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Termina il racconto di ciò che potrebbe, verosimilmente, accadere tra Gin e le due consulenti. A Gin è piaciuto molto, così come farà in modo che le accada davvero… per il resto… quanta verità, in questa fantasia.

6  FIERA TRA LE BELVE.

Vinzia e Lena aprirono piano la porta e ai loro occhi offristi ai loro occhi il più osceno e il più tenero degli spettacoli.

La tua nuda indecenza era esposta e offerta su un letto attraversato da un ciclone e lenzuola macchiate d’umido. Il tuo corpo, disfatto dal piacere, giaceva scomposto coi capelli intrisi di sudore e una figa gonfia e arrossata come mai. Accanto, un grosso dildo ancora vibrava, emettendo un leggero ronzio, come infastidito dal suo abbandono,… sul pavimento i pochi vestiti raccontavano la loro straziante rimozione, mentre Tutto illustrava il ricordo di un sesso folle, di cui era intriso persino l’odore della stanza.

Eri un cencio e persino il tuo sonno evocava lussuria: Ti guardarono ammirate, soddisfatte, mentre si abbracciavano orgogliose di come Ti avevano ridotta… e si baciarono felici, eccitate, complici, fiere, mentre i loro ormoni crescevano come onde del mare, per tornare a sconvolgerti…

Si distesero piano piano accanto a Te, mettendoti tra loro… e lentamente ti risvegliasti da quel sonno profondo, grazie alle loro morbide carezze, alle loro labbra sul tuo viso, alle loro lingue sul tuo corpo dirette ad una bocca in cui  presto si immersero per baci orgiastici, insieme teneri e lascivi… mentre i loro seni già premevano sodi di Te… e le loro cosce e mani si intrufolavano tra le tue gambe, spalancandoti…

Mantennero la promessa, scopandoti in tutti i modi: percorsero, insieme, con le dita, il corpo e le mucose; con le bocche, insieme, torturarono il tuo clitoride e la figa, i capezzoli e i lobi, mentre insieme, ti penetrarono con le lingue ogni buco e leccarono ogni cm del tuo corpo. Incessantemente!

Ora si concentravano, insieme, su singole parti del tuo corpo, amplificando stereofonicamente le emozioni e riempiendo ogni tua cavità … ora si alternavano sulla tua pelle, bocca, figa, culo, seni, capezzoli… a volte dolci e sinuose altre dure e violente… ora dirette ora suadenti.. ora voraci ora generose… e mentre ti devastavano corpo e mente, facendo a gara per sorprenderti, sconvolgerti… parlavano, commentavano… lusingandoti e degradandoti, lacerando ogni tuo residuo pudore, ogni pur piccolo resto della tua morale: Ti pretendevano in esclusiva per poterti poi dissipare a piacimento… Ti avrebbero fatto godere come mai e fatto restare in astinenza per giorni e settimane… saresti stata la loro Principessa e la loro Puttana… insieme Dea e Troia… Schiava e Regina… Cucciola e Cagna… Ti ordinavano oppure erano geishe che ti accompagnavano al piacere… Ti legarono infine, e per un tempo indefinito, violarono ogni tuo buco, prendendoti insieme con i loro strapon… infilandoti ovuli vibranti ovunque mentre il succhiaclitoride e un magic wand estraevano da te ogni umano sentire… disintegrando ogni pur minimo residuo della tua moralità…

Nessuno riuscì a tenere conto dei vostri orgasmi fino a crollare esauste… salvo risvegliarvi al suono di una sveglia: l’avevi messa tu, come presagendo che sarebbe stato necessario un limite alla certa follia, come per riconoscerti Cenerentola che deve tornare da un uomo incompatibile alla tua libertà ma da cuccioli meravigliosi che non potevi non accudire con tutto l’amore del mondo.

–   Devo andare…
“Si, Ti accompagniamo”.

