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Racconti CuckoldTrio

Michele il mio ex e amico di mio marito 3

By 31 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Al mattino ci svegliammo, mio marito mi venne vicino mi baciò e mi disse
– sai ieri sera mi hai fatto sborrare come non succedeva da tempo, all’idea che in quel momento, tu pur avendo il mio cazzo dentro la tua fica stavi godendo pensando che invece avessi quello di Michele mi faceva impazzire di goduria.
– ma sei proprio un gran cornuto
– sì amore sarò anche un grandissimo cornuto, ma l’idea che tu, pur avendo il mio cazzo nella fica, stavi sborrando così forte solo perchè immaginavi che fosse il suo, mi ha eccitato tantissimo, ma ieri poi non mi hai raccontanto più cosa vi siete detti, o ancora meglio, cosa avete fatto al mattino quando è venuto
– per forza , perchè tu ieri sera, dopo avermi messo il cazzo nella fica, come cominciai a parlarti del cazzo di Michele e della voglia che avevo del suo cazzo, sborrasti così velocemente e così abbondantemente che non me ne dasti il tempo
– mbè ora ce l’hai abbiamo ancora una buona mezz’ora prima che vada via
– e cosa doveva succedere ? che naturalmenete come al solito appena entrò mi attirò a sè e ci baciammo
– e tu ci sei stata ?
– certo, l’ho fatto in tua presenza, non vedo perchè non lo avrei dovuto fare in tua assenza, lo sai che io e Michele ci siamo sempre baciati slinguandoci anche in tua presenza
– e poi ?
– e poi ha cominciato a spingermi contro il muro, a mettermi una mano sulla fica e a massaggiarmela
– e tu ?
– e io ho cominciato a dirgli ” dai Michele non esagerare, ieri sera mio marito ti ha fatto un certo discorso, ma sembra che tu non lo abbia sentito e stai continuando, ma dove vuoi arrivare ? e lui mentre mi stringeva la fica in mano ” voglio questa, e lo so che tu stai morendo dalla voglia che il mio cazzo ci entri tutto dentro e te la riempi di sborra mia “
– e tu  
– e io amore cosa dovevo dire ? intanto era verissimo, in quanto quella situazione mi eccitava tanto, cercai di di ripetergli che tu la sera prima lo avevi ripreso e lui giustamente mi disse ” guarda che tuo marito ha detto che la mia mancanza di rispetto nei suoi confronti nasce dal fatto che lo faccio in sua presenza, quindi e come se mi avesse detto che in sua assenza lo posso fare, quindi se anche a te fà piacere, e da come sento la tua fica, la cosa a te sta facendo molto piacere, stando da soli possiamo continuare.
– e tu
– e io cosa dovevo fare ? aveva ragione, tu gli avevi detto che in tua presenza non doveva mettermi le mani sulla fica o sul culo, quindi era come se gli stessi dicendo che in sua assenza avevi il suo permesso
– sì è vero forse ho sbagliato ad esprimermi, ma c’è anche il tuo di permesso
– ma che cazzo di permesso dovevo dargli io, la fica mi avrebbe tradito, se io gli avessi detto di no
– e allora cosa avete fatto ? avete chiavato ? ti sei fatta sbattere ?
– me lo chiedi quasi come se sperassi che io ti dica di sì
– mbè lo sai che non mi dispiacerebbe.
