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Viola la puttana

By 20 Gennaio 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Sono Viola, ho 23 anni e lavoro nelle consegne per una nota società.
Però fuori dal lavoro sono una inguaribile puttana affamata di cazzo, vogliosa di farmi sbattere come una pornostar.
Dopo una vecchia storia finita in nulla, in cui non c’era nemmeno più sesso ho cominciato a darmi a tutti quelli che mi piacciono, ci provo, ma non sono molto bella quindi pochi mi vogliono.
Ho un ragazzo che ogni tanto mi scopa ma poco spesso e con poca voglia, giusto per farlo e dire agli amici che fa sesso.
Ho anche provato a dargli il culo per farlo eccitare ma mi ha scopata così leggermente che non ho sentito nulla.
Quasi sempre finisce che gli faccio una sega o un pompino, nemmeno sembra di stare insieme.
Non sono una modella ma sono magra, ho un bel culo e so succhiare ma lui mi scopa appena, non ce l’ha nemmeno tanto grosso e poi dove si è mai visto un ragazzo che rifiuta il culo della sua ragazza ?
-Non voglio farti male- dice lo stronzo, ma io voglio che mi fai male, voglio che mi apri il culo mentre mi baci e mi dici che non ti interessa se mi fa male, perchè mi vuoi.
So che molti di voi impazzirebbero pur di sfondarmi il culo, ma lui no, lui lo rifiuta, quindi seghe e pompini.
Ogni tanto la figa, una volta al mese di solito. A volte due, mai di più.
Anche quando mi scopa la figa è una tristezza, lentamente e non troppo a fondo – Se no ti faccio male – come se lo avessi così grosso da farmi male…
Magri mi facessi male, almeno saresti preso dal momento, non dico da me, ma dal momento, eccitato dal fatto di scoparti una donna.
Ma niente, una noia.
Poi c’è Loris, l’uomo perfetto: bello, atletico, con il cazzo grosso e duro, sempre pronto a scopare e a far godere le ragazze.
E’ anche simpatico e tanto intelligente, è imbarazzante stargli vicino perchè sfiguro.
Io non so un centesimo di quello che sa lui, non sono bella, ma quanto vorrei dargli tutto: la figa, il culo, la bocca, sarei la sua puttana giorno e notte.
L’estate passata ho avuto la fortuna di vederlo nudo in piscina mentre si cambiava il costume in una cabina.
C’erano dele assi un pò spostate nella porta e ho guardato dentro. E’ bellissimo, ce l’ha grosso ma non troppo, lungo il giusto e poco peloso.
Se lo cura e si vede e io lo voglio. Deve essere divino tutto nel culo.
Intanto con il mio “ragazzo” ormai è sempre peggio, non ho un orgasmo da settimane e devo fare da sola a casa pensando a Loris.
Vivo nella noia ma qualche giorno fa è successa una cosa bellissima!
Ho comprato un nuovo computer e ho chiesto una mano a Loris per sceglierlo perchè non so niente di computer ma lui si.
E’ stato bellissimo, mi ha portata in giro lui per cercare quello giusto, abbiamo parlato tanto e mi ha trattata bene, da donna.
Io per l’occasione ho messo un paio di jeans attillati, degli stivaletti tacco 12 e una maglia a schiena scoperta tutta a laccetti, reggiseno viola a vista e perizoma da vera troia con il triangolino che esce dai jeans.
Andrei in giro quasi nuda per lui ma è inverno e non potevo scoprirmi di più.
E’ stato bellissimo, lui parlava coi commessi alla pari e anche meglio, più tecnico di loro e più esperto e io a fare la sua puttana al suo fianco, sorridendo ai commessi come se volessi fare un pompino a tutti.
Alle 6 non avevamo ancora trovato un computer buono e Loris mi dice che ci vediamo ancora per provare altri negozi.
Scopami, sono tua, fammi quello che vuoi, darei qualsiasi cosa per un altro pomeriggio così.
Purtroppo passano 2 settimane in cui lo stronzo mi scopa per finta una sola volta, una serata buttata che potevo passare a masturbarmi pensando a Loris.
Poi arriva il grande giorno, esco con Loris e mi vesto ancora più da troia: leggins neri, top corto che non copre culo e figa, stivaletti come la volta prima, intimo viola. Voglio scopare oggi e lui deve capirlo.
Parlo io per prima coi commessi e dico – cerco un computer nuovo – come se stessi dicendo che voglio succhiargli il cazzo.
Mentre lui parla sto a fianco e mi tengo le mani sul culo, so che tutti pensano quanto sono troia.
Voglio umiliarmi pur di farlo con lui.
Al terzo negozio troviamo il computer giusto e io lo compro, lui mi guarda il culo e noto che sotto i jeans ce l’ha duro.
Ho una possibilità!
In macchina lo convinco a salire da me a bere qualcosa, abito coi miei ma per fortuna a quest’ora lavorano e tento il tutto per tutto.
Mentre lui è in cucina io corro in camera e mi spoglio, metto un babydoll che mi ha regalato lo stronzo ( che puttana che sono… Però se mi scopasse bene non lo farei quindi cazzi suoi ) e corro da Loris.
Lui ci rimane quasi male, capisce cosa voglio ma mi ferma – Sei impegnata, non posso – ma non sono qui per prendere un due di picche.
– Puoi, lui è un cazzo moscio e senza palle, io voglio te – dico e mi spoglio per lui, resto nuda, non copro nulla, figa e tette in vista, davanti a lui.
Prendimi, ti prego, scopami, fammi sentire tua.
Lui mi guarda e alla fine cede, si alza e si spoglia, toglie i jeans e i boxer, ce l’ha già duro per me, mi vuole!
Quanto è bello, grosso e duro per me.
Non parliamo, viene tutto naturale, mi chiede solo se ho un profilattico e io da brava puttana ce l’ho in camera, glielo porto.
Prima me lo fa succhiare ma non è solo un pompino: lo assaporo, lo gusto, lo prendo tutto in bocca fino in gola, poi lo toglie e se lo asciuga con i boxer, mette il profilattico e io so che finalmente verrò scopata come una vera donna.
Non serve parlare, lo porto sul mio letto e lui fa una cosa che mi commuove, che non ha mai fatto nessuno per me. Mi lecca la figa.
Ora so di essere innamorata di lui, lo sento mentre la sua lingua mi penetra e mi scalda la figa.
Poi viene sopra di me e io vado in paradiso: mi penetra forte, a fondo, è duro e grosso e io non sono abituata, mi fa un pò male ma godo.
Godo come non ho mai fatto, in confronto le scopate di prima non esistono, è la prima volta che vengo scopata come una donna.
Forse anch’io merito un pò di sesso vero, un orgasmo non dato dalla mia mano.
Purtroppo ho un orgasmo, gemo e godo davvero stavolta ma so che finirà.
Lui mi viene dentro, lo sento pulsare e irrigidirsi nella figa, esce subito dopo e mi fa una carezza.
Butta il profilattico in bagno e si pulisce, tira l’acqua poi torna a vestirsi e mi saluta – Ci vediamo presto – mi dice e se ne va lasciandomi nuda e sola sul letto, con la figa ancora calda.
La sera chiamo lo stronzo e ci vediamo, gli propongo di scopare ma finisce con la solita sega, però questa volta sono felice.

Farlo con Loris mi ha datto quella botta di vita che mancava da un pezzo.
Nei giorni dopo ho iniziato a fare shopping e curarmi di più, sono stata dalla parrucchiera e ho cambiato taglio, mi sono depilata meglio, specialmente la figa che ho deciso di fare completamente depilata piano piano.
Ho comprato dei trucchi nuovi e migliori spendendoci un pò e lo stronzo ovviamente ha notato il cambiamento ma le scopate non sono cambiate.
La darei a Loris anche subito se volesse ma è via per lavoro quindi non mi resta che la mano, di nuovo.
Vi state chiedendo perchè continuo a starci insieme… E’ semplice: al momento è l’unico che voglia una storia e sia abbastanza carino da farmi scopare.
Voglio raccontare della prima volta con lui.

Stavamo insieme da un mese circa, era estate e ci siamo fermati con la macchina in una strada tra i campi vicina a casa sua, per sua iniziativa.
Sul momento ero anche contenta – Adesso si scopa, dopo oltre un anno di astinenza, finalmente – pensavo.
Andiamo sul sedile dietro, chiudiamo la macchina per sicurezza, ci baciamo poi glielo tiro fuori dai pantaloni e inizia la sega.
Mi chiede un pompino e glielo faccio anche volentieri, ho proprio voglia di giocare un pò prima di scopare.
Poi gli metto uno dei profilattici che ha preso – normalissimi, classici – mi spoglio solo sotto da vera troia e mi posiziono per prenderlo, non è molto grosso ne duro ma riesco e inizio anche a godere un pò.
Non passano 5 minuti che lui viene.
Calma, è astinenza Viola, ora si riprende e ti scopa.
Però ci vogliono 15 minuti di seghe e pompini per farlo tornare abbastanza duro da farmi scopare, insisto ma lui non partecipa, non mi bacia, non mi tocca, mi lascia fare e dopo un pò mi annoio così gli metto il secondo profilattico e mi faccio penetrare ma niente, non collabora.
– Sento troppo poco ora che sono venuto, possiamo fare domani ? – mi chiede, e io mi incazzo.
Non pretendo romanticismo, so di non essere tanto bella, sono normale, ma almeno quando mi scopi metti della passione.
– Allora fammi venire tu – gli sorrido anche tanta è la voglia di orgasmo che ho e non gli dico nulla della sua tremenda “prestazione”.
Ottengo solo un tremendo ditalino, non mi massaggia neanche il clitoride, niente, non c’è modo di avere un orgasmo.
Scelgo di fingere, è la prima volta con lui e già fingo, sono triste della cosa.
Un bacio veloce e lui è già vestito, mi vesto anche io e mi porta a casa – Buonanotte – resto sola come una stupida che non è nemmeno riuscita a farsi scopare come si deve.
Salgo in casa, metto una leggera camicia da notte, via il tanga che avevo messo per l’occasione e mi butto nel mio letto a masturbarmi da sola pensando a niente, solo per avere un finto orgasmo e poi dormire.

Scopata tragica, da dimenticare. Le volte successive non va meglio, non ce l’ha molto grosso quindi se non lo muove non vengo e devo fare tutto io, così finiamo a farci ditalini e seghe ogni volta. Però vuole i pompini lo stronzo, non li merita ma ho troppa voglia per dire no così ogni tanto glielo succhio solo per sentirmi più donna e immaginare di farlo a un uomo virile pronto a scoparmi e farmi godere per ricambiare.

In questo capitolo voglio raccontarvi di quando ho dato il culo allo stronzo.
Anche stavolta è stata una tragedia.

