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Il ricatto di un suocero depravato (parte 1)

By 12 Giugno 2021No Comments

Mi chiamo Bruno, ho sessanta anni e sono vedovo da quando ne avevo quaranta. Ho quattro figli di cui uno ha un ritardo mentale, lieve ma che lo ha reso un buono a nulla. Si chiama Vincenzo, ha trent’anni e lavora in un’officina in paese da quando era ragazzino. È trattato come un ritardato che deve ancora imparare il mestiere. Io a quell’età invece facevo il discepolo in una ferramenta, e all’età che ha lui adesso ero già il titolare di una catena di negozi. Dovetti poi venderle a seguito dell’incidente che si portò via mia moglie e mi costringe da allora alla sedia a rotelle, con tre figli in casa perché Laura, la femmina, a 30 anni si è sposata ed è andata a vivere a mille chilometri di distanza.  
Ritrovarmi vedovo e paralitico è stato uno choc non da poco, per fortuna che, tra i soldi della vendita e quelli presi dall’assicurazione per l’incidente, mi sono potuto permettere una invidiabile stabilità economica. 
Quello che voglio confessare in queste pagine è la vicenda che stiamo vivendo da quando Vincenzo ci ha stupiti tutti presentando la sua ragazza, Carmela.  
Mio figlio non ha mai avuto una ragazza e goffo e impacciato com’è pensavo finisse per non averne mai. Invece un giorno ci ha portato in casa Carmela, una sua coetanea, bella, mora, riccia e dalle forme piene e generose. 
Lei si è mostrata subito a suo agio con noi, il suo carattere affabile e cortese ci ha conquistati tutti ma qualcosa nella testa mi sussurrava che fosse troppo bello vedere Vincenzo sistemarsi con una così bella figliola.  
Carmela non è del nostro paese, di lei si sapeva poco o nulla ed è sempre stata restia a parlarci della sua famiglia e della sua vita, limitandosi a informazioni sommarie. A Vincenzo la cosa non destava sospetti, ingenuo com’è e infervorato dall’amore per questa bella mora procace, molto somigliante alla Cucinotta. Ma qualcuno in famiglia doveva tenere alta la guardia e così ho assunto un investigatore che mi ha portato alcune informazioni su di lei. È venuto fuori che la bella e sensuale Carmela è stata la femmina più appetitosa e corteggiata del suo paese e che, da adolescente, non disdegnava il divertimento e i facili costumi. Girava per le strade con pantaloncini cortissimi e attillati che le mettevano in risalto il culo sodo e rotondo; con scollature che calamitavano gli sguardi e i commenti osceni di chiunque incontrasse, anche uomini che potevano esserle nonni! 
Incuriosito ho sborsato un altro acconto all’investigatore perché si procurasse altre notizie e, dopo alcuni giorni, me le ha portate. Carmela è cresciuta facendosi sempre più carina, e smaliziata. Troppo smaliziata per un paesino di mentalità arretrata, e così a 20 anni si è iscritta in una università fuori regione, rientrando a casa solo ogni 2-3 mesi. Ho pagato il supplemento trasferta all’investigatore che ha fatto un buon lavoro, andando a scoprire che la bellezza e l’indole trasgressiva di Carmela non sono passate inosservate nell’ambiente universitario. Quell’ateneo, anni prima, era stato al centro delle cronache scandalistiche per alcune studentesse che l’avevano data senza farsi problemi, in cambio di soldi facili e voti alti agli esami.  
Dalle indagini sono rimaste fuori le ragazze mentre si sono inguaiati i professori e altri professionisti della zona (dottori, avvocati, notai). Ero sempre più intrigato dalla piega che prendeva la storia e ho insistito affinché l’investigatore, pagato profumatamente, mi portasse altre notizie. Lui ha prima raccolto voci e poi è entrato in possesso di foto e video di certe feste nelle quali si vedono ragazze ubriache perdere ogni freno, fare le porche e farsi scopare da uomini più grandi, persone importanti della zona. Prima che scoppiasse lo scandalo Carmela e altre ragazze hanno saputo del materiale compromettente e hanno chiuso con l’università, e i festini, facendo ritorno ai paesi natii.  
Per qualche tempo ha lavorato in diversi posti come cameriera e come commessa, sempre venendo notata per la sua avvenenza (tette grosse e sode, culo favoloso e notevole stacco di cosce) e fatta oggetto dei complimenti di maschi arrapati. La voglia di andarsene di nuovo da quel piccolo paese era tanta e una occasione per farlo si è presentata quando è venuta nella nostra cittadina per assistere una vecchia zia sola e molto malata. Occasione che non s’è lasciata scappare quando ha conosciuto Vincenzo.

Continua

Per contattarmi: pensieriosceni@yahoo.it

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