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Racconti CuckoldTrio

Michele il mio ex e amico di mio marito 19

By 15 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Racconta Fra

I primi giorni senza Michele furono brutti, non facevo altro che pensare al suo cazzo che mi mancava tanto, e siccome sapeva quanto ero legata a lui e al suo cazzo, aveva pensato anche ad una soluzione, perchè io fossi comunque soddisfatta. La sera mi telefonava e cominciava a farmi eccitare per telefono, poi diceva a Guido di leccarmi la fica così come lui gli aveva insegnato, e mentre con il viva voce parlavo a telefono con Michele dicendogli quello che stavo provando, lui diceva a mio marito cosa doveva farmi e come, e devo dire, che almeno nel leccarmi la fica, mio marito sotto gli ordini di Michele ci riusciva, io però immaginavo la lingua di Michele nella mia fica, tant’è che mentre sborravo, chiamavo e incitavo lui, mica mio marito. Ma il dramma fu quando mio marito, su richiesta di Michele, mi mise il cazzo nella fica volendo farmi immaginare che fosse quello suo, lì non potevo immaginare un cazzo grosso come quello di Michele se grosso non era, ci andava troppo largo nella mia fica, non strusciava contro le pareti della mia fica come strusciava quello di Michele, non raggiungeva quei posti che raggiungeva il cazzo di Michele, e allora Michele disse a Guido di prendere quel cazzo finto che mi aveva comperato lui agli inizi della nostra relazione, con il quale mi masturbavo quando mio marito ancora non aveva accettato di far vivere con noi Michele. E con quello ci riusciva, lui lo infilava secondo i miei comandi, come se avessi Michele fra le gambe, e sborravo.

Racconta Guido

Sì anche a me piaceva far sborrare mia moglie facendogli credere che stava chiavando con Michele, erano dei momenti eccitanti, lei aveva le mie mani fra le sue cosce, chiudeva gli occhi e mi chiamava Michele come se lo stesse facendo con lui, e io mi eccitavo tantissimo nel sentirmi chiamare con il nome del suo amante, lei si faceva certe sborrate a cascata mai viste, sborrate che sola con me, non si era mai fatta in tanti anni di matrimonio, mai l’avevo vista sborrare così come sborrava mentre la chiavavo io ma immaginava il cazzo di Michele tutto ficcato nella sua fica, e io altrettanto, mai avevo sborrato così, come sborravo quando la vedevo immaginare che stava scopando con un altro e quindi mi stava facendo le corna in faccia come una grandissima buttana, sì era proprio così che volevo mia moglie, una grandissima buttana. E quando mi diceva di mettergli il cazzo finto nella fica, in quanto era più grosso del mio e quindi più simile a quello di Michele, sborravamo tantissimo, in particolare quando mi incitava a metterglielo tutto dentro chiamandomi Michele. A me stava benissimo, e dicevo dentro di me certo che sono stato veramente fortunato a trovare una moglie così buttana, chissà in quanti la vorrebbero come moglie o in quanti se la vorrebbero trombare, e invece è mia moglie e me la trombo io, o forse è più esatto dire, anch’io, ma era proprio quello che volevo, cioè anch’io. Dicevo dentro di me, vedila quanto è troia, sta chiavando con me che sono il marito, e spudoratamente e senza ritegno, sta immaginando e sta chiamando il suo amante, nonostante sappia che la sto sentendo. A lei eccitava anche il fatto, che io, pur essendo il marito e quindi, potenzialmente unico proprietario della sua fica, pur di averla, accettavo di essere un gran cornuto, e che quindi lei la desse anche ad altri. Ma sapevo anche, che questo accade a molti miei amici, normalmente è così che si comincia, dicendo alla moglie che quando il marito la sta scopando, preso dal godimento, non riesce a vedere come e quanto lei stia godendo. Invece, se lui si limita a masturbarla con un cazzo finto, facedogli immaginare che sia il cazzo di un’altro, al marito sì piace, ma non sta sborrando, e quindi è nel pieno delle sue facoltà mentali, onde per cui riesce ad apprezzare il suo modo di godere e sborrare. Ma poi non basta più, e al cazzo finto gli si dà anche il nome di una persona da loro conosciuta e gradita in quel momento, e sentirla chiamare questo tizio con il suo nome mentre scopa, diventa ancora più eccitante, e in particolare quando questa persona la si incontra, e lui non sà che viene usata nei loro rapporti di intimità. Ma poi non basta più, e questa persona la si vuol sentire cosa dice, mentre realmente gode dentro e addosso a lei, delle sue prestazioni di femmina. E lei, sapendo che al marito piace che lei faccia godere anche altri uomini, prende di mira qualcuno di suo gradimento e a cui anche lei piace, e tanto fà, che alla fine si fà portare a letto facendolo diventare il suo amante, eccitando il marito solo raccontandogli delle scopate che si fà con lui e di quanto e come godono. Ma poi non basta più, il marito vuole assistere, e all’inizio fà in modo che lui li possa spiare, per poi farlo assistere ufficialmente ed eventualmente di tanto in tanto, dargli un contentino facendolo partecipare come terzo, fà anche parte del gioco che lui venga umiliato da tutti e due, dimostrando che a letto, lui, con una come lei non ci sà fare, e che quindi lei si fà scopare da chi sà scopare. ED E’ VERO. 

