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Racconti Cuckold

Sogno cuckold

By 19 Ottobre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Vi voglio raccontare un sogno, uno di quei sogni che sembrano degli sceneggiati a puntate, quelli che si ripetono con una dovizia di particolari e che ti svegli convinto di aver partecipato veramente a quello che hai sognato.

Partiamo dall’inizio: io e mia moglie per i 25 anni di matrimonio ci siamo permessi una vacanza alla grande,crociera e soggiorno ai Caraibi.
Era la prima volta che facevamo un viaggio del genere e pertanto non abbiamo lesinato, cabina ponte alto e settimana di soggiorno in un albergo 5 stelle, forse 6.
La settimana in nave era trascorsa con i soliti ritmi delle crociere, giochi sul ponte, balli e serate di gala.
Quando sbarcammo alle Grenadine ci accorgemmo che eravamo arrivati in un altro mondo, non solo perchè le isole erano di una bellezza sconvolgente, ma sopratutto perchè l’albergo era di un eleganza, una classe ed uno stile che per noi, poveri mortali da Pensione Bellavista, era qualcosa che non avevamo mai immaginato.
Il servizio era persino imbarazzante, per noi turisti fai da te, bastava chiedere e c’era qualcuno che correva per soddisfare le tue esigenze.
Tra quelli che correvano c’era Neguit, un locale che parlava anche una specie di italiano e pertanto era diventato il nostro punto di riferimento.
– Non fare lo stronzo come tuo solito, ricordati di dargli la mancia quando partiamo-
mi ricordava mia moglie almeno un paio di volte al giorno, -” e non fare il braccino ‘ concludeva.
Sarà stata solo la mia immaginazione, ma ero convinto che Alice, la mia signora, forse per il fascino dell’esotico, forse perché era veramente un bel ragazzo, fosse attratta da quel ragazzo di colore.
Neguit, come ci avrebbe poi spiegato, era un miscuglio di razze, nella sua famiglia c’erano bianchi, neri ed anche un mediorientale ed il cocktail era riuscito proprio bene.
Ripeto sarà stata la mia immaginazione, ma avevo l’impressione che lei, se ci fosse stata l’occasione un ‘giro’ con Neguit se lo sarebbe fatto volentieri.
Finita la vacanza e ritornati a casa, al nostro tran-tran, Alice ad ogni occasione, quando ricordavamo le vacanze, parlava di Neguit: ‘che bello, che gentile ‘. Nella mia mente, anche se oggettivamente sembrava impossibile, il chiodo che lei un ‘giro’ con Neguit l’avesse fatto, era ormai ben piantato e sicuramente da lì che ebbe origine il sogno.
Vedevo mia moglie, che erano anni che non si metteva più un bikini, allontanarsi sulla spiaggia mano nella mano con Neguit, indossando dei costumini che non coprivano niente delle sue grosse tette e con un filino che entrava nelle sue chiappone. Li vedevo che salivano in barca e si dirigevano al largo, mentre io rimanevo solo a riva.
Quando ritornavano alle mie rimostranze le risposte di Alice erano come dei pugni nello stomaco:
 Certo che Neguit ci sa fare con le donne, ho dovuto chiedergli di smettere. Mai goduto tanto in vita mia.
 Non prendertela e solo sesso. Grande sesso , ma solo quello
 Adesso che ho scoperto il paradiso, devo tornare in purgatorio.
Fino alla notte che sognai l’epilogo:
eravamo in albergo, nella nostra bella camera, quando si senti bussare alla porta, andai ad aprire e mi trovai di fronte il viso sorridente di Neguit.
Alle mie spalle mia moglie cinguettò:
– Oh sei tu Neguit, amore, entra, accomodati – e rivolta a me mi ordinò
– Senti perchè non vai a fare un giro, è l’ultima sera e voglio prendere un altro grosso souvenir. –
Uscì dalla porta lasciandoli soli, ma nello stesso tempo fu come se rimasi in camera invisibile, nei sogni può succedere, e mi vidi tutto il film.

