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IL Diario di una Zia

By 11 Maggio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

2 aprile
Ormai sono mesi che Carlo, mio nipote vive con me. Da quando i genitori si sono temporaneamente trasferiti all’estero, lui vive con me. La sua compagnia &egrave piacevole e gli voglio molto bene, essendo il figlio di mia sorella. Ha chiesto ai genitori di rimanere in Italia per diplomarsi qui e io gli ho offerto un tetto sotto cui stare come una qualsiasi zia avrebbe fatto. Sono single da qualche anno quindi per me non ci sono stati problemi ad accoglierlo, ha riportato in casa un po’ di vita e di giovinezza che da molto tempo mi servivano, gli sono in qualche modo debitrice. Ciò nonostante, da un po’ Carlo si comporta in modo più strano. Se prima raramente lo beccavo a masturbarsi, ora la cosa si &egrave intensificata notevolmente. Difficilmente si accorge di me, per fortuna. Molto spesso mi accorgo che si masturba in camera mia rovistando tra i miei indumenti intimi. La cosa &egrave bizzarra ma sotto sotto mi piace che un ragazzo così giovane e di bell’aspetto si ecciti pensando a me che ormai ho 42 anni. Mi sembra strano che nessuna ragazza lo soddisfi, eppure &egrave come ho già detto, proprio un bel ragazzo. Forse dovrei parlare con lui e dirgli che se si trovasse una ragazza, non ci sarebbero problemi a portarla in casa. So che mia sorella &egrave un po’ bigotta per quanto riguarda questi argomenti, quindi suppongo che Carlo si vergogni a parlarmene.

15 aprile
Il momento imbarazzante che temevo &egrave accaduto proprio oggi ma d’altronde era inevitabile. Credo si masturbi anche due volte al giorno, non ha mai tregua. La cosa da un lato mi diverte ma dall’altro rende il tutto molto complicato. Viviamo in un appartamento non molto grande, non incontrarsi &egrave quasi impossibile e non sorprenderlo durante questi suoi atti lo &egrave ancora di più soprattutto se va in camera mia per farlo. Proprio oggi infatti sono entrata in camera da letto per prendere il ferro da stiro ed &egrave lì che l’ho trovato con i pantaloni calati, il cazzo in una mano e un paio delle mie mutandine nell’altra. Involontariamente ho urlato il suo nome come per rimproverarlo e lui si &egrave ricomposto all’istante e mortificato dopo essersi scusato &egrave tornato in camera sua da dove non &egrave uscito fino all’ora di cena. Mi sento anche in colpa per avergli rovinato il momento, ma così &egrave troppo, deve imparare a non farsi scoprire. Non voglio levargli il piacere di questo suo ‘gioco’, ma non può costringermi a non entrare nella mia camera da letto per paura di trovare mio nipote a masturbarsi furiosamente pensando a me, per quanto la cosa mi ecciti. Oggi &egrave ancora molto scombussolato, gli parlerò domani anche per tranquillizzarlo, non vorrei fraintendesse e pensasse di avere qualcosa che non va o un qualche problema.

16 aprile
Questo pomeriggio, dopo pranzo ho introdotto l’argomento e siamo riusciti a parlarne. Era molto teso e imbarazzato, ma sono riuscita a metterlo a suo agio. Mi ha confessato questa sua ‘passione’ per le donne più grandi e soprattutto per me. Le parole che ha usato mi hanno lusingata, ha detto che mi vede come una vera e propria ‘dea’. E’ stato molto dolce facendomi mille complimenti mentre diventava sempre più rosso come un peperone. Gli ho anche chiesto se avesse una ragazza che si vergogna di portare a casa, ma ha continuato insistendo di non essere molto attratto dalle sue coetanee. Mi ha promesso che non farà più gesti del genere e che in sostanza smetterà di masturbarsi con la mia biancheria. L’argomento &egrave stato chiuso molto velocemente ma ha lasciato in me un po’ di curiosità. Strane idee si sono fatte largo nella mia mente, ma ci tengo fermamente a non consumare rapporti incestuosi seppure sono dispiaciuta per la tortura che deve subire. Mi dispiace molto che non si interessi in altre ragazze e che sia costretto a masturbarsi in quel modo, &egrave normale farlo se non riesce a trovare altro sfogo alle sue passioni. Ad ogni modo, oggi abbiamo affrontato l’argomento ed &egrave già un enorme passo in avanti, intendo aiutarlo il più possibile e farlo aprire con me per potergli parlare tranquillamente di questa cosa. Ovviamente gli ho promesso di non dire nulla alla madre e così farò. In un certo senso penso sia meglio che io l’abbia scoperto, così potrò fare qualcosa per fargli passare questa fissa. Anche se ancora non riesco a togliermi l’immagine di mio nipote che si masturba con la mia biancheria.