Racconta Fra

Una sera, Guido si ritirò dal lavoro, gli andai vicino e come al solito lo salutai con un bacio sulla guancia e affettuosamente dissi ” oggi come è andata cornuto ? ” ormai chiamarlo così, per me era diventata una normalità, tant’è che facevo attenzione quando c’era qualcuno a non chiamarlo così, ma quando non c’era nessuno, a lui piaceva, in quanto dietro questa parola, c’era il significato di cui lui era orgoglioso, ossia, che la fica della moglie era desiderata da tutti, e che lei era così puttana che non disdegnava ad aprire le gambe a chi riteneva opportuno, a me faceva piacere perchè, questo voleva dire che pur essendo una donna sposata, gli uomini mi venivano dietro, e la davo a chi mi piaceva con la piena approvazione di mio marito. Mi disse, che gli aveva telefonato Dario (puntata 10), il suo ex capo, quello con il quale, lui in passato mi aveva chiesto di andarci a letto, per evitare di perdere il posto. Mi disse che sul lavoro, avevano organizzato una festa con tutto il personale di tutte le filiali, per festeggiare l’apertura di una nuova filiale, e Dario gli aveva detto anche, che voleva che ci andassi anch’io in quanto voleva rivedermi, e certamente, dietro quel rivedermi c’era il volermi riscopare. Ma c’era un problema, non saremmo stati soli, ci sarebbero stati tutti i colleghi di Guido, che certamente vedendomi fare la troia con Dario, avrebbero cominciato a deriderlo chiamandolo cornuto. Lui non poteva rifiutarsi, in quanto Dario poi avrebbe potuto fargliela pagare, e telefonai a Michele, chiedendogli come risolvere il problema. Lui intanto ci chiese se i colleghi di Guido mi conoscessero, e noi rispondemmo di no, in quanto io non li avevo mai frequentati. A quel punto Michele ci disse di andare separatamente, e di far finta di non conoscerci, Dario sarebbe comunque stato soddisfatto dalla mia presenza e da quello che avrei potuto fare con lui, Guido anche, in quanto i suoi colleghi non lo avrebbero saputo, ma lui, la moglie a Dario gliel’avrebbe comunque portata. In effetti ci rendemmo conto che aveva ragione, in quanto io la puttana con Dario avrei potuto farla, senza rendere pubblico che fossi la moglie di Guido. Guido avrebbe detto ai suoi colleghi che la moglie non l’aveva portata, per un malore improvviso, e non sarebbe stato deriso, pur avendo portato la moglie alla monta, e così facemmo. Naturalmente Dario aveva detto a Guido, che voleva che io ci andassi opportunamente vestita, che voleva dire, da zoccola. Naturalmente però stavolta il tutto lo concordai prima con Michele, era lui il mio uomo, e quindi era giusto che chiedessi a lui come vestire. Gli telefonai e gli chiesi se potevo andare con mio marito, tenuto conto che avrei incontrato Dario e probabilmente ci avrei chiavato anche. Michele, sicuro dei fatti suoi, e sicuro della mia dedizione al suo cazzo, non ebbe paura di niente, e mi disse che per evitare problemi sul lavoro a Guido, potevo andarci. Ma quei ragionamenti che stavo facendo, chiedendo al mio amante, in presenza di mio marito, se potevo o no scopare con un altro, mi eccitarono e lo dissi a Michele, che volle che mettessi il viva voce al telefono e disse a Guido

