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Racconti CuckoldTrio

Michele il mio ex e amico di mio marito 18

By 10 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Prima di cominciare la puntata numero 18, staff Rupescissa permettendo, voglio ringraziarvi per essere diventati tanti, evidentemente vi siete passati voce, in quanto il clou della 17a puntata non l’avevo mai raggiunto, ossia 3000 lettori, in meno di 24 ore, e questo ve lo dico, in quanto quel 3000 per me, dopo le prime puntate, e aver visto che ciò che scrivevo piaceva, è stato lo start per pubblicare la puntata successiva, e questo avveniva normalmente dopo 3 o 4 giorni di pubblicazione, e sì che le mie puntate non sono nemmeno corte. Fortunatamente non mi avete colto di sorpresa e quindi sono già pronto a pubblicare la 18a, ce l’avevo già pronta, ma ! questa volta voglio io qualcosa da voi, perchè il tutto non resti sterile, ossia 1) vorrei sapere qual’è la puntata che più vi è piaciuta e perchè, 2) qual’è quella che più non vi è piaciuta e perchè, 3) quali situazioni non ci sono state e che invece avreste voluto che ci fossero state e perchè, 4) se avreste voluto vivere qualche situazione di quelle descritte, o se le avete vissute proprio, 5) se ritenete che sia tutta fantasia e perchè, 6) eventualmente cosa ci avete visto di fantastico, poco razionale e irrealizzabile in ciò che ho scritto. Naturalmente queste domande hanno come obiettivo quello di migliorarmi per Voi, ma non mi chiedete situazioni di violenza, sporcizia o incesto che non ci riesco proprio, in quanto quello che scrivo io l’ho vissuto davvero, così come altre situazioni che non ho ancora descritto, il mio apporto descrittivo stà solo nell’aver colorito quelle situazioni che ci sono state davvero e nel mettermi dalla parte del lettore quando scrivo, cercando di essere il più chiaro possibile, senza lasciarlo con i dubbi, tant’è che lo rileggo da lettore un sacco di volte prima di pubblicarlo. Sò benissimo che a certi altri autori, di cui per riservatezza non menziono il nick, i miei racconti non sono piaciuti molto, invece a me i loro sono piaciuti tanto, solo che arrivato in certe situazioni a me non consoni, interrompevo la lettura, ma non per questo giudicavo l’intero racconto.  P.S. Naturalmente sarebbe cosa gradita, se la persona che mi scriverà, con le sue risposte, si qualificasse uomo o donna, questo sempre per migliorarmi. Se non risponderete alle mie domande, come in un romanzo giallo interrompo il racconto e non saprete mai chi è l’assassino, (scherzavo).  Le vostre risposte e commenti le potrete mandare a francy_1950@libero.it avrete capito da soli che questa francy è la famosa Fra protagonista reale, in carne ed ossa non è fantasia, così come non sono fantasie le situazioni da me descritte che sono Michele. Due cose ancora, UNO, sempre a giustificare la mia precisione, la puntata 14 ha avuto un numero di lettori inferiori a 3000 in quanto in quel giorno feci l’errore di pubblicare la 14 e la 15 insieme e voi, come in un film giallo volevate arrivare subito alla fine. DUE ho notato che alcuni autori all’interno dei loro racconti hanno un numero di lettori molto superiore al mio, alla mia ambizione la cosa non stava bene, e non mi spiegavo il motivo, ma poi mi sono rassicurato vedendo che quel numero di lettori era la sommatoria delle puntate all’interno dello stesso racconto, per cui, se anche io lo avessi scritto con le stesse modalità, il mio numero di lettori ora dovrebbe essere di 75395 lettori. E VAI

