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Racconti Cuckold

un cornuto posseduto

By 31 Marzo 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Secondo alcuni tutti i cornuti contenti , i cuckold secondo la dizione anglosassone, sono anche un po’ omosessuali. Secondo altri , chi ha un cazzetto piccolo deve rassegnarsi non solo ad essere cornuto ma anche ad essere usato e sottomesso dai veri maschi, quelli con un cazzo di nome e di fatto. Vero o no, certo è che io sono un cornuto con un minuscolo cazzo e che mi è capitato a causa di questa caratteristica di essere preda di un gruppo di maschi.
Sono un grande appassionato di pesca con la canna e frequentando un forum di discussione tra pescatori ho fatto amicizia con un signore anziano , Mirko ; io 55 anni mentre lui quasi 70 .
Per un caso fortuito entrambi siamo pugliesi e dopo un po’ che scambiavamo opinioni sulle varie tecniche di pesca , Mirko mi ha invitato ad una battuta di pesca sulla sua barca , invito subito da me accettato.
Sapevo dai suoi racconti che la ‘ciurma’ della sua barca era costituita da lui e 3 amici inseparabili , più o meno suoi coetanei, tutti fanatici della pesca.
Era capitato anche di scambiare qualche battuta su temi diversi dalla pesca ed in particolare sul sesso e le donne: mi ero fatto l’idea che fossero dei grandi maiali , quel tipo di maschi che non si fa scappare nessuna occasione; mi ero anche un po’ eccitato all’idea di come si sarebbero comportati se avessero saputo che ero un cornuto minidotato!
Comunque sia , non pensavo ad altro che alla battuta di pesca quella mattina quando raggiunsi il porto di Bari , dove avevo appuntamento con Mirko per imbarcarmi ed entrare a far parte dell’allegra brigata : i 100 km percorsi in macchina erano volati via in un attimo, preso com’ero dalla frenesia di provare un altro luogo di pesca.
I 4 amici erano come me li ero immaginati : maschi dall’aspetto di vecchi lupi di mare , ben piazzati e con le pance prominenti , simpatici e di modi camerateschi , scurrili nelle loro battute come sovente accade in un gruppo di soli maschi.
Mirko era chiaramente il leader del gruppo ed anch’io assunsi subito un atteggiamento di ‘sottomissione’ , anche per adeguarmi alla legge del mare che richiede obbedienza assoluta al capitano della barca.
Il tempo era ottimo ed in circa mezz’ora ci portammo sul luogo di pesca , dove calammo le lenze e restammo in attesa. Tuttavia i pesci non si decidevano ad abboccare per cui avevamo tutto il tempo per chiacchierare del più e del meno , per raccontare barzellette sporche, per fare commenti sulle donne : uno degli argomenti preferiti dei 4 erano i mariti cornuti e minidotati con mogli troie , di cui raccontavano storielle sganasciandosi dalle risate.
Il caldo diventava sempre più forte man mano che il sole si alzava e si cominciò a bere birra fresca, di cui c’era una grande scorta a bordo ; dopo un po’ eravamo tutti un po’ brilli e Mirko tirò fuori un giornale pornografico su cui c’erano varie foto di troie che venivano scopate in gruppo davanti ai loro mariti minidotati e cornuti.
Potete immaginare i commenti di quei maschi un po’ ubriachi a quella vista : si passavano il giornale commentando le varie inquadrature , la dilatazione dei buchi delle signore infilate da due cazzi alla volta, ridevano delle piccole dimensioni dei cazzi dei mariti toccandosi i cazzi ormai gonfi nei pantaloncini da mare.
Ad un certo punto Mirko disse: ‘Ragazzi , ho le palle che mi scoppiano! Perché non facciamo il gioco dell’equatore?’ Tutti acclamarono la proposta , urlando e sghignazzando!
Anch’io, senza sapere di cosa si trattasse ma volendo adeguarmi alla loro allegria, urlai: ‘ sì, sì, facciamo un gioco!’.
‘Birra per tutti !’, disse Mirko , allontanandosi per andare a prenderla. Io approfittai per chiedere a Michele, il più vicino degli amici, come si giocasse al gioco dell’equatore.
‘Vedi, una volta c’era l’usanza che quando un veliero attraversava l’equatore il meno dotato dell’equipaggio si dovesse prestare a far godere con la bocca ed il culo il rimanente della ciurma. Ora tireremo fuori il cazzo e quello meno dotato dovrà fare da femmina per gli altri’.
‘Giù i pantaloncini, ragazzi ‘, esclamò un momento dopo Mirko distribuendo le bottiglie di birra a tutti ; mentre gli altri prontamente avevano ubbidito, io rimasi immobile, bloccato all’idea della figura che avrebbe fatto il mio misero cazzetto.
Ma i 4 amici non erano evidentemente nuovi a quelle situazioni , perché immediatamente due di loro si avvicinarono e mi abbassarono i pantaloncini scoprendo il mio piccolo membro di circa 10 centimetri.
Le urla di scherno furono immediate : ‘Francesco , ma sei sicuro che quello sia un cazzo? Sembra più un clitoride”mi sembra fuori di dubbio che hai perso e che ti tocca fare la femmina con tutti noi’.’ Mirko si avvicinò e mi mise davanti alla bocca il suo grosso e odoroso cazzo , ordinando: ‘Succhia, troia!’
Io feci un po’ di resistenza ma due degli altri amici mi spinsero il capo verso il cazzo del leader ed io non potei far altro che prendere in bocca quel membro poderoso, succhiando la cappella che sapeva di sborra e di piscio.
Per quanto volessi mostrare di essere stato costretto , la situazione era così eccitante che dopo poco mi immedesimai totalmente nella parte della femmina , cominciando a leccare con sensualità non solo il cazzo ma anche le palle del maschio dominante . Mentre ero intento a succhiare quel membro, sentii delle dita che mi ungevano il buco del culo con qualcosa di oleoso : prima una, poi, due, poi tre dita si fecero strada nel mio orifizio posteriore dilatandolo progressivamente.
Ero ormai ben largo quando sentii un qualcosa di grosso e duro penetrare nel mio buco sostituendosi alle dita , dilatandolo progressivamente : Michele mi aveva inculato e cominciava a pomparmi di gusto, chiamandomi troia e puttana, sculacciandomi mentre mi sfondava il buco del culo.
Gli altri due amici si menavano il cazzo , aspettando il loro turno. Mirko e Michele sborrarono quasi insieme, rimpiendomi uno il culo e l’altro la bocca di sborra salata.
Non ebbi respiro: Giuseppe e Alberto presero immediatamente il posto di Mirko e Michele , facendosi fare un pompino ed inculandomi fino a quando anche loro non vennero con urla da maiali.
Evidentemente la situazione aveva stimolato la libidine del gruppo di amici , che non contenti di quanto mi avevano fatto decisero di terminare con una pisciata collettiva su di me steso in coperta: dovetti accogliere la piscia dei miei padroni , oltre che sul culo e sul cazzetto.
, anche in bocca .