Vi rivestiste silenziosamente, lentamente, e scendeste in macchina, per un tragitto breve, silenzioso, in cui nessuno parlò. Il tono era mesto, seppur consapevole. Seguivano le tue indicazioni per portarti a casa con attenzione, partecipi di un sogno che, controvoglia, sembrava stesse per finire… Solo quando indicasti la Tua villetta a poche decine di metri all’imbocco di una strada semibuia in periferia, notasti come una vibrazione, come se una scossa elettrica avesse svegliato le due donne dal torpore della razionalità e consapevolezza.

Vinzia, che stavolta guidava, rallentò… e dopo uno sguardo di intesa con Lena, seduta accanto a lei, si voltò per dirti:

“Non abbiamo più parlato del progetto e del nostro segreto! …Resta ancora un poco! Domani siamo già piene di impegni… non credo troveremo il tempo!

Lo disse con un tono dolce, suadente, ma anche diretta, determinata. Eri combattuta e il tuo stesso senso del dovere non ti aiutava: se la femmina non sarebbe mai andata via, la donna che era in te era interessata al progetto, mentre la moglie taceva in disparte e solo il tuo essere madre, Ti implorava di andare.

–   Ok, ma solo un poco, vi prego…
“Tranquilla, ormai sei arrivata…”
–   Ok, sapete, non ho né fretta, né voglia di tornare…è solo per i cuccioli!

Vinzia e Lena sorrisero, tornarono a guardare avanti e la macchina si inoltrò lentamente nella stradina fino ad un breve viottolo laterale che immetteva tra gli alberi di un uliveto.

“Pensi che qui, a quest’ora possiamo dare fastidio a qualcuno?”
–   No, chi li coltiva viene davvero raramente. Di notte, invece, ci sono spesso macchine posteggiate, ma ora è libero.
“Infatti, sembra un posto tranquillo.”

Sterzò e si immise nella stradella per pochi metri, sul bordo, spegnendo la macchina

“Ok, mi sembra ottimo! Da qui, si intravede persino casa Tua e potremo parlare tranquillamente per il tempo che vorremo…”

Così senza aspettare il tuo assenso, scesero dalla macchina e vennero a sedersi dietro, accanto a te, mettendoti in mezzo e chiedendoti di raccontare il tuo progetto… In una atmosfera rilassata e cordiale, restarono attente e concentrate per i minuti in cui illustrasti la tua iniziativa e non appena finisti la tua esposizione, dopo averti sorriso ed essersi complimentate per la tua sintesi, iniziarono a farti delle domande pertinenti.  Erano davvero brave: dalle domande che ti fecero capivi avessero ben compreso la tua idea, i suoi punti di forza e le sue debolezze… dimostravano molta sicurezza, ed erano confortanti… non solo nelle parole ma anche nel modo di fare: Ti coccolavano, ti rassicuravano con carezze e sorrisi, fino a trattenere le tue mani tra le loro… carezzandoti i capelli, le guance, e poi le gambe, i seni… fino a darti piccoli bacetti sulle labbra, sulle guance, sul collo… Ti coccolavano, parlavano del tuo futuro e ti sostenevano, ti rincuoravano, evidenziando magari i problemi che si palesavano, ma con tenerezza, rassicurandoti sul loro contributo, sul loro sostegno… con affetto, con calore, con una voluttà crescente e un coinvolgimento che ti scioglieva…

E se loro mani via via si facevano sempre più ardite, le loro labbra indugiavano… e se una parlava, l’altra ti carezzava sempre più intimamente… finchè le parole non parvero diradarsi e i baci tornarono ad essere baci… ora le labbra restavano incollate al Tuo corpo che le mani esploravano e tornavano a possedere nel profondo…ti erano addosso e banchettavano affamate di Te, provocandoti una febbrile lussuria: ti masturbavano e sentivi le loro dita, frugarti nella figa ormai esposta, stirata, arpionata e dilatata tra cosce spalancate. Ti pomiciavano e le loro lingue giocavano inseguivano la tua, umettavano tuo collo e i tuoi seni ormai nuovamente esposti e sconci, eccitati…

