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La rossa di Matera… a casa sua

By 13 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La rossa di Matera… a casa sua


Avevo cominciato la relazione con Mandy da pochi giorni, e le nostre telefonate erano quotidiane.

La distanza dei nostri paesi, e il lavoro di entrambi ci portava alla sera a lunghe telefonate serali, incontri in webcam notturni, momenti in cui non mancavano certamente effusioni sessuali del tutto virtuali. Erano passati circa sette giorni dal nostro primo incontreo sessuale e amoroso,e tutti e due sentivamo il bisogno di rivederci, di stringerci, di toccarci, e di scoparci.

In una telefonata, lei mi dice che poteva raggiungerla a casa, per poter vederla, e magari stare tranquilli, io dal mio canto le rammento che le difficoltà non sono solo chilometriche, ma anche dovute a esigenze familiari.

Arriva il sabato successivo al nostro primo incontro, la chiamo e le dico che la raggiungerò all’imbrunire, magari solo per passare una serata in un ristorante o chissà dove altro.

Raggiungo il paesino, dolce paesaggio di un paesino arroccato su una collina, siamo nel mese di ottobre, le luci sono quelle tradizionalmente autunnali, con il tipico odore di terra bagnata.

Raggiungo il posto dopo appena quarantacinque minuti di macchina, a velocità moderata, godendomi il paesaggio.

Mi chiama sul cellulare premurosa e attenta, perchè faccia esattamente come vuole lei, il paesino è piccolo, e vedere un forestiero è facile, non vorrebbe esporsi ancora, la nostra relazione è freschissima, ma sente il bisogno comunque di comunicarla,nonostante le sue paure.

Mi attengo strettamente alle sue istruzioni, lungi da me darle torto, e arrivo sin sotto casa sua, la scorgo sul balcone che mi aspetta, e nel vedermi spuntare con l’auto fa un cenno con la mano in segno di avvistamento.

Trovo il portone già apert, lo ha fatto lei, per fortuna per strada non c’è nessuno, e nessuno si accorge del mio arrivo nel paese. Salgo a piedi, sono appena 2 piani, sono felice, non vedo l’ora di baciarla e abbracciarla, mi sto affezionando, ci tengo. Arrivato dietro la sua porta, che trovo socchiusa, c’è lei che mi aspetta con un sorriso a 32 denti, e ci abbracciamo, ci baciamo lungamente.

Mi invita a togliermi il superfluo, lasciando il mio giaccone appeso nell’ingresso, e mi invita in cucina a bere qualcosa prima di uscire a fare una passeggiata.

La seguo tenendoci per mano, mi fa accomodare sul divano in cucina, molto comodo… Comincia con chiedermi cosa vorrei da bere, ma le rispondo che anche un bicchiere d’acqua mi va bene, non sono uno che beve, le rispondo.

Allora ti faccio visitare la mia dolce casetta, mi risponde… Accetto volentieri, e cominciamo a visitarla, fino ada arrivare alla camera da letto… qui, mi dice, è da molto tempo che un’uomo non entra… silenzio…la guardo e la tiro a me dandole un bacio sulle labbra. Tutto questo accende i nostri desideri, che involontariamente ci porta a spogliarci l’uno all’altro… ci guardiamo negli occhi mentre lo facciamo e le scintille dell’eros cominciano a toccare vette molto alte.

Rimango in slip, e lei con i suoi reggiseno e slip, scelti accuratamente di pizzo, è bellissima con quegli occhi di un’azzurro intenso.

Ci avviciniamo piano l’uno all’altro, e ci abbracciamo, comincio con baciarle il collo dolcemente e con lamano destra scendo sul seno, scoprendo prima l’uno, e poi l’altro.

Ci adagiamo sul letto, le sbottono il reggiseno e la faccio sdrariare con le gambe fuori dal letto.

Comincio a baciarle il seno, lo palpo come se fosse massa per il pane, lei geme, e comincia ad andare in estasi… Con la lingua scendo sotto il seno, che alzo con le mani, percorro il solco che divide i due seni sempre con la lingua, poi scendo ai capezzoli, mordicchiando prima uno e poi l’altro.

Ci mettiamo comodi entrambi sul grande letto matrimoniale, facendola girare a bocconi… mi posiziono su du le, a cavalcioni sul suo bel culo ancora con lo slip… le pratico un leggero massaggio cervicale e scendo con i polpastrelli sulla spina dorsale… Mi alzo leggermente sulle ginocchia, e le abbasso lo slip un poco per volta, fino a sfilarglielo del tutto. Le faccio mettere un cuscino sotto il ventre, ma non basta, ne metto due. Divarico le sue cosce, e mi abbasso fino a scorgere la leggera peluria sul pube, e noto anche il piccolo foro anale molto invitante. Mi avvicino con la bocca, facendo scendere un rivolo di saliva sul buchino, e con la lingua passo un paio di volte, lei scoppia in un gemito: basta Luca, scopami… Le rispondo che è presto, e che abbiamo tutto il tempo che vogliamo…, voglio farle sentire la mia lingua dentro la sua vagina.

