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Gita a Roma

By 5 Aprile 2024No Comments

QUESTO RACCONTO È UN’OPERA DI FANTASIA. OGNI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALI È PURAMENTE CASUALE

Finalmente il treno si ferma alla stazione Termini, scendiamo dal treno con il cuore in gola. Non è la prima volta che io e Monica , mia moglie, veniamo a Roma, non è la prima volta che ci emozioniamo delle sue bellezze storiche, architettoniche, artistiche, culinarie, ma stavolta c’è un motivo in più per emozionarsi: dopo un periodo di corteggiamento e di conoscenza durato mesi, in questo weekend dovremmo incontrare Luca e Antonella e, se tutto, andrà bene, se Monica sarà dell’umore giusto, dovremmo coronare il mio sogno di diventare una “coppia aperta” e di essere in tre o quattro a giocare nello stesso letto.
Un taxi ci porta in albergo dove potremo farci una doccia e prepararci all’incontro, abbiamo un paio d’ore di tempo, l’appuntamento è per le quattro del pomeriggio in un bar del centro.
Io mi faccio una doccia veloce e provo a sgranocchiare qualcosa dal frigo bar, ma lo stomaco è chiuso, sono tesissimo, Monica è in bagno da oltre mezz’ora, è uscita dalla doccia e si sta depilando la figa con molta cura.
“Dai aiutami” – mi dice – “non vorrai farmi trovare spettinata!” E ride della sua risata cristallina.
Prendo crema e rasoio, ma c’è ben poco da depilare, la sua figa è liscia e morbida, lucida e luccicante di crema, dell’acqua della doccia, ma anche della sua voglia.
Lei ha sempre negato il suo interesse per questo incontro, ma il suo corpo, come sempre dice esattamente il contrario.
Ascoltami Giovanni: ricordatelo bene: “io ti accontento ad incontrare Luca e Antonella, ma i patti sono chiari: se non mi piacciono, ce ne andiamo. Se non ne ho voglia ce ne andiamo. Io non faccio nulla che non desideri fortemente. Io ti amo, amo solo te e se lo faccio lo faccio soprattutto per soddisfare questo tuo desiderio, ma io sono gelosa e perciò tu la signora non la tocchi nemmeno con un dito a meno che non te lo dica io! Chiaro?”
Gli faccio di sì con la testa, è bellissima, bellissima la situazione che stiamo vivendo, ho la bocca asciutta e sono senza parole.
Esco dal bagno ed iniziamo a vestirci, lei esce indossa un perizoma semi trasparente che non nasconde nulla ed un reggiseno che esalta le sue tettine. Mette un vestito coloratissimo, che avevamo preso a Amalfi, pieno di fiori e colori e dei sandali che esaltano i suoi piedi curatissimi.
Scendiamo con l’ascensore che si riempie del suo profumo, mi fa impazzire, lei che era così titubante, così restia, adesso sembra invece decisissima a godersi questa avventura.
L’appuntamento è appena fuori dall’hotel, in un bar li vicino. Mi sono messaggiato con Luca per essere certo dell’indirizzo, dell’orario e di tutto.
Ora che sta per succedere mi sembra tutto così strano.
Due passi a piedi, mano nella mano in mezzo alla folla di via del Corso ed in pochi minuti siamo di fronte al bar, lo guardiamo da un po’ distanti, ci sono i tavolini a riempire la piazzetta ed in un angolo un po’ più discreto, per quanto possibile, vediamo Luca e Antonella.
“Monica sei sicura? Possiamo sempre tornare indietro, loro forse capirebbero”.
Lei mi guarda con uno sguardo nuovo: “hai paura? Sei geloso? Mi hai portato qua per giocare? E adesso giochiamo, ma ricordati le regole.”
Non ha ancora finito di parlare che si avvia decisa verso di loro che la vedono arrivare, io devo accelerare un po’ il passo per non stare indietro. Luca e Antonella si alzano e ci vengono incontro per i saluti di rito.
Sono come li abbiamo conosciuti nelle fotografie, anzi sono decisamente meglio che nelle fotografie, forse un po’ più grandi di noi, ma pieni di vita, entusiasmo, bellezza, complicità.
Ci sediamo al tavolo con loro a goderci il sole romano, iniziamo a chiacchierare di noi, di loro, di mille cose, senza mai neppure accennare al vero motivo che ci spinge lì. Tra Monica e Antonella si crea da subito una certa complicità, ridono e scherzano come due vecchie amiche, Luca non toglie gli occhi di dosso a Monica, sono entrambe radiose e Monica sprizza sensualità
Ad un certo punto si alzano entrambe per andare in bagno, restiamo soli io e Luca che mi chiede cosa pensavo di fare, come pensavamo di continuare il pomeriggio
Sinceramente non lo so Luca, è tutto nelle mani di Monica , quando tornano glielo chiediamo.
