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Una donna troppo matura

By 4 Ottobre 2022No Comments

Una delle mie prime esperienze vere è stata con una donna molto più grande di me conosciuta su un sito di incontri, sulla cinquantina e nonostante fossi appena ventenne non me la scorderò mai da quanto mi fece godere. Altre esperienze avute con ragazze più giovani non si sono neanche avvicinate a tali livelli.
Era una donna esperta e matura con un corpo stupendo nonostante l età, due fianchi superbi e tette sode che svettavano dal vestito senza maniche che indossava.
Mi raccontò dei suoi rapporti che non la soddisfavano, del suo marito geloso che ormai non vedeva più e voleva vendicarsi con qualche giovane perché aveva ancora tanta voglia.
Ci trovammo a casa sua con la scusa di vedere un film e per tutta la durata ci strusciammo a lungo, con lei mi coccolava come se fossi il suo giocattolo, infilandomi più volte la mano sotto la maglia per palparmi dappertutto. Sentii una voglia pazzesca crescere dentro di me e la strinsi goffamente per toccargli le tette e godere di quel corpo caldo e magnifico. Lei di sua iniziativa mi sfilò la maglietta di dosso e cominciò a massaggiarmi ogni zona del corpo, deliziata dal mio fisico giovane e asciutto che bramava sotto le sue lunghe dita.
Alla fine del film la mia erezione era vistosa a causa di quei preliminari intensi ai quali mi aveva sottoposto e avevo una voglia assurda di scoparla, ma sarà stata la differenza di età o la dolcezza con la quale mi toccava che mi vergognai quasi a chiederglielo.
Rimasi lì in balia delle sue attenzioni ma più mi toccava più il mio desiderio saliva e non potei fare a meno di contorcermi per i brividi di piacere.
Aveva delle mani incredibili, il modo languido in cui mi accarezzava mi faceva impazzire, il contatto del suo palmo ruvido con la mia pelle ancora priva di peli era una sensazione mai provata che mi mandava in delirio. Mi esplorava con movimenti circolari passando da un fianco all’altro, aveva capito tutta la mia ingenuità e imbarazzo di fronte a un eccitazione che non riuscivo più a trattenere e decise di condurre lei i giochi usando la sua esperienza per tenere a bada i miei bollenti spiriti.
Con la testa fra le sue gambe mi legò le mani per i polsi con una di quelle manette che sicuramente usava con i suoi amanti, poi iniziò a scivolare con una mano partendomi dal petto e scendeva lentamente allungando il braccio sul mio addome fino ad arrivare al basso ventre, in quel punto il mio bacino si contraeva e sussultavo dalla voglia nella speranza che proseguisse fino a toccarmi il pene che si muoveva da solo nella ricerca della sua mano. Vidi che sorrideva maliziosamente mentre continuava a massaggiarmi l addome contratto e prolungò questa lenta agonia per un tempo che parve lunghissimo. La implorai di segarmi almeno perché non ce la facevo più e allora mi levò tutto e iniziò una lenta sega con una mano, tenendo l altra ferma sul mio ventre piatto, portandomi in poco tempo vicino all’orgasmo. Venni scosso da onde di piacere fortissime che non avevo mai sentito prima, ero sul punto di esplodere, ma lei sentendomi il pene vibrare si interruppe lasciandomi in sospeso. Rimasi senza fiato, sentii la voglia strozzarsi nello stomaco e avevo i sensi spiazzati. Mai avevo provato una sensazione del genere e lei mi disse che voleva farmi aspettare perché voleva godersi un cazzo bello giovane dopo tanto tempo ed era curiosa di capire fino a quanto potesse resistere. Non ce la facevo più, iniziai a lamentarmi e a mugolare dalla voglia e con le gambe cercavo di strofinarmi il pene per darmi quel poco piacere che bastava per venire, ma lei mi rivelò che era tutto inutile perché con la mano ferma sul mio basso ventre riusciva a sentire l’orgasmo montare dentro di me e questo disse perché ero giovane e avevo la pelle glabra e sottile in quella zona.
Ero stordito e non ci potevo fare niente, il mio piacere era sotto il controllo delle sue mani e la supplicai almeno di non farmi arrivare vicino all’orgasmo per non soffrire più.
Ormai assecondava ogni mio movimento, sentivo tutta la voglia insoddisfatta galleggiarmi nello stomaco e le sue carezze mi squassavano di brividi sempre più violenti mano a mano che scendeva dal petto verso l’addome.
Sembrava studiare ogni mio punto sensibile per scovare tutte le vibrazioni pre orgasmiche possibili e fermarsi prima del mio orgasmo. L avevo capito e il fatto che lei fosse una donna matura ed io avessi un corpo giovane giocava a mio sfavore. Ogni singola scossetta di piacere era amplificata e le sue mani esperte le scoprivano sempre.
Per lei ero come un cucciolo inesperto che scopriva per la prima volta nuove sensazioni e mi faceva impazzire quel trattamento.
Quell’ attesa mi fece morire dalla voglia di sborrare e lei la dilatò per un tempo indicibile, fino a che decise di farmi alzare e mettermi al muro. Si avvicinò verso di me e vedendo che avevo il pene sul punto di esplodere fece una cosa che non dimenticherò mai. Lo afferrò all’altezza del glande e me lo sdraiò in alto sulla pancia, cominciò a strusciarsi forte con la sua facendo in modo che venisse schiacciato. Dopo pochi secondi sborrai a fontana una quantità incredibile di sperma che finì anche un po’ sulle sue tette. La raccolse tutta e si leccò le dita di gusto, per poi leccare le ultime gocce che stavano colando anche sul mio addome.

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