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Erotici Racconti

Tentazione

By 21 Luglio 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Ricevo da un amico la ‘proiezione’ o meglio …l’incipit di come dovrebbe svolgersi un nostro eventuale incontro’.

Libreria XXXXXXXXX in via YYYYYYYY a Milano
il cuore a mille mentre salivi al secondo piano nel settore libri
sono le ore 13,30 di una tranquilla giornata di luglio
avevi ricevuto quel messaggio che ti aveva messo in moto come un automa e
indirizzato verso quel luogo a quell’ora
sapevi che c’era lui… che sarebbe stato li’…. che tu potevi riconoscerlo
mentre lui non avrebbe avuto nessuna certezza su chi fossi tu, visti i pochi
riferimenti che aveva su di te
il tuo cuore era agitato per le palpitazioni fino a fare sobbalzare il tuo
fresco, florido, intrigante seno…
e soprattutto il perizoma che portavi sotto la gonnellina estiva denotava la
presenza di un lago di umori, con la tua fighettina che al contrario delle
tue paure, era invece super eccitata e curiosa di vedere che effetto le avrebbe
fatto scorgere attraverso i tuoi occhi quell’uomo…… un uomo che ti aveva
spesso dato sensazioni contrastanti, ma che ogni volta aveva finito per farti
fantasticare sul suo durissimo cazzo, piu’ volte completamente eretto a causa
tua….
l’incontro (seppur in incognito) era l’ultima della situazioni a cui avevi
pensato, ma il tono perentorio con cui ti aveva scritto che in quel giorno e in
quell’ora eri desiderata senza se e senza ma ad essere presente in quel luogo,
era come se ti avesse attivato un automatismo che ti costringeva da brava
studentessa ad applicarti con la massima attenzione al compito che il tuo tutor
ti aveva assegnato
Arrivata in anticipo all’appuntamento, dall’esterno avevi osservato le persone
che entravano per vederlo arrivare…
una visione di pochi attimi, lui era entrato con passo deciso ed espressione
seriosa ma serena..
troppo poco per coglierne una sensazione precisa, ma era come te lo
aspettavi….
tu l’avevi visto, potevi a quel punto evitare di salire tu stessa….. ma per
la prima volta in vita tua di fronte ad un gioco del genere, la tentazione e la
curiosita’ di vedere cosa sarebbe accaduto ti avevano appunto portata su quelle
scale che citavo nella seconda riga di questo racconto
L’area riservata alla vendita dei libri, molto grande, non era affollata, ma comunque vi era un
certo di numero di persone e di ragazze, che ti davano la speranza o sensazione
che lui non avrebbe potuto avere certezze di riconoscerti
Lo trovi seduto al centro della sala, vicino agli ascensori, seduto
esattamente in direzione delle scale dalle quali eri salita tu;
incrociavi per qualche secondo il suo sguardo, ma terrorizzata che ti potesse
riconoscere, avevi proseguito camminando verso di lui rivolgendo i tuoi occhi
in mille altre direzioni pur di sottrarti dal suo sguardo…
il suo sguardo…. quello sguardo di cui avevate tanto parlato in
precedenza…. quello sguardo che ti eri spesso domandata che effetto ti
avrebbe fatto sentirtelo addosso… e che cosi’ spesso ti aveva portato ad
essere completamente bagnata all’idea di essere nuda mentalmente davanti a
lui….
passavi a pochi metri da lui indirizzandoti verso gli scaffali… e per una
frazione di secondo non avevi resistito alla tentazione di buttare un fugace
sguardo verso di lui… per scoprire che ti stava osservando e squadrando in
ogni tuo passo come se tutte le altre possibili fanciulle della sala non
potessero mettere in discussioni che la Judith che stava aspettando eri
solamente e inequivocabilmente tu.
Gli ultimi passi verso lo scaffale li avevi fatti cercando di essere il piu’
naturale possibile, ma la tua lei in mezzo alle tue cosce urlava per dirti le
sue sensazioni molto intense che tu rifiutavi di ascoltare………come avevi
sempre fatto nelle tue paure dietro il video
ma ora eri li’… non dietro un video… e quell’uomo era nella stessa sala a
pochi metri da te….
e pur essendo agitatissima, ti accorgevi che non ti dispiaceva avere preso il
coraggio a due mani e provato ad assecondare quell’invito categorico…
con la coda dell’occhio, provavi a reinquadrare Andrea su quella sedia,
ma………………….. dio mio…………………..non era piu’
lì…………….
dove era Andrea… ???????????? eri terrorizzata… avresti voluto girarti di
corsa per sapere dove fosse, ma non volevi fare gesti bruschi per non
insospettirlo nel caso che lui non avesse capito chi tu fossi….
troppo tardi, alzando lo sguardo alla tua destra, ti accorgi che lui e’ a 4/5
metri da te, allo stesso scaffale, con in mano un libro che palesemente fa
finta di guardare….. ma il suo sguardo e’ addosso a
te……………………. ma e’ piu’ forte di te, invece che abbassare lo
sguardo e svicolare in un’altra direzione, alzi invece leggermente la testa per
