Ci sono delle volte in cui sento un’irrefrenabile voglia di sesso e di sesso dato da un maschio; avendo io come compagna di vita una donna lesbica ed essendo io bisessuale ho bisogno della controparte maschile per bilanciare i miei impulsi sessuali e credetemi maschietti che mi leggete se vi dico che una donna insoddisfatta è davvero intrattabile.
Ecco quando arrivo a quel grado di insoddisfazione per il quale ad ogni domanda, ad ogni incontro rispondo arrabbiata o con battute al veleno, allora è arrivato il momento di una sana scopata!
Solo che c’è un problema, non mi va di frequentare i soliti luoghi in cui potrei essere riconosciuta, un tradimento perfetto è quello che puoi vivere tranquillamente sapendo che mai si riverseranno su di te problemi. E già ho i miei sensi di colpa senza doverci aggiungere anche l’angoscia di un incontro casuale per le vie della mia città, magari mentre sono in giro con la mia compagna.
Così con questi pensieri in testa ho preso la mia macchina e ieri pomeriggio sono andata fino ad Aviano dove non sono mai stata nei miei giri e dopo aver girato un poco con la mia auto in cerca di un locale che mi permettesse di stare tranquilla e che nello stesso tempo offrisse un po’ di traffico in modo da poter scegliere le mie prede, così dopo un po’ la mia scelta cadde sul “Viavai” un nome carino per un bar non male; mi fermai, parcheggiai l’auto e mi sedetti ordinando una bibita analcolica e iniziai a guardarmi intorno.
La “fauna” era variegata, essendo estate c’erano ragazzi delle scuole a bighellonare, ragazzi un po’ più grandi, qualcuno decisamente adulto con il bicchiere in mano e qualche signora forse in cerca di qualche avventura come me.
Me ne stavo seduta a sorseggiare la mia bibita quando una voce indefinibile mi chiese se poteva sedersi accanto a me, non dissi di no anche perché ero curiosa di vedere di chi fosse la voce così strana, così mi sedette di fronte un essere androgino, compresi che era una donna dalla forma degli zigomi ma lì per lì non l’avevo capito, vestito spezzato, jeans e giacchetta bianca leggera su una maglietta beige tutto molto casual e tanto “periferia”, taglio di capelli da vero macho con tanto di gel per tenerli dritti in testa, pensai che certe persone le avevo viste solo in certi siti su internet o nei film dedicati al genere, notai pure l’inizio di un grosso tatuaggio sul braccio quando allungando una mano per salutare gentilmente l’orlo della giacca andò un po’ più su.
Non ero a disagio ma francamente la mia idea di rimorchio oggi andava più verso i maschi che non le donne sia pure mascolinizzate come quella che ora sedeva di fronte a me mi sorrideva chiedendomi il mio nome.
“Mi chiamo Lucrezia, sì un po’ altisonante ma mi piace portarlo e lei?”
“Piacere di conoscerti Lucrezia mi chiamo Marco e spero non ti dispiaccia parlare con uno come me, sai qui sono praticamente guardato a vista.”
“Marco, interessante e strano si chiama così anche mio fratello, oddio no nulla di strano è uno dei nomi più usati in Italia. Ma no eppoi perché ‘uno come me’ cosa c’è di strano in te?”
“Dai non fare la sciocca l’avrai capito che non sono nato uomo.”
“A no? Dai sì e se posso dare un consiglio non richiesto si curi di più gli zigomi, sono un po’ troppo alti e morbidi.”
“Non ti piacciono per caso?”
“Sì che mi piacciono ma si vede che sei donna, anche se nel complesso mi piaci, sei un bel vedere, se non altro denota coraggio ed un certo stile, ma se vuoi rimorchiarmi però devo avvertirti che io ero in cerca di maschietti ‘veri’ non di donne.”
