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Se sei puttana, devi scoprirlo prima o poi..

By 5 Aprile 2020No Comments

Signora letizia. Ho finito con quel lavoro siamo apposto. La signora letizia è la mamma di un amica di mia figlia, sposata con un farmacista imbranato ma benestante. Le serviva un aiuto per sistemare la legnaia. Abita a qualche km da noi in una bella villetta e sapendo che  mi so arrangiare in molti lavori ogni tanto chiede soccorso per sistemare la casa e perché no, spesso mi allunga anche qualche soldo. Oggi la legnaia, ieri un mobile, mese scorso il lavabo e così via. Mi offre un caffè che accetto volentieri e ci mettiamo a parlare delle ragazze che sono andate al parco acquatico con gli amici. Manteniamo sempre un certo distacco, insomma io sono un tipo alla buona mentre loro sono tutti sofisticati, dottori, sicuramente brave persone ma a freauentarli mi sentirei a disagio, apparteniamo mondi diversi. Finito i convenevoli prendo le mie cose e ritorno verso casa. A metà strada però mi ricordo di aver lasciato le chiavi posate sul muretto insieme al telefono e alle sigarette, giro l’auto e faccio dietrofront. Il cancello è ancora aperto, lascio la macchina e mi avvio a piedi. Senza annunciarmi arrivo dal muretto sul retro di casa e recupero le mie cose ma da dietro la tenda della portafinestra vedo letizia che è in intimo seduta nel lettone della camera da letto. Però! Mica male la signora penso mentre la spio da fuori. Se ho un po’ di fortuna si sta preparando per la doccia e la fortuna oggi è dalla mia. Si slaccia il reggiseno e sfila le mutandine per coricarsi allarga le gambe e mostra tutta la fichetta rasata ai miei occhi. Wow! Ha un bel corpo, un seno prosperoso. La mia curiosità mi ha inchiodato sul posto, non riesco a togliere lo sguardo da quella donna che prima di ora mai avevo considerato sessualmente. Con sorpresa la mano di letizia scivola sul linguine e comincia a massaggiarsi la fichetta, mi sta regalando uno spettacolino niente male e comincio ad eccitarmi. Va avanti nella sua opera di autoerotismo, le sue dita affondano tra la carne umida, le gambe oscenamente spalancate a me, la testa inarcata che gode di quel momento mi avvicino per guardare meglio e appoggiandomi scopro che la porta a vetri e solo appoggiata, la apro poco. Ora riesco a sentirla ansimare, farfuglia qualcosa, impreca e quando ha raggiunto il suo obbiettivo si accascia da un lato dandomi ora le spalle. Io sono estasiato, felice come un bimbo che scopre le pagine di un giornalettino pornografico. Ma ho il cazzo troppo eccitato. Mi allontano di qualche passo, non vorrei farmi scoprire. Respiro un po e ritorno dalla finestra. Letizia non è più sul letto! Ho voglia di sentire il suo odore, senza pensarci troppo, mi sono intrufolato nella stanza, i miei pensieri mi dicevano che stavo facendo una cazzata.. E se ti scopre? 

Sul letto c’è una chiazza di umori, a terra la mutandina, non resisto, mi avvicino al lenzuolo e faccio un bel respiro. Ahhhh… Che profumo! 

Sento dei passi, accidenti che coglione! Mi guardo intorno e mi nascondo veloce dietro un mobile. Entrando ho lasciato l’altra portafinestra aperta e letizia ancora nuda va a chiuderla senza curarsi del perché fosse aperta. Esce dalla stanza e si dirige in bagno, sento il rumore della doccia che é partita ed esco da dove mi ero nascosto. 

Ora. Ho deciso di spogliarmi ed entrare in quella doccia, non so perché, sarà stato il profumo della sua fichetta, la situazione bizzarra, il sapere che era vogliosa, non lo so.. Ma mi sono trovato davanti alla porta del bagno con il cazzo turgido in mano e senza vestiti addosso. Apro o rinuncio? Facendo il piu piano possibile apro la porta e la richiudo alle mie spalle, lei è li, due metri da me. Entrambi siamo nudi e la vedo avvolta nel vapore mentre si strucca distratta e l’acqua calda le scorre nella doccia. Un attimo, un attimo e mi lancio su di lei tappandole la bocca e trascinandola nel box doccia. 