Siamo a casa mia e ho preparato tutto, letto comodo, cuscini, musica, sono pulita, lavata, liscia senza peli e ho voglia, so che stavolta mi scoperò

come si deve perchè nessuno rifiuta il culo della sua ragazza.
So che gli piacerà, si ecciterà e mi scoperà bene.
Sono vestita con una tutina aderente nera, di quelle da palestra. Niente sotto.
Arriva e ci baciamo, parliamo un pò intanto lo porto sul letto e glielo tocco da sopra i jeans.
La cosa gli piace quindi insisto e lo spoglio, parte la sega.
Gli faccio un leggero pompino per prepararlo e quando è duro abbastanza mi spoglio restando completamente nuda in un attimo.
Stavolta no, voglio una scopata vera.
Lui mi bacia, mi tocca ma non mi scopa, mi sdraio e gli dico di toccarmi dietro.
Mi tocca il culo e gli dico di entrare con le dita ma non lo fa, non si decide, quindi gli prendo una mano e lo porto sul buco.
Gli dico ancora di entrare ma fa pena, non sento quasi nulla, preme ma non sforza un minimo per entrare.
Dopo un pò mi incazzo e gli dico di scoparmi nel culo, di prendermi e fare quello che vuole.
Spero solo che me lo sfondi pur di sentire qualcosa.
– E se ti faccio male ? Non so se è il caso – dice.
No, non ci voglio credere, non può rifiutare di scoparmi nel culo.
Tutti i ragazzi vogliono inculare le loro ragazze, è quasi una regola, non ci credo.
Dopo un pò di insistenza ci prova, lo appoggia e spinge, io spero di sentirlo entrare di colpo, voglio sentirmi scopare, in qualunque modo sia.
Entra con la cappella e si ferma, immobile.
– Entra di più, dai – gli dico, lo bacio, ma nientelo muove appena e io non sento nulla.
– Non voglio farti male so che se entro poi soffri – Sono al limite. Ha un cazzo normale, nulla di che, non lo usa nemmeno bene, gli do il culo e non lo

prende quasi per niente, vorrei piangere ma non lo faccio se no si ferma.
E’ dentro solo con la cappella da nemmeno due minuti che esce – Possiamo fare normale ? – lo lascio fare, non gli chiedo nemmeno di cambiare

profilattico, mi scopa davanti senza passione poi dopo un pò viene e esce, io potrei dormire.
Stiamo un pò insieme poi quando se ne va mi chiudo in bagno, entro in doccia nuda, apro l’acqua e piango.

Penso a Loris e a come mi ha scopata, a come mi sono sentita donna, vorrei solo che mi prendesse lui il culo ora, mentre lo stronzo guarda e vede come si scopa una donna.
Magari mi farebbe male con il suo cazzo grosso e duro ma non mi importerebbe, sarebbe meglio che non sentire niente.
Ho deciso che appena torna ci provo, voglio essere la sua donna, voglio soddisfarlo e essere soddisfatta da lui.

 

Ora vi racconto il ritorno di Loris.

Da quella fantastica scopata erano passati due mesi, lui era via per lavoro e non si era più fatto sentire e io ero sprofondata di nuovo nella noia delle seghe e pompini allo stronzo, avevamo scopato tre volte in tutto, in due mesi.

Che poi scopare è una parola grossa, mi penetrava senza passione, niente culo e molto piano, stavo impazzendo.

 

Poi un giorno mi chiama Loris.

 

Loris: -Ciao Viola come stai ?-

Io: -Ciao sei tornato ?-

Loris: -Si un mese fa ma sono dovuto ripartire-

Io: -Ok ma potevi chiamare-

Loris: -Lo so scusa ma sono rimasto poco, cosa fai domani ?-

Io: -Lavoro, perchè ?-

Loris: -A che ora stacchi ?-

Io: -Alle3 domani, ho il primo turno-

Loris: -Bene, ti passo a prendere alle 3 e mezza prepara un costume che andiamo in piscina-

Io: -Ok e poi ?-

Loris: -Poi vedi, come va con lui ?-

Io: -Una merda come prima che partissi-

Loris: -Ne parliamo domani ora vado-

 

Ci salutiamo e io sono felice, domani rivedo Loris, e lo vedo in piscina, sicuro che poi scopiamo.

La giornata è lunga, il lavoro ancora peggio, mi brucia la figa tanta è la voglia di scopare.

Alle 3 sono a casa, scelgo un costume rosa, un bikini normale ma sexy, mi sono già depilata ieri e sono al massimo.

Alle 3 e mezza scendo, lui è già li che mi aspetta, gli corro incontro e non ci credo, lui mi bacia.

E’ un bacio lungo che non voglio smettere, mi bacia e mi tocca, può fare come vuole, sono la sua puttana e non gli dirò mai no.

In piscina ci troviamo fuori dagli spogliatoi, lui è perfetto e ha dei bellissimi boxer larghi, per nascondere quello che c’è sotto, però mi guarda strano.

 

Io: -Che succede ?-

Loris: -Come mai non sei in topless ?-

Io: -Eh ? Topless ? Ma siamo in piscina, il topless si fa al mare, poi io ho poco seno e non lo faccio mai…”

Loris: -E quegli slip ? Dovresti avere un tanga o un perizoma, non coprirti così”

Io: -Vuoi che sto quasi nuda mostrando tette e culo a tutti ?-

Loris: -Si-

Io: -Perchè ?-

Loris: -Perchè si, se vuoi passare la giornata con me. Ti aspetto sulle sdraio, non mi deludere-

 

E se ne va, io resto li impalata.

Non ho problemi a vestirmi da puttana ma questo è diverso, seno e culo scoperti davanti a tutti.

Non so perchè vuole farmi questo ma sento di amarlo e se il prezzo da pagare è questo lo accetto, torno in spogliatoio e resto in topless, quindi metto tutto lo slip nel culo in modo che sembri un tanga quindi lo raggiungo.

La sfilata è imbarazzante, mi guardano tutti, sono l’unica in topless.

Arrivo da lui e mi sorride, si alza e mi bacia ancora ma con più passione.

 

Loris: -Devo capire cosa sei disposta a fare-

Io: -Per te ?-

Loris: -Per noi-

Io: -Noi ? Vuoi stare con me ?-

Loris: -Non subito, hai ancora un ragazzo e se vuoi stare con me devi farti meno problemi-

Io: -Ma non mi faccio problemi, lo mollo anche subito !-

Loris: -No Viola, visto che sei così delusa da lui devi prima vendicarti-

Io: -E come ?-

Loris: -Stai con lui ma non scoparci, niente seghe, niente pompini, nulla-

Io: -Non gliene importerà nulla… Lo so già-

Loris: -Fidati di me Viola, ti scopo io intanto, ok ?-

 

Lo ha detto !

Mi scopa, ha detto che mi scopa lui !

Poi mi bacia e continuiamo tutto il pomeriggio a giocare in acqua e baciarci, lui mi tocca senza problemi dappertutto anche se ci vedono, mi bacia il seno e io lo lascio fare perchè è questo che voglio.

Io sono la sua puttana.

Poi è ora di andare.

 

Loris: -Ti lascio a casa, stasera esci con lui ma non scopare ok ?-

Io: -Ok ma ho tanta voglia…-

Loris: -D’accordo d’accordo, andiamo-

 

Mi porta in un prato isolato non molto lontano dal paese, mette giù uno dei grossi teli da piscina e ci sdraiamo, stavolta lo bacio io, ci spogliamo senza perdere tempo e poco dopo mentre mi lecca i capezzoli mi penetra la figa, me lo mette tutto dentro e io godo come non mai.

E’ una scopata senza ritegno, io sotto lui sopra, e affonda in me continuamente senza pensare un attimo se mi fa male o no, se è troppo o no, mi scopa perchè mi vuole e ci baciamo sempre.

Gemo da vera puttana ma non fingo, è tutto piacere vero infatti vengo in fretta e sento l’orgasmo più forte che abbia avuto fino a quel momento, mi brucia da morire la figa mentre le onde di piacere mi irrigidiscono tutta.

Appe

na finisco cado esausta su un fianco, lui esce da me, prende la mia maglietta e ci viene dentro.

 

Io: -Perchè lo hai fatto ?-

Loris: -Per sporcarti-

Io: -In che senso ?-

Loris: -Se vuoi mollarlo, se vuoi essere una donna, se vuoi fare sesso vero devi imparare a non badare a cose come questa, se starai con me potremmo scopare in qualsiasi momento e potresti sporcarti, quindi devo abituarti-

Io: -E io che dico a casa ? Torno con la maglia così ? Non posso !-

Loris: -Invece devi, inventa una storia, corrì subito in bagno, fai quello che devi ma affronta la cosa come hai fatto prima in piscina-

 

Non so se è un discorso normale ma sento che lo amo, ci rivestiamo e mi porta a casa, un ultimo bel bacio quindi salgo con la mia maglia piena del suo seme.

Sono fortunata e non c’è nessuno quindi butto la maglia da lavare e faccio un bagno, ma non mi masturbo, non ne sento il bisogno, dopo tanto tempo.

 

 

 

 

La sera fuori con lo stronzo è una noia però Loris ha ragione: non farci nulla è meglio, lui non mi cerca e io non cerco lui, una serata inutile ma molto istruttiva.
Ora so che non gli interesso, so che vuole solo poter dire di scopare e che gli faccio dei pompini, ma non mi vuole.
E io non voglio lui, lo sapevo da tempo ma ora lo realizzo davvero.
A casa è dura dormire, ho voglia di scopare ma Loris non c’è e io non ho voglia di masturbarmi: voglio sesso vero, non dita.
Lo chiamo o non lo chiamo ?
Lo chiamo.

Io: Loris, ti ho svegliato ?
Loris: No Viola, dimmi, hai visto lui ?
Io: Si ma non ci ho fatto niente, una serata buttata.
Loris: Brava, così si fa, domani pomeriggio preparati per le tre quando stacchi: leggins e un vestitino leggero.
Io: Perché ? Che vuoi fare ?
Loris: Vedrai, tu vestiti così.
Io: D’accordo, ma non puoi dirmi qualcosa ?
Loris: No, domani vedrai, preparati a qualcosa di imbarazzante.
Io: Cioè ?
Loris: E basta, domani vedi, ciao.

Chiude.
Qualcosa di imbarazzante, come la piscina penso.
E va bene, se mi vuole troia mi avrà troia fino in fondo, non lo devo deludere.
Lavoro poi torno al volo a cambiarmi: leggins neri e un toppino cortissimo che non copre nemmeno il culo, stivaletti e trucco.
Un puttana di strada, sono certa che se battessi su qualche marciapiedi prenderei dei soldi.
Lui è puntuale, scendo e mi bacia subito, inizia lo spettacolo.