Mi dava fastidio dire a mio marito dettagliatamente quello che avevo fatto con Michele, sì, Vi sembrerà strano, ma mi sentivo molto più complice con Michele dicendogli le cose che facevo con mio marito, anzi, forse sarebbe più giusto dire, le cose che non facevo, che dire a mio marito ciò che avevo fatto con Michele. Quello che avevo fatto con Michele, doveva rimanere una cosa solo mia e di Michele, e in quel momento mi ricordai che una mia amica, zoccola come me, mi aveva detto le stesse cose, cioè, è più semplice dire all’amante ciò che fai o non fai con il marito, piuttosto che dire al marito ciò che fai con l’amante, a meno che poi il marito non sia presente alle tue chiavate con l’amante e vabbè in quel caso si rende conto ” de visu ” di quante corna porta in testa, ma farlo godere con qualcosa che apparteneva solo a me e Michele mi dava fastidio quindi mi limitai a dirgli
– no non mi sono fatta chiavare, però mi ha fatta sborrare solo parlandomi e toccandomi la fica
– e tu l’hai fatto sborrare ?
– sì mi ha sborrato in mano, in quanto l’ha tirato fuori, e tu capisci che non potevo non prenderglielo nemmeno in mano, visto il momento particolare, oltretutto dopo che tu gli avevi detto che in tua presenza non doveva farlo, come se in tua assenza aveva la tua autorizzazione
– sì è vero, ma ci voleva anche il tuo consenso ?
– e secondo te c’era bisogno che me lo chiedesse se volevo o no ? mi ero fatta mettere le dita nella fica, si era perfettamente reso conto che ce l’avevo allagata come una zoccola che non vedeva il cazzo da anni, mi ha vista quando ho spalancato gli occhi e la bocca appena ha tirato fuori quel bellissimo cazzo che ha fra le gambe, quasi come se non avessi mai visto un cazzo, e doveva chiedermi anche il permesso ? ma quello se ne è accorto subito che io stavo morendo dalla voglia di chiavare con lui, più di quanto lui stesso non stesse morendo dalla voglia di trombarmi come una zoccola.
– quindi non ti ha chiavato
– no, sei rimasto deluso vero ? avresti preferito che mi fossi fratta chiavare vero ? sei proprio un gran cornuto
– e perchè ?
– perchè ti vedo deluso dal fatto che tua moglie ha solo sborrato con le mani di Michele nella fica e Michele ha sborrato mentre tua moglie aveva il suo cazzo in mano.
– mbè se aveste chiavato avresti provato più piacere o no ?
– no, con Michele qualsiasi cosa faccio mi fà sborrare come una cagna.
A quel punto sentendomi dire queste cose ha sborrato daccapo, e gli ho detto
– ora vestiti che è tardi e vai a lavoro
– perchè aspetti il tuo amante e vuoi la casa libera ?
sapendo che gli faceva piacere sentirmi dire che era così, e poi sinceramente lo era davvero, dissi
– certo, lo sai che ora verrà Michele, te l’ho detto e tua moglie fra poco sborrerà come una vacca sotto il cazzo del tuo amico
Mi ha guardata piena di desiderio e mi ha detto
– però ricordati la promessa
– quale ?
– che quando viene se vedi che state per scopare mi telefoni e me lo dici
– d’accordo cornuto, ma ora togliti davanti ai coglioni.
Mi vestii come sapevo che a Michele faceva piacere, ossia come una puttana che aspetta il suo cliente, mi misi delle calze velate nere con reggicalze anch’esso nero, uno slip che mi aveva regalato lui da ragazza, che avevo conservato gelosamente e che era l’unico che mi faceva mettere quando uscivo con lui, altrimenti non me ne faceva mettere proprio. Questo slip era talmente piccolo che a malapena copriva l’ingresso della fica, un triangolino piccolissimo rosso che risaltava molto per chi lo vedeva anche da lontano, perchè era circondato dai peli neri della mia fica e sul culo un righino, poi un reggiseno piccolo rosso come gli slip, in modo tale che fosse più il seno che restava fuori, che quello che copriva, e anche questo me lo faceva mettere direttamente sotto qualche giacca, in modo che di lato io lasciassi vedere sempre il mio seno agli altri, il cui sguardo era univoco, volevano chiavarmi e io andavo da Michele e lui puntualmente mi chiavava, il tutto coperto da una vestaglia velata nera che lasciava intravedere tutto, e un trucco abbastanza pesante, da puttana. Sentii suonare il citofono con il nostro segnale, ed io con lo stesso segnale gli aprii il portone, come per dirgli ” sali il cornuto non c’è ” lui è salito, come al solito gli ho fatto trovare la porta accostata, è entrato ha chiuso la porta e ha detto:
– dove sta la mia puttana ?
