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Mi sono appena trasferita in questa città e non conosco nessuno, così mi iscrivo a uno di quei siti per conoscere persone. Conosco questo ragazzo, Stefano, qualche anno più di me, carino, del fisico, simpatico.. dopo qualche tempo le chat si fanno un po’ spinte, mi parla delle sue avventure con varie ragazze, di come mi farebbe godere… ci scambiamo i numeri e decidiamo di vederci.
Una calda sera d’estate non posso che indossare un abito leggero, corto, estivo senza reggiseno, con un bel paio di sandali con tacco.
Mi faccio trovare al punto stabilito, si accosta un’auto e scende un uomo: sui 50, brizzolato. Si avvicina
“Ciao Melody!”
“Ehm… ciao… ci conosciamo?”
“Beh si, stai aspettando me!”
“Come? No no io sto aspettando un amico!”
“Si, sono io… la foto è un po’ vecchia”
“Vecchia?? Ma sarà di tuo figlio!!”
“Beh si ma mi somiglia un sacco quando ero giovane ero uguale!!”
“Non esiste!” Giro i tacchi e torno verso la mia auto.
Mi segue, mi ferma, mi prende le braccia toccando i seni con i pollici, come mi aveva scritto,
“Ti prego solo un drink ti voglio spiegare! Andiamo così d’accordo noi due, sarebbe un peccato..”
“Ma mi hai mentito! Per un sacco di tempo! Costava tanto dire la verità?”
“Non mi avresti mai incontrato”
“….e chi te lo dice?”
Gli si illumina il viso, sorride malizioso, “allora un po’ ti piaccio”
“Se mi avessi detto la verità mi piacevi di più”
“Si hai ragione voglio farmi perdonare ti prego”
In realtà non ero molto arrabbiata, anzi preferisco gli uomini maturi, e poi avevo davvero molta voglia di conoscere qualcuno, vedere la città…
“Solo un drink!”
“Ok va bene!! Andiamo!” Dice mettendomi una mano dietro alla schiena invitandomi a salire sulla sua auto
Nel tragitto, sul sedile incrocio le gambe verso la portiera in modo che la coscia sia in gran parte nuda, vedo che guarda con interesse… abbasso il finestrino, l’aria mi sposta e fa cadere la spallina del vestito
Andiamo in un locale molto carino, buona musica, buoni anche i drink anche se credo che il mio gintonic fosse 3/4 di gin e uno spruzzo di tonica visto quanto effetto ha fatto. Chiacchieriamo, dice di aver mentito perché spintosi troppo oltre e se avesse detto la verità poi avrei smesso di rispondere, “e cosa avresti fatto se la situazione fosse invertita?”
“Ma non lo è, dai non essere così arrabbiata, ti faccio divertire e ti porto a vedere quel che vuoi”
Al secondo gintonic volavo tra le stelle, avevo la mente leggera, lui affianco a me si avvicina, si mette la mia gamba sopra la sua, mi accarezza interno coscia da sotto il tavolo continuando a parlare come se niente fosse, risale con la mano fino ad arrivare al sottile lembo di stoffa che (non) copre la mia micia completamente depilata, la tocca piano con il dito e io sento una scossa mentre li sotto il caldo si espande
“Bevi ancora qualcosa?”
“Uhmm si uno shot di sambuca ma poi andiamo”
“Si va bene” dice inserendo la punta del dito dentro di me, facendomi sobbalzare
Riusciva a fare il gentile e il porco maniaco come se fossero due persone distinte, con un dito mi sgrilletta e intanto parla del suo lavoro.. buttiamo giù gli shot e ci avviamo al parcheggio
In auto girando per le vie gli chiedo di farmi fare un giro per la città, e di farmela vedere bene e lui risponde “si però poi me la fai vedere bene anche tu”
Rido, i toni si fanno accesi… questo è lo Stefano delle infinite chat! Mi piace!
Ferma al semaforo, mi avvicino e lo bacio, le lingue si incrociano mentre le sue mani scivolano sul mio seno e poi tra le gambe.
scivolo un po’ sul sedile, apro le gambe e sollevo la gonna dicendo “cu-cu!!” Allunga la mano sulla coscia, sposto il perizoma e inizia a tintillare labbra e clitoride, mi metto un po’ di traverso sul sedile così che riesca meglio nella sua opera
“Ma allora è vero che sei bravo, chissà che magie fai con la lingua”
rallenta vistosamente la velocità, infila tutto il dito dentro la figa “è molto meglio di quel che immaginavo” si mette il dito in bocca e poi di nuovo dentro di me “mmmmhhh sei buonissima”
Si ferma in un parcheggio, nel punto più in fondo, spegne l’auto, sposta il sedile tutto indietro e si tuffa tra le mie gambe, dicendo che si sarebbe fatto perdonare
“Si bravo fatti perdonare”
mi abbassa le spalline del vestito scoprendomi il seno, lo prende in mano, stringe, prende il capezzoli stringe tira, mentre con la lingua mi fa impazzire “si continua che se vai avanti poi ti perdono anche io” intravedo il suo sguardo malizioso che si alza dal mio pube “davvero?”