Comincio a roteare con la lingua sulle grandi labbra già turgide, e scorgo il clitoride eretto… lo lecco, lei mugola ancora, ma questa volta mi incita a rifarlo… Non me lo faccio ripetere, lo tengo stretto tra le labbra, tanto da sentire i primi fluidi vaginali che cominciano a scorrere… Mi decido di dedicarmi alla vagina, e comincio con colpi di lingua sulla fica ormai calda e vogliosa… Continuo così per quasi dieci minuti, fino a quando comincia a tremare e a schiudersi sempre più la fica… Mandy emana un urlo strozzato di piacere, e ansima… Io continuo imperterrito a leccarla…

Si gira lentamente e mi guarda con occhi assatanati, con un balzo è sopra di me, mi strappa lo slip dalla voglia che ha… Ne ho anche io, e se ne accorge guardando il mio cazzo già turgido.

Non mi degna di una sola parola, si tuffa sul mio pene che comincia a succhiare avidamente…

La sua bocca e le sue labbra fanno un lavoro paradisiaco, mi lecca la cappella mordendola, con le mani mi accarezza le palle, scende con la lingua e lecca il mio pene per tutta la lunghezza… continua sulle scroto, mordendomi prima una palla, e poi l’altra… le chiedo di smettere…

Si porta a cavalcioni su di me, prende il mio cazzo e lo infila in vagina… E’ stupendo, all’ingresso sento le pareti umide della sua fica che mi accolgono, e il suo sguardo allucinato per quell’ingresso trionfale. Mi cavalca abbassandosi su di me, così da poterle toccarle le mammelle, che stringo con entrambe le mani come se fossi un bimbo da allattare… Il cazzo scivola che è una meraviglia, anche io l’aiuto con colpi asincroni al suo movimento, che la eccitano di più… Sento che stiamo per esplodere entrambi, lo sente anche lei, che stringe i muscoli della vagina intorno al pene turgido… Non dico niente perchè sono in trance sessuale, sono in un’altro mondo, non sono su questo pianeta, all’improvviso le sborro dentro la vagina, nel contempo lei emette un’urlo più forte di prima… fermandosi ad assaporare le sensazioni che il caldo sperma la invade… ci abbracciamo, togliendosi a cavalcioni, rimanemdo avvinghiati pochi minuti ancora…

Io non sono pago, e ho ancora voglia, incredula Mandy, allunga la mano per accertarsi, e scorge con suo immenso stupore e compiacimento, che il mio cazzo è ancora turgido… Si gira su su un fianco, dandomi le spalle, prende il cazzo con una mano e lo guida verso il buchetto più stretto… La lascio fare, ma l’avverto che potrei farle male. Lei mi rassicura, lo vuole a tutti i costi, sente il bisogno del mio cazzo nel suo culo… Sento che comunque è lubrificato dagli umori della sua vagina e dallo sperma che cola ancora dalla sua vagina, quindi è meno traumatico, anzi di colpo sento la capppella che è entrata… L’aiuto, spingendo leggermente e piano per no farle male. Ad un certo punto do un colpo secco ma non troppo violento, ed entra a metà, lei emette un urletto, tra dolore e piacere, ma mi lascia fare… Le di co di stendersi da capo a bocconi, sempre con il cazzo nel suo culo.L esono sopra, gli allargo leggermente i glutei, e comincio a scoparla con più veemenza, fino ad entrare del tutto dentro… lei emette un urlo più grave, menandosi con le mani e stringendo i denti, ma non si sottrae. Passano i secondi e dolcemente scivola meglio il mio cazzo,lubrificato dagli umori che Mandy produce, anche lei comincia a sentire piacere, e mi incita ad affondare i colpi. Sono sopra di lei, con il mio cazzo nel culo di Mandy, e comincia a darmi del porco, maiale, sborrami dentro. Io comincio a sudare e il mio cazzo sento che sta bene anche lì… Ma come un lampo sento che del fluido comincia ad intaccare il mio cazzo, sono i suoi umori, oramai è in predo alla goduria più sfrenata, e sento che anche io sto per sborrarle… Mi fermo, e le dico: Mandy sto per godere… La sborra esce mentre io sono fermo, non mi muovo, per ferle sentire tutta la sborra che le lascio dentro. Pian piano, mi ritraggo, ma mi godo lo spettacolo della mia sborra che esce dalle sue natiche.

Ci riabbracciamo, sono passate tre ore, ma io ho ancora voglia…


P.s.: questa è una storia vera.



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