– sta qui amore sto aspettando di essere chiavata da te
– e quel cornuto di tuo marito ?
– quel cornuto è andato via e gli ho anche detto di sbrigarsi che dovevi venire tu per chiavarti la moglie.
Stavo distesa sul divano con la testa poggiata sul bracciolo, una gamba distesa sul sedile del divano e l’altra allungata sulla spalliera del divano stesso, per cui una coscia era completamente scoperta, e l’altra coperta dalla sola vestaglia, ma erano spalancate, e la fica la si vedeva benissimo. Un seno era uscito totalmente fuori dalla vestaglia, e l’altro era coperto solo dalla sola vestaglia, ma in trasparenza lo si vedeva totalmente benissimo. Si è avvicinato e ha detto
– rieccola la mia prostituta
– erano anni che non la facevo, ti piace ancora la tua puttana ?
– certo, anzi più di prima perchè ora oltre a essere la mia mignotta, sei anche più puttana di prima perchè adesso la fai nonostante ti sia sposata, e quindi ora, sei più zoccola di prima, perchè oltre a prenderti il mio cazzo al quale sei legata e del quale non sai fare a meno, metti le corna anche a tuo marito nella sua casa, esattamente dove crede di chiavarti solo lui.
– ma che chiava lui ? le chiavate sono quelle che faccio con te, sinceramente è meglio un ditalino venuto male che una chiavata fatta con lui.
– ora sì che ti riconosco, è inutile, tu sei nata puttana, e solo quello potevi fare
– sì è vero ma avevo bisogno di un qualcuno che avesse un cazzo come il tuo, e che sopratutto lo sapesse usare come lo usi tu, e mi gratificasse nel mio essere zoccola, dicendomi le cose che mi dici tu,  con la voce che hai tu, e mi guardasse e mi facesse fare la troia così come me l’hai sempre fatta fare tu.
– perchè tuo marito non ne è capace ? ha una zoccola come te accanto e non se ne è accorto ?
– Ma che cazzo deve fare quello ? Quello avrebbe bisogno accanto di avere una di quelle che scopa una volta a settimana. Quello sai quando si eccita ? non quando mi vede nuda o seminuda come mi stai venendo tu, quello si eccita, quando sà che ho scopato con te o ancora meglio, se mio vedesse mentre faccio la troia con te. Comunque, fortunatamente per noi, gli piace essere cornuto, altrimenti noi, comunque gli faremmo le corna, perchè alle nostre chiavate certamente non ci rinunceremmo, ma dovremmo farlo fra mille impicci, così invece ci rende la vita più facile e chiaviamo quando cazzo ci pare.
– certo che è incredibile, questo coglione ha come moglie una zoccola come te, che il cazzo se lo mangerebbe a colazione pranzo e cena, e invece di piacergli il fatto che è sempre disponibile al suo cazzo, gli piace che invece la dia agli altri. Sai quanti uomini ci sono invece, delusi dal fatto che la moglie non gliela dia e vanno a puttane ?
– sembra quasi che tu non mi credi che ho un marito a cui piacciono le corna e che invece io ti sto dicendo che lui è consenziente solo perchè voglio farmi chiavare da te giustificando il mio essere puttana, certo, puttana lo sono e lo sono sempre stata e nessuno meglio di te lo sà, ma è vero anche, che lui è un grandissimo cornuto e gli piace esserlo, non ci credi ? ( e prendendo il cellulare in mano) vuoi sentirlo con le tue orecchie ?