Passano pochi minuti e le signore sono di ritorno e ci invitano ad alzarci per fare due passi, loro davanti e noi dietro, Monica mi sì avvicina e mi mette in mano qualcosa: sono le sue mutandine, sono fradice di lei
Mi dice nell’orecchio che le davano fastidio, mi si rizza il cazzo al solo pensiero.
Poi si avvicina a Luca mentre Antonella si avvicina a me: “ho parlato con Monica che è decisissima, mi ha detto delle tue voglie e della sua gelosia e di come vorrebbe passare il pomeriggio e di quali sono le vostre, anzi le sue condizioni. So che Luca la desidera a fondo per cui io ho accettato”.
Senza che ce ne accorgessimo Luca ci ha guidati davanti all’albergo, entriamo nella hall, con un minimo di imbarazzo, ho l’impressione che tutti vedano la voglia di Monica sul suo viso che tutti vedano il mio stato di eccitazione, che tutti annusino il suo profumo di femmina.
Una volta dentro Monica guarda me e Antonella e ci dice: “adesso voi aspettate qua almeno mezz’ora mentre io mostro la nostra camera a Luca, poi tra mezz’ora venite su.”
Io non riesco a proferire parola, sto sudando e tremando. Monica prende per mano Luca e lo porta verso l’ascensore, io rimango immobile in mezzo alla hall, per fortuna Antonella ha conservato il suo sangue freddo e mi trascina su una delle poltrone dell’ingresso.
Cazzo mia moglie, la mia Monica sta salendo nella nostra camera con un uomo conosciuto un’ora fa mentre io sto qua con la bellissima moglie dell’amico nella hall dell’albergo.
Antonella è seduta di fronte a me, mi guarda e ride, ride felice: “Giovanni non preoccuparti, va tutto bene, Monica doveva e voleva iniziare da sola per non sentirsi in imbarazzo. Ne abbiamo parlato prima la in bagno e le ho suggerito io di fare così, vedrai Luca saprà farla sentire a suo agio e tutto andrà per il meglio.”
È la mezz’ora più lunga della mia vita, non riesco a pensare, a parlare, ho in testa solo il culetto felice di Monica che saliva sull’ascensore con Luca.
Finalmente passa la mezz’ora stabilita, io e Antonella ci alziamo e sotto gli occhi un po’ sospettosi del personale dell’hotel ci avviamo a prendere l’ascensore per raggiungere Monica e Luca
L’ascensore mi sembra il più lento nel mondo, c’è ancora il suo profumo qua dentro che si mescola con il profumo di Antonella, che mi sembra piuttosto divertita della mia reazione.
Finalmente arriviamo al piano, Antonella apre la porta perché io sono talmente agitato che non riesco a centrare il buco della serratura.
Entriamo, la luce è soffusa, c’è profumo di olio e di sesso, ho quasi paura di scoprire cosa stia succedendo.
Monica è distesa di pancia, nuda, mentre Luca, nudo pure lui, le sta massaggiando la schiena e il collo con una certa maestria.
Antonella si siede sulla poltroncina, io faccio per avvicinarmi, ma Monica, con un gesto mi ferma e mi dice di stare li.
Le mani di Luca corrono lente sulla sua pelle, è passato a massaggiare la parte bassa della schiena, gira intorno al suo bel culo e massaggia le gambe prima una poi l’altra, senza tralasciare un millimetro fino giù ai piedi per poi risalire ed insistere un po’ sull’interno coscia.
Monica tiene le gambe socchiuse, Luca insiste e appoggia il suo cazzo duro sulla gamba di Monica , prende dell’olio e lo fa colare sul culo di Monica e ricomincia il suo massaggio chiappe, gambe, chiappe, schiena chiappe, gambe, con un po’ più di forza con un po’ più di insistenza.
Monica volta il viso verso di me: “ti amo, amore mio, continuo?”
Le faccio di si con la testa lei si volta dall’altro lato e piano piano apre le gambe invitando Luca ad approfondire il suo massaggio
Antonella si spoglia, è bellissima, il suo corpo abbronzato, senza segno di costume, è una meraviglia si alza dalla poltroncina, si sdraia accanto a Monica, le parla in modo complice. Monica comincia ad ansimare e a agitarsi, mi sposto un po’ per vedere meglio: le mani di Luca accarezzano l’interno coscia, l’inguine, le grandi labbra, l’ano di Monica, che apre ancora di più le gambe lasciando che le mani di Luca corrano attorno alla sua intimità.
