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Erotici Racconti

la dama del maniero

By 5 Luglio 2006Dicembre 16th, 2019No Comments

La Dama del maniero

Questo racconto parla di Una dama belle tenebrosa irascibile spaventata che abita n un castello’questo castello &egrave pieno di passaggi segreti, trabocchetti ed inganni; la dama in questione ha costruito questo castello sicuro inattaccabile inespugnabile per difendersi dai nemici; le ragioni della sua scelta non le conosciamo, le possiamo solo intuire; questo racconto parla anche di un cavaliere tenebroso, pure lui irascibile, permaloso, spaventato che desidera tanto conoscere la dama’questo cavaliere era molto ricco, aveva un reame, una moglie ed una vita agiata e tranquilla,tutti accorrevano in suo aiuto quando chiamava e si sentiva al sicuro e protetto,le donne non gli mancavano e poteva tranquillamente vivere per il resto dei suoi giorni così, senza sforzarsi di vedere il mondo al difuori del suo regno”il cavaliere sentiva però che qualcosa gli mancava,qualcosa di fondamentale che non poteva avere nonostante tutte le sue apparenti ricchezze,un piccione viaggiatore le p arlò della dama del maniero e lui se ne invaghì”prese il cavallo e galoppò per miglia e miglia sorretto da un unico pensiero, conoscere la dama che aveva mosso finalmente il suo cuore,sentiva la forza crescere in sé e decise che non aveva bisogno di ricchezze e tranquillità ma che, trovando sé stesso avrebbe avuto la possibilità di conoscere la dama e forse l’amore; arrivato alle mura del castello trovò il ponte levatoio sbarrato e nessuna persona affacciata’..triste e sconsolato si aggirò per giorni e giorni attorno alle mura,soffriva di desiderio, il cavaliere perché per la rima volta nella vita doveva guadagnarsi davvero l’amore e la fiducia di una donna’..aveva numerose armi con sé, chiavi e grimaldelli’.poteva entrare agilmente nel castello, ma poi pensò che probabilmente avrebbe corso il rischio di spaventare la dama, che sicuramente si sarebbe nascosta ancora meglio nelle profonde segrete del castello’.il cavaliere si sentiva nudo, nonostante la corrazza”il desiderio lo divorava e si disse che la fretta avrebbe rovinato tutto’decise di attendere pazientemente davanti l’ingresso principale, nella speranza che la bella dama si affacciasse e lo notasse,mandava messaggi pieni di passione e di amore con il piccione viaggiatore e la dama a volte rispondeva, a volte si faceva attendere, a volte non dava le risposte che lui avrebbe gradito’a volte si sentiva scoraggiato ma sapeva che non poteva tornare indietro, la sua vecchia vita era alle sue spalle, si guardava intorno il principe, e si sentiva arrabbiato’..non sapeva come fare a smuovere la dama’..che, aveva la sensazione si prendesse gioco di lui”poi, adogni suo messaggio dimenticava tutto ed il suo cuore ricominciava a palpitare di speranza’..un giorno il ponte levatoio si abbassò e la dama apparve, bella sicura, austera”il cavaliere era molto felice, seppure sapesse che presto ella si sarebbe ritirata di nuovo nel castello e lui sarebbe ritornato solo co n sé stesso, ma sperava in cuor suo che le sue visite si sarebbero fatte piano piano più lunghe, e lui avrebbe potuto godere insieme a lei ,mostrarle la passione ed il suo ardore”’.
La dama era bella, lo portò in una stanza ed iniziò a rimirarlo’.il cavaliere si sentiva nudo, fragile ed indifeso perché per la prima volta aveva davvero paura di non piacere, di risultare un uomo frivolo e senza niente dentro il suo cuore’.la dama gli chiese di togliersi la corazza, perché voleva vedere come era fatto dentro la sua armatura’.era bella, la dama, aveva un viso austero ma uno sguardo vivo e penetrante’e ad un certo punto lei lo baciò’.il cavaliere sentiva il calore della sua lingua, la morbidezza delle sue labbra, la leggerezza del suo tocco che esplorava il suo corpo e iniziò a sentirsi eccitato’..il suo sesso spingeva contro la cotta pesante di maglia, e la principessa,accortasi di ciò, decise di liberare il cavaliere dall’ingombro e delicatamente slacciò le vestimenta’la sua mano soavemente accolse il sesso del cavaliere ed iniziò un lento e dolce massaggio al suo sesso vibrante’.il cavaliere si sentiva perso’.voleva toccare i splendidi seni della dama,voleva possederla lì in quel momento, ma lei non si concedeva e lui lasciò fare a lei, che con la mano lo stava portando ormai sull’orlo del precipizio’..lui era in piedi’.con i vestimenti sulle caviglie e lei accanto a lui, che lo guardava fisso in volto, senza dire una parola, cercando di cogliere dal suo sguardo il momento in cui egli sarebbe venuto”dopo poco tempo il cavaliere eruttò il suo piacere’.le sue gambe tremavano..il suo cuore batteva forte’.an simave e gemeva davanti alla dama che, impassibile,continuava il suo movimento per tirare fuori da lui ogni goccia di piacere’..parlava con le sue mani ed i suoi gesti erano misurati e sicuri’.prese un fazzoletto e si pulì le mani macchiate dal seme e lo congedò’.
Il cavaliere uscì dal castello’.e attese che la dama si facesse di nuovo viva’.era fiducioso, in fondo,pensò,forse gli sono piaciuto”’.poi all’improvviso sentì una fitta di gelosia trafiggergli il cuore’e se la dama non fosse sola nel castello? Se ci fosse un altro uomo con lei, a cui concede i medesimi favori,e forse anche di più’.divenne agitato’.inquieto e si aggirava spasmodicamente in torno al castello non riuscendo a placare il suo animo”.poteva tornare indietro e trovare le sue donne ad attenderlo.. ma sapeva che questo avrebbe soltanto moltiplicato a dismisura il desiderio che provava per la dama”’desiderava il suo calore, la sua vicinanza il suo sesso”e non pot&egrave che continuare ad aggirarsi sconsolato intorno alle mura, cercando un modo per entrare’di soppiatto, per vedere, controllare, non l’aveva mai fatto prima’.e non era una questione di fiducia,era soltanto qualcosa di nuovo dentro sé che doveva gestire come meglio poteva’nel frattempo la dama gli mandava messaggi enigmi da sciogliere’.messaggi d’amore cifrati’.burle, a volte lui andava su tutte le furie’..una sera, mentre sconsolato stava nella sua tenda a pensare a lei, gli parve di sentire dei gemiti provenire da dentro le mura’.il cavaliere impazzito diede la scalata al muro di cinta e si introdusse nell’interno..trovò la porta da cui provenivano i gemiti e si introdusse’nella penombra, appena rischiarata dalla luce lunare, vide ciò che stava accadendo’..un uomo con una lunga vestaglia bianca era seduto su di un sofà, mentre una donna nell’ombra aveva il suo viso sprofondato nel suo grembo’l’uomo aveva la testa comodamente poggiata sullo schienale ,mentre teneva la testa della donna e la guidava nel suo su e giù mortale per il mio cuore”.non resse e fuggi”pianse amaramente il cavaliere,un dolore che gli trafiggeva il cuore, e promise a sé stesso che se avesse superato il dolore,non avrebbe mai permesso più a nessuna donna di toccarlo così in profondità”’.decise che sarebbe stato lì ancora il tempo necessario per riprendersi e poi avrebbe tolto le tende’ramingo per quelle vallate splendide e desolate””’.

Fine prima parte.

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