi mi è sembrata vera!
Stavamo sul divano una sera davanti la tv. Una normale serata dopo cena, e mentre guardavano la tv senza nessun interesse, mi ricordo che il tardi pomeriggio era finito con un diluvio che aveva bloccato tutte le strade.
A questo pensiero mi venne di chiedere a mia moglie, che si chiama Federica, se si fosse bagnata dato che stava senza auto e senza ombrello.
Federica mi disse che le aveva dato un passaggio la sua collega Lorella, visto che il marito la veniva a prendere.
Io annuì, facendo capire la loro gentilezza, e contemporaneamente scherzai… dicendo.. peccato che c’era anche la collega Lorella…
Federica, rispose :”Infatti.. comunque, ha accompagnato prima la moglie Lorella e poi mi ha portato a casa!”.
Io : “Davvero? E come mai?
Federica : “La mia collega aveva urgenza a ritornare a casa, e poi il marito (di nome Giorgio) doveva ritornare in centro, e quindi ho accettato di passare per casa sua e poi farmi portare a casa.”
Io : “Quindi siete stati soli soletti sotto una pioggia che nascondeva tutto?”
Federica : “Si… le stesse parole di Giorgio. Pensa che dopo aver lasciato la moglie mi dice che questo tempo è il tempo perfetto per fare pazzie in auto!”
Io : “ E tu????”
Federica : “Quali pazzie, Giorgio? L’unica pazzia è stare in giro con questo tempaccio!”
Giorgio : “Beh, non mi dire che ti sei scordato i tempi di quando da giovani ci si divertiva in auto? E la pioggia aiutava a creare un atmosfera di complicità?”
Federica : “Ah.. (ridendo) questo facevi con Lorella?
Giorgio: “Magari.. lei continua ad essere pudica e moralista, mentre a me piacciono tante le trasgressioni!”
Federica : “Sarebbero queste trasgressioni?”
Giorgio : “Beh a spiegare è difficile, ti posso indicare cosa mi piacerebbe fare e se a te va, lo fai senza problemi”
Io, interruppi il racconto. E con meraviglia di un godimento a mille, chiesi se era tutto vero oppure visto che in tv non faceva nulla, le piaceva prendere il posto di una soap-opera. Mia moglie Federica con gli occhi mi fece capire di stare zitto, perché se ci pensava due volte non avrebbe continuato a parlare. Mi zittii… ed ascoltai.
Federica si avvicino sul divano, e mi cacciò l’uccello dalla tuta menandolo piano, dolcemente, ed io socchiusi gli occhi per godermi la sua mano ed il suo racconto.
Federica riprese il racconto.
Federica : “Dai Giorgio, ti va di scherzare? “
Giorgio : “Si è un gioco erotico da buoni amici, incominciamo?”
Federica : “Ok, dai… poi lo diciamo a Lorella!!!!”
Giorgio : “Si.. così lei si vergognerebbe di venire a lavoro. Dai incominciamo?”
Federica : “Ok.”
Giorgio: “ Siamo ancora in periferia, alzati la gonna e fammi vedere il colore del tuo slip”
Federica ridendo, si guardò intorno, effettivamente le luci erano lontane e l’acqua copriva tutto. Si alzo dolcemente dal sedile e si tirò la gonna. Uscivano le sue gambe già senza calze per questa estate arrivata velocemente.
Giorgio accese la luce di compagnia e diresse il foro del dispositivo verso lo slip.
Incominciarono a ridere, e Giorgio ringraziando per l’accettazione del gioco, esagerò :”Ok. Al primo semaforo ti togli lo slip e rimani con la gonna alzata.”
Arrivarono al semaforo e Federica eseguì eccitata del gioco alla lettera. Anzi, cosi mi disse, lo slip lo lanciò verso di lui per provocarlo.
Sorridendo, Giorgio mise le mani tra le gambe di Federica. Federica allargava le gambe e Giorgio guidando con la sinistra, strofinava le dita della mano destra sulla figa.
Federica, mi disse che fecero un bel giro in periferia in tal modo. La pioggia copriva tutto e lei godeva tanto, pensando che poi me lo avrebbe raccontato.
Io in silenzio la pregai di continuare il racconto. Il mio uccello non ce la faceva più e non potevo venire altrimenti rischiavo di rovinare tutto.
Giorgio si ferma ad un parcheggio un po distante al centro commerciale vicino il nostro paese. Si sbottona il pantalone e dice :”Ecco questo è l’uccello che la tua collega Lorella assaggia quando ha voglia!”
Federica : “Però, si tratta bene. Ma lo sa curare come lo tratto io?”
Giorgio : “Bah.. fammi vedere”
Federica, interrompe il racconto e mi dice con la gola secca dall’eccitamento : “Vuoi sentire e vedere come l’ho leccato?”
Ed io: “.. Si…. Ma mi devi far vedere pure come lo hai fatto venire!”
Federica, annuì… Si avvicino più vicino e spostandosi i capelli con le labbra aperte se lo mise tutto in gola. Spingeva con la bocca per inumidirlo tutto mentre la lingua sentiva tutto il sapore.
Incominciò un altanelarsi di ingoio e leccata, dolcemente, e mi faceva capire che si soffermava ad assaggiarlo per sentire i suoi sapori.
Poi Federica incominciò ad andare più veloce ed incominciò a chiamarmi con il nome del marito della collega. Mi faceva immaginare la scena. Ed io la ringraziavo mentre godevo di farmi vivere insieme a lei la sua avventura.
Mi fermo… e guardandomi negli occhi mi disse :”Giorgio sai mi è venuto così.”
Capì che stavo venendo e lo prese in bocca.. Era stupenda.. ingoio tutto.. dolcemente senza fretta.. e dolcemente succhiava e leccava.
Alla fine, baciandomi, mi dice : “Bevi.. è ancora caldo. E’ da parte di Giorgio”
Ci baciammo, tanto, appassionatamente. Amavo la sua complicità. Non mi interessava se era vero o falso, ma amavo quanto mi dava per farmi stare bene. Continuai ad accarezzarla, dedicandomi a lei.

Leave a Reply