Discorsivo

– ehi Guido adesso vediamo cosa sai fare comincia ad accarezzare le cosce a tua moglie come ti ho insegnato e tu Fra chiudi gli  occhi
– sì amore sento le tue dita e il tuo modo di accarezzarmele, sì lecca lecca così, sì infilami le dita nel culo, sì le sento, dai amore leccamela, sì Micheleeeeeeeeeeeeeeeeee, è bellissimo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.

Racconta Fra

Mi feci questa sveltina, mi sbaciucchiai per telefono con Michele, detti un bacio sulla guancia a mio marito per ringraziarlo, e mi vestii per andare a questa festa, anzi, andai per farmi fare la festa da Dario. Mi misi una gonna aperta totalmente su i due lati, senza slip, una camicetta maculata trasparente, senza reggiseno, dove facendo bene attenzione, si vedevano chiaramente aureole e capezzoli. Guido ci andò prima, Dario appena lo vide, lo salutò e chiese di me, e lui gli rispose, che come d’accordo, sarei arrivata da sola. Appena arrivata, Dario mi venne incontro e mi salutò, e mentre mi baciava sulle guance mi disse in un’orecchio ” sei sempre una grandissima troia non vedo l’ora di scoparti ” e io ” per questo siamo venuti ” e lui ” come siamo ? ” e io ” certo, io sono venuta per farmi sbattere da te e mio marito mi ha portata quì perchè tu te la possa sbattere “. Poi, dopo che Dario salutò altre persone, mi invitò a ballare, e naturalmente mentre ballavamo stringeva e mi faceva sentire la sua eccitazione fra le gambe. Ogni tanto sentivo la mano di Dario che si infilava ora sotto uno spacco della gonna, ora sotto l’altro ma sempre con l’obiettivo di accarezzarmi il culo nudo. Poi si vedeva che non ce la faceva più, e sinceramente neanche io, il cazzo lo sentivo enorme e durissimo sulla pancia e mi disse ” usciamo ho voglia di chiavarti ” e io ” aspetta che avverto mio marito “
 
Racconta Guido 

Ad un certo punto vidi mia moglie da lontano che mi faceva segno come se mi volesse dire qualcosa, mi avvicinai ad un tavolo come se dovessi prendere un bicchiere, e lei anche, e standomi accanto come due perfetti sconosciuti mi disse a bassa voce

Discorsivo

– vedi che Dario mi vuol portare fuori, forse in macchina nel parcheggio, perchè gli è venuta voglia di chiavarmi che faccio ?
– tu cosa vuoi fare ?
– mbè sono venuta quì per questo o no ? la voglia del suo cazzo ce l’ho anch’io
– e allora vai e fallo godere
– non è che poi ti incazzi se ci vede qualcuno ?
– no tanto nessuno sà che sei mia moglie, tutti se ne sono accorti che sei una puttana, da come ti stavi facendo mettere le mani sul culo da Dario e come gli strusciavi la fica sul cazzo mentre ballavi, ma nessuno sà che sei mia moglie
– e a te piaceva che mi facevo mettere le mani sul culo da Dario in presenza di tutti ?
– certo che la scena mi arrapava solo che avrei voluto anche, che sapessero che eri mia moglie
– allora che faccio ? ci vado ?
– ti ho detto sì, vai e fallo godere
– guarda che se mi mandi, io me lo faccio mettere prima nella fica per farmi una ricca sborrata con il suo cazzo nella fica, poi lì nel parcheggio, mi abbasso e me lo sbocchino, poi mi metto piegata sul cofano e me lo faccio mettere nel culo e glielo faccio svuotare tutto nel culo, sei contento che fra poco tua moglie ti metterà di nuovo le corna e si farà inculare da Dario ?
– certo, ma fattelo svuotare tutto nel culo, voglio che ti fai sborrrare nel culo
– guarda che parlo sul serio, non te lo chiedo ancora cosa vuoi che faccio ?
– Fagli di tutto e fallo godere come un porco
– Cazzi tuoi cornuto !