Loris: Molto bella, sei prefetta.
Io: Grazie, mi sento una troia così…
Loris: Non ancora abbastanza, la prossima volta non metterai nemmeno i leggins.
Io: Cosa ? Perché ?
Loris: Perché io voglio vederti quasi nuda e pronta a essere presa ovunque.
Io: Ma dove mi porti ?
Loris: ora a fare un giro in un supermercato.

Supermercato, perché li ?
E perché vestita così ?
Ci andiamo e mi tiene per mano, giriamo le corsie e tutti mi guardano, tutti gli occhi puntati su di me e sul mio culo in bella vista.
So di avere un bel culo ma non pensavo di fare questo effetto, ma mentre penso arriviamo in una corsia vuota, di vestiti.
In un attimo mi ritrovo a baciarlo e lui con le mani mi tocca i fianchi, le gambe e il culo, come se fossimo soli ma non lo siamo e la gente passa, lui
non smette mai, mi eccita e mi preoccupa ma non voglio smettere di baciarlo, mi tocca il seno e il culo, tutti osservano da lontano, qualcuno passa vicino, due ragazze con sdegno mi danno della puttana però noto che guardano tra le gambe di Loris, che è visibilmente eccitato, mentre mi bacia il collo e so quanto vorrebbero essere me, anche se puttana.

Non avrei mai pensato che comportarmi così mi piacesse davvero, prima d’ora: adorata da un uomo fantastico e invidiata da ragazze più belle di me.
Mentre penso mi sento abbassare un pò il top scollato e il mio seno sinistro è in piena vista, poi anche il destro, mi guardo attorno e vedo che sia
donne che uomini mi osservano con attenzione e una falsa pietà, non si fa, lo so, ma quanto è bello essere invidiata.
Stavolta sono il al centro, sono la regina, tutti guardano il mio piccolo seno come se fosse magico le ragazze che ridacchiano puntandomi il dito e
dicendo “troia” vorrebbero Loris.
Poi mi ricopre e usciamo in fretta, mentre passiamo tutti dicono che siamo pazzi e che non si fa, non conto più gli insulti che mi rivolgono ragazze e signore ma non riesco a non ridere.
Loris: Allora ?
Io: Tu sei pazzo.
Loris: Si, e anche di te.
Io: Davvero ?
Loris: Certo, se no non mi farei vedere in giro a fare queste cose, ma dovrai abituarti a ben altro.
Io: e che vuoi fare ? Scoparmi in pubblico ?
Loris: Magari ! Ma penso che sarà difficile, però spogliarti di più si.
Io: Non ti basta il seno ? Cosa vuoi fare ? Scoprirmi il culo ? La figa ?
Loris: Si, la figa si.
Io: Vuoi che mostri la figa agli sconosciuti ?

Loris: Esatto.
Io: E se non volessi farlo ?
Loris: Non vuoi stare con me ?
Io: Si stare, di questo non abbiamo ancora parlato bene, se vuoi che mostri la figa devi metterti con me.

Ora dice di no, lo so, lo sto per perdere, mi vuole solo come troietta per fare questi giochi.

Loris: Certo che mi metto con te.
Io: Davvero ?
Loris: Si, anche ora se vuoi.
Io: E lo stronzo ?
Loris: Devi vedere tu come fare, te l’ho detto che devi imparare a sporcarti.
Io: Lo mollo ovviamente, ma prima voglio scopare.
Loris: Più tardi Viola.
Io: E invece no, mi scopi adesso Loris, mi hai fatto fare la figura della puttana davanti a tutti e ora mi scopi.
Loris: Adoro questo modo di fare.
Io: Lo so, e adori scoparmi, vero ?
Loris: Certo, è bellissimo farlo con te.
Io: Senti, non mi interessa dove, in un parcheggio, in un prato ma muoviti.

Ci fermiamo in un prato poco dopo e scopro che aveva già portato in macchina il telo e i profilattici, altroché se voleva scoparmi, e io mi concedo
perché lo amo.
E’ puro sesso senza freni, giusto il tempo di spogliarci e mi penetra forte ma teneramente, facendomi godere ogni affondo.
Sono sua e lui è mio.

A casa mollare lo stronzo è facile: una telefonata, è finita, non stiamo più bene, non ti amo più, si rimaniamo amici, chissà che comunque torniamo
insieme, no non adesso, è inutile parlarne perchè ho deciso.
Fine.

Come è più facile la vita quando hai un uomo che ti fa godere da pazza.

I mesi successivi con Loris sono una ripida discesa verso il girone delle puttane, se esiste all’inferno.
Ormai mi vesto il minimo possibile, porto scarpe al limite della decenza e non conto più le volte che vengo insultata per strada.
Lui mi regala vestiti minimi, shorts aderenti, gonne cortissime, perizomi e tanga da tenere rigorosamente a vista, top scollati all’inverosimile, però
mi vuole anche sempre al massimo e mi paga spesso parrucchiere ed estetista.
Insomma sono una puttana molto ben tenuta e felice che ha un solo cliente, di cui è innamorata.

Le nostre uscite sono molto variegate: cinema, passeggiate, cene e sempre tanto sesso, con la regola che io mi vesta sempre il meno possibile.
Partecipiamo anche a molte feste, ho scoperto che Loris ha una vita sociale molto sviluppata, e ogni settimana conosco persone nuove.
La mia vita ha preso una piega molto divertente, basta non far caso a quanto sto diventando irrimediabilmente troia e tutto va bene.
A volte durante la giornata penso di stare esageranto, di mostrare troppo a tutti e di essere dipendente dal cazzo di Loris più di quanto sia disposta
ad ammettere, però quando la sera mi presenta a tutti come sua ragazza e poi mi scopa con amore capisco che è questo che voglio.
E che sono disposta a perdere la dignità pur di continuare.

Dopo la piscina e il supermercato non abbiamo fatto altre esibizioni così forti per due mesi, però un giorno…

Loris: Ciamo amore, oggi metti la gonna più corta che hai, un top leggero, gambe nude e niente mutandine.
Io: Cioè ? E’ venuto il momento di mostrare la figa ?
Loris: Si finalmente, ti senti pronta ?
Io: Non lo so Loris, il seno e il culo sono una cosa, ma la figa… Cioè , è una cosa intima, non la si mostra per strada.
Loris: No infatti la mostrerai in un negozio di scarpe.
Io: Cosa ?
Loris:
 Si, proverai un pò di scarpe e ti farai aiutare da un commesso, a cui farai vedere bene la figa.
Io: No Loris, è troppo, non penso di farcela.
Loris: Ma si che ce la fai, vedrai, passo a prenderti tra mezz’ora.

Ecco, e ora ?
Mostrare la figa ad un perfetto sconosciuto, non sono pronta.
Non voglio, o forse si ma non ne ho il coraggio, ho fatto vedere più volte il seno, il culo, mi sono vestita pochissimo ma questo è diverso.
Non sono pronta, ho paura.
Però il tempo passa e Loris arriva, io mi vesto come ha detto e lo raggiungo.
Durante il tragitto non parlo, mi sciolgo solo al negozio, iniziando a provare le scarpe.
Lui gira a cercare un commesso per aiutarmi e lo trova, ovviamente, arrivano da me e Loris gli chiede di aiutarmi.
E’ tutto rallentato, il commesso, abituato, si abbassa per aiutarmi ad infilare le scarpe, la gonna è troppo corta per coprirmi e io non posso
accavallare le gambe, le tengo strette ma si capisce che sono senza nulla sotto.
Il commesso alzando la testa lo nota, si ferma a guardare, arrossisce e si alza, io mi sento avvampare.
Vuole andarsene per l’imbarazzo, Loris lo ferma, ci parla, io resto li impalata senza sapere cosa fare, poi lui viene da me.

Loris: Amore, ascoltami, ho convinto il ragazzo a restare però devi aprire le gambe e lasciarlo guardare.
Io: No Loris, senti, non ce la faccio, non voglio.
Loris: Ti prego, fallo per me, apri le gambe.
Io: Non ce la faccio amore, no.

Ma lui mi bacia, mi accarezza, sento la passione che gli sto provocando e sento che con le mani mi vuole allargare le gambe.
Cedo.
Non sentendo resistenza me le allarga, vorrei che fosse poco ma me le apre oscenamente, so che ora il commesso può vedere tutto.
Sono nuda.
Il bacio di Loris continua e mi scende una lacrima, per amore sono diventata una puttana senza ritegno, mostro la figa ad uno sconosciuto e sta
iniziando a piacermi, non mi controllo più e piango piano, sono solo lacrime miste tra eccitazione e paura.

L’esibizione non dura più di qualche minuto, poi Loris mi porta via, lasciando il commesso felice e stranito dello spettacolo inaspettato.
In macchina piango apertamente, mi sento umiliata ma non da Loris, so che vuole questo da me e l’ho voluto, ma da me stessa.
Mi sento sporca e ora capisco cosa intendeva con lo sporcarsi, però non ero sola, lui è sempre con me e ci sporchiamo insieme, legandoci in un rapporto
strano e potente, fatto di amore, sesso e adrenalina.

Non parliamo per tutto il viaggio, piango ancora un pò, poi mi passa e capisco che alla fine è giusto così e che non mi è successo nulla di male.
Ora uno che non conosco sa com’è la mia figa, e allora ?
Ero con il mio ragazzo, che mi ama e mi ricompenserà con tanto piacere per quello che ho fatto, mentre prima passavo la vita nella noia e nell’apatia,
dandomi ad uno stronzo che nemmeno mi voleva e che non mi ha più cercata dopo aver chiuso.

Se è questo il potere del mio corpo lo accetto e lo sfrutterò fino in fondo, sto diventando forte, sporca e forte.

Sto con Loris da sei mesi ma se guardo la mia vita di prima non mi riconosco: brutta, poco curata, insoddisfatta, ancora troppo timida, senza quasi rapporti sociali.
Ora invece sono la ciliegia sulla torta, un fiore all’occhiello, sempre Viola ma senza limiti, ora so parlare con la gente, mi diverto, provoco, so
mostrare le mie parti più intime a degli sconosciuti per dare piacere a lui, e lui mi ama per questo.
Non so descrivere lo sguardo di Loris quando mi fa esibire.
Un tempo lo vedevo come irraggiungibile, impossibile e troppo in alto per quella piccola troia vogliosa e delusa che ero.
Ora sono lei, la sua donna, non ragazza, donna.
E sono forte, faccio cose che quasi nessuna farebbe, mai, tutte troppo preoccupare di fare una brutta figura o di sembrare troie.
Io lo sono, ho accettato ciò che sono e ora sto bene, forse davvero non ho più dignità e sono pari a una prostituta di strada ma sto con Loris.
Loris.
Lui ha scoperto la parte più profonda di me, mi ha spiegato che se non fossi già così tanto troia di mio non sarei mai riuscita a mostrarmi ed esibirmi.
Ha portato a galla la mia parte nascosta per la paura di una società pronta solo a giudicare, sporcandomi irrimediabilmente, ma rendendomi felice.
ormai non faccio più caso ai numerosi insulti per strada, sanno solo di invidia e preoccupazione, di paura verso una ragazza forte.
Mi chiamo Viola, come vedi sono poco vestita e se il mio ragazzo vuole ti faccio vedere la figa, non sarà socialmente accettabile ma non faccio male a
nessuno.

