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Erotici Racconti

Ale e i vecchietti

By 14 Luglio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

ALE E I VECCHIETTI

Ale lavora in una casa di riposo. Le piace molto accudire i vecchietti anche se è un lavoro impegnativo.
Un giorno mentre stava facendo il bagno al signor Gerardo questi improvvisamente si rivolse ad Ale dicendo:
– Sono ricco posso darti quello che vuoi se ti fai palpare un po’ le tette
– Come si permette signor Gerardo ‘ rispose Ale ‘ non sono una puttana da quattro soldi; io sono già pagata per farvi felici, quindi se mi vuol palpare le tette me lo chieda semplicemente ed io la lascio fare.
Il buon vecchietto, che da giovane deve essere stato un bel birichino non se lo fa ripetere due volte e comincia ad insinuare la sua mano dentro il reggiseno di Ale:
La mano grinzosa insiste sul capezzolo indurito ed Ale ha un sussulto di godimento; quindi Gerardo dice:
– Una palpatina all’uccello me la daresti che vediamo che succede?
Ale impugna delicatamente il cazzo pendente e questo molto lentamente si inturgidisce per la felicità di Gerardo. A questo punto Ale prende in mano la situazione in tutti i sensi: asciuga rapidamente il nonnino e lo fa sdraiare nudo sul letto, chiude a chiave la porta della camera e si spoglia completamente nuda; alla vista del corpo florido di Ale il vecchio non può trattenere un esclamazione di gioia; la porca si sdraia vicino a lui e inizia a menargli il cazzo che lentamente ma inesorabilmente si indurisce; lui continua a palpargli le tettone lei gli bacia il petto il viso e le labbra finche Gerardo con inaspettata rapidità le infila la lingua in bocca e la abbraccia: un bacio passionale che lascia Ale senza fiato.
A questo punto la troietta per accelerare i tempi inizia a spompinare il vecchio mentre questi insinua la mano nella fica calda e umida di Ale che sussulta in modo sguaiato; quindi con uno sguardo ed un sorriso da vacca si rivolge all’anziano dicendogli:
– E’ ora di fare di fare un po’ di ginnastica: si alzi.
Dicendo così si mette alla pecorina e invita l’uomo prendendolo in giro simpaticamente
sussurrandogli:
– Ce la fa ancora a trovare il buco?
Il vecchio si ricorda bene tutto e piantando il cazzone ormai duro nella passera
dell’impertinente la mette subito a tacere; ritrovando le energie dei tempi migliori Gerardo stantuffa in maniera fenomenale facendo godere la porcella che non fa finta ma si diverte sul serio; ricordando che i vecchi fanno fatica a raggiungere l’erezione ma poi la fanno durare a lungo continua nella sua spinta mollando dei begli sculaccioni alla ragazza facendo venire a più riprese Ale che quasi implora di smettere il nonno che ormai ha preso il ritmo; quando è al punto di venire Gerardo chiede ad Ale che fare: lei prende il cazzo in mano e continua a menare finchè lui viene con un urlo strozzato e la inonda di sperma che non è diversa da quella dei giovani; quindi esausto si accascia sul letto appoggiando la testa alle tettone della sua assistente addormentandosi come un bambino.
Quindi Ale gli ripulisce per bene il pisello, gli da un bacio sullo stesso e sulla guancia e lo infila sotto il letto; si fa una bella doccia esausta ma felice e torna a casa: chissà cosa penserebbe il marito sapendo che la moglie ha fatto l’amore con un vecchio di 80 anni ed ha goduto quasi o di più che con lui.
Naturalmente la voce si è sparsa e tutti gli altri vecchietti hanno preteso lo stesso trattamento ed Ale che non fa favoritismi si è prestata volentieri a rendere felici i suoi anziani affrontando a volte missioni impossibili ma sempre riuscite con grande piacere dei nonni e suo; per riuscire a fare tutto ciò a volte si presta a straordinarie perché i trenta porcelloni, tanti sono gli ospiti maschi della casa di riposo, pretendono almeno un trattamento al mese.
La suora che gestisce la casa di riposo non riesce a capire perché da un po’ di tempo i suoi ospiti sono più arzilli e meno depressi e guarda Ale con sospetto, ma in fondo non indaga più di tanto perché a lei sta a cuore la salute degli anziani.
Voi vi chiederete: e le donne che sono circa una quarantina?
Finora si sono accontentate di una palpatina ai seni penduli e avvizziti e di una leccata alle vecchie fighe compagne di tante battaglie da parte della generosa Ale che ama le sue vecchiette come i suoi omaccioni.
La brava ragazza ha comunque promesso che suo marito Luca prossimamente provvederà a portare dei ‘pacchi dono’ alle attempate signore sotto forma di cazzone ben duro e di lingua umida: provvederanno a togliere le ragnatele che il tempo ha depositato sulle vecchie bernarde e si preoccuperà di fare assaggiare dell’ottima sborra facendo ricordare alle brave donne dei sapori ormai perduti nel tempo.
Ma questa è una storia che racconteremo un’altra volta.

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