Racconta Guido

Fra si avvicina a Dario, vedo che gli dice qualcosa nell’orecchio, mi guardano insieme e mi sorridono come se mi stessero ringraziando del fatto che li avevo autorizzati a chiavare. Poi li vidi allontanarsi, e uno dei miei colleghi, il più pettegolo, che li teneva sotto controllo, decise di seguirli. Dopo circa due ore vedemmo tornare Fra e Dario. Era evidente che Fra si era fatta chiavare, aveva un viso soddisfatto, e da lontano guardadomi si leccò le labbra, per farmi capire che si era fatta sborrare anche in bocca. Il mio amico invece tornò dopo circa 10 minuti ancora e ci disse, che aveva visto tutto e che ora era veramente convinto che era una grandissima zoccola, perchè dalla posizione dove si era messo a spiarli, oltre a vederli, sentiva anche cosa dicevano, e ci disse che doveva essere la moglie di qualcuno che stava lì alla festa con noi, in quanto lei mentre si faceva scopare parlava del marito che stava qui, e siccome il mio amico pretendeva di conoscerle tutte, disse che forse era la moglie di qualcuno di qualche altra filiale. Disse che Dario se l’era portata nel parcheggio, l’aveva fatta sedere sul cofano di un’auto, gli aveva fatto aprire le gambe, e mentre lui gli stava difronte in piedi con il cazzo fuori dei pantaloni puntato sul buco della fica, e glielo stava infilando, sentì che gli disse
– certo che tuo marito sarà anche un cornuto, ma anche tu sei una grandissima zoccola, te ne sei venuta vestita proprio come una grandissima zoccola, e ora prenditi questo
– ma Dario dobbiamo fare attenzione che potrebbe arrivare mio marito, forse ci ha visti quando stavamo ballando e mi mettevi le mani sotto la gonna e mi accarezzavi il culo nudo
– e con questo ? l’altra volta in albergo non ti ha mandato nella mia stanza per farti chiavare ?
– sì è vero ma l’altra volta lo fece perchè aveva paura che tu lo lincenziassi
– vedi che potrei ancora farlo 
– e allora chiavami, sì dai mettimelo dentro e fammi sborrare che stasera voglio darti anche il culo, però prima di tornare in sala mi devi sborrare in bocca, perchè poi voglio baciare mio marito con il sapore della tua sborra in bocca, per dargli la prova che hai riempito la bocca di sborra alla moglie. Ma ora spingi spingi Dario spingi, dai, fammi sentire che sono la tua zoccola, sì chiamami zoccola, sono una puttana la tua puttana, e mio marito è un grandissimo cornuto, perchè io, è il tuo cazzo che voglio, non il suo, lui è capace solo a farsi seghe, invece io voglio dentro di me uno che abbia un signor cazzo come il tuo e che lo sappia usare che lo usi tu e mi riempia di sborra calda e bianca che mi piace tanto, dai Dario svuota il tuo cazzo nella mia fica che non aspetta altro, e da quando mio marito mi ha detto che m’avrebbe portato a questa festa e che ti avrei incontrato che non faccio altro che pensare a questo momento dai chiavami fammi sentire puttana.
Il mio amico ci disse che era rimasto a guardarli fino a quando lei non disse