Troia mi dicono, puttana, anzi più dispregiativo, puttanella, troietta.
Mi sento dire ogni giorno frasi indecenti.

-Guarda quella che puttanella-
-Affamata di cazzo-
-Troia senza dignità-
-Puttana di merda-

E queste parole arrivano da persone che poi passano le giornate a sparlare di tutto e tutti, perché criticare va bene, ma noi ragazze un pò puttane siamo il loro argomento, gli serviamo.
Per questo leggono giornali di gossip e ne parlano per ora, per questo guardano la televisione accettando programmi noiosissimi ed assurdi: hanno bisogno di qualcosa di cui parlare.
Veline, letterine, donne da reality: hanno bisogno di noi e noi abbiamo il dovere di dargli degli argomenti di cui parlare.

Questo ho imparato con Loris e ha ragione, il mio posto è questo, lo ha capito subito vedendo come per farmi notare mi comportavo già da puttana
attirando l’attenzione dei commessi il quel negozio per il computer, mi ha scelta per liberarmi e la prima volta che mi ha scopata a casa mia è stato il
premio per darmi la motivazione di smettere con la mia vita noiosa e ripetitiva.

Con questi pensieri sono arrivate le vacanze, la prime con lui, al mare.
Rigorosamente in topless e perizoma per il piacere di tutti, sempre pronta a mostarmi e la sera anche di più: minigonne cortissime, vestiti
semitrasparenti e serate intere senza intimo a cercare un cameriere a cui mostrare la figa.
Ormai sono brava, non serve più che Loris mi distragga, apro le gambe e lascio guardare il fortunato: gli permetto di immaginare cosa potrebbe fare a letto con una così, per poi lasciarlo e prendere il mio premio da Loris.

Adoro quando mi prende dopo una esibizione e mi scopa senza ritegno: figa, bocca, culo, non risparmia nulla, tanto che spesso il giorno dopo sento
ancora dolore, ma devo resistere perché la spiaggia aspetta il mio corpo.
E in spiaggia gli insulti si moltiplicano, le ragazze delle coppie mi odiano per come provoco chi guarda, per le posizioni che assumo, per come
spalmandomi la crema massaggio seno e il culo aprendolo bene e lasciando vedere parti proibite.
Quando vedo gli sguardi d’odio delle ragazze e sento gli insulti sussurrati so cosa pensano.

“Che puttana, una che ha bisogno di fare questo è solo una povera troia”
Ed hanno ragione, sono solo una povera troia che ha bisogno di farsi vedere nuda per attirare l’attenzione, di cui è appassionata.
Però i loro ragazzi quando apro il culo sognano e farebbero carte false per mettermi al muro e scoparmi, ecco perché mi odiano: sono donne e sanno
benissimo che i loro perfetti ragazzi palestrati e tanto carini mi vogliono, sanno che li eccito più di quanto sanno fare loro e sanno che più di uno
alla prossima scopata mi penserà.
E’ questo che i loro ragazzi vogliono: non una bella statuina ma una troia senza limiti, pronta a soddisfarli e che pretende di essere soddisfatta,
vogliono una ragazza forte e sicura, provocante, sexy, non per forza bellissima ma preoccupata di tutto.

Per dei lunghi minuti, forse ore, i loro ragazzi vogliono me, ecco perché mi insultano, ed ecco cosa Loris mi ha insegnato: io non sono senza valore.

L’estate era finita da poco, faceva ancora caldo e Loris era via per lavoro da giorni, mi annoiavo molto.
Una sera ho pensato che fosse venuto il momento di chiudere definitvamente con il passato e specialmente con lo stronzo.
Così mi sono sistemata, ho preso alcuni dei miei soliti vestiti, ben poco coprenti: una gonnellina corta e un top molto scollato, degli stivaletti ed
ero pronta.
L’ho chiamato e poco dopo, nemmeno un’ora, eravamo a parlare in macchina.
L’ho stupito, non ero più la Viola che conosceva, delusa e impacciata, ero sicura, forte e puttana.
Sapevo di piacergli così poco vestita, sapevo che avrebbe voluto fare qualcosa.

Ci baciammo, avrei voluto per una volta fargli vedere come si scopa prima di chiudere per sempre.
Un veloce pompino come li faccio a Loris, poi arrivò il monento di scegliere se farmi scopare.
Non ho detto di no, sul sedile posteriore lo stronzo ci ha provato, eccitato dalla novità, ma niente da fare, una noia.
Neanche 10 minuti di scopata, lenta e senza passione, è venuto mentre io non provavo assolutamente nulla.

Era un tradimento, lo capisco, ma volevo solo chiudere davvero con quel ragazzo, e per farlo dovevo fargli vedere, fargli capire quanto era incapace.
Avrei fatto i conti con me stessa dopo, piangengo.

Io: Sei una tragedia a scopare.
Lui: Ma se ti è sempre piaciuto ?
Io: Non mi è mai piaciuto, non sai far godere una donna, sei una noia, anche ora, torno da te e tutto quello che sai darmi sono pochi minuti di
penetrazione lenta e senza voglia.
Lui: Ma non è vero, mi mancavi.
Io: Ma se quando ho chiudo sei sparito subito…
Lui: Non sapevo cosa dire.
Io: Ne cosa fare, non sai nemmeno scoparmi nel culo, niente lingua, niente. Sei l’unico che spreca il culo della sua ragazza.
Lui: Ma ti avrebbe fatto male.
Io: Ma che male… Magari mi avesse fatto male, lo avrei apprezzato. Per fortuna ora c’è chi mi scopa senza pensare a quanto male può farmi, o quanto
farmi godere della cosa.
Lui: Quindi stai con un altro… E perché sei qui ? Perché lo abbiamo fatto ?
Io: Se quello lo chiami sesso… Non so nemmeno se considerarlo un tradimento. Certo che sto con un altro, uno che mi apprezza, mi ama e mi fa godere.
Lui: Ma perché farlo stasera ?
Io: Perché volevo capire la vera differenza tra te e lui, e di nuovo scelgo lui, tu troverai una ragazza inutile e paranoica che sa solo insultare le
altre, come ora fanno con me, ma io starò bene.
Lui: E tutto quello che abbiamo fatto ?
Io: Cosa ? Seghe e pompini mai ricambiati ? Tu non mi hai mai amata, volevi solo una con cui fare qualcosa, ma ora è finita, ora io sto vivendo e tu no, e va benissimo così, me ne vado.

L’ho lasciato incredulo sul marciapiede, ridevo mentre mi allontanavo con la macchina ma a casa ho pianto tutta la notte, lo avevo tradito per prendermi
una soddisfazione e ora stavo malissimo.
Due giorno dopo Loris è tornano e sono corsa da lui, ho spiegato piangendo cosa avevo fatto, avevo paura di perderlo, di sentirmi insultare anche da
lui.
Invece è scoppiato a ridere, una risata lunga e liberatoria.

Loris: Quindi te lo sei scopata, e come è stato ?
Io: Te l’ho detto, uno schifo totale.
Loris: Bhe ora sai con chi devi stare no ? Però prima di prenderti devo sapere se ti sei lavata.
Io: Scemo, lo sai che mi lavo sempre dopo…
Loris: Lo so, quindi ora preparati.

Nuda sul suo letto, mi ha aperto le gambe e sfondato il culo, forte, sapendo di farmi male, forse mi stava punendo per il tradimento, o forse era
semplice voglia, non saprei dire quale delle due o entrambe, non mi sono lamentata, ormai sapevo cosa voleva dire sporcarmi per passione, lo avevo
tradito per una vendetta e ora subivo la giusta conseguenza.
Una conseguenza dolce come il miele perché mentre mi inculava dolorosamente mi baciava e continuava a dirmi quanto mi ama.
Poi abbiamo dormito nudi insieme, l’ho salutato quando siamo andati a lavorare.

Sempre più puttana, sempre più sporca, ora avevo anche tradito e mi ero fatta perdonare.
Pensavo fosse più difficile ma evidentemente lo stronzo non era valso abbastanza, il ancora culo dolorante testimoniava quando fosse diverso con Loris.
Quanta passione da una parte e quanta mancanza dall’altra, due ragazzi diversi, uno mi aveva rubato tanto tempo per nulla, l’altro mi faceva godere ogni minuto, e io lo amo per questo.
Non ho più visto lo stronzo dopo quella volta, ne ho più pensato di scoparci, niente, cancellato.
Quel tradimento è stato importante e triste, sapevo che non mi avrebbe mai soddisfatta ne lo volevo, ho tradito Loris per umiliare lo stronzo, ma questo
mi ha fatto capire la mia posizione.

Prima ero come lo stronzo, tiravo avanti senza cercare di migliorare, poi sono stata come Loris, spregiudicata, puttana, donna.
Tradendolo avevo fatto un passo indietro, non mi aveva mollata ma nemmeno scopata come sempre.
Solo il culo, e facendomi male apposta, il messaggio era chiaro: ora ero solo una puttana come tante, ma mi stava dando la possibilità di rimendiare.
Se volevo tornare ad essere la sua puttana dovevo fare qualcosa di grosso, con lui e per lui.

Per farmi perdonare decido che c’è un solo modo: esibirmi.
Ma non da sola, rischio troppo, quindi mi faccio delle foto, autoscatti che non nascondono nulla.
Non foto sexy, foto dove mi mostro completamente nuda a viso scoperto, gambe aperte.
Foto che se pubblicate potrebbero mettermi nei casini veramente, poi le stampo e chiamo Loris.

Io: Ciao dobbiamo vederci.
Loris: Certo amore, arrivo da te appena possibile.

Mi vesto al minimo: un top corto, shorts aderenti, capelli sciolti, pronta a essere scopata in un attimo.
E Loris arriva, bellissimo in jeans larghi e camicia nera, mi bacia e mi mette al muro, subito la mano dentro i miei shorts a toccarmi la figa, sa che sono sua e che non direi mai di no infatti lo lascio fare.
Mi penetra con le dita mentre mi bacia, la porta di casa ancora aperta ma non mi interessa più ormai, che i vicini vedano se passano, e che si gustino la troia che sono.

Io: Loris, ti devo parlare.
Loris: Dimmi
Io: So che ti ho tradito e voglio farmi perdonare.
Loris: Ti ho già perdonata con la scopata nel culo di ieri.
Io: Si lo so, mi fa ancora male ma non intendo questo. VOglio darti qualcosa per farmi perdonare.

