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Erotici Racconti

Mi dedico interamente a te

By 18 Giugno 2016Gennaio 30th, 2023No Comments

In questo preciso istante sono le ore ventuno e trenta d’una serata qualunque, eppure non effettivamente usuale né trascurabile, perché nella stanza d’un grande albergo, infatti, lui aspetta il suo arrivo, dal momento che indossa un paio di pantaloni scuri e una camicia bianca tenuta fuori dai pantaloni. Successivamente bussano alla porta, lui apre, lei entra pacatamente, giacché è davvero lussuriosa e splendida. Come richiesto e sollecitato da lui, lei è vestita in modo classico e semplice, per il fatto che ha un indumento composto da una gonna al ginocchio di colore nero con un piccolo spacco, le calze autoreggenti nere, le scarpe con un tacco non eccessivo e sopra una giacca altrettanto di colore nero, sotto la quale lei non ha messo nulla realmente come lui le aveva appositamente chiesto.

Lui prudentemente ride a fior di labbra, la invita ad assestarsi come meglio le aggrada, le tocca di sfuggita il mento con un incolpevole e un connivente bacio, rivolgendole e serbandole al tempo stesso un’espressione che arrendevole, conciliante né innocua non si può di certo definire né giustificare. Lei però insolitamente ricambia, ambedue non parlano, perché sono concentrati e dedicati nel loro individuale ed erotico gioco, che hanno peraltro organizzato e preparato con attenzione e con impegno. Lui si siede nella poltrona e la guarda, lei rimane in piedi, si serve da bere e gliene offre, visto che accetta volentieri ringraziando. Lei cammina in maniera tentatrice per la stanza davanti a lui nel tempo in cui sorseggia la sua bevanda alcolica. Il loro silenzio &egrave pieno d’attesa, d’apprensione, d’espressione e di significato; in quell’istante lei appoggia giustappunto il suo bicchiere e fissandolo negli occhi s’avvicina, perché lei debutta in questo modo, visto che incomincia a eseguire davanti a lui un graduale e un indolente spogliarello. Lui la squadra per bene inviandole un bacio. Il suo spogliarello termina quando è rimasta solamente con le calze autoreggenti, visto che in quell’occasione lui sempre senza parlare o toccarla sorride, in attesa e in previsione di quello che sa che sta per succedere.

Lei s’avvicina a lui, si china verso la sua bocca e lo bacia dolcemente, adesso le sue mani si posano per un attimo sopra i suoi fianchi e stringono le sue natiche perfette, poi si staccano. Lei sorride e s’inginocchia tra le sue gambe aperte, comodamente sbottona la sua camicia, in seguito toglie le sue scarpe e le sue calze, altrettanto svogliatamente slaccia i suoi pantaloni, senza però giammai sfiorare il suo sesso a questo punto visibilmente eccitato. Lui segue i movimenti delle mani abili ed esperte di lei senza parlare, senza mai smettere d’osservarla né di sorriderle, la sua lingua si posa sul petto disegnando ampi cerchi intorno ai capezzoli. Al presente lei lo squadra negli occhi per qualche secondo e senza smettere di fissarlo gli sfila delicatamente le mutande.

La sua bocca famelica accoglie lascivamente e spudoratamente i suoi testicoli uno per volta, siccome li lecca e li succhia per bene, poi inizia una lenta e una lunga danza sul cazzo diventato a questo punto durissimo. Soltanto dopo alcuni minuti lo libera dall’attesa e dall’indugio accogliendolo e ospitandolo nella sua accogliente, appassionata e irruente bocca. Dopo senza adoperare le mani lei glielo accarezza e glielo culla con maestria facendolo impazzire di bramosia e di piacere al tempo stesso, seguendo con il suo ritmo i suoi crescenti e piacevoli sospiri, facendolo uscire di senno. Lei avverte, infine guida regolando con consumata dovizia il suo imminente orgasmo, mentre osserva attentamente e vogliosamente dall’espressione dei suoi occhi l’attimo esatto della sua considerevole e grintosa sborrata finale, giacché a lei piace parecchio ammirare e guardare attentamente l’uomo che sborra di gusto su di sé, accarezzando con la lingua pigramente senza fretta la parte posteriore della cappella che tiene ben serrata, poi d’improvviso accoglie ingoiando interamente il suo gustoso e succulento sperma. In seguito lei continua a coccolare quel cazzo fino a sentirlo indurirsi nuovamente, a quel punto lo abbandona e guardandolo dolcemente negli occhi e s’allontana, dopo si sdraia sul letto e lo attende, mentre lui non la fa aspettare troppo, perché i suoi polpastrelli sfiorano le sue caviglie, i suoi polpacci e le sue cosce, lentamente le sfila le calze. Il suo morbido tocco sale verso il suo seno e il suo viso, dato che la bacia dolcemente e appassionatamente.

Al momento dà l’impressione di non voler mai smettere di leccare né di sfiorare l’interno delle sue cosce né il suo inguine. Successivamente la bocca s’appoggia sulle grandi labbra, la lingua s’insinua intrufolandosi come un rispettoso e infuocato pellegrino nella sua fica, esplorando e setacciando con dovizia ogni centimetro del suo piacere. Dalla fica si sposta verso il clitoride che accerchia con lievi attenzioni succhiandolo e stringendolo con attenzione. Lui usa le mani per stringere il suo sedere, lo solleva e affonda la sua bocca nella sua fica con un bacio impulsivo e passionale, dato che la conduce gradualmente e definitivamente verso l’estasi che percepisce negli spasmi del suo adorabile sesso, diventati sempre più frequenti, impetuosi e irruenti. Accoglie nella sua bocca ogni goccia del suo bagnato e succulento orgasmo, senz’interrompere d’accarezzarla proseguendo l’opera con la lingua.

In questo istante lui la lascia beatamente sonnecchiare per riprendersi appropriatamente, rimanendo appoggiato con le labbra sulla fica, fino a quando lei lo chiama, in quell’occasione però lui s’avvicina alla sua bocca e la bacia a lungo.

Quest’attimo, questa fase accesa, enfatica e radicata, è sennonché puramente l’anticamera, squisitamente la vera inaugurazione, strettamente l’inizio.

{Idraulico anno 1999} 

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