incrociare i suoi occhi blu che ti stanno guardando… e inequivocabilmente lui
ti sorride…
ti ha riconosciuto…
ormai lo sai…
ma non hai la minima idea di come comportarti…
ti stai insultando per avere deciso di essere li’, ma ti accorgi anche che la
tua amica e’ sempre piu’ impaziente… completamente fradicia di umori…. come
se lei fosse in tutt’altra situazione rispetto a quella che la tua razionalita’
sta vivendo.
l’uomo si avvicina a te, ma invece che presentarsi a te, passa alle tue spalle
quasi sfiorandoti con la sua mole (e’ veramente molto piu’ grande e grosso del
tuo splendido minuto corpo)…
nel momento esatto in cui e’ dietro di te e puoi solo percepirlo, senti nelle
tue orecchie, con tono basso ma perfettamente comprensibile, le seguenti parole
SEGUIMI JUDITH …..
UNA SCOSSA parte dalla tua testa… e alla velocita’ della luce percorre la
tua colonna vertebrale per esplodere fra le tue cosce
fai fatica quasi a respirare per la crescente eccitazione
Andrea si allontana lentamente da te senza neppure guardarti…. quegli attimi
sembrano interminabili…. la tua testa vorrebbe chiedere ai tuoi piedi di
scappare da quel luogo, ma tutto il tuo corpo… ogni centimetro quadrato del
tuo corpo, inizia lentamente a mettersi in moto seguendo a pochi metri Andrea,
accogliendo l’invito di quelle due parole
la sua voce, il suo SEGUIMI JUDITH, bombarda la tua testa mentre lo segui
guardandogli le spalle….
scende al piano terra, gira a destra, entra nell’antibagno della XXXXXXXXX….
il tuo cuore sta esplodendo.. e’ l’ultima possibilita’ di cambiare direzione
ed andartene, ma il tuo corpo e’ sempre piu’ lanciato nel seguirlo…
appena entrata nell’antibagno lo trovi sulla porta di una toilette (sono
unisex), con una mano che tiene aperta la porta, con l’altra ti invita ad
entrare… e con un gesto dolce prende la tua mano e ti accompagna
all’interno.
Inutile dire che a quell’ora il posto piu’ deserto sono
proprio le toilettes…..
La porta si chiude dietro di te.
Lui si avvicina a te, lentamente ti abbraccia ed con la sua bocca e la sua
grossa lingua si fa strada fra le tue labbra, che velocemente lo accolgono….
abbracciandoti, senti la sua mole addosso a te… e soprattutto senti gia’ un
enorme bozzo nei pantaloni che preme contro la tua pancia…
i baci durano qualche decina di secondi… e lui… ritraendosi da te, con
voce sempre bassa ma molto accattivante… ti sussurra LUI TI STAVA
ASPETTANDO…
e cosi’ facendo si slaccia pantaloni e poi sfila i boxer per fare apparire
una maestosa erezione di quel cazzo libero e pulsante davanti a te ,
a pochi centimetri da te….
istintivamente la tua mano si avvicina, prima accarezzandolo, poi cercando di
impugnarlo:
e’ bollente… e’ duro… e’ grosso come te lo eri immaginato……..e la tua
figa sta urlando di voglia…………
ma non e’ il suo momento, infatti lui con una mano spinge le tue spalle verso
il basso allo scopo di farti inginocchiare, accompagnando questo gesto con una
richiesta inequivocabile: SUCCHIAMELO…
non esiti un solo istante, da quel momento in poi, per qualche minuto, inizi
una lentissima tortura facendo ogni cosa ti venisse in mente con le tue labbra,
la tua lingua, il tuo volto con quel cazzo dal buon sapore….
sei quasi arrivata al punto di farlo esplodere nella tua bocca, nonostante la
sua resistenza a riguardo….
ma non e’ piu’ il momento dei giochini
ti alza di peso
sotto la tua gonnellina ti sfila il perizoma
ti mette leggermente a novanta facendoti appoggiare con le braccia al
lavandino
e poi con le mani, con molta delicatezza, inizia a torturarti il tuo
clitoride…. clitoride che e’ gia’ peraltro incredibilmente pronto per i
minuti di eccitazioni che avevano preceduto l’arrivo delle dita di Andrea….
la voce di Andrea dietro di te ti dice… che ora la ragazza deve diventare
donna, anzi femmina… e che quello e’ il primo momento di una lunga serie….
il suo cazzo si avvicina alle tue labbra strette… la grossa cappella inizia
a farsi lentamente spazio fra di esse, entrando pochi millemetri alla volta
ti manca il fiato, vorresti urlare di piacere, ma il luogo non te lo consente
stai praticamente gia’ venendo solo per il contesto di cio’ che sta accadendo
ma il suo cazzo duro ha appena iniziato il percorso dentro di te
quando la grossa cappella si e’ fatta completamente spazio in te…. e le
contrazioni della tua figa ormai denotano di avere raggiunto l’apice della tua
eccitazione
il bastone in modo deciso compie i restanti centimetri che gli rimangono per
impalarti completamente
ti senti oscenamente aperta in due
e il suo cazzo duro, caldissimo, percorre ogni centimetro del tuo
stomaco…………

Che dite: devo cedere alla tentazione?

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