              Michele il mio ex e amico di mio marito 18

Racconta Fra

Era strano, non avrei mai pensato che in vita mia potesse succedermi una cosa del genere, io, che avevo portato una donna nel letto di mio marito chiedendogli di scoparla, ma non perchè fosse mia sorella, ma proprio il fatto in sè. Mah ! certo è, che con Michele una cosa del genere non sarebbe mai successa, era evidente, che sì, a mio marito volevo bene, ma sessualmente non me ne fotteva un cazzo, poteva chiavare con chi voleva e se non gli permettevo di portarsele in casa era solo perchè non volevo distrazioni per Michele, a parte il fatto, che chi cazzo doveva portarsi quello ?  dipendeva dalla mia fica e pur di averla si sarebbe anche fatto inculare. Ma ve lo immaginate ? Io, che avrei dovuto essere gelosa di mio marito, mi rendevo conto che di mio marito non me ne fotteva un cazzo e a chi ci tenevo invece ? a Michele che è il mio amante, certo che devo essere proprio una grandissima zoccola, ha ragione Michele. Lasciai Rita a letto con mio marito e mi andai a mettere fra le braccia di  Michele prendendogli il cazzo in mano, anche se moscio, in quanto, quando si sveglia vuole sempre sentire le mie mani sul suo cazzo. Al mattino ci svegliammo, Michele non trovò Rita con noi, mi chiese spiegazioni e gli dissi ciò che era successo la notte. Ci alzammo e trovammo Rita e Guido che erano già pronti per andare in stazione, era tardi, non potevano aspettare che ci preparassimo anche noi, e quindi ci salutammo lì in casa, io mi detti i soliti bacetti sulla guance con mia sorella chiedendogli se gli era piaciuta la pur breve vacanza, e lei mi rispose che era stata bellissima, se ne andava con un buon ricordo, e che avrebbe messo al corrente di ciò che aveva fatto con noi e in particolare con Michele, il suo Mario, vedendo se avrebbero potuto organizzare un’altra pur breve sortita da noi, ma stavolta insieme al suo amante. Mentre si salutava con Michele mi guardò come se mi stesse chiedendo il permesso a qualcosa che sapeva mi avrebbe dato fastidio, e siccome stava partendo gli feci di sì  con la testa, e anche Michele se nè accorse, tant’è che gli buttò le braccia al collo e si slinguarono abbondantemente sotto i miei occhi,  mentre gli accarezzava il cazzo da sopra i pantaloni e quasi con le lacrime agli occhi gli diceva ” mi mancherà tanto “. Guido e Rita andarono via e io e Michele cominciammo a organizzarci per la giornata, Michele già sapevo che aveva da fare e che sarebbe dovuto andar via, ma prima che se ne andasse gli dissi

Discorsivo

– che ne dici di telefonare a Marco per organizzare per stasera ?
– sei una zoccola stai morendo dalla voglia di farti il cazzo del mulatto vero ?
– mbè ti dirò, non è tanto per il cazzo del mulatto, in quanto il tuo a parte il colore, mi soddisfa e se fosse possibile me ne andrei in giro sempre con il tuo cazzo nella fica o nel culo, invece è la voglia di farlo con tre contemporaneamente e la voglia di farmi vedere da mio marito quanto è troia la donna che si è sposato che mi stuzzica.
Michele telefona a Marco e dice
– ciao Marco stavo quì con Fra a parlare con lei di quella promessa che ci facesti, stasera sarebbe possibile incontrarci tutti e tre con quel ragazzo mulatto che fà il benzinaio ?
– certo, hai fatto bene ad avvisarmi così con una scusa mi tolgo mia moglie davanti ai coglioni dicendogli che può andare a far visita alla madre, che sta a 200 kilometri da quì e che, data la lontananza, comporta che tutte le volte resta lì a dormire, così facciamo contenta anche lei, allora stasera vi aspetto e battezziamo la tua Fra ?
– mbè certo, con tre contemporaneamente con l’ha mai fatto, quindi sì che la battezziamo.
– allora preparo per quattro ?
– no per cinque in quanto c’è sempre Guido il marito che vuol vedere le capacità della moglie, e ci tiene a documentare tutto, fotografando la moglie con tre cazzi dentro, sai, è anche giusto che lo faccia ti pare ? arrichisce il curriculm della moglie
– e delle sue corna
– certo, ormai quelle sono arrivate in cielo.

Racconta Fra

Dopo un pò ritornò Guido e lo mettemmo al corrente del nostro programma per la sera, lui felicissimo come un bambino a cui i genitori avevano detto che lo avrebbero portato al luna park, disse che sarebbe subito uscito per andare a comperare le nuove batterie per la fotocamera, e disse a Michele  – perchè non tieni in allenamento Fra per stasera e te la scopi un pò mentre io vado a comperare le batterie nuove ?  visto che giustamente, mi chiedete sempre che volete stare un pò da soli per avere la vostra privacy ? perchè non ne approfittate ora che io ho da fare ?

Era veramente strano, non riuscivo a capire se mio marito si comportava così, perchè era veramente un coglione, o l’eccesso di amore nei miei confronti gli faceva desiderare che io sborrassi con altri visto che con lui non ci riuscivo, o gli piaceva tanto sapere che gli mettevo le corna fino al punto da darmi anche una mano nel mettergliele, e dire a Michele di chiavarsi la moglie per tenerla in allenamento per la sera, dove l’avrebbe vista farsi chiavare da tre cazzi contemporaneamente, e dove nessuno dei tre sarebbe stato il suo, quando secondo me, sarebbe dovuto essere un suo dovere, tenermi in allenamento. Ma non me ne fotteva un cazzo, l’importante che io chiavavo e sborravo con il mio uomo. Ma prima che io glielo chiedessi, Michele mi anticipò dicendo