Chiudo la porta, vado in salotto e prendo le foto stampate, gliele do, lui le guarda attentamente una a una, poi guarda me.

Loris: Non posso prenderle, Viola, sarei troppo tentato di mostrarle a tutti, tienile tu.
Io: Mostri me alla gente, cosa cambia ?
Loris: Che siamo insieme invece con queste potrei farlo quando non ci sei e non va bene, mettile via.

Mi da le foto indietro.

Loris: Non è necessario questo per farti perdonare. Se ancora non ti senti a posto ti farò fare un esibizione diversa dal solito.
Io: Cioè ?
Loris: Se è una punizione lo vedrai al momento, accetti ?
Io: Si.

Mi rendo conto che sarà dura stavolta, dovrò fare qualcosa di davvero imbarazzante, ma lo farò, sono forte, donna e troia.
Distruggo le foto come Loris mi chiede, meglio non rischiare coi miei, poi mi fa preparare, inaspettatamente mi lascia mettere vestiti normali, mi dice
di prendere il costume che andiamo in piscina.
Tremo leggermente per la tensione, arriviamo e parcheggiamo ed entriamo.
Paga lui, mi dice di non stare in topless e che ci vediamo fuori.
Poco dopo ci ritroviamo, lui ha uno dei soliti boxer larghi per non svelare quanto c’è sotto.
Prendiamo posto nel prato, due asciugamani belli grandi e ancora non mi sta facendo esibire, non so cosa ha in mente e fremo.
Lascia passare una mezz’oro che non finisce più poi mi guarda.

Loris: Sei pronta ?
Io: Si amore, cosa devo fare ?
Loris: Oggi imparerai cosa significa dividere chi ami con altri.
Io: In che senso ?
Loris: Oggi non sarai tu a spogliarti, sarò io, e tu lascerai che altre mi guardino senza dire niente.
Io: Ascolta no, non mi puoi chiedere questo, tu sai che ho paura di perderti.
Loris: Non succederà ma questa è la tua punizione. Volevi farti perdonare no ?

Annuisco, ci troviamo in un angolo ma comunque visibili, lui si alza e come fosse la cosa più normale si abbassa il costume alle ginocchia, mostrando a
tutti quanta bellezza ha fra le gambe, poi si rimette comodo.
Istantaneamente tutti li attorno iniziano a fissarlo mentre lui fa finta di niente, piovono gli insulti.

– Indecente
– Non si fa
– Copriti

Ma nella massa di insulti qualche commento sottovoce da qualche ragazza.

– Hai visto che cazzo ?
– Me lo farei
– Fortunata lei

Avvampo, non so come comportarmi quindi gli parlo.

Io: Loris copriti ti prego.
Loris: Ancora un pò.
Io: No davvero basta, copriti che qui ci buttano fuori.
Loris: Quando tu hai girato in topless e culo scoperto non ci hanno detto niente.
Io: Ma è diverso, noi ragazze possiamo, tu sei un uomo nudo, copriti.

Dopo diverse insistenze si copre e andiamo a nuotare.
Io sono sconcertata.

Loris: Allora cosa pensi ?
Io: Che non era necessario Loris. Davvero.
Loris: Nemmeno andare a farti infilare il cazzo tra le gambe dal tuo ex era necessario. Per una vendetta inutile poi. E senza dirmelo prima.
Io: Lo so, hai ragione.
Loris: Se tu me lo avessi detto te lo avrei lasciato fare.
Io: Davvero ?
Loris: Si davvero. Ora impara a dire cosa pensi di fare altrimenti come hai visto so mostrarmi e me ne trovo un’altra.
Io: No.
Loris: No. Infatti non la voglio un’altra. Tu sei quella che voglio quindi comportati come tale.

Mi abbraccia e mi bacia.
Piango qualche lacrima per quanto sono stata stupida, ora so che altre lo desiderano, me lo ha fatto capire così.
E’ stata una lezione dura ma necessaria perché sono stata stupida.
Al bordo lui mi tocca senza ritegno, le sue dita mi penetrano davanti e dietro delicatamente e io godo.

Loris: Ti piace. Lo sento che ti piace. Tu sei così, sei fatta per questo. Dimentica quello che è stato prima, stai con me ora e ci penso io a farti godere, perché a te interessa godere, hai accettato di esibirti per me e lo farai ancora perché sai che mi eccita e che quindi ti scoperò sempre.
Ogni volta che abbassi gli slip sai che sarai scopata e che potrai godere, questo volevi e questo hai ottenuto.
Ora usciamo di qui che ho voglia di te.
Mi prende per mano, usciamo, pochi minuti per cambiarci nei rispettivi spogliatoi, saliamo in macchina e poco lontano da li, al primo prato disponibile e un pò nascosto finiamo uno sopra l’altra, nudi.
Lui è pura voglia, mi spacca letteralmente la figa da quanto fa forte ma sono così bagnata da non sentire quasi male.
Mi viene dentro e io vengo di rimando, finiamo insieme ed è perfetto.

Quella notte ho pensato per ore e ho capito che ha ragione, sono stata troppo stupida e ha trovato il modo giusto di farmelo capire: ora non sono più solo una ragazza o una donna, sono la sua ragazza, la sua donna, ci pensa lui a me, sa capirmi e sa scoparmi.
Il resto nonc conta.

E io non voglio perderlo.

 

 

 

I giorni dopo sono un trionfo di sesso libero, Loris mi scopa come e quando vuole e io non dico mai di no.
Prima in bocca, poi nella figa, poi ancora in bocca e poi nel culo fino a venire.
Per abituarmi a rilassarmi mentre mi scopa nel culo ha deciso di farmi telefonare alle amiche quindi succede che parliamo mentre lui me lo sfonda e io non devo farlo capire.
Oggi però è successa una cosa imbarazzante mentre ero al telefono.
Stavo parlando con Laura, amica che mi ha presentato lui, fighetta bassa e carina, mora.
Non ce l’ho fatta e ho cominciato a gemere di piacere.

Laura: Che succede Viola ?
Io: Niente niente…
Laura: Non stai bene ?
Io: No tutto bene Lau, devo chiudere però.

Ma lui mi ha fermata e si è fatto dare il telefono.

Loris: Ciao Laura, ora Viola ti dice la verità.
Viola: Ma non posso !
Loris: Invece si, dille cosa stiamo facendo.

Me la passa.

Io: Siamo presi, capisci ?
Laura: Come ?
Loris: Diglielo.
Io: Lo stiamo facendo.
Loris: Dille come.
Io: Ma non posso !
Loris: Diglielo.
Io: Dietro.
Laura: Cioè…
Io: Si, dietro. Quant’è imbarazzante.
Laura: Scusate, chiudo subito.

Loris riprende il telefono, la convince a stare e me la passa.

Loris: Dille che ti piace.
Io: Mi piace.
Loris: No dille cosa ti piace, come ti piace prenderlo.
Io: Mi piace prenderlo dietro.
Loris: Lasciati andare Viola, dille tutto.

Comincia a scoparmi forte, facendomi godere sul serio e io non resisto, dico tutto a Laura.

Io: Mi piace prenderlo in culo e farmi scopare così, mi piace e non mi interessa quanti lo sanno, mi piace, mi piace, mi piace…

E li sono venuta.
Che imbarazzo, sono venuta mentre Laura ascoltava.
Anche lui è venuto e gli è piaciuto tanto.
Come farò quando vedrò Laura ?
Faremo finta di niente o ne parleremo ?
Ma che sto pensando… Ne parleremo di certo, Loris farà in modo di farci parlare di questo.
E infatti è così, la sera stessa usciamo per un aperitivo, io come sempre vestita al minimo: leggings neri, vestitino talmente corto che tutti possono vedere comodamente le mie forme più intime, scollatura che copre a malapena i capezzoli, capelli sciolti e scarpe estive con il tacco alto di sughero pieno, lacci alla caviglia.
Nel locale do spettacolo, tutti mi guardano il culo e la forma che prendono i leggins tra le mie gambe.
Loris me lo dice sempre che con le mie forme sotto conta poco se ho il seno piccolo e devo dire che ha ragione, tutti qui mi spogliano con gli occhi e mi scoperebbero volentieri.
E io da brava troia che sono faccio quello che Loris vuole vedere, ormai so bene cosa fare e non serve quasi più che lui me lo dica.
Mi piego mostrando le forme del culo a tutti, mi accarezzo il seno e le cosce mentre parlo con i ragazzi, quando chiedo qualcosa ai camerieri sembra che
dica quanto sono brava a succhiare e per questo sono l’anima del locale.
Vengo servita prima degli altri, tutti mi sorridono e sono gentili, fanno a gara per parlare con me, anche se sono di fianco a Loris.
Tutti vorrebbero essere lui per scoparmi, è incredibile che cambiamento ho fatto.
E poi arriva Laura, io divento rossa come un pomodoro di stagione.
Si siede con noi, saluta tutti poi arriva a me, mi guarda negli occhi.

Laura: Ciao Viola, come va ?
Io: Tutto bene, e tu ?
Laura: Bene bene, una noia il lavoro. Esci un attimo con me ?

Ecco, ci siamo.
Usciamo a parlare, ci allontaniamo qualche metro e lei scoppia, sottovoce.

Laura: Voi siete pazzi, ma ti pare il caso di farlo al telefono ? Poi nemmeno normale… Nel culo. Cioè hai detto godendo che ti piace prenderlo in culo… E la cosa peggiore è che mi è piaciuto, ti rendi conto ?
E’ da ore che penso solo a come deve essere, io non l’ho mai preso nel culo, devi dirmi com’è, me lo devi visto l’imbarazzo di oggi.

Ecco, ora Viola la troia, la puttana che lo prende in culo, dovrà spiegare com’è farsi scopare da Loris.
E lo faccio, le spiego i più intimi e privati dettagli di come lui prima gentilmente mi prepara con le dita, poi lo infila lentamente e quando è dentro inizia a scoparmi sempre più forte fino a farmi urlare.
Le dico quanto fa male all’inizio ma quanto poi diventa bello.
Incuriosisco questa ragazza che ora dice di voler provare il sesso anale, che ora dice di voler essere più mia amica e di uscire da sole per parlarne meglio.
Io accetto, ora capisco cosa mi sta facendo lui, ora sono come lui.
Non ho più limiti, non mi vergogno di quel che faccio, lo faccio e basta, lo faccio perché mi piace o non lo farei.
Loris scopandomi la prima volta ha capito tutto di me, vedendomi fare la troia quel pomeriggio per piacergli ha deciso che ne valgo la pena.
E devo dire che ha ragione, non pensavo di diventare così forte.