Eri tornata preda, ma stavolta, facevano di tutto per controllarsi e far perdere a Te ogni pudore… Così spingendosi a tormentarti perfino il culo, erano pure tornate a farti bere, facendo transitare il dolce rum dalle loro bocche per riversarlo nella Tua… E mentre tu ti perdevi sempre di più, loro, seppur eccitate mantenevano un forte autocontrollo:

“Siamo fiere di te… ma ci affami come belve…mmmm”
–   Anch’io sono fiera di Voi…mi fate impazzire…

“Sai… vorremmo dirti il nostro segreto… ma dovremmo prima, dovremmo fidarci… Lo capisci vero?”
–   Si…

“Tu pensi che Ti piacerebbe lavorare con noi?…”
–   Si, vi prego…

“Ma Tu capisci che abbiamo bisogno di persone assolutamente affidabili… complici e capaci, lo capisci?
–   Si…

“ E Tu ci diresti sempre la verità? Si?
–   Si…

“Certo se tu ci raccontassi di Tuoi segreti… capiremmo che possiamo fidarci… sarebbe un bel passo avanti, no?”
–   Si…tutto…

“Ci vuoi raccontare tutto di Te? “
–   Siiii… Tutto…

“Ad esempio… come va con Tuo marito?”
–   E’ finita… Voglio lasciarlo… non lo amo più… con lui non scopo più.

“E con chi scopi  adesso?”
–   Scopo poco… lui mi controlla…ma  amo un uomo che  mi aspetta…e si fida!

“E’ affidabile? Non è geloso?”
–   Si, molto, moltissimo… ma con le donne posso, mi lascia libera, anzi mi ama lesbica…

“Frequenti Donne, pure?”
–   Si, ora.. no, ma prima con mie estetiste…è successo…

“Wow… Le Tue estetiste…. ma dimmi…Tuo marito… lo hai mai tradito prima?”
–   Si… più volte… ma mio marito non mi ha mai amata, mi ha illuso… si è preso tutto.

“Con chi lo hai tradito?”
–   Delle amiche all’inizio, poi uno spagnolo in viaggio, poi… ho avuto una ragazza mentre era partito…

“E basta? ricorda, vogliamo la verità!”
–   Ok, tutto… si…un ballerino, una cameriera e poi un commercialista, poi il mio amore… ma dopo di lui solo donne, le due estetiste… le due inglesi…e in palestra…

“Mmmmm un bel numero! Quindi… tradisci facilmente…”
–   No, no vi prego… no… sono seria ma le belle donne mi fanno impazzire, amo godere… ma sono onesta, corretta, leale… Ho i cuccioli, altrimenti lo avrei lasciato!!!

“Vediamo di capire, con chi hai cominciato a fare sesso?”
–   Da piccola… con le mie compagne …

“Un classico…dicci pure!”
–   In classe ero una capobanda! Le ragazze erano docili.. Io le scandalizzavo e poi giocavamo insieme… ci masturbavano… insieme…

“Brava.. ma almeno a scuola… studiavi?”
–   Si ero molto brava, una secchiona… ma scopavo pure molto… con chi mi piaceva!!

“Con chi hai cominciato a scopare?”
–   In classe mi sono innamorata del prof…il mio prof di chimica!.. e…

“Wow… Ti sei fatta un professore!!”
–   Si… per 2 anni!

“e d’estate, come facevi senza il Tuo prof?…”
–   D’estate…senza il prof… ho conosciuto dei ragazzi del quartiere… erano duri…violenti… mi sbattevano… molti erano mezzi delinquenti… ma mi piaceva… ma mi piaceva trasgredire!

“Sembra che Ti piace proprio scopare…Quante storie hai avuto”
–   Tante… non so più quante… amo godere… mi piace troppo… nel sesso sono immorale, lo so, divento puttana, una gran puttana… ma sono corretta, giuro, sono sincera.