Luca affonda il massaggio e comincia piano piano a far correre le proprie dita nella figa di Monica, non c’è bisogno di olio, è bagnata ed eccitata e muove il bacino incontro alle dita che la stuzzicano.
Mi spoglio anche io ho il cazzo che mi scoppia, ma Antonella mi dice di stare fermo li non è ancora il mio tempo
Luca infila un dito, poi due, poi tre dentro Monica, Antonella la accarezza, le parla, la coccola, mentre Monica inizia a godere, inarca il suo corpo, alza il culo spinge il bacino verso Luca per sentire ancora di più le sue dita, vibra, morde le lenzuola e poi il suo corpo iniziare a tremare, le sue gambe ad irrigidirsi, il culo si alza e si abbassa con forza fino ad arrivare ad un orgasmo potente che la scuote tutta.
Passano un po’ di secondi, Luca si scosta, lei si mette su un fianco, occhi negli occhi con Antonella: “grazie amica mia, che bel senso di libertà!”
Poi guarda me, ho il cazzo che non sa neanche lui se essere duro o scomparire, sento le farfalle nella pancia, e vivo un senso di paura e di inadeguatezza.
“Vieni qua amore mio” me lo dice guardandomi negli occhi, mi stendo a fianco a lei nella nicchia lasciata da Antonella che nel frattempo si dedica a Luca accarezzandolo e succhiandolo con passione.
Monica mi guarda e mi chiede: “ti sono piaciuta? Ti è piaciuta la tua troietta?”
Guardandola fissa negli occhi le dico tutto il mio amore, il mio orgoglio, la mia eccitazione, la mia voglia, il mio amarla ancora di più.
Lei mi gira sulla schiena e comincia a succhiarmi il cazzo con la solita maestria, ma con una passione ed una voglia che non vedevo da tempo. Mi godo il pompino, poi allungo una mano e comincio ad accarezzarle la figa che è ancora sbrodolata ed aperta, le mie dita corrono facilmente dentro e fuori lei.
Accanto a noi Luca e Antonella sono impegnati in un 69 atomico, Luca mi guarda e mi fa l’occhiolino, io gli dico “attento a non venire che hai un compito da svolgere”
Monica e Antonella sono indiavolate, Monica si stacca da me, mi sale sopra e con un colpo di reni si caccia il mio cazzo fino in fondo, resta li immobile premendo sul mio pube per gustare il cazzo fino in fondo alla sua pancia.
La guardo ed è meravigliosamente femmina e troia, le prendo le tettine e gliele strizzo con forza, so che le piace, gioco con i suoi capezzoli ritti e lei inizia a strofinarsi sul mio pube, disegnando dei cerchi tenendo tutto il mio cazzo dentro.
Intanto Antonella si è tolta da sopra Luca e si messa in ginocchio, in fianco a Monica e ha ricominciato a parlarle, ad accarezzarla, Monica spinge ancora di più, si abbassa verso di me e comincia a baciarmi in modo quasi pornografico, con la lingua che mi lecca e mi bacia.
Antonella le chiede: “Sei pronta?”
Lei fa di si con il capo, e poi, senza smettere di baciarmi, si sfila dal mio cazzo e mi abbraccia stretto tenendo figa e culo bene in alto.
Intravvedo Luca che si avvicina, sento le sue gambe che risalgono le mie, Antonella continua a parlarle e ad accarezzarle la schiena e il sedere, Monica smette di baciarmi e mi guarda negli occhi: “lo vuoi davvero?”
“amore mio lo voglio, ti voglio troia, a me interessa il tuo cuore e la tua testa, quelli sono solo miei! Il tuo corpo è fatto per godere e far godere, godi troietta!”
Antonella si volta solo un po’ come a dare un segnale a Luca. Io non vedo cosa succede. Ma il viso di Monica cambia espressione, trattiene il fiato, immagino il cazzo di Luca che entra dentro di lei, la stringo forte, Antonella le dice che è bellissima, che va tutto bene, di ascoltare il suo corpo, di non pensare a nulla.
È stesa su di me, la sento muovere, i colpi di Luca si fanno sempre più forti e rapidi, Monica si stacca da me, si mette alla pecorina e io impazzisco a vedere le sue tette che ballonzolano sotto i colpi di Luca, s vedere il suo viso sudato, a vedere lei che gode.
Monica chiude gli occhi, ha la bocca spalancata.
Monica si gode il cazzo duro di Luca che la scopa, apre gli occhi mi guarda: “amore mio mi sta scopando, un altro uomo mi scopa davanti a te! Dio amore mio è bellissimo, è un piacere infinito, sto per godere, stringimi, stringimi, stringimi.”