“Certo” rispondo mentre alzandomi mi tolgo il perizoma ormai fradicio, e inizio ad armeggiare con i suoi pantaloni
“Quindi quando vai in ferie?” Faccio conversazione mentre gli tiro fuori il cazzo, è come in foto: non lunghissimo ma bello largo , lo prendo con la mano e le mie dita sono molto molto distanti dal toccarsi le punte “mmmhhh questo è proprio come l’avevo visto”
Lo lecco sulla punta, lo avvolgo con le mie labbra, non mi ci sta in bocca quasi!
Lo lecco fino alle palle, le succhio, mordicchio, mentre lui mi infila ancora le dita da dietro
Lo sento durissimo tra le mie mani “ora ti perdono io” gli dico, mi metto sopra di lui, la punta si fa largo nella mia fessurina che la accoglie allargandosi meravigliosamente ad ogni movimento
“Odddio si scusami così ogni volta che vuoi” implora lui infilandomelo dentro fino alle palle con colpi decisi, mani sui fianchi la mazza ben piantata nella figa, mi bacia, infila la lingua in gola, mi morde i capezzoli, sento che sto per venire “si così continua fammi godere” gli dico, gli metto un capezzolo in bocca “succhia e scopami”
Mi prende le mani tenendomele dietro la schiena “vengo vengo vengooooo” urlo impalandomi sempre più a fondo sulla sua meravigliosa mazza, lo sento muoversi vibrare dentro fino ad irrigidirsi “ohhhhhhohhhh siii godooooo”
Esce da me e gode con getti di sprema bollente mentre dalla figa i miei umori colano sulle sue palle
Continuiamo a baciarci, mi tocca il seno con entrambe le mani “dalle foto sembravano più piccole”
Rido, continuo a slinguarlo, rivoglio quel barattolo di carne per bene dentro di me
“E se andassimo a casa?”
proposta che viene subito accettata da lui “però prendo la mia auto”
“Si sì certo”
Ci ricomponiamo, torniamo alla mia auto, ero ancora scossa da quell’uccello enorme! Mi segue fino a casa, parcheggiamo. Ero senza slip, che erano rimasti nella sua auto, passando sulle griglie della strada il mio vestito si alza lasciandomi col culo per aria, ci mette le mani “che spettacolo” mi lusinga…
Saliamo in ascensore, impaziente mi mette al muro, lecca il collo, tocca la figa ancora fradicia “ti voglio ancora” “anche io lo voglio ancora”
Arriviamo alla porta, non mi lascia nemmeno aprire la porta che già mi sta togliendo il vestito in due passi sono completamente nuda di fronte a lui, lo prendo per mano e lo porto direttamente in camera, lo spingo sul letto, tolgo i pantaloni, ecco il suo cazzo che svetta e chiede solo me
Gli salgo sopra, inizio a strofinare la figa sul cazzo “sai qual’è la cosa più stupida?”
“Cosa”
“Che se eri sincero non avremmo perso un mese di scopate” rispondo, afferrando la mazza e infilandomela dentro
“Cosa…. Ohhhhh un mese di ahhhh… siii…”
“Ohhh siii che bel cazzo che hai” gemo, così era molto più comodo e potevo sentirlo dentro tutto mi faceva impazzire!
Mi sgrilletto il clitoride, senti il suo cazzo che sparisce dentro di me, lo tiro fuori, mi allargo la figa con le dita e lo rimetto dentro sbattendo forte contro il suo bacino lo voglio tutto fino in fondo
“Sei meravigliosa ti scoperei tutta la notte”
“Allora fallo!!” Incalzo, muovendomi sopra di lui e impalandomi su quella goduria
In poco tempo veniamo di nuovo entrambi, in un turbine di piacere e lussuria
Ci corichiamo, “ma davvero se te lo dicevo subito ci saremmo visti prima?”
Rido, mi siedo sulla sua faccia è gli metto la figa in bocca, “leccami…. trovo eccitanti gli uomini maturi, ci sanno fare a letto, scopano e leccano da dio”
Lui mi lecca la figa, toccandomi il seno, mi guarda negli occhi, mi fa godere davvero bene.. mi spinge sul letto e ricomincia a leccarmi concentrandosi sul clitoride, apre le labbra lo prende in bocca lo succhia… “ si così fammi godere”
Mi metto a pecora “dai mettimelo dentro” non se lo fa ripetere due volte, inizia a pompare con foga mentre urlo di piacere, fino a venire sulla schiena riempiendomi di sborra
“Mioddio e io che pensavo che non ti avrei più sentita”
“Vedi che non si sa mai nella vita” rispondo, succhiandogli e leccandogli il cazzo sfinito da quella performance

**Storia vera i nomi sono stati cambiati per privacy**

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