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Olena il piacere di una tuttofare

By 23 Gennaio 2024No Comments

Storia Vera. Ho soltanto modificato i nomi per ovvi motivi
Sono felice di aver trovato grazie alla mia compagna Ukra una donna tuttofare per i miei genitori che hanno bisogno di aiuto essendo anziani: lei si chiama Olena, puntualissima al colloquio di lavoro si era seduta sul divanetto. Mi aveva dato subito l’impressione di essere una di quelle donne che comprendono tutto al volo. Sposata, era giunta in Italia a lavorare. Mi colpì subito, il suo sguardo era furbo, sempre sorridente e lo percepivo estremamente malizioso. Per tutto il periodo del colloquio non persi quegli intensissimi occhi nocciola e quel suo corpo muscoloso, direi scattante. L’ho immaginata mentre facevamo l’amore e questo mi aveva eccitato a tal punto che Olena se ne era accorta e mi aveva sorriso maliziosa. Aveva un gran bel culo sodo in un pantaloncino sexy, cosce toniche e due seni con i capezzoli che a stento erano trattenuti da un body. Ci guardavamo con interesse. I suoi occhi mi prendevano sempre di più e i suoi movimenti felini sul divano mi attraevano in modo pazzesco. Nonostante il caldo lei sapeva di fresco. Una donna sulla quarantina molto piacente anche se non altissima e capace di provocare istinti molto animali con un suo erotismo sensuale. Guardavo il sorriso sul suo viso e i capezzoli turgidi che sembravano scoppiare. Ero eccitato e Olena lo sentì, fu un istante. Le ero a fianco, l’avevo denudata e lei aveva fatto lo stesso, mi baciava in maniera desiderosa, selvaggia, come fosse la sua ultima scopata, io l’avevo deposta sul divano e le leccavo quella figa rasata e nervosa, leccate lunghe e leccate brevi, alla ricerca del clitoride, da sbranare mentre le gemeva, ansimava, godeva tra le mie labbra, nella mia bocca, sulla mia lingua e poi toccava a lei pomparmi il cazzo alla ricerca del piacere, con gusto, nel tastare i testicoli, nell’adorare la mia cappella, la mia asta, il mio glande e poi il cazzo in figa, i colpi forti e veloci, altri orgasmi continui confusi tra i baci le carezze, la lingua che guizzava sui nostri corpi, la saliva….le parole poche ma porche. Olena mi sorrideva mi faceva capire che gradiva e continuava a godermi, mentre io succhiavo le sue tette, mordevo i suoi capezzoli in un gioco infinito di passioni e voglie. Olena si muoveva con esperienza, sapeva cosa voleva m soprattutto sapeva osa volevo io e quando toccando avevo indugiato sul suo bel buchetto del culo mi sorrise e io la penetrai prima con la lingua indurita e poi dopo averla ben lubrificata la penetrai con due dita spingendo a fondo…Vedendo il suo sguardo eccitato e il suo sorriso consenziente spinsi ancora. Questo mi incoraggiò per il passaggio ulteriore baciai tutta la zona perianale, diedi ulteriori leccate profonde e aspettai di vedere la risposta. Era a pecorina, si voltò e sorrise e io posizionai il cazzo leggermente sopra il buco, Olena aprì ancora di più il suo buco e il mio cazzone penetrò con poca difficoltà. Olena aveva voglia di rassicurarmi, mi sorrise e mi disse: ora rompilo è tuo. Io iniziai ad entrare ed uscire e lei a gemere, a godere e a emettere dei nitriti come una cavallina. Questo mi eccitava, aumentavo il ritmo Olena sopportava anzi toccava le palle belle grosse, stava godendo e incitava urlando: dai rompi, scopa, e le solite parole in ucraino che non capivo mai ma che mi facevano tanto eccitare, mentre martellavo il culo di una donna. Il buco era molto ben aperto e le pareti dell’ano cedevano bene; il cazzo penetrava sempre più incitato da lei che urlava e toccava, mungendo con forza le i testicoli e io più uscivo più al mio rientro affondavo in maniera spietata i colpi fino in fondo…Lei era esperta sapeva goderselo dentro. Sbatteva il suo culo in una roteazione spaventosa per quanto lo sbatteva forte come una centrifuga. I miei testicoli bussavano con sempre maggiore violenza sulla figa e sul buco del culo pieno del mio attrezzo. Olena ormai era in modalità godimento, non sentiva altro oltre il cazzo e urlava. Affondai ancora i miei colpi sempre più e lei era oramai in preda ai moltissimi orgasmi…cercava ogni parte di me da mordere e baciare o leccare…Voleva lasciare il suo segno. Si era inarcata con tutta la schiena, implorava di sfondarla. Io le salii ancora più sopra mettendo entrambe le gambe sul divano, trafiggendola da sopra a sotto, ormai i miei colpi erano diventati irresistibili, anche Olena si era piegata ed esplose con tutto il suo piacere che gli era rimasto….. rallentai, lei mi guardo e mi disse: ma tu non sei ancora venuto neanche una volta? Io sorrisi le dissi di no, mentre ricominciai a pistonarla finché urlo con il cuore un suo altro siiiiiiiiiiii che sembrava interminabile….. Si accasciò accucciata, mi guardò e sorridendo mi disse: questo lavoro è mio!!! devo accudire i tuoi genitori e questo tuo cazzo insaziabile.

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