– no con lui non ci voglio parlare, almeno non in questo momento dove ho la moglie nuda davanti al mio cazzo, d’altronde Guido è sempre un mio amico e mi sembrerebbe fargli un torto parlare con lui al telefono mentre mi sto chiavando la moglie.
– siete diversi
– perchè ?
– perchè lui invece, proprio perchè ti considera un amico ti dà la moglie
– ma dai non dire stronzate, ora vuoi farmi credere che lui è al corrente che io sto qui e magari sà anche che la moglie si sta facendo sbattere da me ?  che se ieri si è lamentato del solo fatto che ti metto le mani addosso.
– non ci credi ? vuoi sentirlo con le tue orecchie ?
– ti ho detto che non ci voglio parlare, mi metteresti in difficoltà, come faccio a parlare con Guido del fatto che mi sto scopando la moglie ? che gli devo dire ? ” sai Guido che tua moglie il cazzo lo succhia veramente bene ?”
– guarda, se gli dicessi così, quello sborrerebbe per telefono e dopo pochi minuti starebbe qui, per vedermi mentre te lo succhio.
– ma non dire stronzare.
– non ci credi ? vuoi sentire ora cosa gli dico per telefono ? tu non parlare e ascolta soltanto va bene ?
– ok, ma non farmi scherzi di cattivo gusto nel passarmelo, altrimenti me ne vado e non mi vedi più.
– sta tranquillo lo sai che pur di non  perdere il tuo cazzo farei anche la mignotta, in passato te l’ho anche detto, quindi immagina se io ora rischierei per una puttanata, di perdere il tuo cazzo dopo che l’ho ritrovato.
In presenza di Michele telefono a mio marito e dico

– Ciao amore, così come ti avevo promesso ti sto telefonando di nascosto da Michele, sto in bagno e Michele sta di lì che vuole chiavarmi, che faccio ? tu cosa vuoi che io faccia ? lo sai che io ti amo e faccio tutto ciò che vuoi tu.   
– Fallo godere, fatti sborrare sia nella fica, che addosso, fatti sborrare su i seni come piace a te, e non asciugartela, fà in modo che ti si asciughi addosso, stasera quando torno voglio vedere le macchie bianche sulla tua pelle a testimonianza che hai fatto ciò che ti ho chiesto.
– Amore sei sicuro di quello che dici ? non è che poi mi chiamerai puttana che mi faccio sbattere da tutti ? ricordati che se vado di là e mi faccio sbattere da Michele, tu davanti ai suoi occhi sarai un cornuto, e il tuo amico verrà a conoscenza che sei un cornuto.
– Tu non preoccuparti, Michele lo conosco bene è una persona discreta e non lo dirà a nessuno che sono un cornuto, se lo terrà per lui e continuerà a sbattersi la moglie del suo amico come una puttana.
– Amore te lo dico per l’ultima volta cosa vuoi che faccia ?
– Tu ne hai voglia ?
– Certo che ne ho voglia, in un momento erotico come questo, dove Michele sta di là con il suo bel cazzo da fuori che vuole infilarmi nella fica e io che da brava moglie ti sto chiedendo se farmi sbattere o no è un momento molto eccitante come faccio a non aver voglia di farmi sbattere come una puttana ?
– e allora vai e fallo godere
– amore ho dimenticato di dirti che Michele vuole anche il mio culo
– e tu hai voglia di darglielo
– ne ho una voglia matta, lo sai che il mio culo l’ho sempre conservato per lui sperando che si verificasse ciò che sta accadendo e far riprovare al mio culo quel bel cazzo che Michele ha fra  le gambe, ma se tu non vuoi io non glielo dò, ricordati che sono sempre tua moglie e ho dei doveri nei tuoi confronti, quindi se tu non vuoi, io il culo non glielo dò
– non preoccuparti daglielo, se lo vuole daglielo, non possiamo rischiare che solo per non avergli dato il culo, Michele non ti scopa più
– allora posso darglielo ? te lo chiedo per l’ultima volta
– non preoccuparti amore, lo sai che ho fiducia in te e mi rendo conto da questa telefonata che sei una donna onesta e che ci tieni a me
vai e fallo godere, vai a fatti sbattere come una puttana
– ok amore allora vado e stasera ti racconto ok ?