Discorsivo

– Guido penso che siccome io da domani devo mancare un pò di tempo, e a tua moglie lo sai che ci tengo, credo che per evitare che passi da un letto all’altro durante la mia assenza, dovresti imparare a farla godere, quindi perchè non ti impegni anche tu ? Vieni che ti faccio vedere intanto come devi leccargli la fica. Fra apri le gambe, allora devi cominciare ad accarezzarla molto delicatamente fra le cosce e baciarla vicino la fica, poi devi cominciare a leccarla nei pressi della fica come sto facendo io, dai fai quello che sto facendo io, ora succhiagli il clitoride sì così, ora mettigli un dito insalivato in culo e muovilo come se fosse un cazzo, e continua a leccare, ora falle diventare due quelle dita, sì così, continua a succhiare il clitoride sì così, vedi come gli sta piacendo vedi come ti spinge la fica in bocca ? ora falle diventare tre quelle dita, sì così, bravo così, ora prendi la sua mano e mettigliela sulla fica, vedi che te la sta aprendo ? sai cosa vuol dire ? che gli sta piacendo, sì ora leccagli il clitoride, sì così, vedi come ti sta spingendo la fica in bocca, nel frattempo Fra diceva
– sì continuate, mi sta piacendo me la state toccando e leccando in due, le sento le vostre bocche e le vostre dita e le vostre lingue, dai spingi più dentro le dita che hai nel culo, sìììììììììììììììììììììì, cosìììììììììììììììììììììì, continuateeeeeeeeeeeeeee, sborrooooooooooooooooooooooo
– hai visto come l’hai fatta sborrare tu stavolta ?
– allora ora posso scoparmi anch’io mia moglie ?
– ma tu sei scemo ?
– quando, come e dove scoparti tua moglie lo decido sempre io, che cazzo hai capito ? che ora tua moglie la darà anche a te come la dà a me ? ehi scemo ma che cazzo hai capito ?
– no, no, scusa Michele
– io ti ho insegnato questo perchè quando non ci sono io, ti dirò, se, e quando farlo
– ok ok e, se poi vuole il cazzo ?
– embè credo che almeno quello lo sai fare, di metterglielo dentro e fare dentro e fuori
– sì sì
– ok poi staremo a vedere

Racconta Fra

In questi momenti ero contenta di aver scelto Guido come marito, sì, perchè questo fatto mi permetteva di fare la troia con Michele e quindi prendermi il cazzo che più mi piaceva senza problemi, e anche perchè fare la puttana per Michele ne valeva la pena, Michele quando gli chiedevo di farmi scopare con qualche altro, non mi diceva mai di no, però ci teneva che lo conoscesse prima lui, e dopo che mi dava l’ok, mi diceva quello che dovevo fare e fino a che punto potevo arrivare, cosa indossare, come comportarmi, come parlare, e cosa dire. Insomma, una volta che mi metteva i suoi limiti mi lasciava andare a fare la puttana anche con altri, e così piaceva a me, così avrei voluto un marito,  partecipe delle voglie della moglie e non lasciarmi decidere a muovermi da sola come faceva lui. Guido andò via a comperare le batterie e Michele mi chiese :

Discorsivo

– Cosa vuoi fare ?
– Ma che domande ? accontentiamo mio marito o no ?
– Quanto sei troia ! Ora te ne sei accorto ? Ce ne hai messo di tempo. Senti ho un desiderio.
– Quale ?
– Una cosa che mi ha raccontato una mia amica puttana come me, che ha fatto con quello che se la scopa, all’insaputa del marito e lo voglio fare anch’io a Guido
– e cioè ?
– adesso il ti faccio un bel pompino, ma al momento di sborrare tolgo la bocca e metto un bicchiere e ti faccio sborrare nel bicchiere
– perchè ?
– per due motivi, primo perchè così durante la giornata ogni tanto vado ad insaporirmi la bocca e poi perchè quando arriva Guido mi piace baciarlo con il sapore della tua sborra in bocca, e mi piace anche che lui la riconosca.
– perchè ?
– perchè così mi sento meglio, mi sento più puttana.
– d’accordo, allora dai, prendimelo in bocca e succhia zoccola, poi ti avviso io, oltre al fatto che tu, con la tua esperienza te ne accorgi da sola che sto per sborrare e ci metti il bicchiere sotto.