19 aprile
Tutto procede bene, sembra che veramente abbia smesso di masturbarsi nella mia camera da letto oppure semplicemente non si fa scoprire. Ad ogni modo, a cena ho preso nuovamente l’argomento. Non &egrave stato facile, faceva di tutto per ovviare alle mie domande ma alla fine ha dovuto rispondere necessariamente. Ha continuato a dire che le ragazze della sua età non lo eccitano come le donne più mature e in questo caso io stessa. Mi ha poi chiesto cosa ne pensassi io della faccenda e soprattutto se mi ero fatta un’idea strana sul suo conto. Ovviamente l’ho tranquillizzato al riguardo e non ho aggiunto altro mentre lui ha cominciato ad elencare una serie di caratteristiche per le quali secondo lui le donne più grandi sono più attraenti. Dice che le trova molto più interessanti in quanto sanno bene cosa vogliono e come ottenerlo senza problemi. Inoltre dice che sanno come trattare e prendersi cura di un uomo e come amarlo realmente. Ho notato nei suoi discorsi in un certo modo, il tentativo di arruffianarsi a me e l’ho trovato molto divertente questo gioco. Io ho semplicemente ascoltato senza pronunciarmi, &egrave certo che Carlo sta riuscendo ad interessarmi come ragazzo ma continua a dispiacermi anche per lui che non riesce a sfogare questa passione. Purtroppo io sono la zia e avere rapporti sessuali completi con me sarebbe troppo da un mio punto di vista. Mi sto accorgendo però di cominciare a prendere troppo in considerazione la cosa, ma sono pur sempre una persona adulta e so riconoscere quando e dove fermarmi. Spero che questa fissa gli passi sempre così da potersi sfogare con una ragazza della sua età in tranquillità ed intimità. Povero il mio dolce Carlo!

24 aprile
A quanto pare mi sbagliavo, non ha smesso di masturbarsi con la mia biancheria proprio per niente. Verso le 19 ero in cucina a preparare la cena e sentendo la TV accesa in salotto, pensavo fosse lì ma mi sbagliavo, non c’era. Non era né in bagno né in camera sua essendo entrambe le stanze vuote, poteva essere solo in camera mia. Evitai di entrare ed aspettai in cucina che avesse finito. Da una parte sono stufa di dover fare attenzione a che porta aprire in casa mia per paura di coglierlo sul fatto e ciò mi faceva alterare non poco, ma dall’altra parte cerco di essere comprensiva nei suoi confronti, evidentemente la cosa gli dà già abbastanza problemi senza che mi intrometta io. Farò ancora finta di niente.

29 aprile
La situazione &egrave degenerata nuovamente, mi accorgo che si masturba nella mia camera fin troppo spesso e talvolta, si porta anche le mie mutandine o il reggiseno in bagno per fare il ‘lavoro’ lì. Più che parlargli nuovamente non saprei cosa fare, tanto vale farlo masturbare anche in mia presenza, almeno la cosa non mi impedirebbe di passare liberamente da una stanza all’altra in casa mia. C’&egrave anche un’altra ‘soluzione’ a cui ho pensato ma sono molto titubante. Il povero Carlo vuole solo sfogare questo desiderio che nessuna donna matura colmerà mai, magari potrei farlo io. Va bene che non voglio avere rapporti incestuosi con mio nipote, ma potrei’ fare dell’altro, insomma, se lo masturbassi io non sarebbe più costretto a farlo per conto suo così tante volte, potrei appagare il suo desiderio, convivere in casa più tranquillamente e magari renderlo anche felice. Per me d’altronde non sarebbe un problema, non sarebbe certo la prima volta che tocco o vedo un cazzo e considerando il suo stato eccitato, resisterebbe pochi minuto sotto il mio delicato tocco. La cosa oltre che farmi pensare mi eccita un po’.