Discorsivo

– dai Dario continua così dai continua sì sì sì dai sborroooooooooooooooooooooooo
– anch’io tieni zoccola sei una zoccola lo sai che sei una grandissima zoccola ?
– sì sì sì lo so lo so ma riempimi di sborra calda sì la sento mammia ma quanta ne hai ? me la stai riempiendo
Dopo di ciò lei scese dall’auto e si piegò sulle gambe per prenderglielo in bocca e ripulirglielo e disse
– mi piace pulire il cazzo agli uomini dalla loro sborra dopo che me lo hanno svuotato tutto dentro, non li mando mai via con il cazzo ancora gocciolante.
– sei proprio una grandissima puttana
– sì lo sò, e sò anche che agli uomini piaccio proprio perchè sono una zoccola e mi piace farla e piace anche a loro come la faccio, sono sicura che se non fossi così zoccola mio marito mi avrebbe già lasciato. Ma ora che te l’ho ripulito e lo vedo di nuovo duro grazie alla mia bocca lo sai che lo voglio tutto nel culo vero ? o credi che sia finita così la serata ? tu ti sei divertito ? ora fai divertire me e sbattimelo tutto nel culo.
Si girò di culo, si poggiò all’auto, con le mani si aprì il culo e disse
– dai sbattimelo tutto nel culo, riempimi il culo di sborra dai che non ce la faccio più ho troppa voglia di essere inculata come una troia, quì per strada dove ci possono vedere tutti, dai, fammi sborrare, me lo vuoi mettere nel culo o no ?
Dario si mise le mani in bocca per prendere la saliva e insalivargli il buco del culo per non fargli sentire dolore e lei disse
– ma che cazzo stai facendo ? mi devi inculare senza saliva, anzi, asciugami anche tutta quella sborra che sta sul buco del culo, mi piace sentire un pò di dolore quando il cazzo mi apre il buco del culo, mi sento più zoccola e poi è bello sentire questo dolore che poi si trasforma in godimento dai sbattimelo tutto nel culo senza pietà
Dario eccitato da ciò che diceva, gli asciugò la sborra che aveva sul buco del culo, poggiò la cappella e cominciò a spingere senza sosta, poi visto che non entrava, dette una spinta più forte, tant’è che si mosse anche l’auto e disse
– ahhhhhhhhhhhhhhh ce l’hai tutto dentro, tutto, tutto, puttana godi ora te l’ho rotto il culo, l’ho sentito che si è rotto e lei
– ahhhhhhhhhhh mammamia che cazzo che hai stasera ahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh mi hai fatto anche male sìììììììììììììììììììììììììììììììììì è stato bellissimo, un dolore piacevole, lo sento che me lo hai rotto, si mi hai rotto il culooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo è bellissimo il tuo cazzo, lo sento, che sta tutto nel mio culoooooooooooooooooooooooooooooooooo sì sto sborrando sono una rottainculooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo sì sì muovilo sì sì sì continua a muovere, dai, fai dentro e fuori, dai che ora lo sento bene e non mi fà neanche male sììììììììììììììììììììììììì dai spingiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii spingiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii che sborrata che mi stai facendo fare, lo dirò a mio marito che mi hai fatto sborrare tanto con il  culo bravo bravo così mi piace.

Racconta Guido

E poi vide Dario che glielo tirò fuori dal culo ancora gocciolante, lei che si piegava e glielo ripuliva con la bocca, e dopo esserselo succhiato ancora, si rialzarono si misero in ordine e rientrarono in sala.
Dopo un pò li vidi tornare, e mi accorsi che le colava qualcosa di bianco fra le cosce e capii che era sborra, evidentemente si era fatta sborrare sia nella fica che nel culo, ero contento, la vidi mentre lei stringeva le cosce per evitare che colasse per terra e tutti se ne accorgessero, lei mi guardò e si leccò le labbra, evidentemente si era fatta sborrare anche in bocca, dopo di ciò mi fece segno di andar via. Io mi avvicinai a Dario per salutarlo e mi disse
– grazie, non le dimenticherò mai le serate che mi fai passare con tua moglie ci dobbiamo vedere più spesso 
– quando vuoi,
Io andai al parcheggio, vidi Fra che si salutava in modo insospettabile con Dario vista la presenza di diversa gente, poi mi raggiunse in auto e andammo via. Mentre tornavamo verso casa non faceva altro che raccontarmi della serata che aveva passato con Dario, del suo cazzo e delle sue sborrate, e che gli dispiaceva che la serata fosse finita, in quanto aveva ancora voglia, e se non fosse dovuto partire quella sera stessa, aveva già programmato di passare la notte con lui, ma stavolta avrebbe voluto che io fossi stato presente, per incoraggiarla mentre si faceva inculare anche da Dario. Mentre raccontava tutto questo, il cazzo mi diventata duro solo a immaginarla con il cazzo di Dario tutto nel suo culo, quando arrivò una telefonata al suo cellulare e dalla sua esultanza capii che era Michele, che gli stava dicendo dove stava e gli stava chiedendo di raggiungerlo, cosa che naturalmente facemmo subito. Ci incontrammo e lei corrucciata disse