L’abbraccio forte e la sento tremare, vibrare, godere.
Da sopra la sua spalla vedo Luca che continua a scoparla mentre si bacia con Antonella.
Monica è sfinita, si lascia cadere su di me, ma Luca non smette di scoparla, adesso con più lentezza e profondità, entra ed esce dalla sua figa con calma, fino in fondo.
Monica è ferma distesa su di me, respira profondamente a ritmo con i colpi del sesso che la sta scopando, il cazzo entra il fiato esce, il cazzo esce il fiato entra, respiri profondi, scopate profonde, lente, dure e dolci allo stesso tempo. Come le onde del mare che lei ama: un’onda splash, un’altra, splash, lentamente inesorabilmente la marea di piacere sale, ad ogni affondo di Luca emette un piccolo gridolino di piacere, ad ogni scopata torna il piacere, il godere, piano piano si ruota e si mette supina: “amore mio vieni fa l’amore con me”
Mi metto tra le sue gambe ha la figa fradicia, aperta, rossa, entro dentro di lei con facilità e piano pian faccio l’amore con lei, Luca si mette al suo fianco, lei lo cerca con la mano lo tira a se e mentre io faccio l’amore con lei, lei gli succhia il cazzo, succhia i suoi stessi umore di cui è coperto il cazzo di Luca.
Antonella si avvicina a lei, accarezza il cazzo di Luca lo guida nella bocca di Monica, io sono piantato in lei , ma non riesco neppure a muovermi affascinato dalla scena che ammiro. Luca sta per venire, Antonella mi guarda, viene dietro d me, mi bacia l’orecchio e con una mano sul mio culo comincia a darmi il tempo della scopata: “dai Giovanni scopala, falla godere, falle vedere che è la tua Donna, che la vuoi ancora di più”
Il mio corpo segue la sua mano le sue parole e comincio la danza, dentro di lei, assieme a lei, lei comincia a muovere il bacino ad assecondare le mie penetrazioni, sempre più affondo, sempre più veloci e con lo stesso ritmo succhia il cazzo a Luca: sempre più veloce, sempre più a fondo.
Luca si irrigidisce, le mette le mani sulla testa la tira a se e con un grugnito comincia a sborrarle nella bocca, sul viso, Monica non molla la presa e lo svuota fino all’ultima goccia.
Si gira verso di me, il viso coperto di sperma di un altro uomo, mi tira a se e mi bacia con la lingua, il suo sapore, il sapore di Luca mescolati assieme e viene per la terza volta.
Non è un orgasmo urlato ma è una marea di piacere che la attraversa, mi stringe con i piedi, tirandomi a se, trattiene il respiro, alza il bacino e poi crolla sfinita, quasi svenuta dalla stanchezza, è sudata, sporca, coperta di umori.
Antonella è sempre dietro di me: “è bellissima la tua Donna, è una Donna libera e felicemente troia, dai regalale il tuo piacere” e così dicendo da dietro prende il mio cazzo e comincia a masturbarmi.
Luca è steso a fianco di Monica e le accarezza adagio i capelli, il viso, il seno: “Monica, guarda Giovanni che viene per te” Apre gli occhi, Antonella accelera il ritmo, stuzzica il prepuzio, sempre più veloce la mano sul mio cazzo mentre con l’altra mano mi stringe e graffia con dolcezza le palle e finalmente sborro, sborro, sborro riempiendo la pancia, la figa, il petto di Monica .
Mi cedono le gambe, sono distrutto e felice mi stendo anche io a fianco di Monica e respiro, riprendo fiato, cerco la mano di Monica, si gira, mi guarda, mi bacia.
Antonella prende per mano Luca: “andiamo a lavarci, lasciamoli soli qualche minuto”
La ringrazio con uno sguardo, e poi dico a Monica un’altra volta ancora tutto il mio amore, il mio piacere, il mio orgoglio.
Lei è distrutta, sorride, mi bacia, appoggia la testa sul mio torace e piano piano si addormenta.
Il letto è sfatto, nell’aria c’è odore di sesso, di sborra, di figa. Dal bagno arrivano le risatine ed i sospiri di Antonella, bravo Luca falla godere, povera, lei era rimasta a bocca asciutta.
Guardo il petto di Monica che si solleva adagio, ritmicamente, abbiamo rotto il ghiaccio, spezzato le catene, liberato la troia che era in te amore mio, grazie a questa magnifica coppia di amici. Abbiamo ancora un paio di giorni per goderci la vicinanza di Luca e Antonella, chissà cosa ci aspetta ancora.

Baffobp

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