Skip to main content
Racconti Cuckold

PERIZOMA NERO

By 28 Ottobre 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

PERIZOMA NERO di Scrittore Eros (saldeco)
Io e mia moglie eravamo li, seduti in quel ristorante, da circa dieci minuti.
Il posto era carino, accogliente, discretamente riservato.
C’erano alcune coppie e qualche comitiva.
Avevamo scelto un tavolo un po’ appartato, quasi dietro un separe ed un muro a fare da divisorio con l’ampio salone a fianco.
Non era un’occasione particolare ma ogni tanto io e mia moglie andavamo in giro alla scoperta di nuovi ristoranti e posti da scoprire.
Lei come al solito si era vestita molto provocante, ma senza volgarità. Già era carina di suo: trentacinque anni, un metro e sessantacinque, capelli corti neri, due occhi magnetici, un viso con nasino alla francese, una terza di seno, un culetto a mandolino che ogni volta faceva girare molti maschi.
Indossava un tubino nero aperto dietro, che lasciava scoperta tutta la schiena facendo intravedere il perizoma nero.
Le piaceva molto giocare alla femme fatale. Ed anche a me. Mi eccitava saperla desiderata da altri uomini. Avevamo iniziato questo gioco di provocazioni da molto prima che ci sposassimo.
Lei aveva avuto anche qualche avventura, sempre con la mia complicità. Ci piaceva giocare ed eccitarci vicendevolmente in situazioni piccanti.
Quando arrivò il cameriere, alto, robusto, capelli corti e brizzolati, sui cinquat’anni, vidi che mia moglie lo guardava molto, ma molto interessata e gli sorrideva come solo le donne ammaliatrici sanno fare.
Lui ricambiava ma senza darlo a vedere. Prese le ordinazioni e si allontanò. Appena fu andato via gli chiesi:
‘Interessante il cameriere ? eh ‘?’
E lei: ‘caruccio’ha un non so che di porcello” e si mise a ridere.’
Io presi la palla al balzo: ‘dai provocalo ancora’mi piaci quando fai così.’
‘E se poi il gioco si fa duro ?…ahahaahha” disse lei.
Ed io: ‘ e tu fallo diventare duro ! ‘
Lei cambio espressione, rovistò sotto il tavolo e mise sulla tovaglia il suo perizoma nero.
Mi guardo fisso negli occhi e disse: ‘Ecco’se vuoi il gioco duro’.eccoti accontento, vediamo che succede !’
A questo suo gesto iniziai a sentirmi eccitato. Il mio cuore iniziò a battere più forte. Sentii un vuoto allo stomaco. Mi sentivo a disagio ma eccitato. Come sempre l’eccitazione prendeva il sopravvento.
Non vedevo l’ora che il cameriere tornasse. A tavola era sceso il silenzio. Io e mia moglie non parlavamo, ci guardavamo, fissi negli occhi.
Ed il cameriere arrivò. Ci porse i piatti e poi con uno sguardo sfrontato e magnetico rivolgendosi a mia moglie disse: ‘Forse avrà perso questo’, prendendo con le mani il perizoma nero e porgendoglielo.
Mia moglie senza fare una piega, guardandolo negli occhi sorrise e poi rivolgendosi a me disse:
‘Caro vado in bagno. Vado in bagno a sistemarmi.’ Prese il perizoma in mano e si allontanò.
Io tremavo dall’eccitazione, sperando, bramando che succedesse qualcosa. E successe: il cameriere segui mia moglie dicendogli: ‘Aspetti Signora le mostro il bagno’.
Io rimasi li, seduto, immobile, sudato ed eccitato. Incapace di muovermi, incapace di reagire.
Li vidi sparire dietro una porta, ed aspettai, Aspettai immobile. Non sfiorai il tavolo, non sfiorai le posate, non bevvi, non feci nulla. Aspettai.
Il tempo non trascorreva. Il tempo si era fermato. Sentivo nella mia testa il ticchettio dei secondi. Sentivo il ticchettio e sentivo dentro di me crescere il desiderio e l’eccitazione. Ero in trance.
Solo il tocco di una mano sulla spalla mi risvegliò da quello stato. Era la mano di mia moglie, sulla spalla, alle mie spalle, che avvicinatasi all’orecchio con la bocca disse: ‘amore’amore’ti amo, questo e per te.’ E mi strinse in mano il suo perizoma nero.
La sua voce arrivò come il vento fresco dell’estate su di una spiaggia infuocata dal sole. La sua voce mi entrò dentro e finì nella mia mente e nel mio cuore.
Il perizoma nero sulla mia mano ebbe l’effetto di una scossa elettrica. Di un lampo, di un tuono, di uno scoppio. Strinsi forte e sentii il tessuto umido, bagnato, intriso di umori.
Mia moglie mi sfilò di fianco e si sedette di fronte a me. Mi fisso. Mi guardò. Sorrise. Poi la sua bocca si aprì: ‘&egrave stato fantastico. Amore’&egrave stato travolgente. Mi ha fatto godere in modo sconvolgente. E quando ho goduto ti ho pensato’ti ho pensato tantissimo’ti ho pensato perché amo il tuo amore per me’.
Io guardandola portai il perizoma nero al naso ed annusai. Annusai i suoi amori e lo sperma dell’altro. E venni. Venni senza toccarmi. Venni nei pantaloni in un orgasmo totalizzante, devastante. Non seppi fermarmi, non seppi trattenermi. Era il massimo godere del godimento di mia moglie.

Leave a Reply