Discorsivo

– amore mio se avessi saputo che tornavi stasera l’avrei conservata per te la mia sborra, ma sei stato tu a dirmi che potevo andare con mio marito
– sta tranquilla Fra, hai fatto bene, è giusto che ogni tanto tu te ne faccia una extra, altrimenti il mio cazzo non potrai mai apprezzarlo nella giusta dimensione. Quando è perchè hai cominciato a renderti conto che il cazzo di tuo marito, del quale prima ti accontentavi non valeva niente ? dopo che hai assaggiato il mio, e io voglio che tu non debba mai pentirti di avermi chiesto di diventare la mia puttana, basta che tu la faccia mettendomi al corrente del tizio dal quale ti vuoi far sbattere, prima di farlo, io poi faccio le mie verifiche sulla serietà di questo tizio, e se è una persona seria ti faccio scopare. Ma sappi che purtroppo domattina devo partire di nuovo, sono tornato solo perchè dovevo prendere delle carte che avevo dimenticato e approfittarne per farti passare una bella serata e farti sborrare come una zoccola, esattamente come piace a tutti e tre. E rivolgendosi a me disse ” perchè anche a te piace che io faccia sborrare tua moglie o no ? e io ” certo, lo sai “
– Amore mio questo vuol dire essere sicuro di sè, essere un vero maschio e io ce l’ho e poi rivolgendosi a me disse ” sei contento anche tu del mio maschio ? ” e lui
– certo lo sai e mi sembra che io lo dimostri con i fatti che sono contento anche io che tu abbia scelto Michele
– amore che facciamo per festeggiare il tuo rientro ?
– Guido va a casa e noi due ce ne andiamo un pò da soli, tu capisci vero Guido che sono diversi giorni che non stò un pò da solo con tua moglie vero ?
– certo vi capisco benissimo e andai via
– dove mi porti amore ?
– andiamo prima a cena e poi ho voglia di portarti in un cinema dove fanno film porno
– come a cinema ? a fare che ?
– non preoccuparti, sò che in un certo cinema si fanno begli incontri

Racconta Fra

Avevo troppa fiducia in Michele e quindi accettai, certo se me lo avesse chiesto mio marito gli avrei detto di portarci la madre. E dopo una cenetta squisita ci ritrovammo all’ingresso di un noto cinema a luci rosse, ero rossa di vergogna, avevo paura di incontrare qualcuno che mi conoscesse, e che mi vedesse entrare in questo cinema con qualcuno che non era mio marito, e che di conseguenza si sarebbe capito subito che con questo ci scopavo, ma tanto prima o poi lo avrebbero saputo tutti. Quando entrammo la sala era buia, solo il grande schermo era illuminato e mostrava una donna intenta a succhiare un grosso cazzo, mi strinsi a Michele e non appena gli occhi si furono abituati all’oscurità cercammo un posto per sederci. C’era solo l’imbarazzo della scelta visto che la sala era completamente vuota, andammo ad occupare due posti dall’altra parte dell’entrata e cominciammo a guardare il film. Dopo un pò entrarono due ragazzi, e andarono a sedersi nella fila davanti a noi, passarono altri dieci minuti ed entrò un bell’uomo, credo avesse l’età di mio marito, fece il giro delle corsie guardandosi intorno e poi venne nella nostra fila, si tolse il cappotto, stava per posarlo nella poltroncina che lo divideva da me, quando cambiò idea e si sedette lui vicino a me e mise il cappotto dall’altra parte. Che rottura di palle pensai, con tutto il posto che c’è questo doveva proprio sedersi quì, magari limitando Michele nelle sue performance, dopo un pò mi resi conto che questo cominciava a toccare nonostante la presenza di Michele, mi avvicinai a Michele e in silenzio gli dissi
– mi sa che questo mi tocca
– vuoi che intervengo ?
– no, per il momento lascialo fare vediamo dove vuole arrivare ?
– ma ti sta piacendo ?
– per il momento mi sta toccando veramente bene, se lo avessi saputo che in questo cinema si potevano fare di questi incontri, sai quante volte sarei venuta ? ne devo parlare anche con le mie amiche e magari qualche volta vengo anche con qualcuna di loro che ne dici ?
– mbè se ci sà fare perchè no ?