“Una gran puttana, Gin…  Ti sei scopata pure un prof.. e hai fatto delle orge, ci hai detto…Raccontaci…”
–   Si, da giovane… tre ragazzi francesi… e una loro amica…poi con compagni di classe… anche in gita con altri due… poi con degli atleti… anche 4 in una stanza…

“Che Troia, Gin… E sei mai andata con uomini di colore?”
–   Si, un ragazzo… un atleta bellissimo… c’erano le Universiadi…I ragazzi erano tutti bellissimi… non so neppure io quanti me ne sono fatta… di un sacco di paesi…anche più d’uno per volta… e il poliziotto di guardia… Vedete vi dico tutto…

“Cribbio… sei davvero una gran puttana… Gin… e hai scopato uomini maturi?”
–   Si…l mio amore ne ha 16 più di me e il mio prof  ne aveva 32 e io 14… e poi a 16 anni lo zio dei ragazzi francesi… di 48 anni!

“ Wow…più di 30 anni di differenza…complimenti!!! …e donne più mature?”
–   No… non è mai successo…

“Dimmi, la scoperesti una puttana bellissima… che Ti seduca,Ti insegni…e Ti depravi sempre più?”
–   Si!!! …mmmmm….cazzo… si…. mi piacerebbe… moltissimo…

“E le ragazzine?”
–   Mmmmmmmm… Mi vergogno, pure a dirlo!!! ma voglio essere sincera… le mangerei… mi fanno veramente impazzire… le voglio bellissime e ingenue… perchè amo traviarle!!! L’altra notte, mia nipote ha dormito da me, nel letto, insieme… e mi sono fatta per tutto il tempo, non so cosa le avrei fatto!!!..

“C’è qualcuna di cui hai voglia per ora?”
–   Si… più d’una… la segretaria del mio amore e poi.. una ballerina, veramente porca… ma è pericolosa, parla troppo!!!

“E maschi?”
–   Amo il mio ragazzo…Con lui faremo tutto!! Gli ho chiesto… di farmi provare…. anche 2 cazzi in figa…

“Ti masturbi spesso?”
–   Ora poco… ho cuccioli… Poi ho avuto dei muratori… mi eccitavo a provocarli e ogni tanto mi facevo!…  Prima però, mi facevo di continuo anche più di 6 volte al giorno… era una droga…

“Usi oggetti?”
–   Si, anche… ma ho paura… di diventarne dipendente!!!

“Hai mai fatto Bondage?
–   Si… mi hanno… legata… bendata… penetrata con oggetti… ho usato il plug…

“I posti più strani dove hai scopato?
–   Nella villa comunale, in un supermercato, mentre mi guardavano… ma anche… per strada… nei bagni dei musei, discoteche, ristoranti… a casa di amici… al cinema… nei parcheggi…  dentro e fuori le macchine… negli spogliatoi delle palestre… nei vicoli… nei portoni… nei prati…tra gli alberi… in spiaggia… al mare… sul pullman… ho scopato ovunque, davvero!

“Tu sai di essere una gran porca?”
–   Si, lo so… sono veramente una gran puttana… ma , vi giuro… sono leale… con chi… lo è con me!!…

Eri nelle loro mani e gli raccontasti veramente tutto di Te: la verità…miserie, vergogne, successi… mentre ti facevano venire in continuazione e ti chiedevano di ricordare e raccontare le tue esperienze, di indagare le tue fantasie e desideri più reconditi… mentre ti ubriacavano sempre più facendoti bere dalle loro bocche… per disfarti e poter essere sicure di potersi fidare di Te.

Tornasti a casa alle prime luci dell’alba, andando a dormire, dopo una doccia, sul divano del salotto, come sempre facevi da due anni ormai, per rispetto di chi ti amava.

Dopo quella volta, Vinzia e Lena Ti avrebbero affidato ruoli operativi nella loro struttura: avresti selezionato e coordinato piccoli gruppi di giovani e piacenti stagiste, col tacito compito … di sedurne le più belle, educarle e corromperle al piacere, al vizio e alla lussuria, facendo poi in modo che, una volta pronte, in sicurezza, potessero soddisfare le loro voglie più perverse, garantendo comunque la loro rispettabile immagine pubblica.

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