Nei giorni successivi sento spesso Laura.
Si lamenta dei suoi ex, tutti senza palle dice, mi ricordano qualcuno.
Scende nei dettagli Laura, è una diretta, mi dice quanto lo avevano grande o piccolo, quando la scopassero male, raramente ha goduto come me al telefono, dice.
Anzi, non ha mai goduto così, ci tiene a precisarlo ma vorrebbe.
Vorrebbe essere come me, desiderata da tutti dice.
Come glielo spiego che deve fare la troia ?

Io: Vedi Lau, tu sei una ragazza molto carina ma devi valorizzarti di più.
Laura: Cioè ? Che devo fare ?
Io: Curati di più, poi devi far vedere cosa offri, io non ho seno ma quel poco che c’è lo valorizzo.
Laura: Ma no, tu sei bellissima, sei curata, non hai un pelo e sei sempre perfetta, ti guardano sempre tutti
Io: Io prima di mettermi con Loris ero un cesso in confronto.
Laura: Ma ora sei perfetta.
Io: Forse ma sai quanto ci devo soffrire ? Sempre estetista, sempre cerette. Poi l’atteggiamento l’ho imparato pian piano.

Non le posso certo dire che Loris mi porta a mostrare la figa ai commessi.

Laura: Devi aiutarmi, Viola, perfavore.
Io: Ma cosa posso fare ?
Laura: Non lo so, consigliami, dimmi come fare, dai anch’io voglio un ragazzo come Loris che mi scopa così bene.
Io: Andiamo da te allora, vediamo cosa posso fare.

Non sapevo più che dirle, andiamo da lei, per fortuna vive sola.
La aiuto con la ceretta, le faccio le sopracciglia, poi tiriamo fuori tutti i suoi vestiti migliori e iniziamo a scartare.
No, troppo lungo, niente scollatura, troppo normale, niente tubini, niente gonne leggere.
Ecco, questo va bene, un bel vestitino estivo a fiori bianco, leggero ma aderente, senza spalline.
Con le scarpe siamo messe male, niente tacchi alti, solo bassi ne nulla di estivo, solo scarpe buone per ogni occasione ma non sexy.
E’ il momento dello shopping.
Usciamo, mi rendo conto di essere più provocante di lei anche se non sono vestita da troia al momento.
Quando non c’è Loris mi metto più comoda ma ormai ho solo cose sexy quindi attiro comunque gli sguardi con il mio top viola, gonna a balze nera e scarpe a tacco medio.
Di negozio in negozio compriamo top aderenti, minigonne, leggins e calze sexy, poi ci troviamo in un grande negozio di una marca famosa e noto un commesso che ci sta spogliando con gli occhi.
Mi avvicino sistemandomi il vestito, mossa che fa impazzire, come mi ha insegnato Loris.

Io: Ciao, puoi darci una mano ?
Commesso: Certo !
Io: La mia amica ha bisogno di un vestito. Un bel vestito, corto e sexy, deve riprendersi da una storia andata male.

Ho imparato anche questo da Loris, se ci sono speranze mai negarle, non sai mai chi trovi.
E il commesso corre da Laura, è così gentile, praticamente le mostra tutto il negozio, poi eccolo li, il vestito giusto per lei: nero e bianco, corto, spacchi laterali sulla gonna, scollatura non esagerata ma che valorizza il seno, se è grosso come il suo.
A me non starebbe bene ma su di lei è una bomba.
Deve provarlo e comprarlo.

Io: Provalo Lau, è perfetto.
Commesso: Si, ti starebbe decisamente bene.

Vedo che siamo già a darci del tu, perfetto.
Laura va nel camerino a provarlo, io aspetto fuori con il commesso, che non mi stacca gli occhi di dosso, ma oggi è lei la preda, non io.
Quando lei esce a farsi vedere penso che al commesso il cuore abbia mancato un colpo.
Sexy, a piedi nudi, che si muove vezzosa per mostrarci il vestito e il suo bel culo.
Mi viene un’idea, mando Laura a cambiarsi e porto il commesso al reparto scarpe.

Io: Ti piace lei ?
Commesso: Prego ?
Io: Senti, pochi giri di parole, ti piace la mia amica ?
Commesso: Si.
Io: Bene, ora dacci una mano con le scarpe e qualsiasi cosa succeda non fare casino, intesi ?
Commesso: Cioè ?

Si stava preoccupando, non sapeva cosa intendevo, dovevo convincerlo, eccitarlo.
Passo dietro un banco, mi accivino a lui, gli prendo la mano e me la metto fra le gambe di colpo.

Io: Silenzio, stai calmo. Ti piace ?
Commesso: Si…
Io: Bene, adesso stai al gioco, aiuta la mia amica, sii gentile, mettile le scarpe una a una, non avere fretta, io sono impegnata ma forse puoi avere

lei e fare molto più che toccarle la figa da sopra i vestiti, ok ?

Non è riuscito a dire niente, solo annuire, bene.
E’ stato di parola, lento e gentile con le scarpe, io mi avvicino a Laura, le sollevo un pò la gonna e le dico di aprire le gambe.
Lei è titubante, la guardo fissa negli occhi e lei cede, le apre.
Non sarà come per me, ero nuda, ma è quello che mi è venuto in mente.
Lui si trova davanti Laura a gambe aperte, nemmeno a mezzo metro dal suo intimo nero, lo vedo contento.
Lei non capisce più niente, sta li a gambe aperte.
Chissà se ero così anche io.
Poco dopo li risveglio, ci alziamo, lei prende le scarpe nuove e la mando a pagare.

Commesso: Grazie, è bellissima.
Io: Lei o quello che hai visto tra le sue gambe e toccato tra le mie ?
Commesso: Lei… Voi due…
Io: Se la vuoi fatti sentire, hai un foglio e una penna ?

Poco dopo gli lascio il mio numero, so che chiamerà e so che loro due potrebbero scopare, spero sia meglio dei suoi ex, da quello che racconta.
Laura è in trance, si rende conto di cosa ha fatto ma non ci crede.

Io: Calmati Lau, tanto questo vedrai che chiama appena stacca dal lavoro.
Laura: Si ma se vuole solo scoparmi ? Se mi ha preso per una troia ?
Io: Se ti vuole scopare scopate, se ti vede come una troia sii la sua troia, dov’è il problema ?
Laura: Ma io non sono una troia !

La porto in disparte, in un vicoletto.

Io: Hai detto che vuoi essere come me, fare come me, bene, io sono questo, ho imparato come farmi guardare, desiderare, so muovermi e provocare i ragazzi, so farmi toccare e so scopare, sono brava a letto.
Loris si è messo con me perché mi sono comportata da troia, come te oggi, e ti è piaciuto avere un ragazzo perso per te ai tuoi piedi.
Lo hai adorato e vuoi rifarlo, lo sappiamo entrambe, è vero o no ?
Laura: Si.
Io: Bene allora lascia da parte il moralismo, oggi sei stata una brava troia, come me. Io sono la troia di Loris e anche la sua ragazza, una cosa non
esclude l’altra e tu farai le stesse cose per piacere, perché hai lasciato che io ti alzassi la gonna per uno sconosciuto, d’accordo ?
Laura: Si.

Il ritorno è stato più facile, Laura si è calmata un pò e alla fine ha solo detto che spera di non essere chiamata troia da tutti, come la capisco.
Ma so anche che presto imparerà che più la chiameranno così più contenta sarà.

La sera ho raccontato tutto a Loris, volevo il suo parere.
E me lo ha dato tutto duro nella figa il parere, mentre mi diceva quanto sono stata brava e coraggiosa, coraggiosa, nessuno me lo aveva mai detto.
Non so se sapesse di Laura, della sua voglia di aprirsi, o di venire aperta, non so se è stato un caso che al telefono ci fosse lei o se lui ci sperasse, comunque da come mi sta scopando forte devo averlo stupito.
Del fatto che mi sono fatta toccare fra le gambe dal commesso ha detto solo che è stata un’ottima mossa.
Bene, ora so che posso giocare un pò con i ragazzi.
Colpi continui, tutto dentro fino in fondo, vengo lasciandomi andare e gemendo come mi piace fare.
Ora in bocca, me lo fa succhiare come fosse la prima volta, è bellissimo.
Sperma dritto in gola che scende caldo e lento dentro di me.
Tutte le ragazze dovrebbero provare a farlo con uno così, che sa eccitarci a tal punto da accettare tutto.
Poi la sera il cellulare suona, è il commesso.

Commesso: Ciao, sono io, il commesso…
Io: Si ciao, sapevo che chiamavi appena finito il lavoro, tutto bene ?
Commesso: Un casino, non capivo più niente.
Io: Per me o per lei ?
Commesso: Non lo so.
Io: Devi dire per lei, io sono immpegnata anche se ti ho fatto toccare tra le gambe.
Commesso: Ok, per lei allora.
Io: Bene, se la vuoi usciamo tutti insieme in un gruppo, faremo un aperitivo domani, vieni messo bene, sexy, capito ?
Commesso: Ok.
Io: Comunque, come ti chiami ?
Commesso: Mauro.
Io: Bene Mauro, io sono Viola, la mia amica si chiama Laura e se vuoi scopartela vedi di fare bella figura.

Poi chiamo Laura, le dico che ha chiamato lui, che la vuole e che viene domani all’aperitivo, quindi ci mettiamo d’accordo di vederci dopo il lavoro per i vestiti e tutto.
Quando ci troviamo è semplice, il vestito nuovo, un completo intimo sexy, le nuove scarpe nere un pò più alte del solito, aperte e sexy.
Ci sistemiamo poi la preparo.
Deve toccarsi quando parla, passare le mani sul seno, sulle cosce, sui fianchi, sistemarsi le scarpe e strusciare lentamente le gambe.
Quando parla deve far capire che è forte, bella e che sa scopare bene, le faccio provare a inumidirsi le labbra con la lingua ogni tanto mentre parla.
Alla fine è pronta, una troia che insegna a una troia, due ragazze vogliose di cazzo pronte a farsi sbattere.

Io: Parlaci, provocalo ma non esagerare troppo, vedi se ti piace, se ti ci trovi bene.
Laura: E se non mi ci trovo ?
Io: Niente, come provochi lui provochi gli altri, niente di fatto. Se invece ti piace dopo vedi di farti baciare, provocalo e se ci scappa scopate.
Laura: Al primo appuntamento ?
Io: Non pensare che sia una storia Lau, tu gli hai fatto quasi vedere la figa, ora vuole scoparti perché pensa che tu sei una troia che ha voglia.
Laura: Non è esagerato ?
Io: Ma tu sei una troia che ha voglia, lo sono anch’io. Lo sai quante volte Loris mi scopa in giro ? Nei prati, dove capita. Hai un profilattico ?
Laura: No.
Io: Tieni, te ne do uno. Sia io che Loris ne portiamo sempre un paio a testa.