Racconta Fra

Glielo presi in bocca e cominciai a leccarmelo, mi è sempre piaciuto guardare negli occhi, colui il quale in quel momento ha il suo cazzo nella mia bocca e la cui sborrata dipende solo dalla mia bocca, dalla mia lingua e dal mio saperci fare con il cazzo, sì, questo mi soddisfa e mi fà colare la fica. In quel momento avrei voluto stare seduta con la fica o con il culo su un bel cazzo o avere qualcuno che me la leccasse, mentre avevo il cazzo di Michele in bocca che mi stavo leccando con tanta passione. No, fare un 69 con Michele no, essere leccata la fica da lui mentre io mi dedicavo al suo cazzo no, volevo che lui stesse lì solo a godere delle mie leccate senza distrarsi dedicandosi alla mia fica, volevo vedere le sue smorfie di piacere stimolate dalla mia lingua, dalla mia bocca e da ciò che gli dicevo mentre me lo leccavo, o mentre lo guardavo negli occhi e gli sorridevo piena di soddisfazione nell’avere quel signor cazzo in bocca che diventava durissimo grazie alle mie qualità di grandissima zoccola, tant’è che gli dissi

Discorsivo

– allora ti piace la bocca della tua bocchinara, posso fare la bocchinara ? ne troverei clienti ?
– sì Fra sei una bocchinara tu sei una vera zoccola ci sai fare con tutto il tuo corpo, tu non sai stare senza il cazzo, ecco perchè uno non ti basta mai
– sì è vero, Michele tu mi conosci molto meglio di mio marito con il quale stò da vent’anni, ora ne vorrei un’altro che si dedicasse alla mia fica così come sai fare tu
– sì Fra continua così tienilo vicino alle labbra mentre parli, che il loro movimento mi stimola e sto per sborrare, dai avvicina il bicchiere sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiìiiiiiiiiiiiiii sborroooooooooooooooo

Racconta Fra

Misi il bicchiere di plastica bianco sotto e raccolsi tutta quella bella sborra bianca, densa e calda, ma in quel momento non potevo farne a meno di leccarmene un pò e lo feci. Il resto lo conservai per quando veniva mio marito, sì perchè volevo berla e sciacquarmi la bocca prima di baciarlo, sì, mi eccitava baciare mio marito con in bocca il risultato della mia chiavata con un uomo che non era lui, e poi da grandissima zoccola, mi sembrava giusto coinvolgere mio marito nella mia vita privata. e volevo che lui si rendesse conto dei gusti della moglie. Michele andò in bagno a prepararsi per andare da Marco e dopo un pò arrivò Guido con le batterie per la sua attrezzatura da fotografo, con la quale la sera avrebbe ripreso la moglie mentre si faceva chiavare da tre cazzi, gli andai incontro sorridente e mi disse

Discorsivo

–  da come ti vedo devo dedurne che Michele ti ha chiavata ?
–  sì amore mio e ora te ne dò anche la prova
–  dai, fammi vedere la sborra di Michele che ti sta colando dalla fica o dal culo
–  no, stavolta ti faccio vedere e sentire anche il sapore

Racconta Fra

mi girai, presi il bicchiere e bevvi tutto, quella che non scendeva la leccai, poi  aprii la bocca e feci vedere a mio marito la lingua tutta bianca della sborra di Michele, poi me lo avvicinai e lo baciai in bocca facendogli sentire anche il sapore, lui la riconobbe e disse

Discorsivo

–  brava amore mio così ti voglio, piena di iniziative a fare sempre di più la troia

–  l’hai riconosciuta la sborra di Michele in bocca a tua moglie ? non è eccitante sapere che tua moglie ti sta baciando slinguandoti e tu stai mettendo la tua lingua dove pocò fà c’era il cazzo del tuo amico ? 

–  certo amore mio ora ne ho la prova, ti è piaciuto ?

–  sì amore il cazzo di Michele lo sai che mi piace tanto e non sò farne a meno vero ? lo sai quanto tua moglie è legata al cazzo del tuo amico,vero ? non sei contento ?
–  certo amore mio ma ora prepariamoci che stasera ti fanno la festa
–  sono eccitatissima solo al pensiero che stasera me ne prenderò tre e tu mi ci vedrai anche e ti renderai conto di quanto è puttana la donna che ti sei sposato e ti sei portata in casa.
–  certo amore mio, ed è così che ti voglio e che dovrai essere sempre, in cambio io ti permetterò sempre di farti sbattere da Michele e fare la puttana per lui e con lui, ma ora sbrighiamoci per andare da Marco.

