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La mia storia con Silvia Cap. 8

By 1 Maggio 2020Maggio 4th, 2020No Comments

Capitolo 8

 Ripresi  la solita vita routinaria e monotona di tutti i giorni. Sabato  e domenica lavoravo di mattina poi lunedì pomeriggio e martedì notte poi a casa due giorni di riposo e poi il turno riprendeva in modo sempre uguale e cadenzato. Durante la settimana non ricevetti nessun messaggio poi verso fine settimana Silvia mi inviò un messaggio:

“Ciao GianLuca,  ti posso chiamare?”

“ Ma certo che lo puoi fare!”

Mi chiamò quasi subito:

“Ciao Gianluca ti devo dire che è successo un  gran casino!”

Preoccupato dissi di raccontami tutto ciò che era successo.

Innanzi tutto mi disse che suo marito era arrivato 15 – 20 minuti dopo che io ero andato via.

 Mi disse:

 “Al ristorante c’era un cliente di suo marito che era seduto abbastanza vicino al nostro tavolo e ci aveva sorpresi mentre ci baciavamo. Lunedì, alla ripresa delle attività lavorative, aveva chiamato mio marito raccontando quanto aveva visto venerdì sera al ristorante. Mio marito, alla sera,  era arrivato a casa incazzato e arrabbiato e mi  aveva chiesto spiegazioni. Io mi sono giustificata con delucidazioni molto vaghe e astratte e mio marito si era arrabbiato ancora di più. Bisticciammo in modo che oserei dire quasi brutale fino a quando io lo minacciai di chiedere il divorzio l’indomani. Continuarono a discutere animatamente per tutta la serata fino a notte fonda e mio marito m’impose d’incominciare a lavorare nel suo studio terminato il weekend della settimana.”

Silvia non era affatto contenta anzi era triste e le veniva da piangere. Lavorare con suo marito significava essere controllata sempre e non avere nessuno spazio per lei. Capii che non l’avrei più rivista e pensai che era una storia troppo bella per poter durare a lungo! Nessuno dei due era innamorato dell’altro ma il nostro continuo frequentarsi avrebbe posto la basi per un innamoramento che sarebbe sicuramente sfociato in una convivenza.  A distanza 6 – 8 mesi la rividi in ospedale di sfuggita. Ci scambiammo proprio un saluto molto veloce e fugace. Ogni tanto adesso la rivedo che accompagna qualche suo parente ma ci limitiamo ad un semplice cenno col capo.

FINE

 

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