Entriamo nel locale e stasera sarà divertente.
Io per non sfigurare ho esagerato, minigonna nera aderente, top senza spalline rosso con spacco sulla schiena, reggiseno a vista, slip a vita così bassa da non vedersi, tacchi neri alti in vernice, accessori e trucco in tinta.
Una puttana di strada con la sua amica.
Loris mi sorride contento e tutti i ragazzi nel locale mi guardano il culo, ma guardano anche Laura e il suo seno stasera.
Siamo le regine, al centro dell’attenzione di tutti, poi arriva il commesso, che resta senza parole.
Lo presentiamo agli altri poi lui, imbarazzato, si fissa a guardare il mio intimo sotto la gonna, che è piuttosto visibile dato che tengo le gambe aperte, so che attira, è semi trasparente e si intravede leggermente la figa sotto.
Sorridendo gli indico Laura e lui ci parla.
Lei è impacciata, si fissa solo su di lui e lo provoca, è brava ma ha ancora paura, lui ogni tanto guarda tra le mie gambe, le chiudo, non voglio distrarli.
Dopo un pò esco a prendere aria, Laura mi raggiunge.
Anche se siamo fuori tutti osservano e io sto di spalle per lasciargli vedere il culo.
Laura è tesa, le dico di calmarsi e portare Mauro fuori a fare due passi.
Rientriamo, loro due escono e tutti ora vogliono solo me.

Poco più tardi tornano da noi, usciamo tutti e porto Laura a casa, prima di fermarmi da Loris per una bella scopata.

Io: Allora ?
Laura: Tutto bene.
Io: Vi siete baciati ? Ti ha toccata ?
Laura: Solo baciati, non voglio correre, ho paura.
Io: Va bene così per ora Lau, non ci si apre in due giorni.
Laura: Ma tu con Loris ?
Io: Alla prima uscita niente, alla seconda abbiamo scopato.
Laura: Quindi dovrei ?
Io: Non devi fare nulla, se ti va scopate, se non ti va no, provoca altri, trova altri, fatti scopare da chi vuoi tu, se vuoi lui bene, se no ne trovi altri.
Laura: Grazie Viola.
Io: Non sei ancora troia come me, calma.
Laura: Ma perché dici sempre che siamo troie ? Cioè, io non mi sento una troia.
Io: Ma lo sei.
Laura: No.
Io: Si Lau, sei una troia. Sei una troia, accettalo. Hai provocato per piacere, vuoi l’attenzione dei ragazzi, vuoi scopare. Tu sei una troia, io sono
una troia, siamo tutte troie solo che alcune non lo vogliono dimostrare, altre si, come noi due.
Laura: Lui ti chiama troia ?
Io: Solo quando mi deve spiegare, come adesso, a letto mai.

La lascio a casa e vado da Loris a prendere il mio premio.

Il giorno dopo con Laura decidiamo di fare un giro al centro commerciale, vestite a dovere.
Mini shorts neri e maglietta bianca scollata lei, ballerine nere ai piedi.
Vestitino bianco corto con gonna leggera e svolazzante io, tacchi alti bianchi.
Non abbiamo un piano preciso, voglio solo portarla in giro a provocare e comprarmi un nuovo vestito.
Prima di tutto un caffè al bar, tanto per far notare il mio bel culo e il suo seno, infatti tutti ci guardano e non sono poche le ragazze schifate.
Poi camminiamo un pò per i lunghi corridoi guardando tutti i ragazzi in un modo che fa capire bene quanto siamo brave a succhiarlo e mi viene un’idea.
Porto Laura in un negozio di vestiti, me ne scelgo da provare un corto nero poi entro nel primo camerino libero, lo provo e mi sta bene, purtroppo ci sono solo commesse quindi non posso provocare nessun ragazzo ma esco lo stesso per farmi vedere da Laura.

Io: Come mi sta ?
Laura: Bello, ti sta bene e poi è abbastanza corto no ?
Io: Si anche se speravo mi scoprisse di più il culo, così.

Mi giro e sollevo il vestitino dietro scoprendomi un pò il culo davanti agli occhi di Laura, e di una commessa che sta passando li vicino.

Commessa: Serve qualcosa, ragazze ?
Io: Si grazie, questo è il vestito più corto che avete ?
Commessa: Bhe si, è molto corto, come avrai notato, e devo chiederti di non scoprirti di nuovo, è vietato spogliarsi fuori dai camerini, altrimenti dovrò farti uscire dal negozio.

Ignoro questo avvertimento ma ricopro il culo.

Io: Ma io sto cercando qualcosa di più corto, qualcosa che non mi copra, non avete niente ?
Commessa: Non so se è il caso di indossare qualcosa di più corto…
Io: Vedono me, non te, e io voglio qualcosa di più corto, lo avete ?
Commessa: Abbiamo una maglia lunga aderente che anche tirata sarebbe almeno 10 centimetri più corta di questo vestito ma davvero, non so se è il caso.

La commessa stava iniziando a imbarazzarsi e Laura osservava attenta in silenzio.

Io: Puoi portarmi quella maglia ?
Commessa: D’accordo ma non puoi uscire dal camerino per farti vedere dalla tua amica.

E va a prenderla ma non mi servirà uscire dal camerino.
Me la porta, la ringrazio e vedo che non ci molla, entro nel camerino e mi spoglio completamente, faccio un bel respiro e chiamo Laura, le chiedo di entrare per darmi un parere, lei entra e resta li a un passo da me senza sapere cosa dire.

Io: Allora, come mi sta ?
Laura: Ma sei nuda.
Io: Si e non dirmi che sono la prima che vedi, sarai andata anche tu a scuola e in piscina no ?
Laura: Sei la prima che vedo in un camerino a un passo da me.
Io: Dobbiamo abituarci a vederci no ?
Laura: Suppongo di si ma non me lo aspettavo…
Io: Dai, come ti sembro ?
Laura: Sei molto bella, sei magra e hai un culo perfetto…
Io: E hai visto ? Tutta rasata e pulita.

Non sa cosa dire, si sta imbarazzando, devo colpire subito.

Io: Dai.
Laura: Cosa ?
Io: TOcca a te. Spogliati.
Laura: Ma sei pazza ? Il camerino è chiuso ma cosa penseranno ?
Io: Tu lasciale pensare. Spogliati.

Niente, non si muove, dovrò fare da sola.
Le metto le mani sui fianchi poi scendo con le dita e prendo shorts e slip tra le dita, senza aspettare il suo consenso abbasso tutto scopendo la sua figa ancora non depilata.

Io: Laura, devi pulire tutto qui.
Laura: Lo so…
Io: Ma sei in imbarazzo ?

La guardo negli occhi.

Io: Non devi, guarda me, sono nuda e non ho problemi, siamo tra amiche.
Laura: Ma le commesse ?
Io: Ci penseremo dopo, ora fai vedere le tette dai.

Senza capire più niente solleva maglietta e reggiseno, sono molto più grosse delle mie, tonde e morbide come piace ai ragazzi ma ha il culo più grande del mio.
Ci rivestiamo e usciamo come niente fosse, faccio uscire lei dal negozio e vado a pagare il mio vestito, poi la raggiungo.

Io: Allora, ancora imbarazzata ?
Laura: Un pò ma hai ragione, non sei la prima che vedo.
Io: vieni, andiamo in bagno.

Mi segue, magari pensa che abbia davvero bisogno del bagno.
Entro e da sotto il vestito mi calo gli slip, li tolgo e li appoggio sul contenitore della carta igienica, poi esco.

Laura: Già fatto ?
Io: Tocca a te.

Le indico i miei slip abbandonati.

Laura: Ma sei pazza ? Li hai tolti ?
Io: Si e ora tocca a te.
Laura: Io non li tolgo, poi si vedrebbe davvero tutto.
Io: E non è questo che vuoi ? Non vuoi che i ragazzi ti guardino ? Non vuoi la loro attenzione ?

Per fortuna siamo sole in bagno al momento.

Io: Non credere che per me sia facile come sembra, anch’io mi imbarazzo ma gli sguardi che mi danno sono impagabili, dai.
Laura: E se non li tolgo ?
Io: Scegli tu ma se vuoi fare come me e avere l’attenzione lo farai. E tu lo farai perché la vuoi a ogni costo.

Entra in bagno quasi incazzata e nemmeno un minuto dopo esce, sotto i suoi shorts la forma della figa è completamente visibile e dietro le entrano nel culo non lasciando niente all’immaginazione.
I suoi slip sono sopra i miei, li prendo e li metto in borsa.

Laura: E adesso ?
Io: Andiamo.

Mi segue, camminiamo per il centro commerciale e tutti ci guardano, volano complimenti e insulti dalle ragazze, non conto più quanti “puttane” e “troie” ci vengono detti sottovoce.
Laura si atteggia a puttana di strada, si sistema gli shorts toccandosi la figa, passa le mani suoi fianchi, sulle gambe e sul seno, è provocante la ragazza, sta imparando.
Ma non posso permetterle di superarmi quindi mi piego per sistemare una scarpa e so che tutti dietro vedono le mie parti più intime.
Laura lo vede e mi sfida, sistemandosi la maglia apre la scollatura per qualche secondo e tutti le vedono il seno fino ai capezzoli, sta giocando sporco perché sa che ho il seno troppo piccolo per batterla poi anche se non in piena vista sta mostrando a tutti la figa sotto gli shorts.
Continuiamo la sfilata ma devo batterla, non può vincere così e troppi guardano lei più che me.

Il lungo corridoio finisce e noi usciamo, Laura è festante per la vittoria, mi dice quanto è stata brava e che è come me.
E’ brava e sexy devo ammetterlo ma non ha vinto solo questa battaglia.
Stasera vedrà.

La sera dopo all’aperitivo ci vado per battere Laura, lei è più bella e con il seno grosso, io no.
Mi restano solo figa e culo per batterla ma la figa ce l’ha anche lei quindi solo il culo: metto la gonna più corta che ho, niente intimo, sopra un top elaborato, almeno da compensare il suo seno.
Non so perchè ma essere la più sexy e troia di tutte ormai è diventato un chiodo fisso.
Sandali neri con un tacco molto alto, aperti.
Provo allo specchio: appena mi piego in avanti si vede tutto, sono nuda e Laura non può vincere.
Io sono la vera troia, lei viene dopo, lo so.
Vado al locale sicura di me, forte e sporca come mi ha insegnato Loris.
Quando arrivo Laura è già li, abito da sera elegantissimo, nero e oro, lungo fino ai piedi, scollato il giusto, schiena nuda.
Perchè non sta facendo la troia ?
Loris però mi guarda con molto desiderio, io mi siedo con lui, ci baciamo e senza problemi mi mette una mano tra le gambe.

Loris: Non hai l’intimo.
Io: Già, ti piace ?
Loris: Certo ma sei la seconda stasera che non lo porta.
Io: Cosa ?
Loris: Anche Laura è senza, guardala.