Racconta Fra

Michele esce dal bagno e ci entro io, gli chiedo come vestirmi, e lui mi risponde dicendomi che non è il caso di vestirmi da puttana, di mettermi solo della biancheria intima osè, del tipo reggicalze, calze, reggiseno push up e minislip rossi, in quanto sulle foto e film che mi avrebbe fatto mio marito mentre scopavo con loro, avrebbero messo meglio in evidenza i miei peli neri della fica sporchi di sborra bianca. Dopo circa un’ora eravamo pronti e usciamo, arrivati giù vediamo che accanto al nostro portone stanno aprendo un negozio di biancheria intima, e colmo dei colmi, è gestito da un gran bel ragazzo mulatto anche lui, sembrava come se quel giorno fosse destino che avessi contatto con un mulatto, e chiesi a Michele sorridendo
– chissà quanto ce l’ha lungo ?  e lui
– vedi ? ora ce l’hai sotto casa, basta solo che tu lo faccia venire in casa e sai quello come ti combina ?  io gli sorrisi e gli dissi
– e sai io come mi farei combinare
Ci mettiamo in macchina, io sempre davanti con Michele e Guido dietro, arrivati da Marco, ci viene incontro sorridente, e Michele gli chiede cosa avesse detto al mulatto, e del motivo per cui l’avesse invitato, e lui rispose, che non si era inventato niente, in quanto altre volte lo aveva chiamato per farsi dare una mano a mettere un pò di merce a posto, e stavolta aveva chiamato Alì con la stessa scusa. Michele spiegò a Marco il suo piano ed entrammo. Alì stava mettendo a posto degli scaffali, Marco provvide alle presentazioni. Guardai Alì e dissi

Discorsivo

– Ma mi sembra che ci conosciamo o sbaglio ?
lui si ricordò perfettamente delle mie cosce, e di quella volta che sollecitato da Michele, gli feci vedere anche la fica mentre ci puliva il parabrezza, ma arrossì e disse
– no  
– Invece io mi ricordo perfettamente di te e rivolgendomi a Guido dissi ” lo sai che un giorno che venni quì con Michele, ci fermammo a fare benzina da lui, e questo birbaccione non toglieva gli occhi dalle cosce di tua moglie ? ” e Guido
– embè mica è scemo, se gliele hai fatte vedere perchè non doveva accontentarti ?
 Mi sedetti difronte a lui, accavallai le cosce e siccome portavo gli autoreggenti gliele misi in mostra fino al culo, e dissi
– ecco, così ora le puoi vedere meglio, va bene così Alì ? e lui sempre arrossendo disse
– ma che dice signora ? ,  e io
– ti preoccupi di mio marito ? no non preoccuparti, a lui fà piacere che gli altri guardino le cosce della moglie, vero Guido che ti fà piacere che Alì mi guardi le cosce e la fica ? diglielo anche tu, e lui
– e perchè dovrebbe dispiacermi ? evidentemente hai delle belle cosce e quindi è giusto che lui te le veda, oltretutto così come gliele hai messe in mostra, sarebbe scemo a non guardatele, io andrei anche oltre, e io
– ma è quello che vorrei da lui,  e Guido
– lo so monella che lo stai facendo apposta per eccitarlo, e da quando siamo arrivati che gli stai guardando fra le gambe per vedere quanto ce l’ha lungo vero ?
– mbè certo con quello che si dice dei mulatti la curiosità ce l’ho, e Guido
– e dai allora Alì, accontentala, non vedi che sta morendo dalla voglia di vedertelo ?
Alì ci  guarda un pò meravigliato, ma rassicurato dal sorriso sul nostro volto, lo tira fuori e me lo fà vedere, a quel punto lo tira tutto fuori, e io vedendo una nerchia di quel genere dico a mio marito
– caspita che nerchia, e le donne se lo prendono dentro un palo del genere ? non sentono dolore ? interviene Michele che dice
– al contrario, la donna gode in proporzione alla lunghezza del cazzo degli uomini
– allora con un affare del genere godono tantissimo ? più di quanto godo io con quello vostro ?
Alì sentendomi dire vostro, si meraviglia e io dico
– sì, mbè sai, Michele è un amico di vecchia data di mio marito e quindi di tanto in tanto, anche per cambiare, mi faccio chiavare anche da Michele, anche se il cazzo di Michele mi piace molto di più di quello di mio marito, e lo sà anche lui, tant’è che spesso per non disturbare le nostre chiavate, si limita solo a guardare mentre io e Michele chiaviamo, vero Guido che ti piace vedermi chiavare con
Michele ?
– certo, e perchè non dovrebbe piacermi vedere come mia moglie fà godere anche agli altri ? anzi ne sono orgoglioso, in quanto sò che avrebbero voluto loro una moglie come la mia
Poi rivolgendomi a Michele dico
– ma Michele è anche più grosso del tuo ? quindi godrei anche più di quanto mi fai godere tu ? Ma dai, con un cazzo del genere davanti agli occhi non so stare ferma, me lo faresti toccare un pò ? ,  e Michele
– ma certo che ora te lo fà toccare vero Alì ?
Alì si avvicina, io comincio a toccarlo con delicatezza con una mano, poi con tutte e due e rivolgendomi a mio marito dico
– guarda lo prendo con tutte e due le mani e ancora ne ho da fuori, il tuo sarebbe scomparso in una mano sola, è dovreste sentire come è caldo ?  te lo fai leccare un pò ?
Alì guarda mio marito negli occhi, vede che non dice niente, lo scappella e me lo mette vicino le labbra, io tiro la lingua fuori e piano piano comincio a leccarglielo
– mammamia che buon sapore che ha, immaginate una bella sborrata in faccia e in bocca come mi piacerebbe, sarebbe bellissimo sentirmela colare sul viso fino a raggiungere la bocca, sapete con la lingua come mi leccherei quella che mi cade ai lati della bocca ? o portarmela in bocca con le dita ?  
Comincio piano piano ad allargare le labbra per prendergli la cappella in bocca, faccio fatica ma poi  
– slurp slurp slurp, mammamia com’è saporito e guardate come sta crescendo ancora, lo tengo a fatica in bocca, ma infilarmelo tutto è impossibile, ma voglio vedere almeno quanto riesco a mettermene in bocca e dico a Guido
–  mi raccomando fotografa tutto che poi lo farò vedere alle mie amiche, stanno anche uscendo le prime gocce, dovreste sentire come sono dolci, è veramente buono, certo che prenderselo tutto dentro deve essere magnifico, ma è veramente un bellissimo cazzo, poi rivolgendomi a Marco dico
–  ma il tuo l’altra volta non l’ho preso in bocca, me lo mettesti solo nella fica, perchè non ti avvicini anche tu e mi dai anche il tuo ? voglio vedere le differenze di sapore, e quanto cazzo tuo riesco a mettermi in bocca