“Aspetta, è vero sono nata donna ma sono uomo, mi sono sempre sentito uomo ma in un corpo di donna, io non sono omosessuale sono proprio uomo in un vestito sbagliato che grazie alla chirurgia plastica ricostruttiva ho tentato di modificare e oggi sono così.”
“D’accordo ma alla fine tu mi ha rimorchiata ma cosa vuoi da me, scopare? E come, non dirmi che possono fare anche questo tipo di cose, ne ho sentito parlare, ma non sapevo si fosse arrivati a tanto e come poi?
Oddio volevo solo parlarti, sei carina sì ma non penso di scopare tutte quelle che vedo, però si se vuoi non mi dispiacerebbe, anche perché sei davvero una bella donna e a immaginarti a letto credo devi essere davvero molto dolce.”
“Oddio, bè grazie! Sei molto carino a dirmi questo, anche se sappi che non sono affatto dolce e tra l’altro non scopo da un po’ quindi un po’ di fame animale ce l’ho addosso, ma dimmi sono curiosa, tu scopi?”
“Sì certo che scopo ho il pene che credi, costruito tramite metoidioplasty e credimi funziona, certo non sono numeri da da superdotato ne posso metterti in cinta se è questo che pensavi ma posso fare tutto il resto.
Poi scusa perché dici che è un po’ che non scopi, non ci credo non è proprio possibile una come te avrà spasimanti ovunque che la molestano.”
“No è che io sono fidanzata ma con una donna e…. “
“E cerchi uno svago, dai incredibile proprio a me doveva capitare una lesbica in fregola di cazzo, ma pensa te!”
“Non sono lesbica e poi che ci sarebbe di tanto strano, come per te il mio discorso è un po’ particolare è vero amo da morire la mia compagna ma non per questo mi sento attratta da tutte le donne, per ora solo lei solo e a volte per una come me è dura, si sente proprio il bisogno di cazzo, te lo dico francamente anche perché a questo punto davvero ci siamo detti di tutto e mi pare giusto essere franca con te fino in fondo, anzi per rincarare la dose, visto che tu ne dica sicuramente volevi farti una bella scopata, e visto che anche io ero qui per rimorchiare e volevo farmela, che ne dici di approfittarne?”
“Un momento, ammetto e te l’ho detto prima tu mi piaci, ma così di brutto mi pare assurdo, sembra un rapporto un po’ puttanesco a me non piace, magari voglio arrivarci sì ma almeno con un certo stile, poi magari da come parli sembra che tu non veda l’ora di provarmi e francamente non mi va di fare l’oggetto.”
“Senti non so se per te è un rapporto puttanesco, a me va bene fare la puttana per una volta nella vita, anzi magari scopro che mi piace eppoi sì hai ragione sto qui a cercare di farmi rimorchiare e quindi un po’ l’idea di fare la parte della puttana l’accetto volentieri.”
“Se sta bene a te, io non ho problemi te l’ho detto tu mi piaci, spero solo non ci saranno conseguenze, non mi va di sentirti piangere alle due di notte sul mio cellulare.”
A questo punto non ce l’ho fatta più, mi sono alzata e sono andata a pagare, quindi ho deciso di andarmene, l’ho baciato, sì l’ho baciato sulle labbra e l’ho lasciato lì a pensare che a tirarsela e a farsi seghe mentali non ci si guadagna nulla e che mi spiace per lui ma a parte l’aspetto questo lato di noi donne non era riuscito a toglierselo di dosso, comunque ad Aviano non ci torno.
Lù
Il racconto nasce dall'unione di alcune esperienze sessuali e relazionali che ho vissuto. Celeste esiste, ma non è quello il…
Pazzesco..sarebbe bellissimo approfondire la sua conoscenza..
Mi piace pensare sia un racconto reale..se ti andasse di parlarne scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Molto interessante, è realtà o finzione? Dove è ambientato?
Felice che le piaccia. Le lascio il beneficio del dubbio…