Racconta Michele

Riprendemmo a guardare il film, ogni tanto sbirciavo alla mia sinistra e mi accorsi che l’uomo continuando il suo massaggio, aveva fatto salire un pò la gonna di Fra che restava immobile. Poi posò tutta la mano sul ginocchio di Fra, la quale come se niente fosse continuava a guardare lo schermo. Io invece non toglievo gli occhi da quella mano che adesso saliva sempre più verso l’interno e la massaggiava delicatamente. Visto che nessuno protestava, questo si sentì autorizzato a proseguire, a Frà si vedeva che stava piacendo che una mano sconosciuta le stesse palpando l’interno delle cosce, chissà quante volte le era successo magari mentre stava in compagnia del marito, ma con quel coglione appresso non aveva potuto sfruttare queste occasioni. E gli dissi

Discorsivo

– Ma da come gli hai aperto le cosce ho l’impressione che ti stia piacendo.
– Tantissimo amore, ha una mano eccezionale, devo venire più spesso, e magari anche con Guido, questo mi sta facendo venire una voglia di cazzo che nemmeno immagini, sì amore ho voglia del suo cazzo, e sinceramente spero che ce l’abbia grosso come il tuo. Mammamia Michele, questo ha delle dita eccezionali, mi sta facendo venire i brividi, Michele ho voglia del suo cazzo, sì ne ho voglia.
 