-NON URLARE, STAI ZITTA. Le dico mentre si dimena e cerco di tenerla ferma. È incastrata nell’angolo e capisce che non riuscirà a scappare quindi mi fa cenno che non urlerà.

Come levo la mano dalla bocca mi insulta. 

-CHE CAZZO FAI? SEI UN DEPRAVATO, UN PORCO, FAMMI USCIRE! Mi dice cercando di spingermi per passare, ma la tengo prigioniera e con una mano riesco ad infilarmi nella sua fichetta che comincio a penetrare senza pietà.

-ZITTA, STAI ZITTA. 

Stringe le cosce mentre le dico che prima l’ho vista godere come una troietta adolescente. 

-TI PREGO SMETTILA, SMETTILA! SEI UN GUARDONE DEL CAZZO SMMMETTILA, VEDRAI QUANTI GUAI CHE TI FACCIIIO PASSARE SMMMEETTILLAA…. 

La mia mano continua ad eccitarla, non mi spinge più per scappare, è appoggiata alla parete ma ha ancora le gambe molto serrate e si copre il seno con un braccio. 

-LEVA STO BRACCIO, FAMMI TOCCARE. 

-PIUTTOSTO MMM.. LE TAGLIO. Mi risponde. 

La mia reazione è stata inaspettata anche per me. Le ho rifilato un ceffone e con un piede sulla caviglia le ho aperto le gambe. Ora posso penetrarla con tutta la lunghezza delle dita e la bacio dove posso. 

Comincia ad eccitarsi mi guarda spaesata, è sempre stata trattata da reginetta e non sa affrontare questa situazione quindi e i suoi toni si fanno più incerti. 

-DAI TI PREGO, CHE STAI FACENDO. Mmm.. NON SI PUÒ, SONO SPOSATA.. 

Ansima mentre finisce la frase, io continuo senza sosta a masturbarle la fica che è fradicia di umori. 

-Ti STAI ECCITANDO EH… SENTI BELLA TROIA, SENTI IL TUO SAPORE. 

Le dico mentre cambio mano e le infilo le dita in bocca. 

-QUESTO È IL SAPORE DI UNA TROIA. le ripeto mentre lei abbassa le braccia, e cosi subito posso strizzarle e succhiarle i capezzoli. 

Le sue mani ora si appoggiano sulla mia pelle ma non per respingermi, cercano un appiglio, sento le sue dita stringermi le spalle, il suo respiro farsi piu profondo, apre le gambe senza far opposizione mentre mi supplica di smetterla. 

-CARLO BASTA COSI, OH MIO DIO. MMMmm…TI PREGO.. 

Le prendo una mano e la porto sul mio cazzo dicendole di sentire quanto mi abbia fatto eccitare vederla su quel letto intenta a trapanarsi la fica. Desiste letizia dall’afferrare il mio membro ma dopo poco tempo sento la sua mano prenderlo forte e stringere mentre ansima. Guarda me poi china la testa lo guarda e comincia a segarlo incerta. 

-CHE STO FACENDO, CARLOO CARLO OOOHHH.. 

Le mie mani grosse l’hanno portata ad un primo orgasmo, sento le ginocchia cedergli, ha il viso rosso per l’imbarazzo e per la rabbia, l’afferro per la gola e la bacio in bocca, le lingue si cercano si intrecciano e la sua mano ora scorre decisa su e giù sul mio membro gonfio. 

La lascio fare ed è lei che si inginocchia continuando a segare quel cazzo che sta a pochi centimetri dal suo viso. La guardo mentre lo osserva come se ne fosse ipnotizzata. Continua a segarlo, è duro come il marmo da quanto sono eccitato, la cappella è lucida e tirata e quando alza gli occhi le faccio cenno di si con la testa. 

-DEVI LECCARLO. E con un piccolo gesto instintivo lo avvicino, invitandola ad eseguire. 