– ciao amore a faglielo vedere a Michele quanto sei puttana, quanto ti piace il suo cazzo, quanto ti è mancato e fallo godere
– ok amore vado e faccio esattamente quello che mi hai detto tu, ciao cornuto vado a farmi chiavare, le senti le corna che ti stanno spuntando ? e ora ti ci farò abituare, tanto solo quando spuntano fanno male poi ti ci abituerai e chiudo
A quel punto mi rivolgo a Michele e dico
– hai sentito ?
E mettendomi le mani vicino la fica gliela apro e dico ” Dai Michele leccamela come me la sai leccare tu, ho bisogno delle tue leccate, usi quella lingua come il cazzo, dai fammi sborrare con la bocca che poi con la mia bocca ti farò sborrare io e stamattina dovrai sborrarmi in bocca e voglio ingoiare tutto come hai bei tempi. Dai Michele fammi sborrrare come solo tu sai fare, sì leccamela così, sì il clitoride prendimelo in bocca, lo senti quanto è duro ? ha riconosciuto la tua bocca, sì Michele quanto mi piace, sì Michele continua, Michele sì muhuuuuuuuuuuuuuuuuu, mammamiaaaaaaaaaaaaaaaa, che sborrata, vieni vieni mettimelo in bocca che te lo faccio diventare duro come piace a me, e poi dove me lo vuoi mettere ?
– nel culo
– e lo sapevo, non cambi mai, ti piace il mio culo vero ?
– certo,perchè a quel cornuto non piace ?
– certo che piace anche a lui, ma a lui non l’ho mai dato, e sà anche, che sei stato tu a rompermelo, e l’ho conservato per te e ho fatto bene, perchè ora mi inculerai di nuovo e nessuno dopo di te me lo ha mai messo nel culo, ora dammelo in bocca che lo sò perfettamente che per incularmi subito, è necessario che il cazzo sia veramente duro.
– come le sai queste cose vero troia ?
– me le hai insegnate tu, te le sei dimenticate le inculate fatte fuori dall’auto, piegata in avanti con il petto sul cofano e tu da dietro che mi inculavi come una puttana da marciapiede ?
– me le ricordo puttana e mi ricordo anche che ti piaceva quando i guardoni ci guardavano e si masturbavano solo nel vederti fare la zoccola con me, così come vorrebbe fare quel cornuto di tuo marito.
– sì è vero quel cornuto è un guardone, io non me le sono dimenticate le nostre inculate e vorrei farle ancora, ma ora è duro, ora te lo scappello e tu comincia col poggiare la cappella sul buco del mio culo spennellalo come sai fare tu, poi comincia a spingere piano piano, sì così, lo sento, ora spingi, voglio sentire la cappella che entra, sì così, la sento, la sento, spingi così, spingi così, spingi di più dai, sta entrando, spingiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, ahhhhhhhhhhhhhhhh,
– tieni tieni tieni zoccola
– è entrata, sì la sento la tua cappella che è entrata, che bello, di nuovo inculata come una zoccola dal tuo cazzo, e che cazzo ! sì, il tuo veramente merita di essere chiamato cazzo, e non quello di quel coglione di mio marito, vedi ? mi hai fatto un pò male, in quanto non ero più abituata, ma non me ne fotte niente, ci tenevo troppo che rientrasse al posto suo la tua cappella, ora spingiamo insieme e fallo entrare tutto, sì così, dai che spingo anch’io, sì così di più di più di più tuttooooooooooooooooooooooooooo siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ahhhhhhhhhhhhhhhh, sì lo sento, il tuo cazzo sta tutto nel mio culo,
– tuttoooooooooooooooo dentro stà puttana, tieni, tutto il mio cazzo sta tutto nel tuo culo, puttana, tieni puttana tieniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
– che bello, mi è arrivato nella pancia, che bello, il tuo cazzo sta di nuovo tutto nel mio culo, quanto ho desiderato questo momento, tutto il tuo cazzo stà di nuovo nel mio culo ma te lo immagini ? ora mi raccomando, non farmelo più mancare, ora mi devi inculare tutte le volte che vuoi e lo sò perfettamente quanto ti piace il mio culo e tu sai benissimo che solo con te ho sborrato con il culo e voglio sborrare ancora, sempre con te, con il culo e con tutto ciò che vuoi, tanto ora non abbiamo più problemi, il cornuto è d’accordo e figurati noi. Quel bel cazzo che poco fà stava nella mia bocca, ora sta tutto nel mio culo, che bello.
