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MAX

Che serata travolgente, era un pezzo che non ne facevo così. La ragazza era proprio portata per il sesso, instancabile, ne voleva sempre, non si era praticamente mai fermata. A tarda sera dopo l’ennesimo suo orgasmo, io non ne avevo più, mi aveva letteralmente svuotato, ci rilassiamo stesi sul letto e mi addormento. Un sonno profondo, uno svenimento istantaneo dopo che lei aveva finito di usarmi; sì, perché avevo proprio quella sensazione, che mi usasse per i suoi piaceri. Io avevo finito da un pezzo, mi aveva prosciugato; non riuscivo più a venire fin da prima delle pizze e ne avevo fatte tre più quella in mare, ma lei continuava e continuava da sotto da sopra, non so quante volte sia venuta, ho perso il conto.

Riapro gli occhi, mi sveglio, è notte. Siamo sul letto nudi, Chiara russa leggermente di fianco a me. Guardo l’orologio sono le due e mezza di notte. Accendo il cellulare oltre alle cazzate degli amici su whatsapp, ci sono tre chiamate di zia di mezzora prima. Lo richiudo prudentemente prima che arrivi un’altra telefonata e lentamente mi vesto mentre Chiara dorme profondamente. Mi avvicino le carezzo il volto, i capelli, mi chino a baciarla. Si sveglia, socchiude gli occhi, risponde ai miei baci “buone vacanze” le dico “anche a te” mi risponde con la voce impastata dal sonno. Le do un ultimo bacio sul collo scoperto, Chiara tira su la spalla e sorride con gli occhi chiusi. È ora di andare, esco silenziosamente dal condominio addormentato cercando di far meno rumore possibile.

Giunto a casa di zia, apro la porta con le chiavi che mi aveva dato ed incredibilmente zia Anna è ancora alzata. La vedo arrivare dal terrazzo e immediatamente mi fa un cazziatone sul fatto che non mi fossi fatto vivo e perché non rispondessi alle chiamate. Era proprio incazzata! Del resto per aspettarmi alzata fino a quell’ora, significa proprio che si era preoccupata. La cosa mi dispiace e dopo anni di allenamento con mamma per trovare scuse ignobili ai miei ritardi e facendo la faccia più pentita che potessi, le chiedo scusa. Vedo che immediatamente si rasserena e come se niente fosse successo, mi comunica che il giorno dopo sarebbe andata a far shopping al mercato con un’amica e se ne va a letto.

La guardo, le osservo il culo mentre si dirige verso camera sua con indosso un paio di short mimetici abbastanza aderenti ed una canotta, quella molto attillata, senza reggiseno sotto. Ma che figa che sei zia!

Mi trascino anch’io verso la camera della cuginetta e mi lancio sul letto riaddormentandomi quasi immediatamente dopo le fatiche della giornata.

(continua)

per commenti: narciso.@otulook.it

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