È titubante, ma quando apre le labbra le spingo la cappella all’interno, mi guarda mentre lo succhia timidamente avanzo con piccoli movimenti, ha sempre meno spazio per muoversi. Ora conduco io, le prendo la testa afferrandola per i capelli e l’appoggio al muro della doccia cominciando a scoparle la gola, le sue mani sui miei fianchi mi spingono leggermente ma io voglio vederla ingoiare tutto il mio cazzo, la schiaffeggio nuovamente e le tiro indietro la testa in modo che possa guardarmi in faccia e sempre tenendola per i capelli le faccio sentire la cappella più in fondo possibile, i suoi denti sono alla base del mio membro, ha dei conati di vomito, gli occhi lucidi e le manca il fiato, mi da una sberla e la faccio respirare sfilando tutta la mia asta. Tossisce..

-SEI UNA POMPINARA NATA, ADESSO RIPROVIAMO E RILASSATI

È lei che apre la bocca per ricevermi e affondo nuovamente, qualche secondo di fermo e lo sfilo per poi ricominciare. Ha gli occhi lucidi, il trucco che le cola sul viso, i capelli bagnati, prende il mio cazzo come se l’avesse sempre fatto anche se dubito che che quel coglione di suo marito l’abbia mai scopata diversamente che dalla posizione del missionario. Ci sono quasi e mi allontano lasciandole finire il lavoro, sul punto si sborrarle dentro la tengo ferma e i miei fiotti le riempono la bocca, una colata le esce la labbro mentre sfilo il mio membro da quel dolce viso provato. 

-INGOIA, LE TROIE FANNO COSI. esclamo tappandole la bocca ed il naso.
La faccio alzare e prendola per la gola le dico che voglio uscire dal bagno per un posto piu comodo siccome non abbiamo ancora finito.
Annuisce spaventata e mi chiede solamente se può andare a bere in cucina.
-CERTO CHE PUOI.
Ovviamente la tengo per un polso e mentre è chinata nel frigo vedo un bel cetriolo tra le verdure. Le ordino di prenderlo e di portarlo con noi.
Squilla il telefono. Suo marito la sta chiamando dalla farmacia le dico di non rispondere e di seguirmi, la porto in camera dove le chiedo di ripropormi nuovamente lo spettacolo di prima, si stende sul letto e comincia a toccarsi imbarazzata. Le strizzo i capezzoli mentre le sue dita si muovono circolarmente sopra al clitoride, mi avvicino per leccarle la fichetta, le afferro il culo e le porto il bacino sulla mia bocca cominciando a leccarla sapientemente, ansima presto, le sue mani mi schiacciano sul suo sesso, le gambe spalancate ed i piedi sollevati per offrirmi tutta la sua carne, sta godendo quando il telefono suona nuovamente. Le dico di non muoversi, mi alzo prendo il telefono e lo passo a lei dicendo di rispondere ma di stare attenta a quel che dice.

-PRONTO.
-Letizia ti ho chiamato anche prima dov’eri?
-SOTTO LA DOCCIA AMORE, CHE SUCCEDE?
-Nulla di importante, ti chiedevo se ti ricordi ddlla moglie di Berto, sai quello della confcommercio? È passata da ques….

Intanto la mia lingua era ritornata da dove aveva lasciato, letizia si tappava la bocca per non ansimare ma con risultati pessimi.

-tesoro, hai capito chi? Ma va tutto bene?
-SI SI GIORGIO EEÈ TUTTO OK.. SI SI HO CAPITO CHI IL MARITO DI..
-Letizia la moglie! che marito? Che hai capito? Sai berto chi e? Dai quello del golf, ecco è lui che..

Mentre parlavano il mio cazzo era nuovamente in tiro e ora lo sbattevo con forza sul clitoride della fichetta di letizia che mi implorava a gesti di non fare quello che il mio sguardo non nascondeva. E così mentre il cornuto gli raccontava qualche insignificante pettegolezzo il mio cazzo si infilava dentro la carne calda e umida di Letizia la quale ha un sobbalzo.

-NO! NO! AAHH.. OMMIODJIIO..
-Lety mi sembri strana oggi, vuoi che vengo a casa? 10 Minuti e sono da te amore..
-NO NO NO!! HO SBAFTUTO IL MIGNOLO DEL PIEDDDE TRANUILLO, TUTTO OK AMORE, TI LASCIO CI SENTIAMO DOPO. CIAO TESORO. CIAO CIAO.

Riaggancia e mi da del bastardo mentre le pompo nella fica la mia asta, geme e si inarca assecondando i miei movimenti.