– sei rimasta la zoccola che eri
– ma solo con te, se non fossi arrivato tu, fare la zoccola per me sarebbe stato solo un ricordo. Ma ora continua a fare dentro e fuori con il tuo cazzo, lo sento che stai per sborrare anche tu, mammamia Michele che bei colpi di cazzo mi stai dando, me lo stai rompendo, e mi sta
piacendo da morire, lo sai stronzo che quando me lo metti nel culo comincio a sborrare quando entra e finisco quando esce vero ?
– certo che lo sò zoccola, che il tuo punto debole è proprio il culo
– lo sai che non è come la fica, che l’orgasmo devo raggiungerlo, tu lo sai benissimo che questo è il mio debole vero stronzo ? ti piace il mio culo vero ? lo sai che prenderlo nel culo mi piace da morire vero ?  dai sborra, sì lo sento il tuo liquido caldo, lo sento, quanta me ne stai mettendo di sborra ?  
– tieniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, sto sborrandoooooooooooooooooooo, sei una zoccolaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
– siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii, di più, riempimelo il culo, dai, solo tu me lo puoi riempire, dai ,che stasera lo dico a quel coglione, che dopo che me lo hai ficcato tutto nel culo quel bel cazzo che hai fra le gambe, me lo hai riempito di sborra, quel coglione solo nel sentire quello che abbiamo fatto, sborrerà, e invece noi sborriano chiavando, lui sborra sapendo che noi abbiamo chiavato e tu sborri chiavandoti la moglie e sborrandogli dentro e addosso.
– sei rimasta la zoccola che sei sempre stata
– sì la tua zoccola, che bello ritornare a fare la zoccola, però ora mi devi fare quel servizietto che mi facesti quella volta che mi premiasti perchè ti feci vedere come si arrapava quello che stava accanto a noi al cinema, che mi mise le mani fra le cosce, io ti avvisai e mi mettesti anche le tue sull’altra coscia e mi faceste sborrare come una puttana con tutte e due le vostre mani fra le cosce, tant’è che ebbi paura che ci sentisserro da dietro, e poi eccitati da quello che avevamo fatto, andammo via e quando arrivammo sotto casa mia ti feci salire a casa mia in quanto i miei non c’erano, e mi premiasti, ti  ricordi il premio ?
– certo che me lo ricordo, come faccio a dimenticarlo, allora siediti sul tavolo e mettiti con la fica alla fine del tavolo, tanto le gambe le poggi sulle mie spalle, te la ricordi la posizione ?
– e chi se la scorda ?  dopo quello che mi facesti provare, e chi le conosceva quelle posizioni, nemmeno le amiche con le quali ne parlai la conoscevano. Ecco mi sono distesa sul tavolo della cucina con le gambe alla fine del tavolo e penzoloni, tu adesso mettiti in piedi fra le mie cosce con il cazzo puntato verso la fica, sì dai che è di nuovo duro
– come te la ricordi questa posizione vero zoccola ?