Graditi commenti ed altro

santorosaverio@yahoo.it

Ero tutto sporco di sborra e di piscio e con una manichetta d’acqua mi lavai a lungo lì sul ponte , mentre gli amici rivolgevano le loro attenzioni alle canne da pesca, abbandonate lungo le murate della barca durante l’orgia.
Anch’io avrei voluto riprendere a pescare ma la cosa fu di fatto impossibile in quanto nelle due ore seguenti ora uno, ora l’altro, vollero di nuovo godere della mia bocca o del mio culo ormai ben slargato : con un cenno imperioso l’amico di turno mi indicava di succhiargli l’uccello odoroso che diventava man mano turgido e duro , per poi terminare con una lunga spruzzata di sborra in bocca o nel culo, a seconda del capriccio del momento, accompagnando l’orgasmo con un turpiloquio da taverna. Si rivolgevano a me come ad una troia a pieno servizio, ormai certi della totale sottomissione alle loro voglie : “Succhia troia pompinara……ti sfondo il culo,puttana….ti piace il cazzo, vero?…..fammi sborrare, zoccola…d’ora in poi sarai la nostra puttana di bordo ….” erano le frasi che mi rivolgevano mentre usavano a piacimento l’orifizio prescelto.
Erano appunto passate un paio d’ore ed i miei padroni – non avrei potuto chiamarli diversamente visto il loro atteggiamento – mi lasciarono infine riprendere fiato , anche perchè totalmente spompati.
Erò lì a sorseggiare l’ennesima birra quando vidi avvicinarsi un’altra barca : feci per rivestirmi ma fui fermato da un ordine del capitano ….erano suoi amici ed anche loro praticavano il nudismo a bordo, mi disse a mò di spiegazione.
La barca accostò tra uno scambio di sfottò reciproci tra gli equipaggi sulle capacità di portare pesci a bordo ed evidentemente esisteva un agonismo di lunga data tra le due barche sull’argomento, visto che i 5 pescatori dell’Albatros -così si chiamava lo yacht – si affrettarono a mostrare un bel dentice di circa 3 kg ed una spigola di peso simile agli amici/avversari.
Non potei fare a meno di lanciare uno sguardo ai cazzi dei nuovi venuti , che in effetti erano completamente nudi come aveva detto il capitano: belle mazze pendule sia dei 4 bianchi che dell’arabo presente a bordo (con funzioni di marinaio, come seppi poi).
Fui presentato all’equipaggio e mi parve di vedere sorrisetti di scherno durante le strette di mano , evidentemente per le minime dimensioni del mio cazzo che non potevano essere celate ; le stesse strette di mano mi sembrarono più lunghe e vigorose del solito, come se alludessero a qualcosa e volessero significare la dichiarazione di una sorta di supremazia fisica nei miei confronti.
Intanto il capitano aveva invitati a bere una birra i 5 maschi ed essi erano saliti a bordo della nostra barca sedendosi in circolo nel pozzetto : come se fosse la cosa più scontata del mondo Michele mi ordinò di scendere in cambusa a prendere i rinfreschi , cosa che io feci senza discutere.
Risalito nel pozzetto con i beveraggi , mi dovetti chinare per riempire il bicchiere a tutti : mentre lo facevo sentii più di una mano toccarmi il culo , esplorando con le dita il buco ancora largo e dilatato o strizzandomi le chiappe. Feci finta di niente e non mi volsi neppure a guardare chi fosse stato , ma mentre scendevo sottocoperta per posare le bottiglie sentii chiaramente il capitano dire agli altri : ‘ In cambio del dentice potete servirvi come vi pare’.. noi ci siamo già scaricati le palle’ e, Michele aggiungere’ potete anche pisciargli addosso alla troia”.
Nel sentire di essere stato venduto non nego di aver provato una certa vergogna mista ad eccitazione, per cui risalii in coperta dove il capitano mi ordinò :’ Succhia il cazzo agli amici e fai tutto quello che ti chiedono, troia! Sarai la loro puttana per un po’ , adesso. Non farmi fare brutta figura ‘.’

Continua

P.S. Nella realtà mai ho avuto rapporti, sia da singolo che come coppia, senza avere un’attenzione maniacale al safe sex.
Solo per motivi ‘letterari’ per adesso non si parla di preservativi.

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