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ANNA

Finito il film, mi appisolo davanti alla tv sul divano col cervello sgombero da pensieri. Mi sveglio che erano quasi le 2 di notte. Mi alzo dal divano imbambolata e mi dirigo verso la camera dove dorme Max, non c’è. Deve ancora rientrare. Caspita, ma è notte fonda, alla faccia della pizza. Mi girano proprio le scatole! Non si fa così. Quando rientra gliene dico quattro e poi a sua madre le dico che un comportamento così è inaccettabile e la prossima volta non lo ospito e se ne va in albergo, almeno là c’è il portiere notturno. Sono proprio incazzata! Prima mi tiene in ballo tutto il giorno, poi la spesa fatta inutilmente con anche cose di gastronomia che domani dovrò gettare nell’immondizia, poi a notte fonda è ancora in giro per i cazzi suoi? Non ci siamo, non ci siamo proprio!

Apro il cellulare per vedere se per caso mi ha mandato qualche messaggio, niente. Allora compongo il suo numero per sapere dove cazzo fosse, spento. Mi monta un’incazzatura furibonda e comincio a passeggiare per casa da un lato all’altro, da una finestra all’altra per vedere se stesse arrivando. Dopo un paio di chilometri mi calmo, prendo un libro e mi metto a leggere sul divano della veranda. Dopo circa un’ora, sento la chiave nella toppa che gira piano, è lui che entra.

Esordisco con “ma tua madre la tratti sempre così? non le fai sapere un cazzo di dove sei, dove vai, il telefono spento e ti ritiri a notte fonda?”

“scusa zia, è che dopo la pizza siamo tornati sulla spiaggia a cazzeggiare tutti assieme. Qualche birra, poi abbiamo salutato Chiara che domani parte per l’Inghilterra e ci siamo attardati a fare chiacchiere, a ridere e scherzare. Il telefono si era scaricato, mi spiace che sei stata in pensiero, non volevo farti preoccupare” con la faccia contrita. Sembra veramente pentito di avermi arrecato preoccupazione. Mammamia quanto sei bello ragazzo mio, come si fa a non perdonarti…

La rabbia era sbollita appena l’ho visto, ma non potevo fargliela passare del tutto liscia. Faccio ancora un po’ la parte della mamma arrabbiata e sbadigliando, dico: “sono sfinita, ora vado a dormire, buonanotte. Domattina se non mi trovi è perché andrò al mercato con un’amica e pranzeremo fuori. Nel frigo troverai delle lasagne e una parmigiana che avevo comperato per noi stasera. Le puoi scaldare nel microonde” e me ne vado in camera.

Riapro il cellulare, un messaggio di Sandro delle nove di sera “ho visto la tua chiamata solo ora. Ero in palestra e l’avevo spento. Posso chiamarti? Ho voglia di te” rispondo anche se sono oramai le due di notte “mi sono addormentata davanti alla tv sul divano subito dopo cena. Anch’io amore ho sempre voglia di te. Domattina cosa fai?” e mi addormento in un istante.

(continua)

per commenti: narciso.a@outlook.it

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