Cazzo non ci avevo fatto caso.
Il vestito è lungo ma molto aderente e non ha niente sotto, si vedono perfettamente i capezzoli.
Ha vinto lei: è troia ma con eleganza, io sono solo troia.

Loris: Dai, apri le gambe.
Io: A cosa serve ? Ha vinto lei.
Loris: Non per me, aprile.

Le apro, qualcuno poi comincia a commentare, arrivano i primi insulti dalla ragazze ma Laura è l’anima della festa e tutti guardano i suoi capezzoli sotto il vestito: parla con tutti e tutti la vogliono, io vengo dopo.
Loris si alza e mi dice di seguirlo, usciamo dal locale e giriamo l’angolo.

Loris: Non puoi batterla a questo gioco, Viola.
Io: Perché ? Guardami, sono quasi nuda, ho fatto vedere la figa.
Loris: E allora ? A tutti piace vedere una figa ma lei attrae di più. Vuoi batterla ?
Io: Si.
Loris: Fai qualcosa che lei non farebbe mai, è ancora troppo poco sporca.
Io: Non posso rientrare nel locale nuda, Loris.
Loris: No, ma puoi far vedere che a te non serve fare la bella statua, sei con me.
Io: QUindi ?
Loris: Fai come ti dico io, rientriamo.

Ci sediamo di nuovo, Laura è sempre più una star, Loris mi fa sedere su di lui, mi bacia e inizia a toccarmi le cosce, me le apre, mi accarezza dappertutto e perdo il controllo.
Lo bacio, mi dimentico che siamo in un locale e mi lascio toccare, tutti ci guardano, tutti vedono la mia figa nuda sotto la gonna, anche Laura resta senza parole.
Per quasi 5 minuti Loris mi usa per il suo piacere e quello dei presenti, alcuni fanno un applauso quando smette di toccarmi e baciarmi.

Laura è in piedi zitta, tutti guardano me, si siede, io mi alzo e lentamente, camminando come una modella in passerella vado al banco a riempire un piatto, sento i loro occhi puntati sul mio culo nudo e i loro cazzi duri vogliosi di scoparmi forte.
Non sento nemmeno gli insulti, i camerieri mi lasciano passare guardandomi e sapendo che sono una vera troia.
La serata finisce poco dopo, Laura è comunque una star ma ho vinto io, ci salutiamo ridendo con Laura poi Loris mi dice di andare con lui, saliamo in macchina e partiamo.

Loris: Allora, ti è piaciuto ?
Io: Molto Loris, lo sai.
Loris: Si lo so, ma devi pagare ora, avresti potuto vincere da sola.
Io: Cosa hai in mente ?
Loris: Una gran scopata.

Si ferma poco dopo nella zona industriale, in un parcheggio appartato, scende dalla macchina e mi dice di seguirlo.
Esco, mi porta addosso a un muro, mi bacia poi mi fa girare e piegare in avanti.
Il tempo di mettere un profilattico e lo sento dentro di me, durissimo, mi apre la figa senza pensare di farmi male, sa che mi va bene così.
Mi da colpi di puro desiderio, gli sono piaciuta ma vuole farmi diventare più forte, so cosa mi aspetta dopo, infatti dopo avermi fatta venire esce e senza complimenti mi sfonda il culo.
Lo amo.
Non ci mette molto a venire, aveva davvero voglia di scoparmi e lo ha fatto,così si fa.
In macchina ci scambiamo un pò di tenerezze poi mi riporta alla mia macchina.
Ora devo battere Laura da sola.

Battere Laura da sola non è uno scherzo, lei è bella ha le forme mentre io ho poco seno poi è questione di tempo prima che anche lei si mostri quanto me, è un bel problema.
Loris si aspetta da me qualcosa che lei non farebbe e io non voglio deluderlo ma come faccio ?

Devo pensare, meglio uscire di casa. E’ strano come pochi mesi fa fossi diversa: ora sono sempre perfetta, depilata, in ordine.
E mi vesto poco, uso i tacchi, mi trucco un pò, so farmi guardare e mi sento sempre più puttana e innamorata.
Con Loris è strano, non avevo mai pensato che mostrarmi agli sconosciuti mi sarebbe piaciuto, poi il sesso è perfetto e mi scopa come ho sempre sognato.
Mi apre il culo quando gli pare e sa farmi godere davvero.

Però lo sto deludendo, quella troia di Laura si avvicina e so che se non la batto lui mi punirà, perderà interesse per me e forse si scoperà lei.
Questo non deve succedere.
Per uscire mi vesto come ormai è normale: minigonna di jeans molto corta, stivali neri con un buon tacco, top nero a spalle scoperte, tanga nero e niente reggiseno che magari abbasserò il top.
Faccio un giro al solito centro commerciale, tutti mi guardano ma ormai sono abituata, ogni tanto mi piego per guardare un prodotto che non ho intenzione di comprare, giusto per mostrare tutto a chi passa.
Poi ecco l’idea giusta, chiamo Loris.

Io: Ciao Loris, come va ?
Loris: Molto bene e tu ?
Io: Sono al supermercato mezza nuda.
Loris: Brava, hai l’intimo ?
Io: Solo il tanga.
Loris: Viola, lo sai, quante volte devo dirtelo ?
Io: Ma se non ci sei tu non mi diverto…
Loris: Ok ma devi farla vedere non ha senso così.
Io: Lo so, lo so, scusami. Ti ho chiamato per chiederti se va bene invitare Laura da me per una cosa.
Loris: Cosa ?
Io: Voglio batterla. Ho capito cosa lei non farebbe mai ma io si.
Loris: E cos’è ?
Io: Farmi scopare mentre lei guarda.
Loris: Per me non c’è problema, sicura che lei accetterà ?
Io: Si, lascia fare a me.

Ci salutiamo, io torno a casa colpevole di non aver mostrato la figa a degli sconosciuti questa volta, ma sarò sincera con Loris e accetterò la sua punizione.
Chiamo Laura e la invito per la serata, le dico che ho intenzione di stupirla.

La sera, dopo cena, quando arriva la faccio mettere comoda sul mio divano, di fronte a lei ho sistemato tutti i cuscini che ho: è li che mi farò scopare.

Io: Laura, sei pronta per lo spettacolo ?
Laura: Ma che vuoi fare ?
Io: Mi farò scopare da Loris qui, mentre guardi, come al telefono.
Laura: Cosa ? Sei impazzita ?
Io: Forse ma voglio che tu ci veda farlo.
Laura: Ma così vedrò lui nudo, non ti da fastidio ?
Io: Si certo ma ancora di più mi da fastidio che tu piaci di più.
Laura: Lo fai per competizione ?
Io: Lo faccio per me stessa. E poi ti piacerà no ?
Laura: Si ma è strano…
Io: Ormai cosa è strano Laura ? Abbiamo fatto vedere figa culo e seno a tutti. Allora, iniziamo ?
Laura: D’accordo.

Bene, si è convinta, chiamo Loris che entra nella stanza con addosso solo i boxer e ce l’ha già duro.
Laura lo guarda, io mi spoglio rimanendo in intimo nero di pizzo e guardo Loris, che sorride contento.
Poi guardo Laura che non sa cosa fare, guarda lui, guarda me, ora la sistemo.
Abbasso i boxer a Loris facendolo rimanere nudo e vedo che lei si imbarazza, ma faccio finta di niente, mi abbasso e inizio a succhiarlo.
Loris e Laura si gustano il pompino, sto vincendo, lei non osa parlare.

Poi lo faccio sdraiare, mi spoglio completamente e vado sopra facendomi penetrare senza problemi ma girata al contrario, guardando Laura.
Loris mi scopa e io sorrido a lei, è una situazione impensabile, lei è solo spettatrice.
Inizio a godere e farlo sentire, lei è piuttosto imbarazzata ma anche troppo eccitata e curiosa e non stacca gli occhi dal cazzo di Loris che mi penetra.
Vengo.
Poi lui fa una cosa che non pensavo, esce dalla figa e me lo appoggia dietro, vuole il culo.
Che stupida, vuole sempre il culo, dovevo saperlo ma ormai non posso fermarlo e lentamente lo lascio affondare dentro di me.
Laura sgrana gli occhi, non ha mai visto ne provato il sesso anale e ora la sua amica lo sta facendo di fronte a lei.
Lei guarda immobile la scena, io e Loris godiamo da pazzi e ci dimentichiamo che ci sta guardando.
Mi tiro un pò su e ho capito cosa devo fare per vincere.

Io: Laura.

Lei si risveglia dallo stato di trance in cui si trovava e mi guarda spaesata.

Laura: Cosa ?
Io: Mi piace lo sai ?
Laura: Ti piace ?
Io: Si mi piace farmi scopare mentre guardi.
Loris: Diglielo.
Io: Mi piace farmi scopare dietro. Mi piace prenderlo in culo Laura, mi piace prenderlo in culo mentre ci guardi.

Lei non risponde, Loris inizia a fare molto più forte, io impazzisco, come era stato al telefono.
Il mio culo ormai abituato non fa alcuna resistenza, lo lascio entrare e uscire in modo naturale.
Lo sto prendendo in culo dal ragazzo che amo con tutta me stessa mentre guardo negli occhi questa strana amica che vuole essere troia quanto me.

Io: Mi piace ! Mi piace ! Mi piace ! Tutto nel culo Loris, si !

Ho vinto.
Vengo ansimando, urlo, e viene anche lui un attimo dopo stimolato dalle mie contrazioni, crolliamo per la fatica.
Laura si butta indietro sul divano, deve essere bagnata fradicia.
Ci sistemiamo a turno in bagno, poi parliamo con Laura.

Io: Allora Lau, che ne dici ?
Laura: Siete pazzi, pazzi.
Io: Si, siamo pazzi e io sono la più troia.
Laura: Si.
Io: Dimmelo.
Laura: Sei una troia, Viola.
Io: No no, la più troia, avanti.
Laura: Sei la più troia.
Loris: Vedi Laura, Viola ha scelto di diventare così tanto aperta e esagerata perché è davvero fatta così, io gliel’ho solo fatto capire. Tu cerca di trovare il tuo livello.
Laura: Ma cosa potrei fare ?
Io: C’è Mauro, il commesso. Non pensi sia ora di scopare Lau ?
Laura: Si, hai ragione. Ho visto come lo fai tu, in che modo naturale. Ora tocca a me.

Ci salutiamo, Laura in realtà è sconvolta.
Io e Loris facciamo una doccia, so che mi ama e che è impazzito per questa cosa.
Ma c’è sempre la punizione.

Io: Allora amore, sono perdonata per oggi ?
Loris: Si ma non per la prossima. Oggi sei stata perfetta.

Perfetta.
Nessuno mi ha mai detto che sono perfetta.
Una troia perfetta o la sua  ragazza perfetta ?
Ma poi c’è differenza tra le due cose ?

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