Racconta Fra

Marco si avvicina, lo sfodera e me lo mette davanti agli occhi, io ne prendo uno con una mano e l’altro con l’altra, li scappello tutti e due e li avvicino alla mia bocca e con la lingua passo da un cazzo all’altro, poi comincio a sbocchinare un pò l’uno e un pò l’altro, stando sempre attenta che mio marito mi riprendesse, a quel punto mi dispiaceva per Michele e mentre li avevo tutti e due nelle mani dissi a Michele di mettermelo anche lui in bocca, fù eccitante tenere due cazzi in mano vicino le mie guance e quello di Michele infilato in bocca che sbocchinavo come una grandissima troia, ma mentre facevo tutto questo dicevo a Guido di riprendere tutto, era eccitante per tutti, per me, che avevo tre cazzi a mia disposizione, per loro, che mi stavano chiavando e per mio marito che mi guardava fare la zoccola per tre cazzi insieme. Poi mi resi conto che era difficile accontentare tutti e tre con la sola bocca, in quanto, quello di turno, lo tenevo troppo poco tempo in bocca, per poter prendere subito l’altro e l’altro ancora, allora dissi ad Alì di stendersi per terra, aiutata poi da Marco e da Michele, mi ci sedetti sopra con la fica, non finiva mai me lo sentivo nella pancia, era bellissimo, entrava e si faceva spazio nella mia fica allargandomela e sfondandomela tutta, ma mi piaceva, non sentivo dolore, il piacere di sapere che quel cazzo stava entrando tutto nella mia fica mi faceva passare ogni dolore, che si trasformava in piacere, non ci crederete, ma la prima sborrata me la feci quando sentii che stava entrando dicendo

– sììììììììììììììììììììììììììììììììì tuttooooooooooooooooooooooo tuttoooooooooooooooooo,
lo sentivo nella pancia mi ero fatta la prima sborrata solo perchè sapevo e sentivo che tutto quel palo di carne stava entrando nella mia fica e questo credo che facilitò anche la penetrazione, Michele se ne accorse, si avvicinò, e mi baciò e parte dei miei gemiti di piacere morirono nella sua bocca mentre sborravo con il cazzo di Alì tutto nella fica. Poi cominciai a muovermi sopra questo palo e volli difronte alla mia bocca il cazzo di Marco e quello di Michele, e con la goduria che avevo mi sentivo impazzita difronte a quei due cazzi che mi stavo sbocchinando, ormai la mia fica si era adeguata perfettamente al cazzo di Alì e non voleva nemmeno che lui uscisse, a quel punto mi piegai leggermente in avanti, tanto da avere sempre il cazzo di Michele in bocca e il cazzo di Alì nella fica e i seni che cominciavano a toccare la lingua di Alì, e dissi a Marco di mettermelo nel culo. Appena Marco lo puntò sul culo, siccome avevo parte del buco occupato dal cazzo di Alì, aveva difficoltà ad entrare, allora detti un colpo all’indietro e il cazzo di Marcò sparì nel mio culo, lui cominciò a dare dei veri colpi di cazzo nel mio culo, e sarà perchè ci andava stretto e lo sentivo meglio, ma sborrai di nuovo tant’è che urlai
– Bellissimooooooooooooooooooooooooooooo Bellissimoooooooooooooooooooooooooooo continuate non vi fermateeeeeeeeeeeeeeeeee sto sborrando con due cazzi dentro i miei buchi, sono una zoccola, sì sono una zoccola, e mi piace farla, trombatemi, chiavatemiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii datemi i vostri cazziiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
e poi sentii Marco che riempiendomi il culo diceva
– anch’io sto sborrando tieni puttana tieni puttana prenditela tutta questa sborra sei una zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
e dopo pochi colpì sentii il cazzo di Alì che era diventato ancora più duro e lo sentii dire

– sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì  sborrooooooooooooooooo,
Solo Michele non aveva sborrato, mio marito invece nel vedere quelle scene, dove la moglie si stava facendo chiavare da tre cazzi insieme che gli occupavano tutti e tre i suoi buchi, e in sua presenza, lo eccitò tanto che sborrò per terra. Io credevo di svenire, mai avevo sborrato così. Dopo aver sborrato di nuovo, mi riebbi, e volli cambiare ancora, il mio obiettivo era avere il cazzo di Alì nel culo, sì volevo che le mie amiche mi vedessero con un cazzo di quel calibro tutto nel culo. Allora dopo che Marco lo svuotò nel mio culo, dissi ad Alì di far mettere Marco al suo posto e lui di piazzarsi dietro di me puntandomi il cazzo sul buco del culo, e così fecero, mentre Michele curava la regia di tutte le mie penetrazioni.  Quindi Marco si distese per terra e io mi sedetti con la fica sul suo cazzo, che rispetto a quello di Alì era tutt’altra cosa, mi piegai in avanti e Alì si piazzò dietro di me, il buco del mio culo era lubrificato sia dalla mia sborra che avevo tirato fuori con le sborrate che mi ero fatta, sia con la sborra di Marco, sentii quando Alì poggiò la cappella, era enorme, Michele disse
–  mah ! spero che non te lo laceri ” e io dissi
–  non mi interessa lo voglio tutto nel culo  e rivolgendomi a Guido
–  e tu cornuto visto che non sai fare altro, almeno documenta il tutto
Alì lo poggiò e cominciò a spingere, cominciavo ad aver paura che avesse ragione Michele, ma io lo volevo, Alì spingeva, io sentivo dolore e quindi si fermava, poi Michele mi venne davanti con il suo cazzo, e quindi avevo quello di Marco nella fica che comunque mi piaceva e mi stava dando del beneficio, poi quello di Michele mio in bocca che mi piaceva da morire e quello di Alì puntato sul buco del mio culo. Mentre sbocchinavo Michele e nell’attesa che Alì riuscisse ad infilarlo, sentii il cazzo di Michele durissimo, mi prese la testa, me la tenne ferma e mi dette una spinta con il suo cazzo in bocca, io indietreggiai perchè mi stava entrando in gola e rischiavo di vomitare su Marco, ma nell’indietreggiare Alì indietreggiò con me, e Michele gli disse con tono autoritario
– Fermo Alì resta fermo  
e mi dette un’altra spinta verso il cazzo di Alì, io indietreggiai di nuovo ma Alì questa volta restò fermo, io urlai, perchè sentii un dolore lancinante, la cappella di Alì era entrata tutta nel mio culo, e lui disse
 – lo tolgo subito, e io urlai
–  Noooooooooo non ti permettere, ora che è entrata la cappella, lo voglio tutto tutto tutto
Il dolore cominciò ad attenuarsi e il piacere ad avere il sopravvento, finalmente quel palo di carne stava tutto nel mio culo, insieme a quello di Marco, che avevo nella fica, fù troppo bello, troppo bello, troppo bello, cominciai a sborrare con la fica e con il culo, non facevo altro che sborrare e urlavo

– sìììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì è troppo bellooooooooooooooooooooooo sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì
Alì cominciò a spingere sempre più e io mi presi in bocca il cazzo di Michele che ciucciavo e al quale trasmettevo il mio piacere, poi sembrò come se ci fossimo messi d’accordo e sentii Michele che spingendo il suo cazzo nella mia gola diceva
– tieniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, tieniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, tieniiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
e sborrava sborrava sborrava ne uscì un litro di sborra che io ingoiavo a ripetizione era troppo buona e il momento era troppo eccitante la sborra di Michele che mi riempiva la bocca mentre mi diceva che ero una troia, Marco mi dava spinte e diceva
– tieni, tieni, sto sborrando, tieni, te la riempio questa fica zoccola, sì Fra sei una zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa tieni,
era eccitante sentirsi chiamare troia da Michele e zoccola da Marco in presenza di mio marito, mentre effettivamente la stavo facendo e quel cornuto si limitava fotografare, nello stesso istante sentii Alì che non sò cosa disse nella sua lingua ma stava sborrando anche lui e io che dicevo
– sì, sì, sììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììììì, continuate non vi fermate sono una zoccola, si sono una grandissima zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa è bellissimoooooooooooooooooooooooooo, sto sborrando anch’iooooooooooooooooooooooooo come una grandissima troia sì sono una gradissima troia sborro sborro sborro sborro e tu cornuto guarda come sborra tua moglie, si sei un  cornutooooooo e io sborrooooooooooooooooooooooo, sì io sborro e tu guardi, sì guardami  come sborroooooooooooo da tutte le parti
Alla fine mi accasciai con la bocca piena di sborra di Michele che ingoiai tutta, il culo in fiamme e la fica soddisfatta. Che bella esperienza avevo fatto, sempre grazie a Michele. Mi ero fatta sbattere da tre cazzi contemporaneamente, e il tutto in presenza di un quarto cazzo, chiamiamolo così anche quello di Guido, dissi a Michele che se Guido avesse avuto anche lui un bel cazzo non mi sarebbe dispiaciuto prenderglielo in mano mentre ne avevo tre dentro, e fare poker, lui mi dette un bacio e disse che invece lui avrebbe voluto vedermi con tutte e due le mani piene, e io gli risposi
– esagerato
lui mi guardò seriamente e mi disse
– almeno una volta potresti anche togliertela questa soddisfazione, magari farti anche fotografare da tuo marito, sia mentre ti fai chiavare nei tuoi tre buchi sia con altri due in mano mentre li masturbi e naturalmente anche alla fine quando ti hanno sborrato tutti e cinque. Te la immagini che bella foto mentre il culo e la fica ti colano di sborra bianca, magari con degli autireggenti neri, dalla bocca che ti cola altra sborra e poi l’enplein con le mani piene, ci pensai un pò e dissi
– bè certo qualche volta potremmo almeno provare
Dopo esserci rilassati un pò ci alzammo, furono tutti e tre carini con me nell’aiutarmi ad alzarmi così come io li avevo aiutati a sborrare, sinceramente avrei voluto continuare, ma credetemi non avevo le forze, forse per la prima volta in vita mia mi avevano effettivamente sderenata, erano quattro ore che stavo chiavando con tre cazzi insieme, ero stanchissima, tant’è che con gli occhi semi chiusi dissi
–  portatemi a casa  
Guido raccolse tutte le sue cose, mi avvicinai ad Alì lo baciai e gli dissi
–  Grazie, non lo dimenticherò mai quello che hai fatto per me, ricordati che io ti sono debitrice, e quando vuoi sono pronta a pagare il mio debito con molto piacere. Poi mi avvicina a Marco e dissi
–  Grazie di questa bella giornata che mi hai organizzato, anche con te sono debitrice, ma ora non ce la faccio più, poi rivolgendomi a Michele dissi
– Amore portami a casa non ce la faccio più  
Guido raccolse le sue cose e ritornando a casa disse
– oggi veramente sono stato orgoglioso di mia moglie, vederla mentre faceva sborrare tre cazzi insieme, mi ha riempito d’orgoglio sono veramente contento d’averti sposato, e rivolgendosi a Michele ” è vero Michele ? dì la verità l’avresti scelta anche tu come moglie se avessi saputo che era così puttana ? e lui

–  allora ricordati che Fra è tua moglie d’accordo, ma è la mia puttana e non la tua e mi sembra che su quasto siamo tutti d’accordo o no ? e lui
– certo certo Michele, però consentimi un punto d’orgoglio, che anche se giustamente è la tua puttana, in quanto sei stato tu a tirargli fuori tutto il meglio di se stessa e farla diventare una vera zoccola, rimane sempre mia moglie, e non posso non essere orgoglioso di quanto è zoccola mia moglie o no ? e Michele
– ok se la metti così va bene, allora diciamo che tua moglie è una grandissima buttana, ma la buttana la fà con me e con chi dico io va bene ?
Arrivati a casa io e Michele ci andammo subito a coricare e ci addormentammo subito. Il mattino mi alzai ancora con il culo e la fica indolenziti, Guido era già andato al lavoro e io e Michele, vista la bella giornata uscimmo a fare due passi, anche perchè nel pomeriggio Michele sarebbe dovuto partire per andare a sbrigare certe sue faccende che me lo avrebbero tenuto lontano per un pò di giorni. Poi accompagnai Michele alla stazione e tornai a casa per aspettare Guido.

fra

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