-DAI SCOPAMI BASTARDO, SCOPAMI
Urla mentre  i miei colpi si fanno sempre più decisi, le tengo i piedi in alto sulle mie spalle, sento gli schiocchi dei nostri corpi nella stanza che è invasa dall’odore di sesso, ogni tanto la bacio e la sua lingua cerca disperatamente la mia appena ci scolliamo mi ricorda che sono un pezzo di merda, io le strizzo i capezzoli mentre geme e respira affannosamente ed è chiaro che sta arrivando rapidamente ad un altro orgasmo, la faccio girare a pecora voglio pomparla così.
Mentre è girata le spollicio il buco del culo ma non ci fa grosso caso, gli urli sono più per gli schiaffi che le hanno reso il culo rosso fuoco.

-VOGLIO CHE TU SIA LA MIA PUTTANA PERSONALE, LO SARAI VERO? Le chiedo quando è prossima all’orgasmo ed i suoi movimenti scoordinati.
-si
-FORZA LETIZIA, AD ALTA VOCE, SONO LA TUA PUTTANA.
-SI SI SI, CARLO NON SMETTERE SONO LA TUA PUTTANA.. OOOOOOHHHHHH…
-ANCORA. RIDIMMELO TROIA! In tono perentorio.
-SONO LA TUA PUTTANAA!!! VENGOOOO…

Giusto in tempo per registrare e mandare il video al Whatsapp del mio numero direttamente dal suo telefono.
Mentre godeva come una troia il mio pollice si è fatto strada nel culo di letizia che quasi non se ne era accorta, ma adesso che ho sfilato la mia asta dalla fichetta e la sto puntando sul suo culetto mi implora di non farlo che non lo ha mai fatto e che è vergine.

-MEGLIO. È l’unica cosa che dico prima di infilare la cappella e sentirla urlare dal dolore.
-AHIIIIIIIIAAAA. NO QUESTO NO..
-ZITTA PUTTANA, VEDRAI CHE TI PIACERÀ.

E mentre la preparo allargandolo pian piano e sputandoci sopra i suoi muscoli si rilassano ed il mio cazzo ha modo di entrarci per bene, si sta abituando ed il suo dolore sta lasciando lo spazio  al piacere. Sfilo il cazzo guardando quanto si sia allargata, notevole per una verginella mi vien da pensare mentre prendo il cetriolo recuperato in cucina e comincio a giocare con la fichetta, lei indietreggia stupita in quanto si sta rendendo davvero conto di quanto in fondo sia porca, le lascio il cetriolo piantato nella fichetta piena di umori e ricomincio da quel culetto che avevo lasciato in sospeso. Stavolta entro deciso con un sol colpo facendole nuovamente male, ma se avesse capito cosa volevo fare si sarebbe tirata indietro. Letizia sbarra gli occhi per la sorpresa mentre le pompo il culo comincia a provar piacere e si tocca il clitoride con la mano, lo specchio riflette noi due sul letto.
Lei che ansima come non mai, io sono allo stremo, sto resistendo ma non so ancora per quanto. L’afferro per i capelli e le dico di guardarsi.
-GUARDATI, GUARDA QUANTO SEI CAGNA!
-SI SI SI… Dice solo questo mentre non toglie lo sguardo dal riflesso di me che le scopo il culo.
Mi esce un suono grutturale quando le riempo l’intestino del mio sperma affondando a fondo nel suo ano tutta la mia carne pulsante, sento il cetriolo che ha piantato nella fichetta mentre mi sfilo. Le levo anche il frutto intruso, la giro e la bacio.

-BRAVA! È BRAVA LA MIA PUTTANA. Le dico mentre le porgo il cazzo da ripulire. Lo lecca tutto con cura, partendo dalle palle fino ad arrivare alla cappella. Quando ha finito. Le accarezzo la testa e afferro i vestiti per ricompormi. Lei rimane li stremata sul letto, mi guarda e..

-GRAZIE CARLO.. DAVVERO!

Ci siamo visti molte altre volte.. Le è piaciuto essere trattata da troia, le ha liberato un freno che suo marito teneva tirato. Cosi adesso lei è diventata la mia puttana…

46471428@libero.it

Anche su skype. Devisu carlo 

 

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