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Gio – Mi racconto – L’inizio

By 19 Luglio 20239 Comments

Salve a tutti, non sono una scrittrice e questa è la prima volta che scrivo.
Mi presento, sono Giovanna ho 31 anni e sono di un piccolo paese della provincia di Catanzaro, sono alta 1,68 porto una quinta, pancia piatta e un bel culo alto e sodo, occhi marroni, capelli castani. Diciamo che sono sempre stata una bella ragazza piaciuta e ammirata.
Voglio iniziare a raccontare il mio primo tradimento che mi ha fatto diventare la donna carnale e vogliosa che sono ora.
Fin da ragazzina nel mio piccolo paesino sono sempre stata vista come una delle più belle ragazze e soprattutto una ragazza seria, tutta casa e chiesa. Da adolescente ho avuto le mie piccole storielle ma mai più di un bacio e qualche limonata finché a 18 anni non mi innamorai e persi la verginità con il mio ragazzo dell’epoca. Per un paio d’anni tutto filò liscio senza molto da poter raccontare ma la storia si stava appiattendo e affievolendo. Andavo all’università (ora sono infermiera) e devo dire che tanti colleghi e tanti prof mi facevano avance ma io sempre sulle mie e sempre fedele, l’unico piccolo episodio diciamo che fu un giorno in ascensore dove due miei colleghi allungarono le mani sulle mie natiche e lasciai fare fingendo un minimo di resistenza, ma finì lì e niente più.
Dopo poco tempo da quel piccolo episodio iniziai la tesi, il mio prof relatore era un uomo sui 40, bellissimo, affascinante e in ottima forma fisica. Per chi ha frequentato l’università sa che durante la tesi con il relatore il rapporto si intensifica e ci si vede spesso, lui mi riempiva di avance, attenzioni e complimenti, ma io sempre sulle mie, dovevo essere fedele e “seria”. Un giorno nel suo studio mi invitò a sedermi sulle sue gambe e io d’istinto senza nemmeno pensarci lo feci, iniziò ad accarezzarmi le braccia, le cosce, mi baciava la schiena finché allungò una mano tra le mie cosce (ricordo che indossavo un vestitino corto e leggero) io inarcai la schiena e lanciai un urletto di goduria e piacere, lui mi disse (le sue parole mi risuonano ancora oggi in testa) “ti piace Gio? Finalmente hai ceduto, si legge nei tuoi occhi che sei una troietta”.
Iniziammo a baciarci con voglia e passione, mi spoglio e lo tirò fuori, un cazzo durissimo e almeno 20 cm, inizia a spompinarlo, gli feci una spagnola e lui col cazzo tra le mie tette mi insultava (troia che tette che hai, sei proprio una vacca) e più mi insultava più mi eccitavo, finché non mi prese e mi sbatté sulla scrivania, si chinò e iniziò a leccarmi figa e buchetto facendomi venire non so quante volte. Poi me lo punto contro la figa ed entrò tutto dentro in un colpo solo, iniziò a pomparmi come un toro, mi baciava, mi stringeva le tette e i capezzoli, stavo impazzendo di piacere. Ad un certo punto si fermò, mi guardò negli occhi e mi disse “Gio voglio il tuo culo” io dissi “no sono vergine dietro” e lui “vedrai ti piacerà”, mi girò con forza e riprese a leccarmi il buchetto, ci sputava e leccava, infilò le dita 2 forse 3, punto il cazzo contro il mio buchetto, sentivo la cappella dura, e piano piano entrò, faceva male, bruciava, ma dopo poco mi piacque, iniziò a darci dentro mi sculacciata, mi tirava i capelli e io godevo ed urlavo come una pazza.
Mi venne sulla schiena, mi fece girare e mi baciò. Gli dissi prof è stato stupendo!
Ci rivestimmo e la sera dopo mi invitò a cena.
Era stato il miglior sesso della mia vita, fino a quel momento.

Spero vi sia piaciuto, aspetto commenti e recensioni per capire se continuare a scrivere

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