Neguit si diresse verso di lei che l’aspettava al centro della stanza con due occhi che brillavano, l’abbracciò e la baciò. Lei rispose con passione ed il suo corpo aderì a quello di lui, le mani de ragazzo accarezzavano il corpo maturo di Alice. Accennarono dei passi di danza e lui si mise dietro lei, le baciava il collo i lobi delle orecchie con il pube incollato al suo culo e le mani accarezzavano o meglio strizzavano i grossi seni, coperti solo da una leggera t-shirt. Potevo vedere i capezzoli inturgidirsi. Quella danza erotica durò alcuni istanti quindi le sfilò al maglietta ed Alice rimase con solo con della minuscole mutandine, lui la fece voltare e si abbasso a succhiare i capezzoli ormai ritti come chiodi. Alice piegò indietro la testa, gemendo e con una mano teneva il viso di lui schiacciato alle sue tettone, mentre con l’altra gli accarezzava il cazzo.
Sempre ciucciandole i seni la fece indietreggiare fino al bordo del letto e quindi con una spinta la fece cadere sopra, si tolse la maglietta ed i pantaloncini e apparve un ‘bronzo di Riace’ con un manico, che anche se non sembrava ancora completamente eretto, di notevoli dimensioni.
Alice non era mai stata la classica santarellina, ma mai avrei immaginato la scena che vidi. Era sdraiata a cosce aperte, sorrideva al ragazzo che in piedi di fronte al letto si accarezzava il cazzo, e spostandosi le mutandine mise in mostra la sua figa pelosa, ma non si accontentò di mostrarla, prese ad accarezzarla , si aprì le labbra mostrando il rosa del suo spacco ed infilandosi un dito disse a Neguit:-
– E’ già tutta bagnata, non vede l’ora di essere scopata dal tuo cazzone.-
Lui che, anche se non aveva capito il significato delle parole, sicuramente aveva capito tutto dai gesti le si avvicinò e cominciò a accarezzarle la bocca con la punta del cazzo. Lei aprì le labbra per prenderlo in bocca ma, per il momento, dovette accontentarsi di sentirselo strusciare sulle labbra, fino a che non resistette più e afferratolo con le mani non cominciò ciucciarlo. Neguit la lasciò fare per un po’ poi le prese la nuca con le mani non glielo infilò tutto in bocca, Alice strabuzzò gli occhi, lungo com’era probabilmente non riusciva a respirare, ma lui imperterrito lo sfilava e poi dentro tutto. Il giochino continuò per un bel po’ ed il cazzo aumentava di dimensioni.
La miseria che tubo, sarà stato due volte il mio, che modestamente”.!!
Poi si distese con il palo che svettava e la invitò mettersi sopra a, è proprio il caso di dirlo, impalarsi, cosa che lei fece guidandolo dentro la sua figa. Alice si muoveva sopra di lui , vedevo il suo culone ondeggiare, la sentivo gemere, non durò molto, cominciò a sgroppare come un cavallo imbizzarrito ad ansimare sempre più forte e venne accasciandosi su di lui.
Lui la fece riprendere dall’orgasmo, quindi, senza neanche toglierlo, la fece rotolare sotto di se ed alzandole le gambe e divaricandole ricominciò a pomparla. Lo faceva uscire completamente e poi la penetrava di botto. Le tette di mia moglie ballonzolavano sotto quei colpi e lei con una voce arrochita dal piacere lo incitava:
– Sii, che bello, che bello, continua, continua, così. –
Arrivò un altro orgasmo, ma non era ancora finita, lui la fece mettere su un fianco e alzandole una sola gamba la riprese di nuovo. Alice cercò di fermarlo:
– Basta, fermati un attimo, non ce la faccio più.-
Neguit imperterrito continuò a scoparla, lei era come impazzita, si agitava, ansimava, gemeva:
– Basta, basta, godo troppo, senti come godo, continuo a venire.-
fino a che, finalmente, lui aumentò il ritmo, cominciò a sbuffare come una caffettiera ed infine si svuotò su di lei.
Si sdraiò di fianco a lei che ansimava a gambe aperte, la figa oscenamente dilatata. Era distrutta.
Sicuramente Alice aveva appena finito la migliore scopata della sua vita, con me non era mai arrivata al punto di pregarmi di smettere di scoparla.

– Carlo! Ooh, Carlo, svegliati cosa succede?-
Mi svegliai di colpo, affannato:
– Cosa stavi sognando? Ti agitavi tutto, sei sudato fradicio.-
– Non so, non ricordo.-
Gettai indietro le coperte, scoprendo così il mio paletto in erezione:
– Che porco che sei, guarda come ti tira, sognavi di farti qualche troietta dell’ufficio, magari Elisa quel putta none, vero?-
– Ma no, ma pensa un po’ questa’. Elisa io?-
Alice non era convinta, però colse l’occasione al volo
– Visto che è già pronto all’uso perché non approfittarne.-
Si e mi spogliò, e anche se nell’ora seguente non arrivai al punto che mi pregasse di smettere, prima di svuotarmi nel suo culo, però la feci divertire parecchio.
– Che bella scopata, mi hai sfondato davanti e dietro. Vedi di rifarlo spesso questo sogno!!-

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