2 maggio
Oggi &egrave stato uno dei giorni nel quale si &egrave masturbato più volte secondo me. Faccio di tutto per non dargli fastidio, ma non accorgermene &egrave impossibile visto che spesso si preoccupa di chiudere la porta della camera nella quale si dedica a quest’attività ed &egrave facilmente intuibile che lo sta facendo. Ho contato che si &egrave masturbato ben 3 volte nell’arco della giornata passata a casa. Fortunatamente passa poco tempo in casa, altrimenti sarebbe compulsiva la cosa. Tutto ciò mi riempie di dispiacere per lui. Vederlo così insoddisfatto da questo punto di vista mi fa sentire in colpa di non saper prendermi cura di lui come ho promesso ai genitori che ogni giorno chiamano per chiedere come vanno le cose e sia io che Carlo ovviamente mentiamo dicendo che va tutto bene. Lui probabilmente si sente in trappola con una donna che lo attira così tanto come me e io mi sento in colpa per ciò. Cerco di indossare gli abiti meno succinti possibili in casa e lui &egrave discreto nel guardarmi, quasi non mi accorgo del suo sguardo che si posa nei momenti opportuni lungo le mie curve o tra la mia scollatura. Non vuole neanche più prendere l’argomento, si rifiuta e non voglio forzarlo per metterlo in imbarazzo ma la cosa deve finire altrimenti diventa una tortura per entrambi. L’idea di essere io la donna che lo soddisfi almeno masturbandolo si fa spazio nella mia mente sempre più prepotentemente, risolverebbe gran parte dei miei e dei suoi problemi con 5 minuti di lavoro ‘manuale’ nel vero senso della parola. Sono ancora alquanto indecisa.

6 maggio
Oggi l’ho nuovamente colto sul fatto, stavolta in salone, coricato sul divano con un mio reggiseno in mano. Sono rientrata in casa dopo aver fatto la spesa e l’ho sorpreso così. Inutile dire come abbia ripetuto la stessa scena della prima volta, rivestendosi e chiudendosi in camera sua. Stavolta però ho preso subito una decisione e posate le buste, sono andata a parlargli. Ha cominciato scusandosi e dicendo che forse era il momento di lasciare l’Italia per tornare dai genitori, avrebbe frequentato il quinto anno di liceo all’estero diplomandosi lì. Subito l’ho tranquillizzato dicendogli che non ci sarebbe stato bisogno di fare tutto ciò e che avevo ormai compreso quanto questa cosa lo facesse sentire oppresso e insoddisfatto. Gli feci capire che mi dispiaceva per lui e che in quanto sua zia, dovevo aiutarlo come potevo. Usando tutti i mezzi possibile per farlo stare bene. Mi accorsi che questi discorsi lo stavano facendo sospettare qualcosa, così continuai fino a quando non mi ritrovai ad accarezzargli la patta dei pantaloni con la mano destra. Carlo era senza parole, non riusciva a dire nulla. Infilai la mano nelle sue mutande e afferrai il suo cazzo pulsante cingendolo bene con tutta la mano. Assecondò i miei movimenti per sfilargli i pantaloni e le mutande e poi cominciai dolcemente a masturbarlo continuando a dirgli quanto fosse mia responsabilità aiutarlo e prendermi cura di lui. Era da un po’ di tempo che non toccavo un cazzo e in un qualche modo devo ammettere che un po’ mi mancava. Continuai a massaggiarlo ancora per poco poiché come aumentai il ritmo stringendo tutta l’asta, Carlo venne copiosamente bagnando la mia mano e la sua maglietta di sperma. Non sentivo quell’odore da un paio d’anni e mi scappò un sorriso ricordando alcuni eventi passati. Sono felice di aver finalmente potuto fare qualcosa per lui, ormai tanto vale fare questo, altrimenti la situazione si sarebbe fatta ancora più insostenibile. Mi sono alzata dal letto per andare a lavarmi le mani in bagno, senza parlare dell’accaduto per tutta la giornata.

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