– e chi se la scorda ? dai sì lo sento, sta entrando nella fica e stà diventando di nuovo duro sì lo voglio più duro, dai Michele mi piace, sì mi piace come sta diventando duro nella mia fica ora tiralo fuori e sollevami di più le gambe
– e tu preparati ad accoglierlo tutto nel culo ti piace passare dalla buco della fica al buco del culo vero troia ?
– dai Michele tiralo fuori dal buco della fica e sollevami di più le gambe così il buco del culo si posizionerà davanti al tuo cazzo, e tu potrai passarlo dal buco della fica al buco del culo, ok adesso puntalo sul buco del culo, e eccitante prenderlo nel culo, averti difronte e vedere lo sforzo sul tuo viso quando mi inculi, sì inculami ora, avendomi di fronte come se me lo stessi mettendo nella fica, dai sì si si si sì, dai sbattimelo nel culo, ahhhhhhhhhhhhhhhhh sì è entrato hai visto come è entrato subito ? dai muovilo nel culo come se stesse nella fica dai che sto già sborrando, dai che stasera glielo dirò a quel cornuto quello che hai combinato alla moglie e gli farò vedere anche dove te la sei inculata, dai Michele, è un continuo sborrare si si si, ora toglielo dal culo e mettimelo nel buco della fica lasciandomi sempre in questa  posizione, si si si si chiavami la fica si si si sborrami lo sento ora mi stai sborrando nella fica che belloooooooooooooooooooooooo
– Certo che tuo marito nel momento in cui ha firmato il contratto di matrimonio con te ha firmato anche la sua condanna a essere cornuto
– Ah Ah Ah Ah e a noi che cazzo ce ne fotte ? a lui piace sapere che la moglie si fà sbattere ? alla moglie gli piace farsi sbattere ? e a te piace sbattertela ? quindi dove sta il probema ?
– ma possibile che quel cornuto non ti abbia chiesto nulla in cambio del fatto che tu chiavi con me ?
– certo
– e cosa ?
– mi ha chiesto di raccontargli dettagliatamente come mi scopi, quello che provo con te, se tu sei soddisfatto della moglie e di fare tutto ciò che è necessario per soddisfarti, e poi una cosa che piace pure a me
– e cioè ?
– quello di chiavare davanti a lui mentre gli dico che è un coglione, un buono a nulla e un grandissimo cornuto.
– ma veramente è un coglione tuo marito
– e secondo te perchè me lo sono sposato ? proprio per fare i cazzi miei, invece se avessi sposato te saresti stato tu a fare i cazzi tuoi vero stronzo, magari dopo avermi sfruttato ben bene mi avresti fatta finire su un marciapiede
– mbè non sarebbe stata una cattiva idea
– invece così io faccio la signora, faccio la moglie di quel coglione, e contemporaneamente faccio la capozoccola con te.
– ma possibile che esistano uomini coglioni come tuo marito che cedano gratuitamente la moglie ad altri ? e poi mogli come te, a cui il cazzo piace tanto.
– embè ? sono una donna fortunata, ho un marito coglione e cornuto, e un’amante con un bel cazzo e che sà veramente chiavare, e mi tiene sempre soddisfatta.
Guardo l’orologio e vedo che si è fatto ardissimo, mio marito sta per arrivare e dico
– Amore ma sono ore che stiamo chiavando, sta per arrivare il cornuto, vai amore ci vediamo domattina, vai altrimenti rischi di incontrarlo lungo le scale, e sai ? non mi dispiacerebbe in fondo che vi incontraste e che tu gli dicessi, ” vai cornuto che tua moglie me la sono chiavata ben bene e ti sta aspettando piena di sborra mia come hai chiesto tui ” ma tanto lo sò che prima o poi capiterà, e piacerà anche a lui sentirsi chiamare cornuto da te, basta che gli scopi la moglie.

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