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Erotici Racconti

Stabilimento balneare

By 14 Luglio 2015Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo episodio mi &egrave capitato qualche anno fa e si svolge in uno stabilimento ma in questo caso, i bagni erano comuni…

Ero con la mia ragazza e il pomeriggio stava per finire. prima di andare via, volevo fare un’ ultima pipì e mi diressi verso i bagni, mentre la mia ragazza si godeva l’ultimo sole della giornata.
Nell’ avvicinarmi ai bagni vidi, non lontano da me, che una donna stava correndomi incontro.
Era bionda, con i capelli corti. Avrà avuto una quarantina d’anni e non indossava il costume. Aveva un paio di jeans beige e una maglietta bianca.
Non era proprio una bella donna, ma non ci feci tanto caso.
Quello che mi lascio stupito era vederla correre verso l’ingresso dell’edificio (dentro al quale c’erano sia gli spogliatoi, che le doccie, che i bagni).

Subito pensai: “Chissà, starà correndo perch&egrave ha dimenticato qualcosa nello spolgiatoio? Avrà perso il cellulare? …boh”
Continuai a camminare verso l’ingresso della struttura, fino ad entarci.

Quando arrivò vicino a me, mi chiese di farla passare in maniera piuttosto insistente, ed io, educatamente, le cedetti il passaggio.
“Ma che cosa dovrà fare di tanto urgente? Avrà perso il portafoglio?” Mi chiesi.
Qualche istante dopo capii invece quel’era il motivo di tanta fretta. Dovevà fare pipì!
Lo capii perch&egrave, una volta superatomi, si dresse verso i bagni!
Allora pensai: “Questa non me la devo proprio perdere!” e mi affrettai a seguirla (naturalmente non correndo, per non farmi beccare).
Una volta arrivati nella stanza dei bagni vidi che lei corse a prendere della carta igenica (era sistemata in un unico grande “rotolo” davanti a tutte le porte dei bagni. All’interno di ognuno non ce n’erano.)
Con la carta in mano provò ad aprire una porta di un gabinetto ma si sentì rispondere “Occupato”. Provò quella affianco ma era occupata anche quella.
Allora sentii che disse:”Uffa, non &egrave possibile! Non ce la faccio più!”
C’erano ancora molte altre porte (ancora circa 6) ed ero sicuro che fosse impossibile che fossero TUTTI occupati, ma dentro di me sperai che andasse così.

Purtroppo dopo una porta si aprì. Uscì una donna e quella che non ne poteva più, senza andare a cercare se gli altri bagni erano liberi o no, si fiondò in quello. Sicura di non aver brutte sorprese.

Mi stavo già dirigendo verso una porta per andare anch’io a liberarmi del peso del liquido quando sentii un fortissimo scroscio di pipì che stava colpendo l’acqua del water.
Sentii distintamente anche un: “Ahhh…” di sollievo (non me lo sto inventando) e mi venne in mente subito una cosa.

Quella donna, per la fretta, non aveva chiuso la porta con la sicura!
Quel bagno indicava fuori ancora “Libero”, quindi non ci sarebbe stato niente di male se, per caso, qualcuno avrebbe “provato ad aprire” quel bagno.

Senza pensarci un attimo su, mi diressi verso la porta (si sentiva ancora chiaramente il rumore del getto di pipì che colpiva l’acqua) e, iniziando a tirar fuori dal costume-slip il membro con una mano, aprii l porta del gabinetto con l’altra.

Tutto durò pochissimo ma mi sembrò un infinità.
Vidi quella donna, con i jeans calati quasi a terra, tutta protesa in avanti, chinata; con il viso riolto verso i piedi (o forse la sua passera…giusto per controllare che il getto non le stesse bagnando i pantaloni).
Devo ammettere che infatti, in quella posizione, non riuscì ad accorgersi proprio “subito” che io le stessi aprendo la porta.
Sta di fatto che, quando alzò lo sguardo, vide il mio membro, fuori dagli slip, pronto a far pipì.

Il suo sguardo fu di stupore. Non fece in tempo a dir niente se non: “Eh?!”
Io allora le risposi subito “Scusi, la porta non era chiusa” e, rimettendo il coso al suo posto, richiusi la porta del bagno, lasciandole finire quello che aveva cominciato.

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