Racconta Michele

Adesso l’uomo aveva passato un braccio dietro le spalle di Fra e con l’altra mano le rovistava spudoratamente la fica, poi le si è avvicinato all’orecchio e le ha sussurrato qualcosa e ho visto Fra che ha spinto il culo in avanti, così che la mano potesse palparle meglio la fica. Fra ormai  aveva la gonna completamente sollevata, la fica era alla sua mercè, e se i ragazzi si fossero girati le avrebbero visto anche il clitoride, questo aveva e due dita dentro la fica che la masturbavano, quella stessa mano adesso si era posata sul suo seno e le stava sbottonando la camicetta. Fra lo lasciava fare, questo cominciò subito a succhiarglielo, visto che stava senza reggiseno. Poi lasciato il seno, l’avvicinò a sè  e la baciò in bocca, e Fra lasciò che la lingua le entrasse in bocca a cercare la sua. Poi l’uomo si è risistemato nella sua poltroncina, ha armeggiato fra le sue gambe, poi ha preso una mano di Fra e l’ha attirata a sè, e ho visto che Fra stringeva il suo cazzo in mano e lo stava menando con grande impegno, mi si è avvicinata, e in silenzio mi ha detto ” Michele sono stata fortunata ha veramente un gran bel cazzo, speriamo che riesca a trovare il sistema per ficcarmelo nella fica ” poi si è rigirata di nuovo verso di lui che le ha detto qualcosa, lei si è guardata intorno poi si è abbassata e per un quarto d’ora buono non si è più alzata. Vedevo la sua testa salire e scendere, e contemporaneamente mi aveva preso la mano e se l’era messa fra le sue cosce, voleva che la masturbassi mentre sbocchinava un’altro, e io lo feci, da come quest’uomo si contorceva si capiva che gli stava piacendo il servizio che gli stava facendo. Intanto anche i due ragazzi, avendo visto del movimento si erano seduti proprio davanti a noi per guardare meglio, la scena era molto eccitante, Fra stava facendo un bocchino ad uno sconosciuto, due ragazzi la stavano guardando, e si stavano facendo una sega ed io avevo il cazzo durissimo e le dita nella sua fica. Quando Fra si sollevò l’uomo rimase per qualche attimo appoggiato allo schienale con la testa reclinata all’indietro con un’espressione beata sul viso. Fra mi si avvicinò e mi disse che gli aveva fatto un gran bel bocchino e si era fatta sborrare in bocca in quanto aveva un gran buon sapore, a tal punto che ne aveva trattenuto un pò in bocca, in quanto disse, che voleva farmi lo stesso servizio e provare l’emozione di avere in bocca un cocktail di sborre, si abbassò su di me, me lo prese in bocca e cominciò a succhiare con tanta forza che glelo svuotai direttamente in gola, mentre lei affondava completamente la sua bocca sul mio cazzo, quello che gli stava affianco ci sapeva fare, in quanto senza che nessuno gli dicesse niente, mi aveva sostituito con le mani nella fica di Fra, che continuava a sborrare, e lo si vedeva da come protendeva la fica verso la mano di questo tizio. Fù allora che si accorse dei due ragazzi davanti a noi, e vide che si masturbavano mentre la guardavano tra le cosce, la vidi spalancare le gambe per mostrare meglio la sua fica protendendola verso di loro e facendo vedere la mano del tizio che la stava masturbando mentre lei aveva il mio cazzo in mano. Vedevo che la protendeva verso di loro come se volesse dirgli  ” sborratemi sulla fica ” , e lo capirono, in quanto vidi che nel momento in cui stavano per sborrare lo direzionarono verso la sua fica. Fra era proprio una zoccola, si stava scatenando, stava recuperando tutto il tempo perso con quel coglione del marito, e stava facendo le cose che avrebbe voluto fare a vent’anni, ma anche da puttana matura e cinquant’enne ci riusciva benissimo anche con i ragazzi. Ad un certo puntò vedemmo i ragazzi che sborravano e la colpirono fra le cosce, su i peli della fica, sul viso, su i capelli e addosso. A quel punto, ci risistemammo e ce ne andammo, eravamo appena saliti in macchina per rientrare quando le chiesi

Discorsivo

– allora come ti è sembrata la serata ? ti sei data molto da fare, prima con Dario e tuo marito, poi con lo sconosciuto, poi con me e poi hai fatto sborrare anche i ragazzi mi hai molto sorpreso sai ?
– intanto con Dario, e non con Dario e mio marito, quello in questi momenti non me lo nominare che è meglio, ma tu ti rendi conto di che belle esperienze sto facendo da quando faccio la puttana per te ?
vedi tu come mi hai risposto quando ti ho detto che quello mi stava mettendo le mani fra le cosce ? mi hai detto lascialo fare che stasera ci divertiamo, e lui lo ha fatto, eccome se l’ha fatto, ed è piaciuto anche a te, ho sentito sai come ce lo avevi duro, hai visto quanta crema mi ha dato ? E ti posso garantire che mi è piaciuto molto sentire in gola il sapore della tua sborra mentre avevo quella di quell’altro in bocca, l’ho riconosciuta e mi ha eccitato molto il fatto di riconoscerti dal sapore della sborra, mi sono sentita veramente una troia. E poi hai visto quei due ragazzi con che violenza gli usciva la sborra dai cazzi ? sai come si sono eccitati nel vedermi scopare con due ? Certo che qualche volta non mi dispoiacerebbe caricarmeli addosso due ragazzi sai come si arraperebbero nel chiavarsi una donna adulta come me ? e sai quanta sborra mi farebbero bere ?

Racconta Michele

Arrivammo a casa, entrammo e Guido ci aspettava, Fra gli disse ” ti racconto tutto domani ora sono veramente stanca, ” e io ” sappi che tua moglie stasera fra Dario e il cinema ha fatto sborrare 5 cazzi ” Guido sorrise orgoglioso, la vide veramente stanca e non battette ciglio e se ne andò a letto rammaricato, e andammo a letto stanchi anche noi.

fra

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